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Autore: loustear    30/12/2012    2 recensioni
Tratto dal capitolo 5: 'E tu Harry?' mi disse.
'Io cosa?' domandai curioso.
'A te come va la vita? Insomma, sei in una band famosa in tutto il mondo, come.. te la passi?' disse chiaramente imbarazzata.
'Oh, non c'č male.. Abbiamo molto lavoro da fare.' Silenzio. Dovevo risollevare la situazione in qualche modo.
Ad un tratto la vidi camminare verso il mare, immergendo i piedi nell'acqua cristallina al tramonto.
Avrei voluto incorniciare quel momento per sempre, Evie, le acque californiane ed il tramonto, le cose pių meravigliose mai esistite.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Interrogazione di inglese.
‘Si comincia bene, l’ultimo giorno di scuola.’ Pensai.
Mi alzai lentamente dal mio lettuccio caldo, di malavoglia.
Afferrai dal guardaroba un paio di skinny jeans, una t-shirt azzurra con su scritto ‘rock me’ ed un paio di ballerine abbinate.
In realtà odiavo vestirmi ‘in tiro’, ma per il mio ultimo giorno di liceo era il minimo che potessi fare.
Mi avviai verso il bagno, stanca.
Ruotai leggermente la manopola del rubinetto e mi lavai delicatamente il viso, per darmi una svegliata definitiva.
Cominciai a vestirmi di fretta, come se fuori della porta di casa ci fosse Brad Pitt ad aspettarmi con un mazzo di rose rosse.
In realtà c’era solo mio fratello Ed, con uno scarcassone che lui aveva il coraggio di continuare a chiamare alfa romeo.
Legai in una morbida treccia i miei capelli carota e scesi le scale con fare teatrale, afferrando la borsa pesante piena di libri.
-Muoviti rospetta o faremo tardi.. un’altra volta.-
-Scusa Eddy, ho dormito troppo..- biascicai insonnolita.
-Mmmh.. Dovresti pensarci prima di spassartela con quelli sfigatelli alla sala giochi.- ridacchiò.
Dio quanto mi dava sui nervi quando faceva così, amava prendermi costantemente per il culo il mio fratellone adorato.
-Senti chi parla, come sta Finnigan? Oh, giusto, è stato ricoverato l’altro giorno per eccesso di.. videogiochi.- dissi con tono decisamente di sfida.
Sentii Ed sospirare, probabilmente sapeva che con me non aveva possibilità di vincere la nostra discussione, o forse non gli interessava minimamente dare ascolto ad una diciannovenne decisamente poco matura.
Per i 10 minuti successivi, regnò uno strano silenzio ad dir poco tombale fra di noi, non era normale.
Ad un tratto scorsi il grosso edificio grigio, ero arrivata.
-Ecco qui.. comportati bene rospetta, ci vediamo a pranzo.- gli schioccai un tenero bacio sulla guancia sinistra, appena rasata.
Nonostante le nostre piccole discussioni tra familiari, il nostro era un bel rapporto.
Afferrai la solita borsa piena zeppa di quintali di pagine rilegate, completamente inutili per le mie umili aspirazioni per il futuro.

