Corsi in bagno, era tardissimo, non potevo rischiare di arrivare tardi un'altra volta. Misi la divisa di scuola, preparai la cartella, scesi in cucina e spalmai del burro su una fetta biscottata, ma era troppo duro. «Al diavolo!» esclamai. Presi la fetta biscottata e la ficcai in bocca, così, senza nulla. Dio buono, era tardi. Accelerai il passo, corsi vero la gradinata e mi catapultai dentro. Bussai e la professoressa mi squadrò dall'alto al basso. «Walker, si accomodi.» «scusi per il ritardo e grazie.». Mi sedetti accanto a Kristen, la mia compagna di banco. «Come mai ieri non sei venuta a scuola?» mi sussurrò con voce timida. «Non stavo bene. Hanno spiegato qualcosa?» «Be', si. Il passato in tedesco, è complicato.» disse preoccuopata. «Merda. Ti va' se oggi vieni a casa mia e me lo spieghi, per favore?» «Va bene, porto un film?» «Sì dai, alle quattro da me, okay?» «Perfetto» quella fù l'ultima parola che riuscimmo a scambiarci prima che la professoressa ci riprendesse. Tornai a casa, ed ovviamente ero sola, non avevo fame e non mangiai. Stranamente mi sentivo bene, non ero triste, non mi ero tagliata, strano. Mi appisolai nel divano con il cellulare in mano intenta a twittare qualcosa. Sobbalzai quando suonò il campanello, feci un salto ed andai ad aprire. «Kristen!» esclamai. «Claudia!» e mi saltò al collo, l'abbracciai a mia volta. Era una bella sensazione. Stare tra le braccia di qualcuno, intendo. Restammo così per qualche secondo, ma una volata di vento ci fece rabbrividire e chiusi la porta. «Allora, che film hai portato?» «LOL-pazza del mio migliore amico.» «Va bene, prima studiamo e poi lo guardiamo, okay?». Senza nemmeno rispondermi tirò fuori dalla sua borsa il libro di tedesco, e deglutii a quella vista. Dopo un'ora e mezza esclamai: «Abbiamo finito? Davvero? E' la realtà?». Sentii la sonora risata di Kristen risuonare nell'aria, poi dissi: «Io preparo dei Waffel, tu metti il disco nel lettore dvd, okay?» «Waffel? Non vedo l'ora, si si, vado.» Misi poco tempo a cuocerli, spruzzai un po' di panna e nutella e voilà. Il film partì, ma non era "lol-pazza del mio migliore amico", era qualcos'altro, la scritta diceva "Real World-One Direction". «Che roba è?» dissi stranita. «Oh no, mia sorella deve aver messo questo nella custodia sbagliata, mi dispiaca Clà.» «No, tranquilla. Vediamocelo lo stesso, non conosco questi tipi.» Era davvero carino, ma non mi interessò più di tanto. Alle sette suonarono al campanello. «Claudia, perché sei così pallida?» «Niente, tranquilla. Vado ad aprire.» Il fatto è che avevo paura che fosse mio padre. Aprii la porta tremante, e mi trovai di fronte un ragazzo alto, moro, con degli occhi scurissimi. «Desidera?» «Kristen.» «Si, un secondo, lei chi è?» «Mi chiamo Zayn, sono il fratello adottivo di Kristen, è qui?» «Sì, gliela chiamo. KRISTEN, TE NE DEVI ANDARE SUPPONGO, C'E' QUI ZAYN!» Continuai a guardare quel ragazzo e lo scrutai per bene. Mi sembrava di averlo già visto, ma non saprei dire dove. Aveva molti tatuaggi nel corpo. Notai un pacco di sigarette nella tasca sinistra del jeans. «Eccomi!» «Be', è stato bello. Ci vediamo domani a scuola, Kris. E grazie per il tedesco.» «Di nulla, a domani!» chiusi la porta, pensando ancora a quel ragazzo. Sentii il mio gatto avvicinarsi a me, lo presi tra le braccia e salii in camera mia, ero stanca e volevo dormire.