Il tuo petto è contro il mio petto,le labbra premute sul mio collo,faccia contro faccia,cuore contro cuore.

«Meglio che moriate voi che io.» 

Sono innamorato di te e voglio urlartelo.
«Odio quando le persone ti rinfacciano gli errori ancora ed ancora, non ricordando tutto il giusto che hai fatto.»
Ma ancora non sai..



''Alyssia!''
Mi alzo di scatto dal letto.
Se avessi un cuore adesso batterebbe all'impazzata..
Faccio dei lunghi sospiri,e mi giro verso Stefan che mi guarda interrogativo.
''Visoni. Sta tranquillo,è normale.''
Lo rassicuro,per poi cercare di alzarmi dal letto. Ma appena in piedi,cado sulle ginocchia sentendo le braccia di mio fratello prendermi al volo.
''No,non credo sia normale. Racconta..''
Dice semplicemente,riferendosi a quello che ho visto.
''Ci sono questi volti oscurati che parlando,ma le loro frasi non hanno un senso logico-inizio io,sedendomi a gambe incrociate sul letto con Stefan di fronte-parlano di morte,di guerra. Poi c'è quella voce. E' così familiare,ma anche così sconosciuta che dice di essersi innamorato di me,ma io ancora non so..''
''Non sai,cosa?''
''E' questo il punto...Non so cosa dovrei sapere,che adesso non so.''
Che frase contorta..
''Che frase contorta.'' Damon appoggiato alla porta da voce ai miei pensieri.
Gli lancio un cuscino che evita abilmente.
''Adesso uscite,devo vestirmi.''
''A me non dispiacerebbe vederti in intimo. Sai,sembra che qualcosa sia cresciuta sotto quella maglietta.''
''Damon,è tua sorella!'' 
''Adottiva Stefan,adottiva.''
Dice per poi andarsene,seguito da uno Stefan quasi sconvolto. 
Mi alzo barcollando leggermente,e vado in bagno per vestirmi.




''Giorno ragazzi.''
Urla Elena raggiungendoci al muretto fuori scuola per poi stampare un bacio casto a Stefan,la guardo con sguardo truce.
Odio la gente che grida di prima mattina.
''Ti capisco sorellina,io la sopporto ogni giorno.'' Dice poggiandomi un braccio sulle spalle.
Non faccio in tempo a controbattere che suona la campanella,costringendoci ad entrare.
Superata la porta principale della scuola silenzio tombale,e tutti gli occhi puntati su di noi.
Neanche fossimo la morte in persona,oh.
''Inizio ad odiare questa cosa..'' Sussurro all'orecchio di Damon che non mi aveva levato il braccio di dosso.
Lui sorride scuotendo la testa,io gli do un pizzico sul fianco facendolo allontanare da me.
''Stronza.''
Rido raggiungendo il mio armadietto,seguita da lui.
''Non sei la mia guardia del corpo,puoi anche andartene.'' Dico senza guardarlo continuando a prendere e posare libri dall'armadietto di ferro laccato.
''In un certo senso lo sono,quindi taci sorellina.''
''Sei antipatico,fratellino.''
Mi giro trovandolo che squadra dalla testa ai piedi quello che dovrebbe essere il mio vicino d'armadietto.
Questo è uno dei ragazzi di ieri,mh..
''Damon,sparisci!''
Lui si apre in un sorriso capendo le mie intenzioni.
''Come vuoi piccola tigre.''
Piccola tigre.
Così mi chiamava mio padre. Il mio vero padre.
E' l'unico ricordo che ho di lui,oltre al braccialetto di cuoio nero con inciso il ''piccola tigre'' in rosso. So solo che me l'ha messo lui prima di lasciarmi fuori casa Salvatore quelle fredde nottata di gennaio. O almeno così dice Stefan,o ero troppo piccola per capire.
Dopo quella frase si avvicina al ragazzo al mio fianco facendogli cadere la cartella con tutti i libri.
Mi inginocchio di fronte a lui per aiutarlo ad alzarli.
''Scusalo. Si è svegliato con la luna storta.''
''N-non ti preoccupare,c-ci sono abituato alle sue lune storte.''
''Ehy,non mordo mica. Tranquillo.'' 
Non mordo,almeno non ora e non te.
''Si,scusa.''
Mi alzo,porgendo la mano al biondino che la prende con timore.
''Piacere Alyssia.''
''Niall.''
Risponde semplicemente,guardandomi negli occhi facendo calare un silenzio imbarazzante,per lui.
''Ti piacciono i miei occhi?'' Domando dopo un po'.
Lui sembra risvegliarsi da una trans scuotendo la testa.
''Si sono davvero bellissimi...e senza riflesso anche,ma sarà la luce.'' Risponde girandosi e posando i libri nell'armadietto adiacente al mio.
Si,la luce..
''Alyssia!'' Mi richiama Stefan dall'altra parte del corridoio.
''Bhe Niall,è stato un piacere conoscerti.-mi avvicino e gli lascio un bacio all'angolo della bocca-ci vediamo dopo.''
Gli sussurro all'orecchio per poi raggiungere i miei fratelli ed Elena.



