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Autore: Nene_89    20/07/2004    11 recensioni
Ecco.. una storia un po' particolare... spero che apprezzerete. E' consigliata agli amanti della coppia Ginny-Draco, nonostante qui i protagonisti siano gli eredi dei nostri... una Weasley, un Malfoy, un odio immenso e poi... chissà... leggete e scopritelo! ;-)
Genere: Avventura, Azione, Dark, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao di nuovo a tutti quanti

Ciao di nuovo a tutti quanti!! Sono commossa... finora ho ricevuto addirittura sei recensioni, e tutte positive, incredibile!! Grazie, davvero!! Adesso penserò a ringraziare chi mi ha recensito, se qualcuno recensirà dopo che ho inviato il capitolo e disgraziatamente non lo potrò ringraziare, provvedo adesso: grazie con tutto il cuore anche a voi!! Ed ora... passiamo alle risposte delle vostre recensioni ;-)

 

Vale: Ciao! Se come “macello con i biscugini e cugini” dei Malfoy intendi le mogli di Draco e suo figlio Thomas c’è una ragione piuttosto semplice... essendo i Malfoy una famiglia ricca e a mia idea anche un po’ “antiquata” li ho fatti accomodare in famiglia, per non creare confusione!

Cloe: Sono felice di sapere che è la prima fanfiction che leggi sugli eredi dei nostri eroi, spero di averti soddisfatta e quindi convinta a leggerne altre di autrici assai più brave di me (Ehm, per esempio la mitica Sunny!). Grazie per avermi detto che è scritta bene, questo è un bellissimo complimento! Purtroppo il tuo quesito non avrà risposta... i due Malfoy sono nipoti di Draco e di una sua cugina molto più grande di lui che è morta di parto, ma lei non è importante per la storia… a dir la verità non si saprà mai nemmeno il suo nome... Draco è importante per un'altra cosa, che adesso vedrete! Spero però di averti resa felice ad avere aggiornato presto... ;-)

Margareth: Grazie mille per i tuoi splendidi complimenti, che non merito affatto! La tua fanfiction è moooooolto migliore di questa, e sono felice di averla recensita!! A presto e grazie mille ancora!!

Mysticmoon: Grazie tante per i bellissimi complimenti, mi auguro che continuerai a seguirmi!!

Ryuko: Ciao, sono molto felice di aver reso Chris bene come Weasley, era proprio il mio intento! Sean piace anche a me, dolcino e carino :-), e Benjamin è un degno Malfoy, mi sembra! In questo capitolo scoprirai come mai Draco ha fatto ammazzare proprio Ginevra... vedrai, che ingarbuglio!

Hermy87: Mhh... è una lunga storia, la scelta dei nomi dei protagonisti. Chris viene dalla mia fissazione per il nome maschile Christian, e quindi anche per il suo diminutivo Chris, e quindi ho cercato un nome femminile che si potesse abbreviare così... Christine mi è sembrato il più adatto. E Benji viene... ehm... da piccola guardavo Holly&Benji, un cartone che immagino conoscerai, che narrava la storia di due ragazzini giapponesi appassionati di calcio. Holly non mi piaceva molto, Benji invece era il idolo... e quindi ecc nata l’idea di Benjamin! Spero di essere stata abbastanza esauriente, grazie per la recensione e ciao!

 

 

 

Il mese di settembre trascorse velocemente. Ormai la rivalità tra Christine Weasley e Benjamin Malfoy era divenuta quasi un tormentone nella scuola. Molti la dicevano una cosa ereditaria, come i genitori di Chris avevano fatto con Draco Malfoy, altri la definivano una semplice antipatia, fatto sta che quei due erano sempre a litigare, offendendosi con epiteti e insulti piuttosto pesanti, e più di una volta erano arrivati a duellare con le bacchette magiche, ferendosi con Incanti non proprio innocui. Insieme all’antipatia e l’odio fra i due, cresceva anche l’amicizia ed il legame di affetto tra Sean Malfoy e Chris. Il ragazzino la considerava una sorella maggiore, e le aveva presentato tutti i suoi nuovi amichetti. Christine sorrideva, felice di quelle attenzioni, e lo ricambiava cercandolo di continuo per una partita a scacchi magici o per una semplice chiacchierata. Insomma, Sean era per lei il fratello minore che non aveva mai avuto, ma che aveva da sempre tanto desiderato.

