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Autore: GleeAndFinchelSavedMe    07/01/2013    2 recensioni
Tutti i sentimenti più nascosti ed intimi dei personaggi del Glee Club. I loro pensieri, le loro sofferenze, le loro aspirazioni ed ambizioni.
Un salto indietro nel tempo per ricordare com'erano e come sarebbero voluti essere.
Un ritorno al presente per vedere come sono diventati, come sono cresciuti e diventati più forti, anche grazie al potere della loro indissolubile amicizia.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Rachel, Mercedes/Sam, Puck/Quinn
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Finn Hudson 2009

Sono Finn Hudson.
Sono il capitano della squadra di football, il fidanzato della capo Cheerleader Quinn Fabray e probabilmente il ragazzo più popolare del McKinley... O almeno lo ero, fino a quando non sono entrato nel Glee Club. Da quel giorno, coloro con cui gettavo i nerd nel cassonetto mi spintonano contro gli armadietti nello spogliatoio. Ma alla fine, non mi importa più di tanto. Ho capito che mi piace cantare, mi fa star bene... Quando salgo su un palco e canto, sento che è quello il mio posto e mi viene immediatamente voglia di esibirmi.
Dovrei essere felice della mia ragazza... Insomma, è bellissima, bionda e con un corpo perfetto. Penserai che non potrei chiedere di meglio, giusto? Invece, non so perchè, ma ultimamente non faccio che pensare a Rachel... Adoro come si muove, mi fa impazzire il suo sorriso e quando le ciocche brune le cadono sul viso. Quando canta, è come se la sua straordinaria voce entrasse dentro di me. Quando parla, dopo poco perdo il filo, ma almeno trovo una scusa per poterle ammirare il viso e guardarla intensamente negli occhi. In realtà, lo faccio spesso a lezione, ma appena mi vede volgo lo sguardo altrove.
Nella mia vita mi è sempre mancata una figura paterna che mi guidasse, un punto di riferimento che sarebbe stato sempre lì per me. Infatti, mio padre è morto talmente tempo fa che neanche ricordo come fosse... E' morto con un fucile in mano, una divisa militare sporca di fango e sangue ed una bomba crudelmente piovuta dal cielo e atterrata accanto a lui. Vorrei tanto che fosse qui con me, anche semplicemente per le piccole cose. Vorrei che fosse qui con me per vedere insieme una partita di football, per esultare e supportarmi nelle mie di partite, anche per sgridarmi per i pessimi voti scolastici e per ascoltare i consigli paterni su come conquistare una ragazza che non avrei mai seguito. Vorrei che si fosse travestito da Babbo Natale quando ero bambino, vorrei che mi potesse abbracciare il giorno del mio compleanno e vorrei vederlo piangere tra la folla di genitori quando mi diplomerò.





Finn Hudson 2013

Sono Finn Hudson.
Mi sono diplomato con voti appena sufficienti, non frequento l'università e lavoro come meccanico in un'officina. Appare abbastanza squallida come vita, non è vero? Beh, in realtà lo è ancora di più di come può apparire. Infatti, mi sono da poco lasciato con Rachel, quella ragazza con cui mai avrei immaginato di potermi dividere. Quando, poco tempo fa l'ho vista, dentro di me ho detto "Wow". Ricordo ancora quando era quell'irritante piccoletta piena di sè che portava vestiti simili ad una divisa di un collegio femminile in versione rosa. Adesso, invece, è diventata una donna, in tutto il suo splendore. Certe notti, mi sveglio e porto un braccio dall'altro lato del letto, convinto di cingere Rachel ed abbracciarla. Ma ormai lei appartiene al passato, nonostante sia un meraviglioso ricordo. Ora devo concentrarmi sul presente perchè momentaneamente la mia vita non ha nessuna direzione. Non so dove poggiare il piede, se andare a destra o sinistra, dove andare, cosa fare. Ho sempre la sensazione di non valere abbastanza, di non bastare, di non contare più di tanto, di non servire a nulla. Mi sento un fallito. Sì, è questa la parola più adatta... Un fallito.
Fortunatamente, sto dirigendo il nuovo Glee Club che porta un po' di sorrisi e luce alla mia infelice vita. Mi piace vedere questi ragazzi così pieni di talento, ma soprattutto di sogni, di speranza, di ambizione. Mi ricordano esattamente come ero io quando frequentavo il liceo e mi accorgo di quanto darei per poter stare al loro posto, per potervi ritornare e riviverlo.

   
 
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