Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Nonna Minerva    16/07/2007    15 recensioni
Durante l'estate dopo la morte di Sirius, Remus si trova a fare i conti con una nuova legge che lo costringe a nascondersi mentre Tonks ha problemi sul lavoro. Silente sembra avere una soluzione adeguata per entrambi.
Quella che all'inizio appare come una situazione scomoda e imbarazzante si trasformerà nella perfetta occasione per fare pace con i fantasmi del passato, portandoli ad affrontare insieme e ad accettare la morte di Sirius, facendo trovare loro un'intesa che forse porterà alla nascita di qualcosa di più...
RATING ROSSO per l'ULTIMO CAPITOLO!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
6

Scusa scusa scusa scusa scusa scusa  scusaaaaaaaa!

È passato più tempo da quello che avevo detto, ma esami e altri impegni mi hanno portato via tempo e ispirazione! Comunque eccomi qui, riprendo a pieno ritmo tutte le mie attività...

A presto! Buona lettura.

 

P.s. abbiamo inventato una sorta di nuovo giochino in vista dell’uscita del settimo libro ( in inglese ), sabato... se vi va di dare un’occhiata...

www.nonnaminerva.splinder.com

 

 

 

 

6. Moving in

 

 

 

“Questa è una di quelle di Tonks,” annunciò Kingsley comparendo sulla porta tenendo fra le mani un grosso scatolone come se non pesasse niente. “Dove lo metto?”

“Di là.” Rispose Remus distrattamente, mentre svuotava una scatola e ne disponeva il contenuto nelle varie mensole della cucina. “La sua stanza è la prima a sinistra.”

Kingsley annuì brevemente e si avviò.

 

Si erano alzati tutti prestissimo quella mattina, per poter andare a sistemare la nuova casa. L’offerta d’aiuto della signora Pinch aveva accorciato notevolmente i tempi; la mattinata era volata in un lampo ed erano riusciti soltanto a pulire e riordinare un po’, tanto poco erano abituati a fare le pulizie di casa senza la magia.

E il fatto che la signora Weasley fosse con loro non aveva certo giovato; certo, era efficiente e non perdeva tempo in cose inutili, ma anche lei appariva smarrita senza bacchetta.

Soltanto nel primo pomeriggio la casa iniziò ad avere un aspetto anche lontanamente abitabile e poterono iniziare a portar dentro gli scatoloni con le loro cose.

 

Quello che più faceva arrabbiare Tonks, era l’apparente inutilità di tutte le loro precauzioni, dal momento che, da quando avevano messo piede nell’appartamento quella mattina, la signora Pinch non si era ancora fatta vedere.

“Adesso basta,” mormorò seccata la ragazza, stanca di trasportare a mano borse e scatole non certo leggere, quando poteva compiere le stesse azioni senza fare nessuna fatica.

Si guardò intorno: Kingsley era sceso a prendere altre scatole, Molly stava facendo i letti nelle camere e Remus non era in vista.

Spostava solo un paio di scatoloni, in fondo, non era certo una tragedia.

E poi era ormai ovvio che la loro vicina si era dimenticata della sua promessa e non aveva nessuna intenzione di presentarsi quel giorno.

 

Con discrezione iniziò a sfilare la bacchetta dalla tasca, ma a metà del gesto sentì una mano che le afferrava il polso.

“Che diavolo stai facendo?” sibilò il proprietario della mano, che lei, voltandosi, scoprì essere Remus.

“Ci facilito il lavoro, ecco che faccio. È inutile fare tutta questa fatica quando possiamo risparmiarcela. Siamo maghi per qualcosa.”

“Vuoi mettere a repentaglio la nostra copertura già dal primo giorno?” Le chiese, visibilmente preoccupato.

“Oh, ma quante storie! Chi vuoi che ci veda!”

“Non saprei,” disse lui sarcastico, “Forse una adorabile vecchietta che vive ad una sola porta di distanza dalla nostra?”

Tonks fece per rispondere a tono, ma la signora Weasley interruppe il loro battibecco.

“Non starete già litigando!”

“E’ stato lui a iniziare!” Accusò la ragazza indicando Remus.

“Che cosa? Ma se sei stata tu quella che ha rischiato di mandare tutto all’aria!”

“Va bene, ora basta! Smettetela, tutti e due!” Li sgridò Molly. “Per le prossime settimane dovrete convivere entro queste mura, quindi vi conviene finire di stuzzicarvi ed iniziare ad andare d’accordo!”

Detto questo si allontanò borbottando fra sé qualcosa sulla completa mancanza di tolleranza.

 

“Ho comunque ragione io.” Disse piano Tonks, una volta sicura che la signora Weasley non potesse sentirla.

