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Autore: Desty    03/01/2013    16 recensioni
Possibile che ormai la preoccupazione principale di noi adolescenti sia quello di fidanzarsi? Andiamo, ci sono altre mille cose importanti piuttosto che avere un ragazzo! E posso tranquillamente elencarli solo che, la voglia manca parecchio. Solo, che le ragazze alle quali interessa fare altre cose ben oltre che fidanzarsi, sono poche se non rare. No, sono l’unica cogliona che sta facendo questo discorso, e l’unico motivo per cui lo sto facendo è che proprio davanti a me mi ritrovo quel gran figone di Harry Styles che sta beatamente pomiciando con quella… quell’ornitorinco di Allyson Strongold.
~
“Cosa ti prende?” gli domando sotto voce avvicinando il volto a lui, Tomlinson sorride maliziosamente
“Sembra strano ma Arnold mi ha appena fatto venire in mente una cosa” risponde anche lui sussurrando. Bene, continuo a non capire cosa può essergli venuto in mente.
“Hai sentito che, per colpa delle preoccupazioni, dell’ansia e della sfiducia, qualsiasi cosa finisce con l’andare male?” prosegue notando la mia destabilizzazione mentale, annuisco, “Ecco, e se noi, io e te, tu ed io, noi due, facessimo preoccupare un po’ la novella coppia?” domanda lanciando un veloce sguardo a Harry e Allyson, intenti a parlottare e ridere.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giorno 15.

Jamie.

 

20.59 e 57 secondi, no 58, no 59; 21.00. Bene, mi sento letteralmente nella merda; che cazzo devo fare?! Insomma, a breve dovrebbe arrivare Harry e alle 22.00 tecnicamente avrei l’appuntamento con Louis per “parlare” e, onestamente, nonostante sia tutto il giorno che ci penso, non sono ancora arrivata ad una conclusione logica che può farmi ritornare normale. Si beh, naturalmente per quanto io possa essere normale. Sospiro e sento qualcuno che entra in cucina, alzo lo sguardo e mi ritrovo faccia a faccia con Niall che, come sempre, mi osserva incuriosito. Da quando gli ho raccontato del bacio con Louis, mio fratello è sempre qui che mi tormenta chiedendomi se mi piace o no il mio migliore amico; insomma, non lo so io, figuriamoci se riesco a farglielo sapere!

“Ehi piccola Jamie, vuoi una cioccolata?” domanda premuroso accarezzandomi lentamente i capelli, nego con un movimento scoordinato della testa e lui annuisce lentamente, che cazzo ha da annuire?! No dai, povero Niall, lo fa solo per il mio bene. Che poi, mi domando, non mi ha mai cagata minimamente, deve proprio mettersi ora a considerarmi?! Ma cazzo! Cazzo, minchia, cazzo, minchia, cazzo, minchia! Cazzo quanto vorrei gridarlo al mondo! Troppo volgare? Naaa, direi che ci sta perfettamente. Sento il campanello suonare e scatto in piedi ritta come non mai correndo immediatamente alla porta convinta del fatto che sia Louis a suonare al campanello ma mi ritrovo letteralmente delusa quando, aprendo la porta, mi ritrovo davanti gli occhi verdi di Harry, invece di quelli azzurri del mio migliore amico.

“Ciao piccola mia” dice avvicinandosi velocemente a me e, cingendomi i fianchi con le mani, inizia a stamparmi piccoli e veloci baci a stampo sulle labbra; dopo almeno una decina di quei baci mi allontano velocemente da lui stanca di tutte quelle smancerie. Lui mi sorride lievemente e io afferro la giacca

“Dove andiamo?” domando salutando Niall con la mano e uscendo di casa, lui scrolla le spalle ed estrae le chiavi della macchina dalla tasca dei suoi jeans attillati;

“Che ne dici di un giro per il centro?” domanda afferrandomi velocemente la mano ma io, gliela lascio quasi immediatamente correndo verso la sua Range Rover, il riccio mi osserva perplesso e io mi limito ad una scrollata di spalle annuendo alla sua domanda. Saliamo in macchina e per tutto il viaggio rimaniamo in silenzio, raggiungendo in un batter d’occhio raggiungiamo il centro della città ancora pieno di gente e illuminato dalle mille luci che dovrebbero addobbare il tutto per il Natale, prossimo ad arrivare. Non appena Harold parcheggia l’auto, scendo di corsa e lo aspetto impaziente; lui mi si avvicina e titubante mi prende la mano, questa volta gliela prendo anche io e insieme iniziamo a passeggiare lentamente fermandoci di tanto in tanto ad osservare qualche vetrina di qualche negozio ancora aperto.

