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Autore: faithforevah    30/12/2012    5 recensioni
'La facciamo questa pazzia?'
Non potevo far altro che pensare a quella frase.
Si era completamente fottuto il cervello?
'Mi ero fatta usare da un ragazzo per puro piacere e questa cosa mi eccitava tanto quanto il fatto che io avevo usato lui per lo stesso motivo.'
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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SCUSATE PER LA LUNGHISSIMA ASSENZA, DAVVERO.x



quella notte, probabilmente, sarebbe stata la più lunga della mia vita. quell'ora, accasciata per terra, aspettando che uno dei ragazzi mi spingesse ad alzarmi, mi dicesse che avevano intenzione di tornare a casa o semplicemente si fosse chiesto 'ma dov'è candice?' fu interminabile. La mia mente continuava a farfugliare, ripetendo frasi, cercando di captare significati nascosti, torturandosi con la scelta che avrei dovuto prendere, tutto questo senza sosta.  era uno dei motivi per cui non riuscivo a reagire e rimanevo lì, da sola, mentre a pochi metri di distanza la musica  rimbombava seguita dalle urla e le risate di chi nella grande sala accanto, si divertiva e ballava. Era stato Liam a prendermi per mano ed accompagnarmi a casa , senza fare alcuna domanda, in parte aveva capito ciò che era accaduto con il suo amico e ormai sapeva di che pasta ero fatta: 'nessuna domanda quando candice si chiude in se stessa come un riccio' stava pensando in quel momento, probabilmente.
-sai, siamo piaciuti molto.- Accennò il moro mentre con un braccio attorno alla mia spalla cercava quasi di sorreggermi, con la paura che crollassi sul marciapiede da un momento all'altro.
Sorrisi, tutto quì. sapevo che se avessi cercato di proferire parola sarei scoppiata in lacrime e non volevo. piangere era segno di debolezza ed io non ero debole, non lo ero. annuivo ogni tanto, per far credere che stessi ascoltando il suo entusiasmante discorso su quello che poteva riservare il fututo ai one direction.
Finalmente arrivati sotto al grande palazzo salutai liam, la sua faccia sembrava voler dire 'sicura di voler rimanere sola questa notte?' così lo liquidai, prima che potesse proporre uno dei suoi soliti gesti di altruismo. non avevo nessuna intenzione di dormire a casa sua con la sua ragazza o farmi pagare una camera d'albergo per una notte. avevo solo bisogno di rimanere sola e riposare, zayn non sarebbe tornato prima dell'alba, ne ero sicura.
Salì le scale sforzando le gambe per fare il più in fretta possibile, mentre immaginavo la sensazione che avrei provato buttandomi a capofitto nel letto morbido e caldo, quel letto era diventato il mio unico desiderio.
-ma cazzo, le chiavi!- esclamai così forte che poco dopo ebbi il brutto presentimento di aver svegliato l'intero vicinato.- Non avevo portato le chiavi di riserva, quelle che dovevano servire a me ma che non avevo mai usato dato che i miei orari di uscita si basavano su quelli del padrone di casa, zayn. Era lui che avrei dovuto aspettare. Ora potevo affermarlo con certezza, quella notte sarebbe stata la più lunga e brutta della mia vita. Appoggiai la schiena al muro estraendo il cellulare dalla pochette. Percorsi con il dito ogni numero della rubrica. Liam: non potevo disturbarlo proprio adesso. Harry, Louis, Zayn: figuriamoci, i primi sarebbero stati troppo impegnati a limonare e zayn, beh, non mi sembrava proprio il caso. Niall, vidi apparire subito dopo la 'm' di 'mamma'. sospirai chiedendomi se fosse stato il caso, dopo i miei ultimi messaggi pieni di odio, sarei riuscita a mettere da parte il rancore? le cose che gli avevo scritto non sarebbero cambiate, una chiamata non mi avrebbe fatto cambiare opinione.
Lo schiacciai, schiacciai quel pulsante facendo partire la chiamata, iniziò a squillare. ad ogni squillo la mia ansia saliva e la mia voglia di riattaccare stava avendo il sopravvento.
- pronto? - Rispose, con la sua solita voce squillante, più cristallina del solito, sapeva che ero io.
- Candice, ci sei? - continuò con un pizzico di impazienza.
- N-niall -balbettai. facendo lentamente scivolare il mio busto sul muro ruvido fino al pavimento dove incrociai le gambe mettendomi comoda.
- Credevo avessi sbagliato numero. - farfugliò lui, ora la sua voce si faceva sempre più tesa.
- no, volevo sapere come stavi. quindi, come stai? - Sorrisi sentendo la sua flebile risata, era stupenda, anche attraverso uno stupido telefono.
- Sto bene, una domanda, se quì sono passate da poco le 21, da voi non dovrebbe essere notte fonda? - chiese insospettito. possibile che non riuscisse a farsi i fatti suoi neanche in una situazione d'imbarazzo come questa? forse cercava solo di mettermi a mio agio.
- Le tre di notte, è tardi lo so ma non riuscivo a dormire. - sospirai continuando a fissare l'ultima ramba di scale, di fianco al portone d'ingresso, con la speranza che zayn tornasse da un momento all'altro.
