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Autore: ibegyourhate    26/12/2012    10 recensioni
«Sei solo invidiosa, Eileen Heat» sibilò. In quel momento, avvertii un brivido di freddo percorrermi il corpo.
«Perché mai dovrei esserlo, sentiamo?» sbuffai, preparandomi alla risposta insensata che mi avrebbe comunicato di lì a poco.
«Perché nessuno crede in te.» un sorriso beffardo gli occupò il viso.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Cinque Guardiani, Jack Frost, Jamie, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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01; Flames.



«F-Fa così fr-r-eddo, Eileen!»
Ronan mi guardò con i suoi grandi occhi color cioccolata, che occupavano gran parte del suo viso. 
Il suo naso era ormai del tutto rosso, la bocca semi aperta con le labbra screpolate faceva intravedere i suoi piccoli denti, che tremavano.
«Lo so.. Ma tranquillo, l'inverno s-sta per finire!» cercai di rassicurarlo, mentre stavo tremando come una foglia.
Mi sentivo impotente, perché quell'anno il freddo si era davvero fatto sentire, e non potevo fare nulla per Ronan se non abbracciarlo, sperando di scaldarlo almeno un po'.
Le morti per assideramento erano decisamente aumentate nelle ultime notti.
Decisi di accendere una candela, l'ultima rimasta.
Ronan portò le sue mani tremolanti vicine ad essa, mentre io le scostai un po'. A quella minima distanza, si sarebbe sicuramente bruciato qualche dito.
Adagiai mio fratello piccolo sulle mie gambe, cercando di riscaldarlo più che potevo con la mantella che tanto ci ricordava nostra madre.
 
Mi prese un colpo quando mi risvegliai, realizzando di essermi addormentata per disgrazia.
Ronan mi guardava terrorizzato, e solo dopo pochissimi secondi vidi le fiamme che ci circondavano. 
«Eileen! Moriremo!» annunciò lui, in preda al panico.
Lo fui anche io quando mi resi conto che poteva essere spacciato.
«No, no, tranquillo Ronan, va tutto bene!» cercavo di trovare un modo per salvarlo, ma più ci pensavo, più le fiamme si divampavano per casa nostra.
Il fumo ci faceva lacrimare gli occhi, non vedevo quasi più niente.
«Non è vero!» tra un colpo di tosse e l'altro, mi decisi a tentare di salvare colui che mi stava più a cuore.
«Invece sì Ronan. Abbassati!» gli ordinai, eseguendo lo stesso gesto.
«Ascoltami: adesso faremo un gioco, okay?» provavo a mantenere la calma, consapevole che quelli ormai forse potevano essere i nostri ultimi istanti di vita, prima che tutto quel fumo ci facesse perdere i sensi.
Riuscii a vedere Ronan che annuiva, e poi gli posizionai tra il naso e la bocca un fazzoletto umido.
Non doveva più respirare quel fumo, doveva rimanere cosciente. Doveva rimanere in vita.
«La vedi questa? Ti proteggerà» indicai la mantella di lana di nostra madre, avvolgendola intorno a lui.
«Ora, devi correre più veloce che puoi in quella direzione, chiaro? CORRI!» lo spinsi verso un piccolo spazio non ancora dominato dalle fiamme, e quando lo intravidi uscire dalla casa, mi sentii bene.
Stavo per raggiungerlo, quando un pezzo di legno staccatosi dal soffitto mi impedì di superare le fiamme.
«EILEEN, EILEEN! EILEEN NO!»
 
-
 
Ripresi coscienza avvertendo calore, un immenso calore, ma non erano fiamme che divampavano distruggendo la mia dimora.
Mi feci coraggio, e aprii gli occhi, incontrando la splendida visione del sole.
Ma dov'ero io? 
Dov'era Ronan?
Guardai  intorno a me, ma non vidi altro che luce, e calore.
Tutto ad un tratto la luce si affievolì, e la mia guancia si ritrovò adagiata su un pezzo di legno carbonizzato.
Mi alzai di scatto, sorprendendomi di essere viva, accennando una risata.
Il freddo era scomparso, e non vedevo l'ora di dirlo a Ronan.
Volevo precipitarmi fuori dalla mia casa ormai distrutta per cercarlo, ma proprio mentre stavo per varcare la soglia, scorsi un riflesso.
Uno specchio inspiegabilmente intatto si trovava a terra, e quando vidi il mio riflesso in esso rimasi incredula: lunghi capelli ricci del color del fuoco dominavano la mia schiena, le iridi dei miei occhi erano diventate dorate, e le mie guance erano decorate da tante piccole lentiggini che prima non avevo mai avuto.
Mi allontanai per osservare meglio la mia figura, e una strana veste color arancio mi racchiudeva fino a metà coscia.
Toccai l'estremità dello specchio ornata da una cornice di legno, per sollevarlo. Sussultai facendolo cadere a terra quando al mio contatto, la cornice prese fuoco.
Che cosa mi stava succedendo?
Varcai la soglia di casa mia, ritrovandomi all'aperto. La neve ricopriva l'intero paesaggio, eppure non avvertivo nemmeno un brivido percorrermi il corpo.
Afferrai della neve, e subito si sciolse nelle mie mani, vaporizzandosi in pochi secondi.
Sorrisi senza un motivo preciso.
In lontananza vidi Ronan avvicinarsi alla nostra casa carbonizzata, stava piangendo disperatamente.
Urlai il suo nome correndo nella sua direzione, creando involontariamente dei percorsi. La neve sotto ai miei piedi si scioglieva all'istante.
Continuai a chiamarlo fino a quando mi ritrovai di fronte a lui, ma non mi vide, e non mi sentì.




*spazio autrice*
ookay, sono tornata a rompere le palle.
l'altra storia è stata un fiasco, e sicuramente anche questa lo sarà.
ho provato a cimentarmi in qualcosa di diverso: come avrete notato, Eileen è molto simile al personaggio di Jack Frost, ma allo stesso tempo è il suo opposto. tuttavia, spero tanto che questo primo capitolo, che pare più un prologo, possa piacervi.
confido in voi, mi aspetto tanti pareri, sia belli che brutti. çç
grazie per aver letto, un abbraccio.

 
  
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