“Allora, che hai fatto oggi di bello?” domanda lui mentre io sono intenta ad osservare uno splendido paio di Clarck color crema che starebbero benissimo con i pantaloni che mi ha regalato Louis per il mio ultimo compleanno e che, ho messo solo un paio di volte e basta. Beh, effettivamente, cosa ho fatto di bello oggi? Semplice, ho pensato a cosa potessi fare con il mio migliore amico, ho pensato se mi piace o no e ho pensato se alle 22.00 dovrei andare all’appuntamento che mi ha dato ieri sera.

“Oh nulla d’interessante, ho finito i compiti per le vacanze” bella cazzata, non mi sono neanche avvicinata alla cartella che è ancora chiusa nel mio armadio che, naturalmente, viene aperto solamente quando devo decidere cosa indossare. Harry sorride lievemente

“Cavoli, io li devo ancora iniziare” sussurra passandosi una mano tra i ricci, gli sorrido lievemente stringendogli la mano

“Te li farò copiare” gli rispondo e lui annuisce grato; “Che ne dici di un gelato?” domanda mentre io, distrattamente, controllo l’ora sul display del mio cellulare: 21.30 bene, manca solo mezz’ora all’ipotetico appuntamento con Louis. Che minchia devo fare? Insomma, mi sento molto Amleto che, invece di chiedersi essere o non essere, si domanda andare o non andare? Questo si, che è il vero dilemma, cazzo!

Harry mi strattona lievemente e io riemergo da il mio stato Shakespeariano e lo fisso leggermente basita, lui rotea leggermente gli occhi

“Hai voglia di un gelato, si o no?” domanda leggermente scocciato e io, annuisco lievemente trascinandomi con lui dentro la gelateria vicino alla quale siamo capitati mentre osservavamo le vetrine. Dopo aver pagato i gelati, insieme, ci incamminiamo per una piccola via isolata. Nessuno dei due fiata anche perché, io son troppo impegnata a pensare se dovessi andare o no all’appuntamento con Louis mentre Harry, ha capito che qualche cosa in me non quadra.

“Jamie, ascoltami un attimo” dice sospirando, mi blocco istintivamente dal mangiare il gelato e alzo lo sguardo verso di lui, “Dimmi, c’è qualche cosa che non va?” domanda e io, sgrano leggermente gli occhi senza però riuscire a spiaccicare qualche suono, vocale, consonante, sillaba o parola. Harry sospira nuovamente e mi accarezza lentamente una guancia con la sua mano costantemente calda

“Pensi ancora a Louis, non è così?” domanda nuovamente e io, rimango ancora senza parole, capendo che, effettivamente, sto costantemente pensando al mio migliore amico che si è finto il mio ragazzo per far si che riuscissimo a conquistare le persone delle quali, pensavamo di essere innamorati. Effettivamente, ora che ci penso, dentro di me capisco che non vorrei trovarmi per le vie della città con Harry ma con Louis, capisco che non vorrei mangiare un gelato con Styles, ma con Tomlinson ma specialmente capisco che non vorrei baciare o essere baciata dal mio presunto fidanzato, ma dal mio migliore amico.

Istintivamente getto il gelato per terra maledicendomi quasi all’istante, abbraccio Harry “Scusa” sussurro al suo orecchio, lui mi afferra la vita e mi stringe forte a se mentre lo sento sorridere

“Va da lui” sussurra a sua volta. Sorrido immediatamente e gli stampo un veloce bacio sulla guanci mentre lo ringrazio mentalmente in mille lingue diverse. Controllo l’ora: 21.50 bene, ho solo dieci minuti per farmi venti isolati a piedi e di corsa; signori, chiamatemi pure Bolt!

 

 

Louis.

