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Autore: Dudy    05/01/2013    1 recensioni
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA: lo so che sono una bastarda e che manca solo un capitolo, scusate. Cercherò di pubblicarlo entro gennaio; intanto, per rispetto, inserisco questo avviso per avvertirvi. Scusate ancora, mi dispiace moltissimo, vi prometto che l'ultimo capitolo sarà sensazionale e molto, molto lungo. Imploro la vostra pietà e la vostra pazienza.
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*dal primo capitolo:
"Io sarò il primo a baciarti, e anche l’ultimo."
Oddio, era fuori di sé.
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*dal capitolo 13:
Fu semplice, fu profondo. Come l’azione stessa del respirare, come l’acqua cristallina che scorre gioiosa in un ruscello fresco di montagna.
Semplice e profondo.
Come l’amore.
Non era un vero bacio. Era piuttosto uno sfiorar di labbra, un tocco che per troppo tempo era stato loro proibito dalle convenzioni sociali, l’immagine tenera e densa si calore di due bambini che, tenendosi per mano, si scambiano un dolce e leggero segno di amore.
No, decisamente, non era un vero bacio.
Genere: Drammatico, Fluff, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente le due ore di geografia erano finite, e Maya poteva ritornare il classe. Davanti a sé vedeva ancora il viso di Zayn…
Che probabilmente ora aveva paura di lei e non le avrebbe più rivolto la parola a causa di ciò che aveva fatto Ryan, suo fratello. Quanto lo odiava.
Mancava solo mezz’ora all’intervallo, forse avrebbe avuto l’occasione di incontrare Zayn lungo i corridoi…avrebbe potuto salutarlo, anche solo dicendogli ciao forse poteva avviare una conversazione…si sarebbe scusata da parte di Ryan, lui le avrebbe detto che lei non c’entrava niente, non era colpa sua, poi magari avrebbero mangiato seduti allo stesso tavolo e….e si era distratta di nuovo. Il professore di tecnica la stava rimproverando. Beh, almeno non aveva intenzione di mandarla a pulire le finestre. Anche lui, come la Turner, era molto severo, però non la odiava.
La sua compagna di banco, Madison, le sussurrò all’orecchio:
“Ma che ti succede oggi? Non hai dormito stanotte?”
“Lascia perdere, è complicato.”
Madison non era il tipo di persona a cui confidare i propri segreti. Non che fosse pettegola, anzi, tutto il contrario, odiava i pettegolezzi. Però approfittava del fatto che gli altri le raccontassero qualcosa per ricattarli.
Quando Maya le aveva raccontato della sua breve relazione con quello che adesso era il suo migliore amico, Madison l’aveva minacciata di raccontarlo al direttore del giornalino scolastico se lei non le avesse fatto copiare il test di matematica.
Per questo, tutti fingevano di esserle amici, anche se in realtà la odiavano.
Spesso Maya si chiedeva come faceva la sua compagna di banco ad essere così felice se era circondata da persone false.
Il suono della campanella interruppe i suoi pensieri. Finalmente!
 
“Hei, Maya!”
“Oh, ciao Harry, sei tu.”
“Perché, non sei felice di vedermi?”
“Certo, tu saresti felice di vedere una scimmia bitorzoluta e affamata avvicinarsi con aria famelica al tuo panino?”
“Certo che no, lo sai che….Ehi, ma quello era un insulto!?”
“Decisamente sì.”
“Sei crudele.”
Si sedettero insieme al tavolo vicino alla fontana e iniziarono a mangiare. La mano di Harry si avvicinò furtivamente alla busta di patatine che Maya aveva appena comprato…
“Non ci provare.”
“Oh, dai, una sola! Sono le mie preferite!”
“Le tue preferite non erano quelle al peperoncino? E va bene, una sola.”
Ignorando l’ultima frase, il ragazzo svuotò completamente la confezione di patatine, ingoiandone almeno una decina alla volta.
“Harry Styles, lo sai che fai schifo?”
Una ragazza bionda, non molto alta, si era appena seduta di fronte a loro.
Maya le sorrise.
“Ciao Helen! Finalmente una persona normale che non è dipendente dalle mie patatine al formaggio!”
“Era un altro insulto, vero?”
“Sì, Harry, lo era. Allora, Helen, che racconti di nuovo?”
La ragazza bionda sorrise. Sorrideva sempre quando ciò che stava per raccontare riguardava un ragazzo carino.
“Mentre venivo qui ho incontrato un tipo….Oddio, è fantastico, non l’avevo mai visto prima, dev’essere un nuovo alunno della scuola. Ed è semplicemente stupendo! Mi ha chiesto dove si trovava l’aula di inglese, io gli ho detto da quella parte, ma perché devi andare in classe, è suonata la campanella, e lui mi ha detto che doveva prendere una cosa! Oddio, è perfetto! Lo adoro, lo adoro, lo adoro!!!”
“Scusa, ma non ti piaceva James Stewart, il capitano della squadra di basket della scuola?”
“Sì, prima di incontrare lui! E comunque James si è trasferito in Canada, non lo sapevi?”
“No…”
Harry, che fino a quel momento era stato in silenzio, si rianimò improvvisamente.
“Sì, si è trasferito in Canada perché suo padre ha trovato lavoro lì…e tra una settimana ci sarà un torneo di basket per decidere chi prenderà il suo posto di capitano…Ovviamente io sono stato il primo e iscrivermi.”
“Ma tu non giochi a basket!”
“Ho una settimana per imparare, ho trovato un allenatore professionista.”
“Ma perché vuoi diventare il capitano della squadra?”
“Aumenterò la mia popolarità e tutte le ragazze cadranno ai miei piedi.”
“Ma cadono già ai tuoi piedi!”
E sì, Harry era molto bello. Helen, che ogni due giorni si innamorava di un ragazzo diverso, lo aveva già adocchiato una decina di volte.
Maya ripensò a quando erano stati insieme. Una settimana. Poi a scuola era arrivata una certa Susan, alta, bella e con molte curve, e Harry si era completamente dimenticato della sua fidanzata. Per quasi un anno i due non si erano più parlati, poi però erano tornati amici, e ora erano seduti allo stesso tavolo, parlando della squadra di basket e delle ragazze che cadevano ai suoi piedi.
A Maya non importava più niente del ragazzo, gli voleva bene, ma come amico.
“Mai accontentarsi, cara Maya! E comunque, Helen, sicuramente il ragazzo che hai incontrato era Zayn Malik, un mio amico.”
Maya sputò per terra l’acqua che stava bevendo.
Certo, avrebbe dovuto capirlo che la sua amica stava parlando di Zayn.
Bevve un altro sorso d’acqua e Harry continuò a rivolgersi a Helen:
“Ah, guarda, sta venendo qui. Ehi, Zayn!”
Di nuovo, Maya sputò l’acqua per terra.
                                                            

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