 

Durante l’ora di Incantesimi di un mese dopo, a metà ottobre, la ragazza cominciò a notare che le sue braccia, fino al gomito, avevano preso un triste color violaceo. Senti prudere la sua pelle piuttosto forte, quindi, con riluttanza, chiese al professore se poteva andare in infermeria.

Non appena Madama Chips l’ebbe vista impallidì.

-         Mio Dio! Ma figliola, cosa hai fatto? –

-         Ehm… - Christine si chiese se era il caso di dire la verità. – Nulla di particolare, volevo solo sapere se aveva qualche medicina, sa, mi bruciano un po’ e… -

-         Un po’! – la donna scosse la testa. – E ci credo! Sono tutte irritate! Ti bruciano molto, non poco! Dimmi, cosa hai fatto? –

La ragazza sospirò.

-         Niente di strano, sono cascata e… -

Una gelida voce dietro di lei la fece avvampare violentemente.

-         Le ha immerse in una bacinella di sangue mestruale di cagna, un mese fa. –

Christine notò con orrore che dietro alla donna, c’era nientedimeno che Benjamin Malfoy.

-         Malfoy! – sibilò stizzita Christine. – Non impicciarti degli affari di una Mezzosangue… se non ti reca troppo disturbo! –

-         Ma devi dire la verità, Weasley… - Chris capì che Benjamin la stava decisamente deridendo. – Altrimenti la signora non potrà guarirti… -

-         Esatto! – rispose prontamente Madama Chips, correndo a preparare una pozione per curare la ragazza. – Figliola, tu sei proprio parente di Harry Potter! –

-         Non è mio parente, zio Harry! – ribatté la ragazza con un sorriso. – Sono figlia di Ron Weasley e di Hermione Granger! –

-         Lo so… - disse la donna cominciando a spalmarle cautamente il miscuglio sulle braccia. – E siediti, dannazione! …era per dire che sei come lui… è un amico di famiglia, no? …lui e tuo padre erano perennemente in infermeria… non come quella gran brava ragazza di Hermione… e come Iris! –

-         Ma io non sono sempre in infermeria… - Chris ridacchiò, orgogliosa nel suo ruolo di degna discendente di Harry e di Ron.

-         No? – la donna la fissò ironica. – No, Christine? Al primo anno, dopo soli due mesi che eri nella scuola, ti sei praticata un incantesimo rimarginante su una piccola sbucciatura sul polpaccio, e invece sbagliasti causandoti così un’emorragia alla gamba! Sei stata due settimane a letto, per tutto il sangue che avevi perso in quindici minuti! Ricordo ancora la povera Iris, che corse qui tenendoti per un braccio, piangente e disperata, e tu che ridevi come una matta, finché non svenisti! Ed allora Iris era solo una ragazzina del quarto anno! –

Malfoy si sedette su un letto. Chris notò che aveva un polso fasciato, ma rimase zitta.

-         Chi è Iris? – mormorò pensieroso.

-         Pensa al tuo polso rotto, tu! – esclamò la dottoressa. – Anche tu, giocando a Quidditch… ti sei ridotto le ossa di quel polso in poltiglia! –

-         E poi sono io l’incosciente! – mormorò Chris ridacchiando.

-         Sì che lo sei! – Madama Chips le fasciò le braccia e le porse un tubetto. – Tienile fasciate per almeno due giorni, e per una settimana spalmati questa pozione. - 

La donna tacque per un attimo poi fissò di nuovo la ragazza.

