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Autore: xniallersvoice    31/12/2012    0 recensioni
Oh piccola io… - disse tentando di mantenere le lacrime.
No signorina, non mi può aiutare in alcun modo, grazie comunque -
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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Grazie signorina, davvero non so come sdeb… - non riuscii a finire la frase, interrotta dalla sua dolce mano che si poggiò sulla mia bocca.
Non dire niente bella, grazie a te. Averti in quest’orfanotrofio sarà un onore – disse con un filo di voce tra le lacrime che le rigavano il viso.
Allora arrivederci e felice di averla conosciuta – dissi con tono entusiasta.
Sorrise. Poi ricominciò a parlare.
Oh, aspetta Mer – Mer. wow, nessuno mi aveva mai chiamata così.
S..sì? – risposi tra le lacrime.
Tieni, quasi dimenticavo. Questa è la tua stanzetta, ti troverai bene te lo prometto – disse con un sorriso a cinquanta denti.
Grazie sig.. – ancora una volta non riuscii a finire di parlare.
Margot, chiamami Margot ok? – rise.
Ahaha certo mi scusi, Margot – uscii.

Tutto d’un tratto quella sala che prima sembrava essere un carcere, ora si era dipinta di colori indescrivibili, tutto ciò che mi circondava era pieno d’ amore e affetto. Mi sentivo come un bambino al quale viene annunciato dal proprio padre che l’indomani si andrà al circo, quell’orfanotrofio era una meraviglia.  Sentivo che quello era il mio posto.
Salii le scale in punta di piedi, quasi presa dall’angoscia di poter svegliare qualcuno, ma lo scricchiolio delle scale non voleva smettere di farsi sentire. Ero consapevolissima del fatto che da un momento all’altro mi sarei potuta ritrovare con il culo per terra fra mille macerie di legno.
Eccomi, stanza 123.
Mi fermai a pensare. Non avevo il coraggio di aprire. Ero davvero in un orfanotrofio, mia nonna era davvero morta e non poteva essere altrimenti, dovevo farmene una ragione.
Non è un sogno cazzo, apri! – dissi tra me e me quasi impietrita.
Sembrava quasi che lì dentro ci potessi trovare cadaveri più che letti e cuscini.

Mi feci forza e girai la chiave.
Dio se faceva schifo quella stanza. Ragnatele da tutte le parti, cuscini per terra, specchi rotti e finestre che cigolavano. Ma soprattutto, t-shirt, felpe, pantaloni, giacche, tutto che giaceva lì per terra.
Rimasi immobile per un paio di secondi, furono due ragazze a farmi ritornare alla realtà.

Piacere Zoe – disse una.
Ed io sono Kadmira, ma chiamami pure Kad – subito arrivò l’altra.
Ciao, io mi chiamo Meryl – che altro potevo dire?
Zoe era una bellissima ragazza. La tipica ragazza da copertina. Era magrissima e le sue gambe sembravano non finire mai, sarà stata alta minimo un metro e settantasette.
Pelle trasparente, capelli biondi che le arrivavano ai gomiti, mascara nero che risaltava in un modo magnifico quei suoi occhi azzurro mare e viso dolcissimo.
Kadmira invece era l’opposto. Pelle scura come la pece, capelli altrettanto scuri, oserei dire nerissimi raccolti in un enorme treccia che le arrivava fino alla fine della schiena, occhi scuri e labbra enormi, ma aveva pur sempre la sua bellezza. Lei non era molto alta, anzi, credo che non sia stata più di uno e sessantacinque.

