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Autore: RICA    24/07/2007    4 recensioni
Harry si ritrova all'improvviso destinatario di uno strano testamento del nonno ricomparso all'improvviso. L'unico problema è che non sarà il solo!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

 

 

Erano le due di notte e a Privet Drive ormai tutte le brave famiglie che abitavano li stavano beatamente dormendo già da diverse ore nonostante fosse ormai metà luglio. Tutto era tranquillo e silenzioso, i giardini ben ordinati, le auto nei vialetti pulite, e le finestre rigorosamente chiuse sfidando il caldo per timore di eventuali ladri.

Già, il caldo.

A detta di molti da quelle parti erano anni che non faceva così caldo, da toglierti il respiro. Ti legava i movimenti, ti toglieva qualsiasi minima voglia di fare qualcosa. L’unica cosa possibile era mettere la testa nel congelatore e volare con la mente ai tropici o a qualsiasi località di mare dove era possibile farsi un bel bagno fresco, possibilmente di un paio d’ore.

All’improvviso il silenzio fu spezzato da un potente ruggito di una moto che si avvicinava con calma e che si fermò davanti il numero 4 di Privet Drive.

Il motore rimase acceso ancora per qualche secondo per farsi ammirare dal suo proprietario che se lo godette con calma in silenzio.

Gli era sempre piaciuto quel suono, era il rumore della libertà.

Libertà di scappare da quel posto anche per sole poche ore, libertà di andare ovunque, libertà di essere libero forse per la prima volta nella sua vita.

Poi spense il motore e, invece di dirigersi verso la porta principale, andò nel retro della casa dove prese ad arrampicarsi sul muro, aiutandosi con il tubo della grondaia e con una pianta rampicante che copriva quasi tutta la parete fino alla finestra.

Quella finestra probabilmente era l’unica che restasse aperta sempre, mattina, pomeriggio e sera, a qualunque ora incurante dei possibili ladri.

Aiutandosi con una poderosa spinta finalmente giunse sul davanzale che scavalcò silenziosamente.

All’interno della stanza era tutto buio, ma ci vedeva benissimo grazie alla luce proveniente dal lampione posto proprio di fronte la casa.

Si avvicinò a uno specchio appeso al muro e osservò attentamente il taglio che aveva proprio sopra l’occhio.

L’immagine riflessa era di un ragazzo diciassettenne con una folta zazzera di capelli scuri in disordine, con un ciuffo che scendeva a nascondere una cicatrice a forma di saetta sulla fronte, occhi verde smeraldo, una bocca dalle labbra piene e carnose, e infine un fisico davvero niente male. Era leggermente muscoloso, giusto quel po’ che bastava, con il corpo fasciato da una maglietta a maniche corte bianca leggermente aderente e un paio di jeans neri a vita bassa.

Lo specchio fischiò il suo apprezzamento in modo esplicito ma si trattenne dal fare commenti. Lo sapeva che il ragazzo di fronte a lui voleva essere lasciato in pace e poi quell’occhiata che gli aveva lanciato era decisamente assassina.

Il ragazzo andò ad accendere la luce e improvvisamente quello che al moretto era sembrato un piccolo taglietto si scoprì essere una ferita abbastanza profonda, almeno da tutto quel sangue che era uscito.

Lanciando imprecazioni contro quel cretino che gli aveva tirato un pugno fuori l’ingresso del pub si diresse in bagno dove medicò la ferita e riunì i lembi di carne con dei piccoli cerotti bianchi.

Quando rientrò in camera lanciò uno sguardo veloce all’orologio. Eh si, era davvero presto!!! Solo le due!!! Ma la voglia di fare qualche giro gli era passata dopo la scazzottata anche se, doveva ammettere, prima si era divertito a bere con un ragazzo di cui non ricordava precisamente il nome che aveva incontrato al pub.

Stava giusto iniziando a spogliarsi quando un gufo planò nella stanza andando a posarsi sullo schienale di una sedia.

- ma chi è a quest’ora di notte???- borbottò il ragazzo andando a sciogliere la lettera che il gufo portava legata alla zampa.

Sulla busta c’era scritto:

 

Per Harry Potter,

 Privet Drive, Londra,

secondo piano, camera da letto

 

 

l’aprì curioso di sapere che gli scriveva così tardi. Da come era scritto l’indirizzo sicuramente non erano Ron o gli altri suoi amici.

 

 

Egregio Signor Potter,

sono spiacente di informarla della morte di suo nonno, il Signor Harold Potter.

Come suo volere è pregato di essere presente alla lettura del testamento che si terrà domani pomeriggio alle ore 16:00 presso i nostri uffici.

Una macchina la verrà a prendere poco prima.

 

Cordiali saluti

 

Peter Parker

 

 

- ma che diavolo significa?- esclamò ad alta voce- non sapevo neanche di avercelo un nonno!!-

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti.

Eccomi qui con un'altra fic. Questo è solo il prologo ma prometto che presto avrete anche un altro capitolo.

So che devo ancora finire l’altra fic L’eredità, ma mi è venuta l’ispirazione vedendo un film l’altro pomeriggio e passo le ore a pensare e pensare cosa scrivere!!! Non ho saputo resistere.

Comunque prometto che entro un paio di giorni avrete anche l’aggiornamento di l’eredità.

Fatemi sapere che cosa ne pensate !!!

Dimenticavo!! Non sono sicura che la via si scriva così ma non ho a portata di mano il libro per correggermi.

Baci baci

RicA

 

 

  
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