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Autore: Charlie Hudson    06/01/2013    2 recensioni
Draco Malfoy aveva tutto quello che si poteva desiderare, prima della battaglia contro Voldemort. Ora non più. Ora è solo, senza una ragione per continuare a vivere e questo incrementerà il suo essere schivo e freddo con tutti.
Riuscirà una ragazza ad aprirgli il cuore e a vedere quali sentimenti si celano dietro il muro costruito dal ragazzo?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Capitolo 2
Hogwarts non era mai stata così splendente. La Sala Grande era ritornata come era prima se non più bella, i dormitori erano stati ricostruiti, il campo di Quidditch era stato aggiustato e la capanna di Hagrid era ancora là, ad accogliere per un altro anno Harry, Ron e Hermione la sera per prendere il tè.
Era ormai ora di cena quando arrivarono ad Hogwarts e stavano assistendo allo Smistamento dei nuovi alunni, più raggianti che mai.
Poi, come dettava la tradizione, la nuova preside di Hogwarts, la professoressa McGranitts, fece il consueto discorso prima del banchetto di inizio anno.
Tutti nella Sala sorridevano e scherzavano assieme, l’unico ragazzo che se ne stava al suo posto senza neanche alzare lo sguardo e con un espressione tetra in volto era Draco Malfoy.
Non capiva cosa ci faceva là. Da quando era entrato nessuno, a parte Zabini e quell’oca di Pansy, gli avevano rivolto la parola, anzi gli altri lo guardavano con disprezzo.
Per di più quella sera non aveva nemmeno fame, era da quando si trovava in treno che aveva la nausea e lui sapeva anche a cosa era dovuta.
Zabini lo guardò e gli disse: “ Dai, Draco. Mangia qualcosa, è tutto oggi che te ne stai zitto! Insomma, mi scogliona un po’ stare qua senza dire niente! Eddai!” lo spronò, punzecchiandolo con la forchetta.
“Dai Zabini, lasciami un po’ in pace. Sono solo stanco, davvero” disse Draco, evitando il suo sguardo.
“Mmh, vabbè” e si girò dall’altra parte a parlare con una interessantissima Daphne Greengrass.
Il biondo si mise nel piatto un po’ di pomodori fritti e cominciò a mangiare, anche se di malavoglia.
Poi alzò lo sguardo per prendere una brocca di succo di zucca e nel farlo intercettò il posto della Mezzosangue Granger. La guardò, stava ridendo con i suoi amici, sembrava così spensierata. Era una gioia per gli occhi guardarla, sembrava la felicità fatta persona.
Non si rese conto di starsi rimbambendo a guardarla.
 
Hermione scherzava con Harry, Ron e Luna, ma era da un po’ che sentiva una strana sensazione, come se fosse osservata.
Alzò gli occhi per guardarsi intorno e, andando con lo sguardo al tavolo dei Serpeverde, fece appena in tempo a vedere Draco Malfoy distogliere lo sguardo dalla sua figura.
*Sarà stata una mia impressione* pensò, considerando letteralmente impossibile che il Serpeverde la potesse guardare senza neanche farle una smorfia o inviarle qualche insulto. Tornò a parlare con i suoi amici.
Intanto Draco stava imprecando contro se stesso *mannaggia a me, ma che cavolo mi prende?* pensava disperato in quanto era un fatto dannatamente insolito quello che stava accadendo quella sera. Si era ritrovato più volte a pensare a lei e ora si sorprendeva a guardarla.
Okay, questo era un fatto ASSOLUTAMENTE strano.  In più non si era accorto che Blaise gli stava parlando già da un bel po’.
“Ma insomma Draco, mi vuoi sentire sta sera o no?” stava dicendo l’amico.
“Mmh, fammi pensare. No!” rispose Draco con un sorrisetto strafottente sulla faccia.
“Bene, sai che ti dico? Vai a farti friggere!” esclamò Zabini con aria fintamente offesa.
“Zabini, uno non può nemmeno starsene per i cavoli suoi, adesso?”
“Puoi startene quanto vuoi per i cavoli tuoi DOPO che mi avrei detto cos’hai”
“Non ho niente da dirti, per ora. Sono solo stanco, penso che me ne andrò a dormire” disse Draco che non vedeva l’ora di andarsene a stare un po’ da solo nella Sala Comune dei Serpeverde.
“Ah, certo, ora mi liquidi così facendo finta di avere sonno! Draco ma cos’hai?! Dillo al tuo amichetto” disse Zabini, facendo gli occhi da cucciolo.
Il biondo sbuffò “Va bene, ma non qui. Giù nel dormitorio quando tutti se ne saranno andati a dormire, okay?”
“Okay!” esclamò Zabini, contento.
 
Il banchetto era ormai finito e gli studenti stavano finalmente andando nei loro rispettivi dormitori.
 Quelli del primo anno dovevano essere accompagnati dai Prefetti delle loro case che erano : per Grifondoro, Hermione Granger e Ron Weasley, per Tassorosso Ernie McMillan e Hannah Abbott, per Corvonero Cho Chang e Padma Patil, per Serpeverde Blaise Zabini e Draco Malfoy.
Draco non voleva quell’incarico, anche perché l’avrebbe messo ancora più in mostra, ma la Preside non ne aveva voluto sapere e quindi eccolo lì ad accompagnare gli studenti per il corridoio che conduceva nei sotterranei.
Purtroppo un pezzo di strada era uguale a quella dei Grifondoro, quindi si ritrovò a fiancheggiare Hermione che non lo degnò neanche di uno sguardo.
In quel momento si sentì triste, e purtroppo sapeva anche il perché. Era tutta colpa della Mezzosangue e non riusciva a capire perché gli facesse quell’effetto. Era frustrante.
Quando le strade si aprivano per condurre una alla Torre e l’altra nei Sotterranei, sentì una voce candida che gli disse “Buonanotte Draco”.
“B..buonanotte” balbettò Draco.
Hermione gli aveva dato la buonanotte, perché?
In realtà la Grifondoro aveva visto Draco com’era tormentato e aveva notato che tutti lo guardavano con disprezzo e nonostante tutto quello che aveva fatto peri il Signore Oscuro, lei sapeva che l’aveva fatto contro la sua volontà. Quel piccolo gesto, quella piccola parola, secondo lei, poteva fare molto, anche se si erano sempre disprezzati.
Draco Malfoy, ne era certa, non era cattivo.
  
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