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Autore: payneismyhero    29/12/2012    8 recensioni
lui era irraggiungibile, lui era occupato. lei era debole, lei era innamorata.
"... Mi domando come si sentono i ragazzi quando sono innamorati.
Loro hanno le farfalle nello stomaco?
Loro ti hanno nella loro testa tutto il tempo?
Loro ti aspettano per ore prima che risulti online?
Loro sorridono a caso quando pensano a te?
Loro sentono la tua mancanza tutto il tempo?
Loro pensano alle più piccole cose che dici? ..."
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                   "ops, mi spiace"


era mattina.
il sole splendeva in alto nel cielo, si sentivano i cinguettii degli uccelli sugli alberi vicino casa, un raggio di sole entrava dalla finestra e riscaldava la stanza, il caldo si iniziava a sentire...
stranamente mi svegliai senza che mia madre ricoresse a qualche estrema pazzia, mi stiracchiai per bene e lentamente mi alzai con gli occhi ancora socchiusi e la bocca impastata dal sonno, guardai la sveglia e mi accorsi che erano arrivate le 11:00 così correndo, andai in bagno, portandomi la biancheria intima.. aprì la tendina della doccia, mi infilai all'interno e aprì il rubinetto.. un getto di acqua fresca ricadeva lungo la mia schiena, dopo aver finito di insaponarmi e lavarmi i capelli, uscìì dalla doccia e circondata da un'asciugamano, rientrai in camera per scegliere cosa mettere, alla fine optai per un pantaloncino corto giallo e una canotta più lunga del pantaloncino, bianca con la scritta rossa "you only live once" e un paio di converse bianche. Mi asciugai i capelli facendoli lisci e passai la piastra al ciuffo, misi un filo di trucco e corsi per andare a chiamare patrizia, che come al solito, era sempre l'ultima a fare tutto:
"pattyyy, patriiiiziaa" - urlai
"che diamine vuo..oi" - balbettò lei ancora nel mondo dei balocchi
"veloce alzati e va sotto la doccia, voglio andare a fare shopping e a bere un frullato, insomma chi è così sciocco da stare a londra e non andare da starbucks?" - dissi con gli occhi che brillavano
"IOOOOO" - urlò ancora incosciente
senza pensarci due volte la presi per un braccio e la spinsi fin dentro al bagno.
"cogliona, almeno passami l'intimo" - contrabbattè ancora con gli occhi socchiusi
gli lanciai tutto e con un cattivo gesto con la mano, si chiuse in bagno.
"non cambierà mai" - pensai tra me e me, con un piccolo sorriso.




al centro commerciale . . .
"guarda quei vestiti"-
puntai il dito contro un enorme negozio dove c'erano vestiti di tutti i tipi e colori
"uuuh e guarda quel commesso" -sussurrò a bassa voce, credendo che nessuno l'avesse sentita
"bhe non è niente male nè" - roteai gli occhi e misi il mio braccio attorno al suo
"che gusti favolosi che ho" - disse con tono di vanità e facendo muovere con la mano una ciocca dei suoi capelli
"si certo.....ora andiamo o vuoi continuare ad ammirarlo da dietro queste vetrate?" - sbuffai io
"andiamo dentro, la vista sarà più piacevole" - disse intrecciando le sopracciglia e facendo un sorriso ebete
"... povero ragazzo, chissà che brutta mezz'ora passerà" - dissi portandomi la mano sulla fronte
cavolo all'interno era enorme, il doppio che si riusciva a vedere da fuori, subito mi incantai alla vista di un vestitino: era parecchio corto, blu elettrico, senza spalline e sicuramente ricadeva morbido addosso, lo preso e me lo infilai, uscita dal camerino:
"w o w" - esclamò patrizia
"non è stupendo?" - risposi con un sorriso a 32 denti
"è magnifico, compralo per forza" 
"cero, ma se lo prendo io, ne prendi uno anche tu e io, modestamente, ho già scelto quello che fa per te" -dissi fiera di ciò che avevo scelto per la mia migliore amica
gli portai il vestitino nel camerino e lei con mio comando e senza contrabbattere lo indossò. . .
"caspita, ma sei troppo tosta con questo addosso" - mi avvicinai a lei
era un vestitino, anch'esso molto corto, con una sola spallina, color rosso fuoco, abbinato a un decoltè nero e una pochette dello stesso colore dei tacchi, con qualche strass
"ma amore, io sono sempre favolosa" -disse lei con aria da superiore e alzando gli occhi al soffitto
"ahahaha si certo" - pensai, forse ad alta voce e guardando la sua faccia scoppia in una delle mie risate contagiose, infatti anche lei scoppiò a ridere con me,p poi con una faccia 'delusa' entrò nel camerino e si ricambiò, indossando i suoi pantaloncini blu, la canotta gialla e le sue amate all star bianche.
uscimmo dal negozio con 5 buste a testa e fiere di noi, finalmente, ci avviammo per starbucks. .