- Capisco, come mai hai chiamato proprio me? -
- Mi mancavi. - la mia voce iniziava a farsi tremolante, mancava davvero poco, sarei scoppiata in lacrime, lo sentivo.
- Candice, è successo qualcosa? a me puoi dirlo. - Chiese. sentivo il suo respiro affannoso arrivare fino alle mie orecchie, riusciva ad ipnotizzarmi.
- No, tel'ho detto, mi mancavi. Come va la vita lì, hai conosciuto qualcuno? o meglio, qualcuna? - cercai di prolungare la frase il più rapidamente possibile, in modo che non avesse il tempo di infilarci qualche altra domanda in mezzo. lui rispose con un 'si' secco. Non avevo dubbi, ancora qualche settimana e si sarebbe dimenticato di Liam, Louis, Harry, Zayn e sopratutto di me.
- oh, bene.- Dissi, cercando di sembrare entusiasta all'idea che il mio migliore amico venisse portato via da me da qualcuno che conosceva a malapena.
- tu invece, come va con zayn? - spalancai la bocca, non potevo crederci, non mi sarei mai aspettata una domanda del genere da lui.
-Non mi sembra il caso..- feci per continuare fa venni interrotto dalla sua risata, diversa da tutte le altre, quasi isterica.
- Nessun problema, l'importante è che tu sia felice. - sussurrò subito dopo. Era proprio questo il problema, non ero felice, non riuscivo ad essere felice.
- Lo sono. - mentì, senza una ragione precisa. Forse solo per dimostrare che anche io stavo bene senza di lui come lui viveva a meraviglia senza me.
- Bene. - 
Eravamo giunti al punto in cui la conversazione sarebbe divenuta sempre più imbarazzante. niente da raccontarsi, niente su cui scherzare, nessun argomento.
-Quindi, io e te, amici?- Farfugliò lui, mentre io cercavo freneticamente di trovare un argomento valido.
-Siamo sempre stati amici, Niall.- precisai. con in cuore che andava a mille all'ora. non avevo proprio voglia di parlare di questo, non adesso.
-Intendo, solo amici.- Disse, accentuando il 'solo' come se volesse autoconvincersi.
-Oh si, bene, perfetto.- Portai una mano alla bocca, iniziando a torturarmi il pollice mentre la delusione iniziava a contorcermi lo stomaco. E tutte quelle cose che mi aveva detto in questi ultimi giorni? buttate nel cesso. quel ragazzo era la coerenza in persona.
In quell'istante, sentì un portone aprirsi e poi richiudersi violentemente.cercai di captare con la coda dell'occhio chi potesse essere. si, era proprio zayn che dal basso delle scale, mi osservava quasi impaurito.
-scusa, devo andare. ti voglio bene.- Riattaccai senza dare la possibilità a Niall di rispondere, volevo solo che Zayn aprisse quella dannata porta e mi facesse entrare. Quello che vidi dopo fu devastante. Una ragazza, bionda, occhi verdi, così magra che sarebbe volata via con un colpo di vento, vestita come se fosse appena tornata dalla tangenziale. Stava seguendo Zayn su per le scale con un sorriso soddisfatto stampato in faccia. fissai Zayn sconvolta, lui sembrava imbarazzato, cercava di evitare il contatto visivo con me, come se fossi una perfetta sconosciuta a cui non doveva nessuna spiegazione. Quando finalmente arrivarono di fronte a me, il ragazzo trovò il coraggio di rivolgermi parola.
-Avevo chiesto a Liam di portarti a casa sua.- Mormorò mentre cercava di liberare il braccio dalle mani della ragazza, attaccata a lui come un polipo. Estrasse le chiavi dalla tasca dei jeans e inserì quella giusta nella serratura.
-Chi è questa?- mormorò la biondina con la voce squillante, più fastidiosa dello squittio di un topo.
Zayn scosse la testa aprendo finalmente la porta, invitò la ragazza ad entrare cingendole i fianchi. attesi qualche secondo e proprio mentre stavo per alzarmi lui tornò fuori, sedendosi di fianco a me.
-Se vuoi che me ne vada, non c'è problema. Troverò un altra sistemazione, così potrai portarti a casa tutte le ragazze che vuoi.- Dissi tutto d'un fiato cercando di non far trasparire la rabbia nella mia voce.
-Scusa, pensavo fossi da Liam.- Si giustificò lui, passandosi tranquillamente una mano tra i capelli. - La mando via.- continuò lui, aspettando il mio consenso.
-Non è questo il problema Zayn. Non puoi ammettere di amarmi per poi scoparti una tizia qualunque.- mi morsi il labbro inferiore, cercando di enfatizzare il dolore che stavo provando in quel momento poi, mi alzai senza aggiungere altro. sentivo il suo sguardo su di me. stavo aspettando disperatamente che lui dicesse qualcosa, che mi invitasse a restare, che provasse a chiarire con me, ma non lo fece. Entrai in casa e senza preoccuparmi di niente, per una volta, mi sdraiai sul divano, chiusi gli occhi e cercai di prendere sonno.
   
 
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