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Autore: _LittleThings_    28/12/2012    2 recensioni
Ehiehiehi piacere di conoscervi, io mi chiamo Avril Payne. Sono una ragazza di Londra, ho 15 anni, sono abbastanza magra e alta, ho i capelli lisci castano scuro e gli occhioni da cerbiatto color verdi smeraldo. Vivo con la mia mamma, il suo compagno Steve e... ah quasi dimenticavo, devo convivere con il mio insopportabile fratello Liam. Frequento il liceo scentifico di Londra insieme a mio fratello e i suoi stupidi amici; Harry, Niall, Zayn e Louis. Ma per fortuna c'è la mia amica Hope a salvarmi, lei è la migliore. La mia vita è un po' confusionaria ed piena di alti e bassi. Sono sempre stata nel idea che l'adolescenza non è per niente facile, e che bisogna superare molti ostacoli uno dopo l'altro per riuscire ad arrivare alla fine sani e salvi. Comunque credo che tu, mio caro lettore, saprai capirmi e aiutarmi meglio di qualunque altro. Quindi, io sono Avril e questa è la mia storia :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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…Lou: “Avril che cosa disegni”
Fermo la mano che si muoveva velocemente intenta a colorare e alzo la testa, faccio un sorriso dicendo: “La mia famiglia!”
Lou struscia il mio foglio sul tavolo e lo avvicina a se. Indicando con l’indice inizia a nominare  i personaggi che avevo disegnato  : “Questa è la tua mamma, questo è Liam e questo chi è?”
Gli levo dalle mani il foglio e molto fiera dico: “Questo è il mio papà!”
Lou mi guarda perplesso e grattandosi dietro la testa dice: “Davvero… Io non l’ho mai visto, dove è ora?”
Alzo gli occhi al soffito e facendo una smorfia con la bocca inizio a pensare. Non mi viene in mente nulla, così abbasso la testa e fisso il disegno dicendo: “Mmm… non lo so di preciso,ma ha detto mamma che è andato via per lavoro!”
Lui si alza in piedi dall’altra parte del tavolino. Si avvicina a me sediandomi accanto e dice: “Ah… e quando torna?”
Le mani inziano a tremarmi, io faccio finta di nulla e continuo a tenere la testa bassa fissa sul foglio con il volto coperto dai miei lunghi capelli. Senza girarmi verso di lui dissi con voce stridula: “Presto, mamma ha detto che torna presto!”
Lou porge la sua mano sulla mia e avvicina il suo viso da bambino innocente al mio. Facendo un respirone dice: “Avril sei sicura?”
Alzo la testa e porto gli angoli della bocca in su, formando un sorriso forzato: “Si, sicur…”
Non riesco a finire la frase, stringo i denti insieme al sorriso che svanisce e gli occhi che pian piano iniziano a inondarsi di lacrime. Piango, il dolore è troppo forte per smettere. Se ammetto che mio padre non torna saprò che è realtà invece se continuo a sognare ho sempre una speranza anche se mi sto solo facendo male da sola.
Lou mi abbraccia e io appoggiò la mia testa tra il collo e la sua spalla chiudendo gli occhi…
Mi alzai di sorpresa, cascai dal letto e prendei una musata sul parque.Tutta colpa di quei sogni sulla mia infanzia. Mi sollevai di terra barcollando e guardai il mio riflesso sullo specchio di camera mia. Avevo gli occhi rossi e il trucco sbavato, ero un mostro. Andai in bagno e mi feci una doccia. Asciugai la mia criniera castana distraendomi dai miei incubi e pensando a cosa indossare per stasera. Dopodiche andai davanti a camera di Liam e iniziai a bussare forte sulla porta urlando: “LIAM! TRA MEZZ’ORA DOPPIAMO ANDARE, MUOVITI!”
Aprii la porta e alzò le braccia per stiracchiarsi, anche lui si era addormentato. Con uno sbadiglio iniziò a scuotere la testa dal basso e al alto per indicare un “si”. Entrai in camera mia per decidere cosa indossare. Presi una conotta bianca, dei leggings galaxy, delle ballerine nere lucide e un giacchetto nero di pelle. Lascai i capelli sciolti arricciolati sulle punte. Mi misi un po’ di matita, del mascara e del lucidalabbra e la mia trasformazione fu completata. Guardai il cellulare e vidi che Hope aveva risposto al mio sms, aveva accettato il mio invito e sarebbe venuta anche lei. Per fortuna, anche perché non avevo voglia di stare tutta la serata da sola con loro, una compagnia femminile spesso ci vuole. Scesi le scale e mentre mi infilavo il giacchetto chiamai mio fratello: “Liam sono le 8, vieni!”