Date le mie doti intellettuali, sarei senz’altro finita a fare la dog sitter, su questo non ci pioveva.
L’unico pensiero che mi era perennemente frullato nella testa, in quegli ultimi dieci minuti, era il fatto che anche per me quell’incubo e distruzione sociale chiamato ‘liceo’ stava per finire.
Eh si.
Appena entrai nell’edificio, la mia migliore amica Rosalie mi aspettava, come sempre, appoggiata allo stipite della grande porta, con espressione infuriata.
-Mi spieghi che diamine ti è saltato in mente? Non mi chiami, non rispondi ai miei messaggi.. E figurati se mi avvertivi che venivi a scuola con Ed!- squittì lei.
-Buongiorno anche a te, piccola ed infuriata Ross.- le risposi stranamente controllata e pacata, avvinghiandomi come un koala e schioccando anche a lei un rumoroso bacio sulla guancia destra.
-Ah bene, la mia migliore amica probabilmente se la spassa con dei fighi senza di me e riesce a dire solamente buongiorno, bella merda!-
-Calmati furia, sai com’è fatta la Cooper, quella ti espelle, diamine.- scherzai, pur consapevole del fatto che ne sarebbe stata perfettamente capace, se solo le si fosse presentata l’occasione buona.
-Che ti importa, è l’ultimo giorno, e me lo voglio godere, sul serio..- disse ammicando a Josh Devine, il ragazzo della classe accanto alla nostra, strano, non l’avrei mai detto.
Era come se avesse già completamente dimenticato la ‘piccola discussione di un secondo prima, e da un lato era molto meglio così.
-Sei sempre la stessa, non cambierai mai, eh?- mi limitai a sussurrarle prima di afferrarla per un avambraccio e trascinarla in classe, prima che accadesse il peggio.
Ci scusammo subito per il ritardo, come tutte le mattine.
Prendemmo posto una dietro l’altra, per poter conversare dei fatti nostri senza minimamente prestare attenzione alla spiegazione della strega, ovvio.
-Sheeran, visto che ti diverti così tanto a parlare con Kennedy, potreste senz’altro continuare qui, davanti alla cattedra.- sorrise con fare meschino.
-Preferirei di no, con tutto il rispetto, professoressa.- ribattè un po’ troppo sarcastica Ross.
La guardai meglio.
Quanto avrei desiderato essere proprio come lei, abbastanza alta, capelli biondi come il grano, occhi azzurro mare ed un sorriso da togliere il fiato.
 Io non ero.. nulla.
Arrivo a stento al metro e sessantacinque, ho un enorme ammasso di capelli rossi sulla testa, ed un paio di occhi grigi, mi odiavo.
E inoltre sono completamente cosparsa di minuscole lentiggini, DAPPERTUTTO.
Riguardo al mio carattere, beh.. Una vera e propria merda.
Sono timida, schiva, e scontrosa se mi rompono le palle, detto semplicemente.
Ho sempre trovato grandi difficoltà a farmi degli amici, sia per il mio aspetto, sia per il mio orribile carattere.
Tornando a quell’inferno di lezione..
La professoressa ci guardò con sguardo truce, mentre io nascondevo piano il volto nel collo della maglietta, infuriata mentalmente con Ross.
Le ore passavano, più lente che mai.
Al suono della campanella, una flebile speranza mi si accese nel cuore, pensando di poter tornare a casa sana e salva ma.. due completi idioti mi investirono in pieno sulle scale, e fui costretta a tornare a casa zoppicando.
-SONO A CASA!- urlai a squarciagola, come mio solito.
-Mamma?- chiesi interrogativa per ricevere un qualsiasi segno di mia madre.
-Oh, ciao Eve, mamma torna più tardi, non te lo avevo detto?- chiese mio fratello.
-Oh no, avevi lasciato questo ‘piccolo particolare’.- dissi mimando acidamente due virgolette con le dita affusolate.
Mi sedetti a tavola, stanca, e presi a giocare insistentemente  con la forchetta per un po’.
-Che fai, non mangi?-
-Mmmh, non  ho molta fame, sarà che due deficienti mi hanno investito sulle scale, bah.-
Ed scoppiò a ridere di gusto, probabilmente immaginandosi la scena in ogni piccolo dettaglio.
-Grazie dell’appoggio morale, davvero!- dissi curvando anche io le mie labbra carnose in un mezzo sorriso.
-Basta che tu non ti sia fatta male rospetta.. Io esco con degli amici. Ah, e mamma ha detto di dirti che quando torna ha una sorpresa per te, diglielo che sono fuori.- disse per poi lasciarmi un delicato bacio sulla testa.
-Certo.. Tanto sono sempre io che devo fare tutto..- mi lamentai sotto voce non appena si allontanò.
Sparecchiai la tavola ed accesi due candele alla vaniglia, il mio aroma preferito.
Non appena sentii il campanello suonare, mi precipitai alla porta, desiderosa di scoprire qualle che voleva dirmi.
-Ehy.- mi limitai a dirle.
Non avevo più un bel rapporto con mia madre più o meno da quando divorziò da papà, comprensibile per una che se la prende come me.
-Ciao amore, io ho mangiato al lavoro.-
‘Meglio così, tanto ho già sparecchiato.’ Pensai.
-Allora?- le chiesi curiosa, e non poco.
-Allora cosa?-
-Ed ha detto che devi dirmi qualcosa, avanti, sputa il rospo!- le sorrisi.
-Oh, ma come sei impaziente, figliola. Posso almeno infilarmi le pantofole? Ah, e non rispondere..-
In effetti, stavo quasi per aprire bocca.
-Evelyn, vedi, tuo padre ed io..- a quel punto temevo seriamente che potesse iniziare con discorsi del tipo: ‘non siamo pronti ad affrontare un’altra vita di coppia’ o ‘cara, dovresti aiutarmi un po’ di più in casa..’
-Avevamo deciso, insieme, di.. ecco.. organizzare una vacanza estiva.. in California.-
Quelle parole mi lasciarono a dir poco spiazzata.
Non sapevo come reagire, i neuroni del mio cervello erano in continua lotta per stabilire le mie emozioni, in quel momento.
Avrei rivisto mio padre, certo, ma avrei anche lasciato la mia amata Halifax, ed il mio amato, freddo, cupo inverno.
-Evelyn? Allora, che ne pensi?- mi sussurrò con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto.
-Ecco..Io..Non so..-riuscii a far emettere solamente quelle poche parole dalla mia bocca, nient’altro.
Odio l’estate.
E tutto quello che le appartiene.
La sabbia, il caldo appiccicoso, la gente che scorrazza da tutte le parti..
Inoltre avrei dovuto lasciare la mia Ross. No, non potevo sopportare di perdere, anche solo per tre mesi, l’unica gioia della mia vita, la mia migliore amica. NON. SE. NE. PAR. LA.
-Si parte lunedì..-  l’ennesimo sussurrò che mi colpì dritta al cuore.
Basta, presi coraggio e diedi sfogo a quello che provavo.
-Ma ti senti quando parli? Eh? Ti senti? Voi decidete, decidete sempre, avete deciso per me senza chiedermi niente, nulla! E adesso, che avevo finalmente promesso a Ross di passare una meravigliosa estate insieme, devo partire, per andare dove? Eh? Dove? Dove non posso incontrare coetanei perché sono troppo timida, naturalmente, sono sempre io la sfigata della situazione,  e l’unica persona su cui posso davvero contare, oltre a Ed, starà lontana da me per tre interi mesi! Tre!- Sputai tutto d’un fiato, con le lacrime salate che continuavano a rigarmi in viso incessantemente, al solo pensiero di me, chiusa in una casa al mare, bagnando le pagine dei miei amati libri.
Probabilmente mi tenevo quella reazione dentro da mesi, e aspettavo solo il momento adatto per sfogarmi, tutto qui.
Lessi lo sguardo di mia madre, ferita.
Un misto di compassione, dolore ed anche un po’ di rabbia nei miei confronti.
-Io credevo solo che ti avrebbe fatto piacere.- si limitò a dire, dopo la mia sfuriata di cinque minuti, per poi sparire dietro la porta bianco latte della sua camera.