-         E a giugno del primo anno? Quando duellando per gioco con Jordan Wilson lanciasti un incantesimo che ferì te stessa? Rimasi con la faccia piena di enormi pustole gialle per tre settimane! Oh, ma tu ridevi! Perché non ricordi il secondo anno! A dicembre, la vigilia di Natale, ti spaccasti il naso scendendo di corsa dalle scale con dei tuoi compagni Grifondoro! Corresti qui con il naso tumefatto, e ridevi! RIDEVI! Ah, beata gioventù! Almeno tuo padre ed Harry si lagnavano un po’… -

Benjamin rise, e Chris udì per la prima volta nella sua voce una risata pura, cristallina, senza cattiveria.

-         Sì, ma deve ammettere che durante il terzo anno non mi sono fatta niente… -

-         Ah, tu no! – Christine sorrise, ben cosciente di aver fatto molto di peggio a tredici anni. – Peccato che mentre giocavi con Iris, quella povera santa fu colpita da un incanto Mutus, e non potette parlare per tre giorni! –

-         Suvvia, se l’ho fatta stare un po’ in silenzio non sarà certo stato un male… e poi non può parlar male di me per il quarto anno. Se Janette Canon, che allora era al settimo anno non mi avesse spruzzato il liquido di mandragola negli occhi non sarei stata privata della vista per due giorni! E non avrei avuto quel grande bruciore… - la ragazza fece spallucce. – Era una tipa un po’ imbranata, Janette. Come suo padre Colin. –

-         Oh, ma quella volta mi preoccupai sul serio! – la donna scosse la testa. – Se avessimo aspettato anche solo una mezz’ora a operarti avresti probabilmente perso la vista! –

Christine ignorò lo sguardo preoccupato della donna.

-         Il quinto anno è stato il migliore. Mi sono rotta una rotula, ho trasfigurato il mio piede in una spazzola e ho praticato un Incanto particolare su Jordan rendendolo minore di dieci anni. Il bello è che non lo faccio apposta… -

-         Lo so, ed è quello il problema! – la donna sorrise. – Sei una pasticciona. –

-         Anno scorso… - la ragazza alzò leggermente la maglietta, mostrando due cicatrici rotondeggianti violacee all’altezza dei fianchi, dieci centimetri sopra il sedere, ma non terminò il discorso.

Malfoy la fissò stupito, e incrociò gli occhi verdi della ragazza.

-         Sono… piuttosto profonde. Credevo che le ragazze non… -

-         … non provassero dolore se ricevano una cornata di centauro sulla schiena? – Chris assunse un’aria enigmatica che fece sentire Benjamin molto stupido.

-         Non intendevo questo, Weasley. – ribatté lui, ferito nell’orgoglio.

-         Peccato che tu abbia detto proprio questo. –

-         Volevo solo dire che pensavo che una ragazza non potesse reggere una simile ferita! –

-         Che discorso stupido! – Chris scosse la testa. – Guarda, che non sono stata bene! Semplicemente, ho resistito. Tutti resistono! Ma che sciocchezze vai dicendo, Malfoy… -

-         Anno scorso fosti molto coraggiosa. – la dottoressa sorrise orgogliosa. – Un ragazzo del secondo anno ed uno del terzo si erano avventurati nella Foresta Proibita, e dopo quattro ore non tornavano ancora. Erano Grifondoro, e lei e l’altro Prefetto, di nascosto, andarono a recuperarli. Erano in balia dei centauri. Nella schiena le è rimasto il regalino… di Cassandro. Anche l’altro ragazzo, che era del settimo anno, si fece una bella ferita con lo zoccolo di un altro centauro. Non fare la coraggiosa, tremavi quando tornasti… perdesti così tanto sangue che… -

-         In fondo, soltanto mezzo del suo sangue è buono. – Malfoy fece un sorriso maligno. – E che mezzo, quello buono! Si parla di Weasley… -

-         Certo, e ne vado fiera, Malfoy. Almeno io non sono figlia di Mangiamorte. – ribatté freddamente lei.

