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Autore: _nox    06/01/2013    6 recensioni
“Se è vero ciò che la gente dice, cioè che Dio odi i Gay, allora perchè sono così carini?”
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ore 7:04, 177 Gloucester Road.

 

 

Minnie'sPov

La mattina dopo, mi svegliai verso le sette, e mi recai a controllare i miei due ospiti, che dormivano come due angioletti. Decisi di preparargli la colazione, così feci il caffè e lo accompagnai con alcuni toast caldi, uova fritte, e bacon. Misi tutto su un grande vassoio e mi diressi verso la camera. Entrai, ed appoggiai il cibo sulla scrivania, per poi scostare le tende ed aprire le persiane, fatto questo, mi appropinquai al letto ed appoggiai leggermente le mani sulle fronti di entrambe, per controllare se, durante la notte, gli fosse salita la febbre. Né troppi freddi, né bollenti, perfetto. Non avevo la minima intenzione di svegliarli, così feci per andarmene, ma una voce mi richiamò.

Ehi, scusa..” mi voltai, Harry si era poggiato sugli avambracci e mi fissava. “Buongiorno, come ti senti?” gli sorrisi rassicurante, lui mi sorrise a sua volta, il suo viso si rischiarò e gli si dipinsero due magnifiche fossette sul viso. Poi, rispose. “Un po' dolorante, ma sicuramente meglio di ieri sera! Grazie per tutto ciò che hai fatto per Lou e me..”

E' stato un autentico piacere per me, Harry, davvero” “Chiamami Hazza”

Solo se tu mi chiami Minnie..”

Fummo interrotti da un movimento di quella massa informe in cui le coperte si erano trasformate durante la notte, che poi si rivelò essere solamente un assonnatissimo Louis.

Harry immediatamente gli riservò tutte le sue attenzioni, tempestandolo di domande, che ricevettero in risposta un dolce abbraccio ed un bacio. Sentendomi andare le guance a fuoco dall'imbarazzo, mi voltai, e mi diressi silenziosamente verso la porta, ma Lou mi richiamò. “Dove vai, Minnie? Non mi dai nemmeno il buongiorno come si deve?” Se possibile, arrossii ancora di più, e mi avvicinai al letto, ma inciampai nel peloso tappeto azzurro, e finii completamente distesa sui ragazzi.

Insomma, Minnie, va bene che sono bello, ma non c'è bisogno di saltarmi addosso in questo modo!” Mi canzonò Haz. Louis iniziò a farmi il solletico e disse “Aah, è così..mi vuoi fregare il ragazzo, eh? Eh?” Dato che stavo per soffocare, ebbe pietà, smise, e mi diede un abbraccio al quale si aggiunse Hazza. Restammo così per qualche minuto, poi mi ricordai della colazione, allora mi alzai e gliela porsi. “Temo che il caffè si sia raffreddato, scusatemi tanto, non volevo che si sciupasse, se volete vado a farne altro..” azzardai.

Minnie! Non devi scusarti! E' tutto perfetto, sei stata meravigliosa, nessuno avrebbe mai fatto tutto questo per noi...Grazie.” gli sorrisi e mi sedetti ai piedi del letto a guardarli abbuffarsi. “Ragazzi, voi quanti anni avete?” chiesi.

A rispondermi fu Lou, “Io ventuno, ed il piccoletto qua ne ha diciotto, tu?” “Io ne ho ventidue, e devo dire che ne dimostrate di più, ragazzi.” “Ventidue?!” ripetè Harry. “Eh, già, scriccioletto! Sembri stupito..” “In effetti sì, non te ne davo più di diciannove!” “Oh, grazie!”

Allora Minnie, cosa fai nella vita?” Si interessò Louis. “Beh, sono laureata in archeologia, lavoro in uno squallidissimo pub, ed ho difficoltà ad arrivare a fine mese, ma sostanzialmente sto aspettando di trovare il mio posto nel mondo, pensate, ce l'avevo pure fatta, ma..beh..non sempre le cose vanno come desidereresti..”