Ed io rimasi lì, il viso completamente bagnato, le mani a sorreggere la testa, tra i singhiozzi.






 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                     SPAZIO AUTRICE.
                                       
                                                                                                                                                                                                                                                                           yo, belle ragazzuole, sono tornaaata, asdfghjk.
                                                                                                                                                                                                                                                                  coè, non me la sentivo di abbandonare questa storia,
                                                                                                                                                                                                                                                                              ho già un po' di capitoli pronti in realtà jdhfj.
                                                                                                                                                                                                                                                                               cheee ne diteee di questo primo capitoletto?
                                                                                                                                                                                                                                             lo so che fa cagare, ma abbiate pietà, sono le undici e mezzo. ewe
                                                                                                                                                                                                                                                                    poi, un'altra cosa.. come vi sembra la protagonista?
                                                                                                                                                                                                                                                                       vi assomiglia di carattere? a me tantissimo fjheiu.                                                                                                                                                                                                                 
                                                                                                                                                                                                              ma non vi preoccupate, io vi amo, non mi state sulle scatole, stay tranqui (?) ok? ok.
                                                                                                                                                                                                                                                               allora vi lascio bellezze, alla prossima puntata, eh. lol 
                                                                                                                                                                                                                                                                    una recensioncina? no, eh? vaaabbè, vi amo, fhegfh,              
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Chiara.
                                                                                                                                                                                                                                                                                               @deljcate on twitter.


 

  
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