-         Fermi, ragazzi… - li ammonì la dottoressa.

-         Ripeto Weasley, occhio, vuoi forse fare la fine di tua zia Ginevra? –

-         Zitto! – Chris si alzò di scatto, e gli puntò la bacchetta al petto. – ZITTO! Tu nemmeno lo sai come è morta mia zia! Silenzio! –

-         Sì che lo so, signorina! – Benji la fissò con occhi gelidi e freddi. – Forse meglio di te, Mezzosangue! -

La donna, che probabilmente sapeva benissimo come era morta Ginevra Weasley, si piazzò fra loro.                

-         Basta! Chiaro? –

I due ragazzi la ignorarono.

-         Se lo sai, perché non me lo dici? – mormorò Chris, sfidandolo.

-         Mio nonno, Draco Malfoy… - Benjamin tacque un attimo. – Sì, forse la amava. Diciamo che stavano assieme, si amavano. Ma un giorno il Signore Oscuro gli ha imposto di consegnargliela e lui ha obbedito. E tua zia è morta. –

-         Esatto. – mormorò Chris rivivendo con quelle semplici parole l’orrore della morte della sua adorata zietta.

Si sentì vulnerabile e sola come sei anni prima. Aveva undici anni quando seppe della morte di zia Ginny.

 

Aveva solo quarant’anni, sua zia, e viveva con felicità e gioia quell’amore puro e forse giocoso. Amava Draco ed era ricambiata, e tutti le davano della pazza poiché l’uomo era un Mangiamorte ed era orgoglioso di esserlo, ma Ginevra metteva fuori gli ideali dal loro rapporto.

-         Se lui mi ama almeno un decimo di quanto non lo adori io non sono certo in pericolo. – scherzava la rossa, ridendo come sempre.

Chris, in fondo, era d’accordo con la sua zia preferita. C’era un rapporto speciale tra lei e Ginny, la quale adorava anche Iris, ma non come Christine, la piccolina di casa Weasley, proprio come lei.

Aveva visto soltanto una volta, durante un caldo pomeriggio di luglio, il “fidanzato segreto”, come amava definirlo lei nella sua ingenua fanciullaggine, della zia Ginevra, e le era parso simpatico e bellissimo, proprio come un principe azzurro. Allora Cry aveva otto anni, e sapeva soltanto che sua zia stava con un signore, un certo Draco, da sette anni, ma che questo non andava bene, nonostante non riuscisse a capirne il motivo. Era stata lasciata sola in casa dei nonni, perché Molly ed Arthur erano dovuti uscire di fretta, “per una missione” con papà e mamma, e Iris frequentava già il suo primo anno di Hogwats. Sedeva silenziosa su un tappeto nel salotto, sparpagliando pentole e posate in giro per la stanza, e giocava a fare la cuoca, quando aveva udito dei passi e dei bisbigli nell’ingresso. Dato che Chris, allora bambina, sapeva che zia Ginny doveva tornare a casa, e poiché aveva riconosciuto il tono di voce della zia, era corsa nel corridoio, sorridendo, ma quando si era trovata un grande signore davanti era subito diventata rossa. Subito dopo le era presa paura.

-         Chi sei, signore? – aveva sussurrato intimorita, ma curiosa.

Draco, inizialmente stupito, l’aveva osservata sorridendo, e si era abbassato alla sua altezza.

-         Ciao! Io sono un amico della zia Ginevra. La vedi? Ė lì, ora arriva. –

-         Tesoro! – Ginny era impallidita alla vista di Chris. – Amore, che ci fai qui…? Sei sola, vero? –

-         Sì, i nonni e il papà e la mamma sono dovuti andare in missione. Non so cosa vuol dire, zia, ma hanno detto di aspettare due o tre ore. Sono andati via ore… ma quanto durano due o tre ore? E zia… - la bambina aveva messo su il broncio, risentita. – Non mi vuoi, in casa? –

-         Certo che ti voglio! – Ginny la strinse a sé ridendo, e Draco sorrise.