Entrate . . 
commessa:
"desiderate?" - chiese con tono molto dolce e un sorriso smagliante
"2 frappè, uno al cioccolato e l'altro vaniglia, grazie" - sfoggiai uno dei miei sorrisi migliori
"arrivano subito, intanto volete prendere un tavolo?" - domandò ancora gentilmente
"nono, la ringrazio, li portiamo via" - risposi cortesemente

ci diede i nostri frappè e soddisfatte uscimmo dal negozio..
"sarà fantastico, il primo starbucks che prendo in mano" - dissi a patrizia felice
"già, non vedo l'ora di assaggiarlo il mioo T-ESS-OR-OO" - rispose con tono malefico e una voce cupa
"l'ho sempre detto che te sei pazza, sul serio" - gli dissi ridendo
mentre sorseggiavamo beate i nostri frappè uno stupido in skate ci rovescio addosso tutto..
"ma che cavolo, sta più attento la prossima voltaa" - gli urlai contro
però non era niente male, un ragazzo non molto alto, con capelli bondi che si vedevano lontani da un miglio che erano tinti e due occhi da far invidia all'oceano più azzurro, profondo e luminoso del mondo. mi incantai per 2 secondi davanti quello spettacolo memorabile, dopo di che patrizia mi passò una mano davanti agli occhi e ripresi coscienza.
"mi dispiace davvero tanto, scusami, stavo ascoltando musica ed ero con la mente in un'altro mondo, mi dispiace davvero tanto, per farmi perdonare stasera io e i miei amici andiamo ad un locale nei dintorni" - disse lui contento e sfoggiando un sorriso favoloso.
io lo guardai storto, insomma nemmeno ci conoscevamo, perchè mai avrebbe invitato me e la mia amica ad un locale insieme ai suoi amici?
"non ti preoccupare non siamo maniaci" - sfoggiò un'altro magnifico sorriso e fece una piccola risatina, è logico, chissà come doveva essere la mia faccia da pesce lesso in quel momento..
"certo certo accettiamo volentieri, straniero" - rispose a gran voce e con molta euforia patrizia, per un attimo la guardai storta, ma sapevo che con lei non e uscivi vinta, perciò non replicai e acconsentì la sua risposta.
"benissimo, ah comunque picere io mi chiamo niall, niall horan ma tu mi conosci già" - mi tese la mano in modo molto cortese
"no, mi spiace non lo sapevo, comunque io sono vanessa e lei è patrizia" - gli strinsi la mano con un sorriso stampato in faccia
mi diede il suo numero e con un caloroso arrivederci andò via con il suo skate...
sinceramente non sapevo se uscire con dei ragazzi che non conoscevamo, fosse una grande idea, ma eravamo venute qui per divertirci e fare nuove amicizie, perciò se andrà male, come si dice.. sbagliando si impara e provarci non costa nulla..






SALVEEE, ECCOMI DI NUOVO A ROMPERVI PER LA SECONDA VOLTAAAA :D
spero vi piaccia questo secondo capitolo... EHI TU CHE STAI LEGGENDO, RECENSISCI QUESTO CAPITOLO, DAI SII BUONA.. *faccia da cucciola*
alla prossima.. c:



  
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