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Autore: _ClyssiasChange_    26/12/2012    4 recensioni
Secondo una leggenda giapponese ogni persona ha un filo rosso attaccato al mignolo che determina il destino delle persone che ella incontrerà. Può una ragazza come tante conoscere questo filo rosso?Può una ragazza come tante non conoscere la purezza quando la possiede?Può una ragazza come tante saper cambiare questo filo rosso a sua insaputa fino ad ora? E per concludere, può un angelo nero innamorarsi di una comune ma speciale ragazza?
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DETERMINATE THE DESTINY
5. Da Daniele

Daniele, preparati … ho troppe domande da farti.
Arrivo quasi subito a casa sua, busso con tutta la forza che ho.
-APRI!- urlo tra i pugni.
Un paio di minuti dopo ecco che mi apre, ancora vestito come era a scuola.
-Sei in anticipo- constata.
-Mi fai entrare o devo restare alla porta per molto?- sbotto.
-Entra- mi invita.
Casa sua non è molto grande, pavimento piastrellato bianco e mura grigie … abbastanza tetro come luogo …
-Vivi da solo?- chiedo, di scatto.
-Sì, non ho parenti- risponde
-Non sembri triste di ciò- lo sfido.
Continua a fissarmi il polso.
-Perché quel polsino?-
-Ma saranno cazzi miei di come mi vesto?- ringhio.
-Dimmelo!- mi ordina, prendendomi il polso ferito.
Io gemo dal dolore.
-Cosa. Hai. Fatto?- scandisce le parole.
Non rispondo.
-Cosa?!- alza un po’ il tono di voce.
-Niente- mento.
-Dimmi la verità- continua.
-No- replico.
-Quindi nascondi qualcosa-
-Cazzo … - mi sono messa in trappola da sola!
Mi toglie il polsino.
-FERMO!- cerco di bloccarlo.
Non mi da retta, e vede tutto.
-Questo cos’è?- dice a denti stretti, arrabbiato.
-Niente d’importante- ingoio la saliva.
-Tu questo lo chiami ‘niente d’importante’?!- urla, sempre più incazzato.
-SONO AFFARI MIEI!- esclamo a tono.
Mi lascia il braccio, io mi siedo per terra, con un ginocchio sul fianco e l’altro sul mento.
-Non piangere, non piangere, non piangere- mi ripeto a bassa voce –Non farlo … è da deboli-
-Sei una cogliona- sospira Daniele, sedendosi accanto a me, mette la mia testa sul suo petto, nella speranza di farmi rilassare.
-Perché fai così?- chiedo, singhiozzando.
-Ci tengo a te- si limita.
-Ma non mi conosci- dico a tratti.
-Più di quanto immagini … - mi lascia perplessa.
Stiamo così per qualche minuto, intanto lui mi ha accarezzato i capelli.
-Dimmi qualcosa- lo imploro.
-Cosa vuoi sapere?-
-Tutto- affermo sicura.
-Allora preparati- lo sento sorridere –Sono sicuro che non crederai a nulla di quello che ti sto dicendo … -
-Continua- tolgo la testa dal suo petto caldo, mi ha stranamente fatta sentire protetta, per guardarlo in viso.
-Beh … tu sei nata per uno scopo preciso- comincia.
-Per far soffrire gli altri- commento.
-No, ti sei chiesta perché quell’anello è capitato proprio su di te?-
-In realtà sì, ecco perché sono qui!-
-Beh, è merito mio- si tocca i capelli.
Lo fisso stranita.
- Quest’anello è andato in dono a tante persone, ma solo con te ha cambiato colore- mi spiega.
-E perché?- domando.
-Perché tu sei la prescelta-
-Cosa? No, ripeti!- ho probabilmente sentito male!
-Non hai sentito male: tu sei la prescelta- mi guarda attentamente.
-Cosa dovrei essere?! Insomma, che dovrei fare? No, come è possibile? No, starò sognando!- mi alzo in piedi, camminando avanti e indietro per la stanza.
Lui sbuffa.
-Siediti- mi trascina giù –Calmati-
Faccio un respiro profondo.
-Sì, scusa … vai avanti- lo incito.
-Ebbene, non c’è un motivo preciso, la gente pensa che una persona viene scelta per le origini o cose simili, in verità succede così, è una cosa che viene scelta alla nascita, noi sappiamo tutto, tranne dei prescelti, ecco come li riconosciamo, il problema è che vi confondete facilmente tra gli umani e avete tutti caratteri differenti, ma una cosa vi caratterizza: il colore degli occhi, avete tutti un colore diverso da tutti gli umani, i tuoi ne sono un esempio, perfettamente grigi, nessuna sfumatura di azzurro o verde, completamente grigi- si prende una lunga pausa, non so cosa dire …