La piccola Christine, prese per mano i due, e li portò in salotto.

-         Giocate con me? Ma la zia forse non vuole… –

Chris aveva intuito un debole disagio da parte della zia, ma quel signore tanto simpatico non sembrava affatto arrabbiato.   

-         Certo che vogliamo! – Draco si era seduto accanto a lei. – Allora, mi cucineresti una bella pizza con una Burrobirra calda? –

-         Sì! E tu, zia, cosa vuoi? –

-         La stessa cosa del mio amico, grazie Chris. – poi si era rivolta a Draco. – Lei è la mia nipotina, la figlia piccola di mio fratello Ron e di Hermione. –

-         Si vede… sei uguale al tuo papà. – Malfoy aveva sorriso, accarezzando una gota della bambina. – Sei molto bella e simpatica. –

-         Ma tu… - Christine si era sporta verso l’orecchio del signore biondo, per non farsi sentire dalla zia. – Sei il fidanzato segreto della zia? Perché mi sembra arrabbiata, ma io non racconto nulla a nessuno, lo prometto! –

Draco e Ginny, che aveva capito benissimo le parole della nipote, erano scoppiati a ridere.

-         Sì. – aveva risposto Ginevra arrossendo. – Ė lui Draco. Tesoro… non dirlo a nessuno che l’hai conosciuto. –

-         Certo zia! – dopodiché aveva ripreso a giocare. - … Zia? Nemmeno ai miei amichetti di scuola? –

-         No! – Ginny aveva fatto un volto duro ed allarmato. – Promettilo alla zia, che ti vuole tanto bene. –

-         Va bene. Draco, ma non ti fa caldo con quel vestito così lungo e nero? – aveva chiesto lei, con voce squillante.

L’uomo aveva fissato con un sorriso triste la sua divisa da Mangiamorte.

-         No, Christine, grazie. –

La bambina aveva di nuovo preso la mano del signore, per porgergli il piatto di plastica, con il finto cibo.

- Draco, che cos’è questo? – aveva sussurrato lei, impaurita, dopo che i suoi occhi avevano incontrato un terribile e brutto teschio con in bocca un serpente, sul polso del signore.

Ginevra aveva scosso la testa sconsolato, e Draco si era morso un labbro.

-         Non devi avere paura! Ė un disegno. Me l’ha fatto il mio nipotino piccolo, che pasticcia sempre con i pennarelli. Sai, lui è piccolo: ha solo due anni. –

 

Rivangando in quei pensieri Chris fu come folgorata.

Sean…

 

-         Allora è piccolo! – aveva detto lei, schifata. - Sono noiosi e sbavosi i bambini piccoli. –

Draco allora era scoppiato a ridere.

-         Ho anche un nipotino che avrà più o meno la tua età. Lui ha otto anni, e tu? –

-         Anche io! – aveva gridato la bambina, saltellando entusiasta.

-         Non è vero, non essere bugiarda. – l’aveva sgridata bonariamente Ginevra.

-         Uffa! Va bene…  ne ho così. –

Chris aveva mostrato la mano destra intatta, e la sinistra con solo il pollice e l’indice alzati. Il medio era alzato a metà, ripiegato su se stesso.

-         Ehm… sette e mezzo? – aveva azzardato Draco.

-         Anche un po’ di più. – la ragazzina si era risentita. – A novembre c’è il mio compleanno! E ne faccio otto di anni, il giorno del mio compleanno. Vieni? –

Draco aveva osservato stupito, ma anche con simpatia, quella macchinetta elettrica che sparava parole senza senso, saltando da un discorso all’altro.

