Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
Segui la storia  |       
Autore: Fujiko_Matsui97    05/01/2013    2 recensioni
Le mie ali erano ferite,spezzate,lacerate.Come il mio animo.
Tremante,riuscii a malapena ad alzare il capo,scorgendo un lampo di soddisfazione negli occhi di quel demone,così maledettamente bello,ma anche così dannatamente spietato.
"è finita.Non c'è più niente che tu possa fare,sei spacciato." dissi a me stesso,e rivolsi un ultimo,implorante sguardo a quel viso angelico,incorniciato da morbidi boccoli biondi.
Fu allora,quando osservai quelle succose e accattivanti labbra pronunciare un 'addio' in un modo tanto veloce quanto impercettibile,che capii.
Lei non l'aveva,un cuore.Non l'aveva mai avuto.
Genere: Dark, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Parte I Episodio I

 

 

 

 

Respiro mozzato.

Gambe pesanti.

Corsa incessante.

Cado,i jeans ormai strappati,dalla mia pelle lacerata escono fiumi di sangue.

Non riesco a muovermi,il dolore mi paralizza.

Mentre le lacrime scendono come impazzite dai miei occhi,faccio appena in tempo a voltarmi che sento qualcosa di duro e freddo premere sulla mia fronte:

-Dove credi di andare?-

 

-Signorina Matsui..?-

 

Sento lo sguardo dell'uomo che mi blocca,gli occhi ancora più neri a causa della notte che mi studiano psicopatici.

Ho visto troppo.

Troppa sofferenza,troppo sangue,che si dilatava sul pavimento della baita.

È così scuro,il sangue...scuro e denso.

La cattiva sorte mi ha colpito,non mi lascia scampo.

Io,non ho scampo.

 

-Signorina Matsui!-

Mi risveglio come da un sogno,sbatto le palpebre,mentre davanti ai miei occhi appare,prepotente,la realtà.

Sono in un tribunale,con tutti gli sguardi puntati su di me.

Il mio avvocato mi incita silenziosamente,la sua impazienza mi gronda addosso come acqua sulla mia pelle.

-I-io...-

-Signorina Matsui...- il giudice,una donna giovane ma in gamba,mi scruta da dietro gli occhiali piccoli e rotondi: -...Potrebbe descriverci la scena,nei minimi dettagli?-

Annuisco,gli occhi involontariamente sgranati,le labbra secche.

Troppo secche...con la lingua le inumidisco,con la speranza di riprendermi abbastanza dallo shoc per risponderle.I pensieri si agglomerano nella mia mente come mille e mille atomi,che col loro movimento caotico mi confondono.

Mi sento come Democrito * in questo momento.

-Ero a casa...serviva della legna per il camino,e nel bosco a pochi passi da me se ne poteva trovare a volontà...mamma...lei...lei mi ha chiesto di andare a prendere dei tronchi,la cena era quasi pronta...così sono uscita...ma era così buio,e per errore ho intrapreso la strada sbagliata...lì,in lontananza,c'era una baita che non avevo mai visto...dentro si intravedeva una luce fioca...ho pensato di andare a chiedere indicazioni per tornare a casa,così mi sono avvicinata.-

Deglutisco,quasi incapace di continuare.Ma gli sguardi preoccupati dei miei genitori seduti sugli spalti mi danno la forza:

-La finestra era chiusa,ma le imposte erano spalancate.Ho avvicinato il viso al vetro: c'erano due figure all'interno,due uomini.Uno di loro reggeva una candela,che illuminava anche il volto di quello di fronte a lui.Quest'ultimo sembrava molto agitato,nervoso...agitava le mani,urlava,anche se non sentivo niente,ma l'ho capito dall'espressione del suo viso.All'improvviso prende la pistola e gli spara proprio lì,in mezzo agli occhi...-

Un singhiozzo mi si blocca in gola,le labbra iniziano a tremare.

Odio lo sguardo umano.

È troppo inquisitore.Troppo pretenzioso.

È esageratamente troppo,per me.