Sentii dei tonfi provenire dai vecchi scalini che portavano al piano di sopra. Mio fratello con i suoi jeans stretti e la camicia a quadri rossa e blu prese il cappotto senza degnarmi di uno sguardo. Quando si accorse della mia presenza iniziò a guardarmi dal basso all’alto come se fossi un alieno. Mi sorrise e con voce maliziosa disse: “Sei carina stasera, vuoi fare colpo su Niall, Harry o Zayn?”
Gli diedi un cazzotto sul braccio e facendoli un sorriso alquanto irritato risposi: “Nessuno dei 3, idiota”
Liam iniziò a massaggiarsi l’avambraccio dicendo: “Dai… sei così sexy! L’avrai fatto per qualcuno o sbaglio?”
Con quel poco di pazienza che mi era rimasta alzai il pugno dicendo: “Dove lo vuoi, in faccia o nei coglioni?”
Liam si ranicchiò e ridendo disse: “Va bene va bene, mi cheto!”
Uscimmo di casa e dopo 5 minuti arrivarono Harry e Niall in una macchina nera. Scesero con disinvoltura e la loro solita bellezza sovrumana. Si avvicinarono a noi e ci salutammo, dopodiche Niall disse: “Wow, sei davvero bella Avril, chi c’è al pub che ti piace?”
Prima che ti li potessi rispondere con un sonoro schiaffo sulla faccia Liam si intromise dicendo: “Gliel’ho chiesto anche io, ma se non vuoi beccarti un pugno ti conviene ritirare la domanda!”
Niall si girò e vide la mia mano serrata, così fece un risolino alquanto strano dicendo: “Ehm… non importa, sei carina lo stesso!”
Abbassai lo sguardo alle mie ballerine e sorridendo dissi: “Grazie!”
Harry vide una macchina arrivare e disse: “Ecco Lou e Zayn!”
Mi girai di scatto e si, erano proprio loro due. Ci illuminarono con i fanali dell’auto e parcheggiarono davanti a noi. Scesero conteporaneamente ma Lou non fece in tempo a chiudere lo sportello che era già tra le mie braccia. Ero felicissima di vederlo. Lou si misi ridere e disse: “Fammi almeno chiudere la macchina!”
Li mollai il collo un po’ imbarazzata ma con un sorriso a 32 denti stampato sul volto dissi: “Ah ok, scusami!”
Lou chiuse la macchina e poi si girò verso di me, mi guardò sorridendo e disse: “Allora ti senti meglio a quanto vedo!”
Lo baciai sulla guancia e sussurandoli nel orecchio dissi: “Molto meglio grazie a te!”
Lui mi circondò i fianchi con un braccio e ci unimmo agli altri. Zayn mi continuava a guardarmi con un sorriso abbastanza arrogante e presuntuoso. Non riuscivo a calmarmi, e oltre a fissarmi si mise a parlare all’orecchio di Harry bisbigliando parole incomprensibili alle quali Harry li sfuggiva una ridicola risatina. Così feci l’indifferente e mi misi in mezzo a Lou e Niall abbracciandoli. In lontananza avvistai Hope con la sua gonna di jeans e i suoi tacchi altissimi per compensare la mancazza di altezza. Li andai incontro per poi stringerla tra le mie braccia. Ci salutammo e iniziamo a parlare fino ad arrivare alle macchine, dove lei sarebbe dovuta andare con Liam e Niall e io con Lou, Harry e Zayn. Aprii lo sportello e mi sedetti sul sedile posteriore in compagnia di Harry. Riuscimmo ad arrivare prima che potessi fare un rissa con Zayn, il viaggio è stato pieno di continui battibecchi tra me e Zayn mentre Lou e Harry ridevano. Non lo sopportavo. Fu una serata divertente e conobbi un sacco di ragazzi e ragazze molto simpatici, ma soprattutto uno che si chiamava Jon. Chiaccherammo per un bel po’, fino a quando mi chiese di andare insieme a ballare in mezzo all’enorme pista da ballo vuota ospitata nel pub. In meno di un secondo ero già nella pista a divertirmi, insieme a noi si unirono altre persone fino a che la pista da ballo si riempii. Mi divertivo un sacco e finalmente mi sentivo libera da ogni cosa. Ad un certo punto mi senti abbracciare i fianchi mentre la musica da un canzone rock muovimentata si trasformo in un lento. Alzai gli occhi, convinta di trovarmi davanti Jon, ma mi accorsi di essere tra le grinfie di Zayn. Tentai di allontanarmi, ma fu tutto invano. Gli lanciai un occhiata gelida e con fare molto scocciata dissi: “Che vuoi?”