“Sì, certo,” mormorò amaramente Remus. “Tanto non sei tu quella che finirebbe in prigione  nel caso qualcosa dovesse andare storto...”

Tonks abbassò lo sguardo, sentendosi improvvisamente in colpa, realizzando solo in quel momento quanto alta fosse la posta in gioco per lui.

“Scusa, hai ragione. Non ci avevo pensato.” Si scusò. “Vado a vedere se è rimasto ancora qualcosa da portare su.”

Si voltò per uscire e si accorse della signora Pinch, che in piedi a fianco a Kingsley, sul lato opposto della stanza, gli spiegava come disporre le provviste in frigorifero in modo da farci stare tutto.

I loro sguardi si incrociarono per un istante e la donna le sorrise facendole l’occhiolino. Tonks rispose con un lieve cenno del capo e tentò di filarsela prima che Remus potesse commentare. Ma non poté fare a meno di cogliere con la coda dell’occhio le braccia conserte ed il suo sopracciglio inarcato, per non parlare dell’inequivocabile posa di uno che ha appena dimostrato di avere ragione su tutta la linea.

“Che c’è?” sbottò lei. “Ti ho già chiesto scusa, mi pare!” gridò, sparendo giù per le scale.

 

***

 

“Kingsley?”

“Dimmi, Remus.”

“Hai visto lo scatolone scuro?”

“Quello con dentro i fascicoli e i libri?”

“No, quello chiuso con lo scotch e con le scritte bianche sui fianchi.”

“Ah, ho capito.” Annuì Kingsley. “Era ancora giù. Credo lo stia portando su Tonks.”

“Tonks?” chiese Remus, impallidendo appena.

“Sì, è appena andata a prenderlo.” Rispose l’altro leggermente perplesso dall’improvvisa apprensione di Remus.

“Forse... forse è meglio che io vada ad aiutarla...”

“Non serve, era l’ultima scatol...” tentò di avvisarlo, ma Remus aveva già infilato la porta.

 

Tonks barcollava pericolosamente, salendo lentamente le scale.

Cosa diavolo ci aveva messo Remus dentro quella scatola? Pesava una tonnellata!

Come se avesse potuto sentire i suoi pensieri, Remus comparve alla sommità della rampa di scale.

“Dammi, lo porto io,” le disse, allungando le mani per aiutarla con lo scatolone.

“Mi sembra il minimo, visto che è roba tua.” Sbottò lei.

Poggiò male un piede a causa della scarsa visibilità che la scatola le dava e per poco lo scatolone non le sfuggì di mano.

“Ehi! Stai più attenta! C’è roba delicata qui dentro!” la rimproverò, prendendogliela dalle mani e lanciando alla ragazza uno sguardo truce.

“Non mi sono fatta niente, Remus, grazie per avermelo chiesto!” replicò lei, superandolo senza nemmeno guardarlo e rientrando in casa.

 

***

 

Stravaccata sul divano, i piedi scalzi sul tavolino, Tonks abbracciò pigramente con lo sguardo il suo nuovo soggiorno, invaso dagli scatoloni che ancora non avevano svuotato. Fuori faceva buio ormai, Molly e Kingsley se n’erano andati poco prima di cena, lasciandoli soli.

All’improvviso, una bottiglia di Burrobirra comparve nel suo campo visivo.

Si voltò e vide Remus che le offriva da bere, una seconda bottiglia per sè nell’altra mano.

Tonks accettò la bottiglia e si spostò un po’ per fargli spazio sul divano, ma lui non si sedette. Si diresse invece verso la sua stanza.

“Dove vai?” lo chiamò.

Remus si girò, lentamente.

“Vado a dormire.”

“Di già?!?” si stupì la giovane, guardando l’orologio che portava al polso. “Ma è ancora presto!”

“E’ stata una giornata lunga,” si giustificò lui, “Buonanotte, Ninfadora.”

“Ehi!” gridò la ragazza. “Ti ho detto di non chiamarmi Ninfadora!”

Ma lui ormai era già sparito.

“Sarà la missione più lunga della mia vita...” borbottò fra sé Tonks, mandando giù un sorso di Burrobirra.

 

***

 

La bottiglia aspettava abbandonata mezza vuota sul comodino, accanto ad un portafoto girato verso il muro ed ad un libro sgualcito.

Remus era inginocchiato sul pavimento, intento a rimuovere con estrema delicatezza lo scotch della scatola che poche ore prima aveva salvato dalle mani di Tonks.

Ci era mancato poco che lei... non ci voleva pensare.

Tolto lo scotch, sbirciò dentro e tirò un sospiro di sollievo, per fortuna non si era rotto niente.

 

Continua...

 

 

 

Capitolo 7:  Hard Times.

  
Leggi le 15 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Nonna Minerva