-C'era...c'era così tanto sangue...-

Il giudice si massaggia le tempie,stanca: è finita.

-Signorina Matsui...è questo l'uomo che ha visto la scorsa notte?-

Fa appena in tempo a completare la frase che dei carabinieri spalancano le porte,trascinando un uomo furibondo,gli occhi scurissimi iniettati di sangue:

-LASCIATEMI,MALEDETTI!IO NON HO FATTO NIENTE!MORIRETE TUTTI,FIGLI DI PUTTANA!-

-Allora?È lui l'assassino?-

Ho paura di incontrare di nuovo i suoi occhi.

Ma devo.

Li muovo piano sul suo volto,studiandolo incerta.

Odio.E furia.

Profonda furia.

Non appena raggiungo i suoi due occhi,infiniti come pozzi,mi sento sprofondare nell'oblio del terrore.

Perchè a me?

Perchè tutto questo...proprio a me?

Nella palude dei miei pensieri risalgono a galla le parole di mia madre:

niente è mai per caso,a tutto c'è una spiegazione...si,ma in questo caso qual è?

Ancora oggi,mi domando qual è stata la forza interiore che mi ha costretto,quasi,ad alzare lo sguardo.

-È lui.-

 

 

-Ti sei pentita di quello che hai fatto?-

 

-SONO INNOCENTE,VI DICO!LASCIATEMI!TI UCCIDERÒ,MALEDETTA!TI TROVERÒ...E TE LA FARÒ PAGARE!MI HAI SENTITO?!-

 

-Fujiko,mi hai sentito?-

Sbatto le palpebre,tentando di riprendere la concezione della realtà.

I ricordi del tribunale e dell'uomo svaniscono,rapidi e fumosi come un fantasma.

Decido di non rispondere a mia madre.

Non saprei che dirle.Sono talmente confusa e il cuore mi batte così tanto all'impazzata che non so per quanto potrò resistere.

Nella speranza che non riesca a scorgere il mio turbamento,mi allungo sulla sedia e la stringo forte a me,il mio viso affonda nella morbida pelliccia,inspirando a fondo il suo intenso profumo di Mirra.

I miei occhi si imperlano di lacrime al pensiero di cosa dovrò affrontare.

Ma l'unica cosa a cui mi posso aggrappare sono i miei genitori: sono l'unica certezza che ho in questo momento.

-Oh...amore mio...- sento le carezze che tanto ho amato da bambina,e mi stupisco di quanto riesca a odiarle ora.Mi sembrano così futili...così vuote.

Mi stacco di botto quando un'agente piuttosto maleducato spalanca la porta senza il minimo preavviso.Mi stringe una mano coperta di crema: deve essere una di quelle classiche donne che tengono esageratamente all'aspetto fisico.

-Fujiko Matsui,eh?- mi sorride,accavallando le gambe: -Ti ringraziamo per il contributo che hai dato alla legge.-

Ringraziarmi..?

Ho appena ricevuto minacce di morte da un assassino e tutto quello che riescono a fare è ringraziarmi?!

Le rivolgo uno sguardo truce,approfittando del fatto che è distratta dallo sfogliare dei fascicoli,molto probabilmente riguardanti me.

Sospiro,annoiata: quelle pagine sono così numerose...come se ci fosse così tanto da dire sulla mia vita..!

Richiude un fascicolo con un colpo secco,sporgendosi in avanti,più vicina alla mia figura:

-Vi ho riuniti qui,signori Matsui,perchè ritengo assolutamente necessario un trasferimento.Immediato.C'è poco da scherzare su Tetsuya Abe,lo ricerchiamo da diversi anni...temo che dovremo subito inserirvi nel Programma Protezione Testimoni dell'FBI,qui non è più sicuro.-

Mio padre sfoggia un sorriso amaro,evidentemente si aspettava quella richiesta.

Si sporge verso l'agente,stringe una mano di mia madre: -Dove dovremo trasferirci?-

-Non voi.- l'agente indica il mio volto con una penna: -Solo lei.-

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni / Vai alla pagina dell'autore: Fujiko_Matsui97