-         Con lei ci vuole il traduttore simultaneo! – Ginny aveva fatto un sorriso amaro , accarezzando i capelli della bambina. – A novembre fa otto anni, e ti ha appena invitata ad andare al suo compleanno. –

-         Così porti anche il tuo nipotino! Quello grande però! – si era raccomandata la piccola Cry.

-         Ehm… non posso venire. Ho un impegno. – aveva mentito Draco.

-         Oh…! Come…? – la bambina si era imbronciata. – Ma nemmeno il tuo nipotino grande può venire?-

-         Quel giorno è il compleanno della sua mamma! – Draco stava inventando frottole a tutto spiano, per non far piangere quella bambina tanto carina e simpatica. – Vuole andare al suo di compleanno.

-         Ah… e come si chiama il tuo nipotino grande? – aveva chiesto lei, dimenticando la sua arrabbiatura.

Ginny trasalì.

-         Non puoi dirglielo… - aveva bisbigliato.

-         Ma sì. – l’uomo aveva annuito. – Ti dico come lo chiamo io. Benny. –

-         Che buffo! – Chris aveva riso. – Benny! Senti, Draco, se te sei il fidanzato segreto della zia, vuoi diventare il mio non-segreto? –

Ginevra e Draco Malfoy erano scoppiati a  ridere.

-         Allora…? – la bambina aveva insistito. – Diventi il mio fidanzato non-segreto e da grande mi sposi? –

-         Va bene. – aveva riso l’uomo. – Senti, Chris, sei tanto simpatica, ma adesso devo proprio andare! Rimane la zia Ginny con te, va bene? –

-         Va bene… quando ci vediamo? – aveva mormorato lei.

-         Il giorno del matrimonio! – Draco aveva sorriso. – Se non ci vediamo per anni sarà più bello sposarsi! –

-         Ė vero! – Chris lo aveva abbracciato. – Quando avrò quindici anni, va bene? –

-         Preferisco diciotto. – aveva precisato lui ridacchiando.

-         Va bene! Allora ci vediamo il giorno del matrimonio! Ti aspetto! Ciao Principe Azzurro! Tanto la zia non è gelosa! – aveva gridato lei staccandosi da lui.

-         Ciao, futura sposa! – aveva riso lui uscendo dalla porta della Tana.

 

Dopo cosa era accaduto…? La zia le aveva dato un succo di frutta strano… non tanto buono… si era addormentata… e non ricordava più quello che aveva fatto prima. Zia Ginny le aveva detto che era tornata poco prima e che l’aveva trovata addormentata sul tappeto… aveva visto la zia piangere un po’… zia Ginny le aveva chiesto scusa… e lei non aveva capito il perché…

Una pozione della memoria. Un pezzo di memoria che adesso le pulsava in testa forte, un evento che era ricomparso nella sua mente prepotentemente. Ecco perché era convinta di aver visto il fidanzato della zia, ecco perché sapeva quel era il suo fisico, ecco perché… ecco spiegate tante cose…

Dunque, il Benny che lei aveva indirettamente invitato al suo ottavo compleanno era… era ciò che più la ripugnava, il suo rivale e odiato Benjamin?

 

-         Tutto bene, Weasley? – sussurrò Madama Chips mettendole una mano sulla spalla destra. – Malfoy! Si vergogni! –

-         Io ho solo affermato ciò che lei mi ha chiesto di dire! – replicò sinceramente il ragazzo.

-         Io vado. – Chris si era velocemente alzata dalla sedia. – Arrivederci Malfoy, arrivederci Madama Chips. –

Ed era uscita sotto lo sguardo stupito della donna e quello indifferente del ragazzo.

 

Christine ripensò intensamente a quel ricordo. Adesso odiava ancora di più Draco. Aveva un motivo in più per ucciderlo, quando sarebbe diventata un’Auror. Oh sì, se lo avrebbe ucciso. Levato dal mondo. Con un semplice Avada Kedavra. Si era preso gioco di lei e della zia. Lo odiava. Il pensiero di Draco Malfoy non le dava il sonno nemmeno la notte. Passò due settimane in completo trance, riflettendo su quel ricordo, quando Jane Paciock, una Tassorosso del sesto anno, sua amica di famiglia perché figlia di un amico dei suoi genitori, Neville Pacoick e di una Babbana molto simpatica, non la fermò nel corridoio.

