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Autore: UsagiChan92    16/07/2007    4 recensioni
Ho scritto questa storia pensando a cosa succederebbe se Naruto dopo lo scontro con Sasuke cambiasse e perdesse tutta la fiducia in se stesso e negli altri. Con il passare del tempo scoprirà di aver avuto accanto sempre una persona che lo capiva meglio di chiunque altro, e la sua presenza gli diventerà indispensabile. Una ff basata su una storia d'amore fra Naruto e Hinata.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Altri, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Era già mattina inoltrata e Naruto ancora nel suo letto russava profondamente incurante dell

            La nascita di qualcosa di speciale...

 

Era già mattina inoltrata e Naruto ancora nel suo letto russava profondamente incurante dell’orario e del fatto che si era ripromesso di allenarsi ogni mattina. Per lo meno in genere cercava di svegliarsi e di compiere il suo dovere ma quella mattina gli riusciva davvero impossibile, in fondo era andato a dormire davvero molto tardi. Perso completamente nell’immagine di quella ragazza misteriosa era rimasto diverso tempo seduto da solo in quella radura cercando addirittura di copiare i movimenti che lei stava eseguendo prima di fuggire. Inutile a dirlo era completamente impacciato e scoordinato in confronto a quella ragazza che grazie alla sua leggerezza riusciva a dare un qualcosa di magico ad un semplice allenamento. Quello che turbava maggiormente Naruto era il fatto che era sicuro di conoscerla ma non riusciva davvero a capire chi potesse essere, nessuna dell’accademia era così bella… Sperava con tutto se stesso che Hinata avrebbe saputo dirgli qualcosa in più.

Naruto ancora profondamente addormentato si rigirò fra le coperte e cadde con un tonfo per terra, sbattendo pesantemente il sedere. Cosa che fortunatamente riuscii a svegliarlo dal periodo di letargo in cui sembrava essere entrato. Ancora molto assonnato prese a strofinarsi il sedere per il colpo preso e rischiando di inciampare nuovamente si alzò del tutto. La sera prima non si era nemmeno cambiato, si era messo sul letto direttamente con i vestiti del giorno. Faticosamente si trascinò in bagno per lavarsi e nel mentre in cui si lavava i denti si ricordò cosa doveva fare di così importante quella mattina e di corsa prese i vestiti trovati la scorsa notte nella radura e uscì di casa.

Correndo arrivò in un battibaleno davanti alla casa della famiglia Hyuuga.

Esitò per qualche secondo e poi bussò a quella porta così imponente, solita solo delle casate più importanti, ad aprire fortunatamente per il ragazzo fu proprio Hinata che restò a guardarlo ad occhi aperti. Indossava un vestito più femminile rispetto a quello che usava solitamente, sembrava quasi impacciata in quelle vesti che forse era stata costretta a mettere non avendo la divisa da ninja.

Naruto a sua volta era rimasto davvero sorpreso, non l’aveva mai vista in abiti così femminili e all’inizio stentava addirittura quasi a riconoscerla.

“Naruto… i miei vestiti…”

Stranamente fu Hinata a rompere quello strano silenzio che si era creato.

“Ciao Hinata! Questi li ho trovati ieri in una radura qui vicino, sono tuoi vero?”

Rispose Naruto mentre gli poneva i capi che portava nella mano.

“Si sono miei, grazie mille. Comunque che ci facevi lì? Cioè… Sei riuscito a vedere qualcosa o qualcuno…?”

“Beh, in verità… Ma perché sei diventata così rossa? Boh non ti capisco! Comunque dicevo sono venuto qui anche per chiederti se conoscevi la ragazza che si trovava in quella radura. Sai deve essere stata una ninja che si stava allenando. Comunque la conosci per caso?”

“Io… Beh, no…”

“Ah capito, comunque se scopri qualcosa fammi sapere! Scusa ma ora devo proprio andare ad allenarmi!”

Deluso cominciò a correre e già a qualche metro di distanza si girò e sorridendo la salutò con la mano. Hinata ricambiò il saluto e timidamente gli urlò un “Grazie”.

 

Si allenò solo per qualche ora, non riusciva a mantenere bene la concentrazione. Era chiaro che quel giorno non avrebbe concluso un bel niente, per questo tornò già alle prime ore del pomeriggio.

Poi aveva anche un appuntamento con il maestro Iruka, che gli aveva promesso di offrirgli una bella scodella di ramen. A quel pensierino, la pancia di Naruto si lamentò e anche giustamente dato che non aveva né mangiato a colazione né a pranzo.

