LE BRIOCHES
A te che mi hai trovato
all' angolo coi pugni chiusi
con le mie spalle contro il muro
pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
stavo in fila
con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
e mi hai portato con te
2
Un profumo zuccherino e molto appetitoso mi sveglia. Indosso la vestaglia e con aria assonnata entro in cucina. Hermione, tutta arzilla con un grembiule rosso e bianco legato in vita, mi accoglie con un piatto di brioches in mano. Abbiamo comperato solo ieri il forno, non pensavo certamente che avrebbe cominciato fin da subito a cucinare, ma questo non mi spiace.
Appena mi pulisco le labbra dallo zucchero non posso trattenermi dall'elogiarti << Erano deliziose Hermione, sei migliorata moltissimo. >> Lei con aria sbrigativa mi dice a voce stridula << Ma figurati Ron, sono delle semplici brioches! >>
Quando esce dalla porta per andare a controllare che la lavatrice -altro apparecchio ostile- non abbia fatto danni, mi alzo e vedo, nascosto sotto dei tovaglioli, uno scontrino: alle 6.30 del mattino, è andata al panificio a prendere... cinque brioches.
Rido, non posso trattenermi: lei sempre così ligia e attenta, tanto da non farmi copiare nemmeno "l'introduzione" di un tema, ora imbroglia sulle sue doti culinarie. Rido, come un bambino, felice della donna che ho affianco.
Quando entra tutta spettinata e sfinita, cancello dal volto la mia risata. Non le dirò nulla, non sarebbe giusto.
Nonostante tutto lei mi ha sempre protetto e aiutato ad alzarmi ogni qual volta fossi caduto, certamente impareremo insieme a cucinare.
<< Perché stai sorridendo? >> mi chiede. << Sei bellissima. >> anche se non è il motivo per cui sorrido è pur sempre la verità! Lei scuotendo il capo si allontana << Grazie Ron, ma quando vorrai dirmi il reale motivo sai dove trovarmi! E cioè a tentare di far funzionare la lavatrice. >>
Solo dieci minuti dopo siamo in cucina a tentare di cucinare le famose "brioches di Hermione". << Allora, per cucinare le mie brioches ho preso... guarda la ricetta perplessa trecentosessanta grammi di farina. >> così facendo prende la farina e in qualche modo tenta di metterla nella ciotola, inutile dire che ne esce più della metà.
La guardo con il naso impolverato e sorrido. << Poi, un uovo. Ecco questo lo so fare, è come a Pozioni. >> devo ammettere che aveva ragione è stata brava con l'uovo. << E ora, il latte! >>
Dopo più di un ora finalmente chiude il forno e, con attenzione quasi maniacale, regola temperatura e tempi di cottura. Quando assaggio la brioches mi accorgo che un po' di impasto non ha lievitato, ma tutto sommato è buona << E' persino meglio di quella del panificio! >> le dico, per accorgermi subito dopo di ciò che ho fatto. Hermione mi guarda allibita e io, spaventato sussurro << Mi sa' che la lavatrice ha finito il carico! >>
*Per brioches la ricetta, ovviamente, è quella di Julia Child, quando si trasferì in Francia si appassionò a tal punto della cucina del luogo da dedicarle numerosi libri gastronomici.