-         Scusa Cry, ma ho bisogno di un consiglio da te che sei quasi una sorella per me! –

-         Jane…! – esclamò la ragazza, che come sempre era immersa nei suoi pensieri. – Dimmi tutto. –

-         Non so che vestito indossare… sai, per la festa di stasera! – rispose la brunetta.

-         Stasera? – Chris fissò gli occhi azzurri di Jane. – Che festa? –

-         Cry, ma ci sei o ci fai? Ė il trentun dicembre! Halloween! – dimmi la Paciock ridendo. – Va tutto bene? –

-         Non proprio. – ammise Christine. – Ti aiuto molto volentieri a farti bella. In fondo non sarà un’impresa troppo difficile, sei alta un metro e sessantasei, poi con quei capelli neri e ondulati che ti ritrovi… per non parlare degli occhioni azzurri e del tuo ventre piatto. –

-         Io preferirei essere come te! – assicurò Jane.

Chris non credette ad una sola parola di ciò che Jane le aveva detto, ma tacque. Nessuno, esclusi i suoi familiari, le aveva mai detto che era carina, in diciassette anni di vita non aveva mai avuto un ragazzo, e spesso riceveva degli apprezzamenti poco carini dai ragazzi. Quindi…

-         Dimmi in cosa ti devo aiutare. – tagliò corto Christine.

-         L’abito… dovresti farmi un incanto per trasformarlo da questo viola pallido… - la ragazza mostrò alla Weasley una manica di un abitino molto bello, se non fosse stato per l’orrendo colore. – ad un verde smeraldo. –

La Grifondoro posò la bacchetta sulla veste e lo tramutò dal viola al colore scelto dalla ragazza. Jane Paciock corse via entusiasta salutandola con la mano.

Chris fece per dirigersi verso il suo dormitorio, ormai sicura del fatto che sarebbe rimasta a letto per tutta la sera, quando incrociò Jordan.

-         Ho saputo che stavi per duellare con Malfoy anche in Infermeria! – la voce dura del suo amico, che non vedeva da almeno una settimana per il semplice fatto che non usciva mai dalla sua stanza nel tempo libero, gli arrivò forte e severa. – Ma sei matta? Lui è molto più forte di te! –

Chris borbottò la rima cosa che le venne in mente:

-         Non è vero. Lui non ha toccato il sangue di cagna in calore. –

Jordan rise.

-         Ma che dici! Chris, non scontrarti sempre con Benjamin… -

-         Perché? – disse lei, risentita.

-         Ti  farà del male! – insistette lui.

-         Smettila! – ribatté nervosamente la Grifondoro. – Non sono una stupida! –

-         Se… se faccio così è semplicemente perché… - il tono di voce di Jordan si fece più gentile. – Perché tengo a te più di quanto non dovrei. –

Prima che Chris potesse replicare qualsiasi cosa il ragazzo le prese i fianchi, e posò le sue labbra su quelle della ragazza, in un bacio disperato e triste.

Chris si divincolò di scatto e corse via, verso il guardino, imponendosi di non piangere.

 

 

 

 

 

 

Ed ecco concluso anche il secondo capitolo! Questo è uno dei miei preferiti... Chris bambina mi piace troppo!! Ė tanto carina, secondo me! Pensare ai nostri eroi bambini mi piace tanto tanto :-P... vi immaginate un Ron o un Harry di sei anni? Piccolini, paffuti, imbranati e dolci...? Che belli!

Ops, scusate, mi sono lasciata andare...! Spero che mi recensirete come avete fatto con il 1 capitolo! Grazie a tutti!!!

 

  

  
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