 “Che strano” pensò Naruto, “Mi ero completamente dimenticato di mangiare, beh vorrà dire che mi farò una bella scorpacciata di ramen questa sera!!”. E già felice al solo pensiero cominciò ad avviarsi al ristorante dove nell’attesa avrebbe potuto parlare un po’ con il signore del negozio che ormai non vedeva da diverso tempo.

Arrivò al negozio in un attimo, e come al solito fu accolto dal personale con molta ospitalità e cordialità. Non dovette aspettare molto che anche il maestro Iruka fece la sua comparsa. E dopo essersi scambiati i soliti convenevoli cominciarono a gustarsi un buon piatto caldo.

Dopo una sana abbuffata, Iruka gli chiese se avesse più sentito Sakura o qualche allievo dell’accademia. Naruto sentendosi pronunciare il nome della persona che aveva cercato tanto di evitare, pensò qualche secondo alla risposta giusta da dire per non dare nessun minimo sospetto, non aveva nessuna intenzione di parlare della scelta che aveva preso e né tanto meno essere confortato.

“No, Sakura in questi giorni è molto occupata come anch’io del resto…”

“Capito. Sai te l’ho domandato perché è stata proprio Sakura a chiedermi tue notizie per cui pensavo che sarebbe carino da parte tua andarla a trovare non trovi? Non so cosa sia successo fra di voi e non ho nessuna intenzione di immischiarmene ma sembrava davvero preoccupata…”

“…”

“Capito, non hai voglia di parlarne. Comunque ti do un consiglio, ricordati che non tutto quello che crediamo di desiderare è ciò che vogliamo veramente. A volte siamo solo attratti da qualcosa che ci sfugge o che sappiamo che non sarà mai nostra. Mentre quello che cerchi potrebbe esserti accanto, più vicino di quanto credi. E accorgersene troppo tardi, davvero credimi è una delle cose peggiori che ti possa capitare, perché le cose non saranno lì ad aspettarti in eterno. Devi fare luce sui tuoi veri sentimenti prima che quelli falsi prendano il sopravvento su di te, rendendoti cieco davanti alle cose veramente importanti della vita.”

“Maestro Iruka…”

“Si?”

“Anche se non ho capito bene quello che hai voluto dirmi… Hehe… Insomma grazie.”

“Prego Naruto”, rispose il maestro Iruka con un grande sorriso che fu ricambiato dal giovane ragazzo che gli sedeva accanto, ancora perso a cercare il vero significato di quelle parole.

 

La sera seguente Naruto, dopo un intenso allenamento, decise di andare a fare quattro passi e perché no tornare anche in quella radura. Così cominciò ad incamminarsi per giungere in quello strano posto e correndo giunse velocemente alla strada principale del villaggio. La quale seguendola in tutta la sua lunghezza portava anche fuori da Konoha. Naruto disattento e emozionato dall’idea di poter rivedere quella ragazza non si accorse minimamente della presenza di Hinata, la quale stava leggendo tranquillamente un libro su una panchina posta sotto un lampione al lato della strada.

Lei al contrario che si era accorta subito della presenza del ragazzo cercava il coraggio di chiamarlo e faticosamente riuscì a tirare un fuori un “Naruto” con un filo di voce.

Naruto che perlomeno ci sentiva ancora bene si girò verso la figura della ragazza e tornò indietro per raggiungerla.

“Ciao Hinata, che ci fai qui?”

“Io… stavo leggendo un libro…Tu?”

Rispose la piccola Hinata con voce tremante, ancora più imbarazzata dalla vicinanza di Naruto che nel frattempo si era seduto accanto a lei sulla panchina.

“Io niente pensavo di tornarmene in quella radura per vedere se riesco a trovare quella ragazza dell’altra volta!”

A queste parole la timida ragazza arrossì ancora più violentemente e Naruto che non capiva di essere la causa del comportamento di Hinata, guardandola negli occhi gli chiese perché era sempre così timida ed agitata e che quando era con lui poteva essere benissimo se stessa e stare tranquilla.

Hinata in uno stato fra la sorpresa e la felicità, annuì energicamente senza però avere ancora il coraggio di guardarlo negli occhi.

“Beh penso che quello sia un sì, brava! Comunque che ci fai a leggere qui? Perché non sei a casa?”

“Ormai rimango sempre fuori di casa, mi sento molto più a mio agio da sola che con la mia famiglia… Mi sento quasi oppressa e tagliata fuori per il fatto che mio padre mi considera ancora di meno ora che sta allenando Neji… Ed è per questo che voglio diventare molto più forte ed è per questo che mi vado ad allenare ogni notte da sola…”

Hinata rimasta sorpresa per quello che aveva detto e soprattutto di aver ammesso a Naruto quello che non riusciva ad ammettere neanche a se stessa per cui velocemente riprese a parlare per giustificarsi più a sé che a Naruto.