Allora, cosa fai lì impalata? Fai come se fossi a casa tua – disse Kad come se fosse facile scavalcare tutta quella roba a terra.
Già, casa mia. Non mi ricordavo un fico secco di com’era. Chissà ora chi l’avrà. Sapevo solo che anche se fossi venuta a conoscenza di dov’era e dell’indirizzo, non mi sarei sicuramente presentata lì con dei perfetti sconosciuti dicendo ‘uscite da qui, questa è la mia casa!’.
Secondo me qualcuno l’ha ipnotizzata – disse Zoe passando il suo ciondolo davanti ai miei occhi.
Ci fu una risata generale.
Scusate ragazze, è che è impossibile passare con tutti queste cose a terra! – dissi piangendo dal ridere.
Beh si hai proprio ragione. Ma Kad non vuole imparare a mettere a posto la sua roba! – aggiunse Zoe battendo le mani dal ridere, fulminata dallo sguardo di Kad.
E allora queste mutande di chi sono eh? – disse Kad alzando un perizoma da terra.
OH MIO DIO AHAHAHAHAHA – non riuscivo a smettere di ridere, e Zoe non era da meno.
Kad ci guardò interrogative, le spostai lo sguardo sul perizoma e iniziò a ridere anche lei.
E a cosa ti servirebbe questo eh? – disse Kad tappandosi il naso come se puzzasse di fogna.
Ero in lacrime.
Bhe, si, hai visto Joe... insomma è così carino ed ogni volta che mi guarda con quei suoi occhi verde smeraldo non posso far altro che… - Kad l’interruppe.
Saltargli al collo con questo perizoma mostrandogli il culo! – disse con una voce pervertita.
No davvero basta non ce la posso fare – dissi piangendo.

La sera scendemmo a mangiare tutti assieme. Eravamo circa centocinquanta ragazzi in tutto, compresi bambini, ragazzi a noi coetanei e i più grandi.
Mi sedetti vicino Kad e Zoe ed iniziai a mangiare. Pane e burro d’arachidi non era il massimo come inizio, ma mi ci sarei dovuta abituare. Ma questa non fu la notizia peggiore.
Scusa Mer, io e Kad andiamo un attimo a parlare con la signorina Margot – disse Zoe alzandosi faticosamente e le vidi allontanarsi.
All’inizio mi sembrò una cosa del tutto normale, ma quando mi si avvicinò un ragazzo alto, biondo e con gli occhi azzurri, capii che quelle due stavano tramando qualcosa.
E’ occupato qui? – disse il tizio.
Veram… - vidi Kad e Zoe che da dietro la porta mi facevano cenno di ‘no’ con la testa. – no, non è occupato.
Menomale, ho fatto un po’ di ritardo e pensavo che non avrei trovato più posti e che sarei finito con il mangiare assieme alla signorina Margot, quella si che sarebbe una condanna – rise nervosamente.
Mah, a me invece è sembrata una brava donna – dissi addentando un pezzo di pane.
Vabbè, a me quella donna mi ha preso di mira! – disse facendo spallucce.
E per quale motivo scusa? – diedi un’occhiata alla porta, dove Zoe e Kad se la ridevano dandosi gomitate.
Non lo so, forse non ha un debole per i biondi – sorrise.
Mi feci scappare una risatina. Stavo diventando bordeaux in faccia, mi vergognavo da morire.
Beh, da quanto tempo sei qui? – alimentai la conversazione.
Da una vita! Qui tutti mi conoscono. Tu invece sei nuova vero? – disse come se non fosse stato ovvio.
Beh si… Ma qualcuno ha già pensato a farmi diventare un volto noto, a quanto pare! – dissi con un sorriso tirato voltandomi ancora una volta verso Kad e Zoe.
Ahahaha, quelle due sono proprio delle combina guai eh? – si voltò verso di me sorridendo.
Feci altrettanto.
Bene, ora credo che sia meglio che vada… ho un sonno tremendo! – mi alzai per avviarmi verso le due “porta guai” come le chiamava lui.
No aspetta, non mi hai detto ancora come ti chiami! – si alzò prendendomi per il braccio.
Ah si?... Sono Meryl… p…piacere – dissi incantata da un ragazzo che stava entrando dalla porta e che sembrava occupato a parlare con Zoe e Kad.
Lui mi guardò interrogativo, fino a quando non si girò vedendo il tipo da cui ero rimasta stregata.
Ah, lui? – disse con aria un po’ delusa.
Che? Chi? Dove? .. no macchè, stavo solo guardando cosa facevano Zoe e Kad ! – buttai là.
Ahaha, vabbè dai è meglio se  vai. […] Comunque io sono Niall. – aggiunse dopo una lunga pausa.
Hai ragione Niall, allora… a domani! – dissi avviandomi verso la porta.
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allora? che ne sarà di Niall?
a quattro recensioni continuo asdfghj
xniallersvoice
  
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