Zayn prendendomi per la mano mi fece fare un giravolta e quando eravamo nuovamente faccia a faccia disse: “Vorrei capire cosa ti ho fatto di tanto orribile?”
Aggrottai le sopracciglia e sbuffando gli rispondi: “Mi chiedi anche “cosa”. Mi hai messo in imbarazzo davanti a tutta la scuola dicendo che io non ero alla pari di Jessica!”
Zayn alzo gli occhi al cielo e con voce sarcastica disse: “Oddio… Scusami, hai ragione ho fatto qualcosa di orribile! Potrai mai perdonarmi?”
Trattenni la mano per non darli il ciaffone che avrei tanto voluto spiaccicarli in faccia da tanto tempo. Sospirai alquanto seccata continuando a dirgli: “Tu non capisci!”
Zayn fece un sorriso strafottente dicendo: “Non ci vuole un genio per capire che avevi bisogno di aiuto e ti da noia ammetterlo!”
Ricambiai il sorriso strafottente e quasi ridendo dissi: “Io non avevo bisogno di aiuto! Potevo cavarmela da sola. Te non mi servi.”
Zayn mi avvicinò a lui, ammicò e sempre con quel sorrisetto stampato sulla faccia disse: “Capisco è brutto sentirsi impotenti o sottovalutati!”
Afferai le sue mani staccandole dai miei fianchi e serrando i denti dissi: “Tu non puoi capire”
Passai accanto a tutte le persone strusciando a andando a sbattere contro di loro fino a che riuscii a uscire dalla pista. Andai al tavolo e senza fiatare presi la borsa e uscii dal pub. Mi mancava il fiato. Appena fui fuori mi piegai a terra con la testa fra le ginocchia. Iniziarono a venirmi in mente troppi ricordi. Tutta colpa di quella stupida frase che era uscita da quella maledetta bocca. Quelle stesse parole me l’aveva già dette un'altra persona, di cui non oso nemmeno pensare il nome. Mi sentii picchiettare sulla spalla e senza girarmi con una voce rotta dissi: “Vai via!”
Singhiozzavo in continuazione mentre le lacrime non facevano altro che inumidirmi le guance. Zayn si sedette accanto a me e con voce stranamente seria disse: “Scusami, non volevo farti piangere.”
Mi girai verso di lui e con la vista un po’ appannata lo guardai sorpresa. Non avrei mai creduto di ricevere delle scuse da parte sua. Mi alzai e guardandolo dall’alto dissi: “Scuse accettate.”
Zayn si alzò e appoggiò entrambe le mani sulle mie spalle, e mordendosi le labbra restò per un attimo in silenzio. Si notava che era in imbarazzo. Balbettando inziò a parlare dicendo: “Beh.. ehm… mi chiedevo se io e te … insomma.. potevamo diventare amici?”
Feci un piccolo sorriso abbastanza divertita dalla scena, insomma Zayn Malik, il Badboy della scuola era in difficoltà a chiedermi di essere sua amica. Appoggiai anche io le mie mani sulle sue spalle dicendo: “Certo”

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Spazio Autrice

SCUSATE!!!!!!!!!!!!!!! SONO IN RITARDO D:
Davvero non so come farmi perdonare, ma come sapete il blocco dello scrittore viene a tutti... anche se quello del computer si poteva evitare -.-"
Comunque sono tornata con un nuovo capitolo, non è un gran che ma sperò che vi piaccia e di ricevere nuove recensioni <3
Ora mi levo di culo Sciaooo :)
_LittleThings_
  
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