I ragazzi avevano spolverato tutto il vassoio, così esso fu appoggiato sul comodino sinistro, e m fecero stendere tra di loro. “Ti va di raccontarci cosa ti è accaduto?” domandò Hazza, mentre si accomodava meglio sulla mia spalla ed i suoi ricci mi solleticavano il collo. “Oh. Beh..I-io..” balbettai, non mi aspettavo una proposta del genere.. “Non vogliamo sforzarti, ce lo dirai un' altra volta..” “No, ragazzi, è okay. Ma ora ascoltatemi. Allora..da piccola ho vissuto in Grecia, laddove è nata la mia passione per l'archeologia, poi, a causa del lavoro di mio padre (era vicedirettore della compagnia aerea Lufthansa Cargo), ci siamo trasferiti qua a Londra. Dopo un anno, è nata la mia sorellina. Sono sempre stata una bambina solare, avevo molti amici ed andavo bene a scuola. Conclusi facilmente le scuole medie ed il liceo. Dopo la laurea, attraversai un momento molto difficile, i miei genitori ed Eileen, mia sorella, rimasero uccisi un un incidente aereo, ed io rimasi sola al mondo, senza soldi, né casa, né lavoro. Per i primi giorni mi arrangiai sostando a casa di amiche, ma loro non potevano mantenermi, così andai in cerca di lavoro, e conobbi Matthew Jack Felton. Era un bel ragazzo,simpatico, gentile, ed un buon ascoltatore..devo ammettere di essermi presa una cotta per lui, inizialmente, ma mi passò, anche perchè mi disse espressamente di essere attratto dai ragazzi. Giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto, il nostro legame si rafforzava sempre di più; era il mio migliore amico, lo adoravo con tutto il cuore. Decidemmo di trasferirci e vivere insieme, così venimmo a vivere qua, in questa casa. Sono stati i giorni più belli della mia intera esistenza, ma naturalmente nulla dura per sempre. Jackie contrasse l' AIDS. Faceva finta che andasse tutto bene, per non farmi stare male, ma lo vedevo spegnersi, e morivo dentro anch'io. Una settimana prima che perdesse la completa coscienza di sé, chiese un permesso speciale per uscire dall' ospedale, e mi portò da un tatuatore. “Voglio farti un regalo, Min, cosicchè tu non ti possa mai scordare di me.” disse. Io, naturalmente, accettai, così mi fecero stendere su un lettino, e Matthew mi tatuò di suo pugno questa frase”Just promise me you won't forget” è proprio qua, sul retro del collo, alla base dei capelli..” glielo mostrai. “Due settimane dopo, il ventuno marzo, lui mise le ali..” la mia voce si ruppe, Harry e Louis mi strinsero forte, continuai. “..mise le ali, ed io rimasi sola.” Non riuscii più a contenermi, così scoppiai in un pianto disperato, ed Hazza si aggiunse a me. “Minnie, ti giuro che d'ora in poi non sarai mai più sola, ci siamo noi.” Rimanemmo così per un tempo indeterminato, stretti l' uno all'altro, ed io, dopo molto tempo, mi sentii nel posto giusto.

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Meeeeeeeeeeow.

Ebbene sì, eccomi qui.(?)

Mi scuso con BradfordBadGirl  per aver aggiunto anche questo capitolo, ma non ho resistito. ;3 
Un ringraziamento speciale va ad 
Amarillys  , (passate dalle sue FanFic http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=209130 ); a xgottabelovato , che è carinissima (passate anche dalle sue OneShot http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=174228 ); a Partenopea che, oltre ad avere un nome meraviglioso, è dolcissima; a mari26 , che ha messo questa storia fra le seguite, a Frem ( Cold Coffee ); a Directioner For Life che era cucciolosamente curiosa, ed a LiveWhileWeAreYoung_ che è tenerissima. 
Un bacione e buonanotte, dato che sono le 1.29.
Ora sì che questa storia è veramente conclusa.
<3
_nox

 

 

 

 

 

 

 

  
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