-Mi tocco il punto dove ha poggiato le sue labbra. Erano morbide,ma fredde...non la biasimo dato il tempo di Londra.
''Amico,ho visto bene? La Salvatore ti ha dato un bacio?''
Harry e gli altri mi si avvicinano increduli almeno la metà di quanto lo sono io.
''Si..'' Rispondo in un sussurro.
Dio,ho una voglia matta di sentire le sue labbra sulle mie.
''wow'' Dice Louis,sbarrando gli occhi.
wow...non sapevo trovare parola migliore,
wow
wow
wow
''wow'' Ripete sussurrando di nuovo.
''Ok,l'abbiamo perso.'' Dice Zayn poggiandomi una mano sulla spalla.
''Direi proprio di si.'' Gli rispondo continuando a sfiorare quel punto.



E anche il secondo giorno è andato..
Appena uscita da quel edificio,i miei occhi si puntano sul biondino di questa mattina che parla e ride insieme ai suoi amici...gli stessi di ieri.
Faccio per raggiungerlo,ma due mani sui miei fianchi mi fermano.
''E' già tanto che stamattina ho lasciato che gli parlassi.''
''Damon,non rompermi le palle.'' Sbotto acida cercando,in vano,di liberarmi dalla sua presa.
''Che ci trovi,dimmi solo questo.''
''Non lo so..''
Mi libero dalla sua presa e gli scompiglio i capelli per poi correre ridendo verso Niall.
''Ehi bel faccino.''
Lo chiamo ormai dietro di lui. Quest'ultimo si gira e sorride timido.
''Oh ciao.''
Gli do un bacio sulla guancia. Lui mi prende la mano e mi porta un poco più avanti.
''Alyssia loro sono Louis,Liam,Harry e Zayn.''
''Piacere di conoscervi ragazzi.'' Dico sorridendo.
''P-piacere nostro.'' 
Appoggio la testa sulla spalla di Niall,il quale si irrigidisce all'istante.
''Non credo di fare così tanta paura al punto di farvi balbettare..''
''N-no.''
Scoppio a ridere vedendo che non guardano me,ma dietro di me.
''Damon vi sta guardando,vero?''
Annuiscono piano.
Mi giro e trovo Damon a qualche metro da noi,poggiato alla sua macchina che ci osserva severo. Gli lancio un occhiata truce e sbuffando entra in macchina.
''Scusatelo,ha la luna storta.''
''Tuo fratello ha sempre la luna storta,o sbaglio?'' Mi chiede Harry.
Rido.
''No,non sbagli.''
''Penso che Stefan sia più simpatico..''
''Liam,non sei l'unico che lo pensa.'' Dico facendogli l'occhiolino.
Sento la schiena bruciare e lo sguardo di mio fratello addosso.
''Ragazzi io vado,ci vediamo.''
Mi giro verso Niall e gli stampo un altro bacio all'angolo della bocca ''Ciao biondino.'' gli sussurro a pochi centimetri dal viso,per poi andare verso la macchina di Damon con il sorriso stampato in faccia.
Entro e mi metto comoda.
''Divertita?'' Mi chiede sorridendo malizioso.
''Giusto un po'.''
''Non cambierai mai sorellina.''
''Ci speravi?''
Dico per poi scoppiare a ridere seguita da lui.

CIAU;