-Chi sareste ‘voi’?-
Sorride compiaciuto.
-Immaginavo che me l’avresti chiesto, noi,gli angeli- risponde semplicemente.
Sbarro gli occhi shoccata.
-COSA?!- mi altero –Quindi … tu sei un angelo?- balbetto incredula.
-Sì, ma un angelo nero, per l’esattezza-
-Come?- aggiungo confusa.
-Esistono gli angeli bianchi, quelli custodi, e quelli neri, degli Inferi … anche se questi si dividono a sua volta in due categorie: quelli come me, che non hanno trovato in vita sé stessi, e che quindi, si dedicano a trovare i prescelti, con l’incarico di dirgli tutto edi non innamorarsi … -dice questa parte sottovoce - … oppure quelli che istigano a comportamenti malvagi, indiscreti, o peggio, suicidi- tutta la spiegazione ha un tono malinconico.
-Suicidi hai detto?- mi viene in mente la donna del mio sogno.
-Appaiono per lo più in illusioni o incubi-
-Capisco … e cosa mi dice che tu mi stia dicendo la verità?-
-Cosa mi dice che tu non ti fidi di me?- replica a tono, guardandomi divertito.
-Cosa te lo fa credere?- mi avvicino a lui, controbattendo.
-Che sei ancora qua- termina.
-Touche- chiudo gli occhi, con un sorriso divertito.
Percepisco tensione nell’aria.
Quando apro gli occhi guardo quelli di Daniele, sono rossi.
-Perché hai gli occhi rossi ora?- il mio tono è spaventato.
-Questo è il vero colore delle mie iridi- noto che non ha smesso di fissarmi le labbra.
-Perché mi guardi la bocca?-
Lui pare risvegliarsi.
-Niente- distoglie lo sguardo.
Vige un imbarazzante silenzio.
-Cosa intendevi prima con ‘non possiamo innamorarci ’?- chiedo incuriosita.
-Semplicemente non posso innamorarmi! Che cazzo di domande sono!? Eppure sembri intelligente!- mi urla contro.
-NON URLARMI CONTRO COSI’! Era solo una domanda cazzo!-sbuffo.
-Lo so. Mi da fastidio … gli Angeli Bianchi possono, noi no, perché noi saremmo creature senza un cuore, secondo gli Alti Piani- fa un cenno con la testa in alto.
-Non sono mai stata una tipa religiosa sai? Mi è abbastanza difficile credere che ci sia un Dio che ci comanda tutti come burattini-
-Infatti non è così-
-Ah sì?- mi sembra di essere una bambina, poso una mano sopra la guancia.
-Beh, non comanda come burattini, tiene solo in ordine l’Universo, non so come spiegarti … -prova.
-Non ce ne è bisogno, solo che mi è stato difficile crederlo perché dicevo ‘se esiste un Dio perché c’è tanto male nel mondo?’-
-Hai parlato al passato- dice.
-Già … forse ora ho capito- sospiro, per la milionesima volta qui dentro.
Sento che mi squilla il cellulare.
-Pronto?- rispondo.
-Ehi amore, scusami ma non penso che tornerò a casa presto oggi, forse è il caso che mangi dal tuo amico se non ci sono problemi- mia mamma.
-Mamma, cosa devi fare?-
-Niente tesoro, stai tranquilla-
Chiude.
-Non lo farà- interviene Daniele.
-Come lo sai?- sbotto.
-Beh, dimenticato? Noi sappiamo tutto-
-Giusto, quindi posso mangiare qua?-
-Sicura di non volere andare da Enrico?- sembra quasi geloso …
Non dico nulla.
-Meglio di no- decido infine.
Lo lascio perplesso, seduto davanti a me.
 
Clyssia’ s Crazy Corner
ISPIRAZIONE A GO GO!
Non so che mi è preso, ho scritto tutto senza pensarci troppo *^*
Devo dire di essere abbastanza soddisfatta! :D
Voi cosa ne pensate?
Cosa ne pensate di Daniele?
Ho l’impressione che la mia cara amica Amy lo odi un pooochino, ho ragione? x3
Un po’ di cose sono state dette, ma alcune devono ancora essere svelate ewe siete curiosi? Me lo auguro!
Vi dico che mi sono sentita tanto Stephen Meyer nella scrittura del capitolo lol, non che mi stia confrontando a lei eh ^-^
Beh, che altro dire?
Spero abbiate passato un Buon Natale!
Kiss Clyssia

   
 
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