Mi passo una mano tra i capelli e osservo nuovamente l’ora: 22.10 bene, penso proprio che Jamie non verrà. Oppure, conoscendo la mia migliore amica, sarà sicuramente in ritardo come sempre; ovviamente è in ritardo anche perché, se non fosse in ritardo non sarebbe la mia splendida Jamie distratta, sbadata, disordinata e ritardataria. Sorrido al pensiero di lei; cacchio come mi sento rincoglionito, ma terribilmente innamorato. Mi siedo su una delle due altalene di quel piccolo parco e quasi neanche farlo apposta, il mio cellulare inizia a squillare

“Lottie, dimmi tutto” dico roteando leggermente gli occhi, sarà si e no la quindicesima volta che mia sorella mi chiama; dovrò annotarmi di non dirle più niente, specialmente riguardo Jamie, perché diventa abbastanza stressante.

“Ehi Lou! Allora?! Insomma è arrivata si o no?!” urla talmente forte che sono costretto ad allontanare il cellulare dall’orecchio se non voglio perdere il mio timpano destro; sbuffo leggermente.

“Lottie mi hai chiamato esattamente 9 secondi fa; non è che in 9 secondi cambiano di tanto le cose, sai?” dico leggermente sarcastico e lei, ride lievemente

“Scusa… allora ci sentiamo dopo fratellone” dicendo questo riattacca immediatamente e io, infilo il cellulare nella tasca dei jeans. Inizio a dondolarmi lentamente sull’altalena quando, di punto in bianco, sento un tonfo

“Ma porca di quella minchia che diventa sempre più minchiona!” urla Jamie e io, immediatamente, mi alzo dall’altalena con un sorriso che va da un orecchio all’altro; le corro incontro e le scoppio letteralmente a ridere in faccia nel vederla con la faccia a terra. La mia piccola e dolce imbranata Jamie. Le do una mano ad alzarsi

“Minchia di un cazzo! Mi son sporcata i pantaloni” urla osservandosi i pantaloni bianchi sporchi di verde a causa dell’erba, poi, inizia a ridere nervosamente e rialza lo sguardo verso di me.

“Louis, ascoltami, sono qui perché… insomma io credo di aver capito di non volere un ragazzo riccio, ma con i capelli spettinati; quando lo guardo negli occhi non voglio vedere le iridi colorate di verde, ma di quell’azzurro che mi trasmette tranquillità e pace; quando lo sento parlarle, non voglio che la sua voce sia roca e sexy, ma voglio che sia allegra e squillante; quando lo vedo sorridere, voglio vedere dei denti bianchi e piccoli, tremendamente perfetti; quando lo abbraccio, non voglio sentire Bleu di Chanel, ma voglio sentire One Million; non voglio un ragazzo appiccicoso, ma uno dolce che comunque capisce quando è il momento delle coccole, e quando non lo è; quando lo bacio, voglio sentire le tue labbra, non quelle di Harry. Insomma Lou, voglio un ragazzo come te, voglio te” sussurra lievemente mentre, di punto in bianco le sue mani si intrecciano dietro il mio collo sorridendomi. Le sorrido a mia volta e, con desiderio, le nostre labbra si uniscono insieme alle nostre lingue.

“Ti amo” sussurriamo all’unisono mentre appoggio la mia fronte contro la sua, sorridiamo continuamente. Lei mi bacia nuovamente ma, di punto in bianco il mio cellulare comincia a squillare

“Ma porca troia Lottie!” urlo maledicendo mia sorella mentre Jamie, scoppia a ridere in una sonora risata. Dio, quanto la amo.


 

Des and Sara's Corner.
:''''''''''( Gente, eccoci qui con l'ultimo capitolo  di questa esilarante, nosense, romantica e demenziale FF **
Cavoli, ci mancherà Jamie :'(
ovviamente anche Louis e Harry ci mancheranno (Allyson no, ci stava sul cazzo che non abbiamo u.u mhuahahahah crudeli).
However and Anyway,
ringraziamo davvero di cuore tutte le splendide persone che hanno speso anche solo 5 secondi della loro vita per leggere questa FF, ma specialmente per recensirla e farci salire l'umore alle stelle, con le sue splendida parole d'incoraggiamento e tutti i suoi complimenti;
ringraziamo anche chi ha messo la FF tra le ricordate/seguite/preferite.
Ringraziamo di cuore NuvoleBlu per lo splendido Banner (e per non aver ancora ucciso Des e tutte le richieste che le fa, sei adorabile tesoro! <3)
Detto questo, ci dileguiamo visto che è appena iniziato Teen Wolf con quei figoni di Scott e Stiles :')
Un bacione enorme, Des and Sara.

  
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