“Cioè naturalmente è giusto così e non me ne devo fare un problema… E’ assolutamente ragionevole che mio padre stia allenando Neji che è molto più forte e più bravo di me…”

“Non dire idiozie! Tu sei davvero molto forte è solo che devi credere più in te stessa e farti coraggio, e se volessi potresti fargliela vedere a quello sbruffone di Neji!”

A quelle parole Hinata cominciò a ridere veramente serena e finalmente riuscendolo a guardare anche negli occhi lo ringraziò sorridendogli. Naruto non avendola mai vista ridere così spontaneamente le sorrise e fissandosi i piedi le disse:

“Sai non ti avevo mai vista ridere così, dovresti farlo più spesso perché sei molto più carina… Cioè volevo dire che stai meglio…Cioè insomma…”

Hinata sorpresa per quel complimento così inaspettato si girò verso Naruto, il quale si stava strofinando i capelli in un gesto nervoso fissandosi ancora i piedi senza avere il coraggio di guardarla in faccia. Rimasero qualche istante così in quella situazione imbarazzante fin quando Naruto non si alzò proponendo a Hinata di allenarsi insieme fin quando non sarà diventata abbastanza forte da poter battere Neji.

 

Hinata camminava lentamente accanto a Naruto che non la smetteva un attimo di parlare, le sembrava tutto così strano prima di quella sera non andavano mai oltre ad un semplice saluto mentre ora aveva la possibilità di potergli stargli accanto ogni giorno.

Davanti alla proposta di Naruto di allenarsi ogni giorno Hinata rimase davvero sorpresa e soprattutto incredula non riuscendo a credere alle sue orecchie per questo esitò qualche secondo prima di rispondere.

“Dici davvero, Naruto?”

“Eh? Si certo! E poi anch’io non ho nessuno con cui potermi allenare per cui sarebbe utile per tutte e due, non credi?”

Hinata felicissima annuì, sapeva che Naruto non le aveva chiesto di allenarsi insieme perché voleva vederla o cose del genere ma a lei bastava sapere che da lì in poi avrebbe potuto passare molto tempo con lui. Era sempre quello che aveva desiderato. E non le importava se per lui era solo un’amica o una compagna con cui potersi allenare. Le bastava potergli stare accanto.

Gli camminava leggermente dietro, così da poterlo osservare senza essere notata.

Egli aveva sempre quella camminata, forse un po’ da strafottente, con le mani dietro la nuca e lo sguardo fisso in avanti. Hinata adorava quel suo modo di fare un po’ da duro che celava un incredibile fragilità e dolcezza.

Parlarono per tutto il tragitto verso casa o per lo meno Naruto parlava e Hinata ascoltava, tutte e due sembravano aver trovato finalmente la tranquillità che cercavano.

Una sensazione di tranquillità e spensieratezza che svanì non appena i due si diedero la buonanotte davanti al portone di casa Hyuuga.

Hinata entrata in casa rimase per qualche attimo appoggiata alla porta prima di dirigersi verso la camera. Il cuore le batteva ancora all’impazzata e non ne sapeva neanche il motivo. In fondo non era successo niente di speciale anche se in effetti lui le aveva detto che sorridendo sarebbe stata più carina…

Effettivamente non era niente di che come complimento ma per lei valeva molto più di un “Sei bellissima” detto da un ragazzo qualsiasi. Quindi fece un respiro profondo e si incamminò verso la sua camera, ancora con il sorriso sulla bocca pensando all’allenamento del giorno dopo.

 

Bene eccomi qui ad aver finalmente pubblicato... Mi dispiace davvero ma in questi giorni non ho avuto il tempo per potermi mettere a scrivere e per questo non ho piu' aggiornato. Comunque prima di andare avanti volevo ringraziare tutti quelli che hanno commentato il capitolo precedente o che mi hanno aggiunto nelle loro storie preferite ^^ Sinceramente non pensavo che questa mia storia sarebbe piaciuta davvero a qualcuno ma a quanto pare mi sbagliavo (fortunatamente) XD Vabbe' ora basta veramente con questi ringraziamenti che stanno diventando abbastanza patetici U.U Comunque volevo solo dirvi che dovete assolutamente commentare e farmi sapere se la storia vi sta piacendo :D  Ciau a tutti allora!!

  
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