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Autore: Lorpo_RollingStones    07/01/2013    2 recensioni
Innanzi tutto volevo mettere le mani avanti e dire che questa è la mia prima fan fiction su efp e credo che sarà molto molto molto molto lunga (ovviamente se la fan fiction piacerà :),detto questo inizio col dire che questa fan fiction si basa su un personaggio che ho inventato io e con cui ho giocato sin da quando avevo 9-10 anni.
Nel corso della storia questo personaggio avrà un ruolo fondamentale ma adesso partiamo con il prologo ovvero...la nascita......
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Capitolo 2- Destini Incrociati

 

Grazie a chi ha messo la storia nelle seguite, a chi legge in silenzio, grazie a “liamspowah” che ha recensito per prima :) e ovviamente un salutone e un ringraziamento a “SilverKiria” con cui ho sempre delle discussioni molto interessanti e illuminanti per la mia storia.

 

Ah ricordo a tutti che il “Black Manor NON è IL PLAGIO del “Malfoy Manor”, che altri autori su efp hanno già menzionato nelle loro storie ho solo cercato un sinonimo inglese più appropriato di “Castle”

Buona Lettura :)

 

 

 

31 Ottobre 1981

 

3 Anni dopo...

 

Molte cose erano cambiate dalla terribile sera di 3 anni prima, innanzi tutto il potere di Voldemort era aumentato a dismisura e molti maghi appartenenti all'Ordine della Fenice erano caduti per mano sua o per quella dei suoi “Mangiamorte”.

Ripensando a tutti gli omicidi da lui commessi in questi anni a Tom veniva da ridere.

Tom... da quanto tempo non sentiva pronunciare quel suo sudicio nome da babbano?? probabilmente dai tempi di Hogwarts.

Non che ne sentisse la mancanza, aveva sempre odiato il suo nome, come del resto aveva sempre odiato la persona da cui aveva preso quel nome...suo padre.

-P..pp..Padrone?-.

Una voce balbettante e impaurita lo risvegliò dai suoi pensieri.

-Che cosa c'è, Codaliscia?-

-M-mi ch-chiedevo dove fossimo diretti?-

-Ebbene.. a cosa ti serve saperlo Codaliscia...dubiti forse di me? - Rispose Voldemort con una voce che fece gelare il sangue al povero Peter-.

-N-no mio signore-.

-Bene, comunque se sei così curioso...Prima di andare a “sterminare i Potter”(questa parola fece perdere quel poco di colore che rimaneva sulla faccia di Minus), devo passare da dei miei fedeli Mangiamorte, per...ehm Fargli un favore!-

Detto questo cominciò a ridere e a ridere ma non con una risata simpatica, come quando si ride ad una battuta, no in quella risata non c'era la minima traccia di allegria o divertimento, era solo...MALE.

 

 

 

 

Al Black Manor c'era aria d'attesa come nelle grandi occasioni, e ognuno degli abitanti cercava di ingannarla a modo suo.

Aghata era seduta sul divano e giocherella va con la sua bacchetta, trasformando prima il carbone in un ragno e poi una matita in un piccolo serpente.

Narcissa, invece, era seduta su una seggiola in salone, rigida, spaventata.

I suoi più profondi timori si erano rivelati esatti, e, di li a poco, si sarebbero avverati.

Bellatrix, dal canto suo, era la più tranquilla, per lei quello che stava per avvenire era una cosa normale, (sacrosanta), pensava.

Comunque, in casa l'aria era molto tesa, ma se c'era qualcuno che era molto tranquillo, quello era il diretto interessato della “Grande Cosa” che stava per avvenire.

Infatti in una delle enormi camere al piano di sopra, un bambino, sui 3 anni era disteso sul letto, e si divertiva a far levitare il suo Gufo: Ambrosius, e altri oggetti della stanza.

Marcus non era un bambino di 3 anni qualunque, si è vero..era un mago, ma nessun mago di quell'età era in grado di far levitare una semplice piuma, figuriamoci un gufo o un libro!!

Il ragazzo non sapeva cosa lo attendeva, ma quando sua madre lo chiamò, lui scese dal letto e si avviò...

 

Lord Voldemort entrò nel salone, portando dietro di se un gelo invernale e un impaurito Peter Minus.

-Aghata,Bellatrix,Narcissa...ebbene, sono arrivato, come mi avevate chiesto...Lui dov'è?-.

-Mio signore, Marcus sta arrivando, è al piano di sopra..ma...se posso permettermi, che ci fa lui qui??-

Era stata Bellatrix a parlare, evidenziando l'ultima frase con una voce schifata.

-Sia da il caso Bella, che Codaliscia sia stato molto utile, più di te in effetti...Grazie a lui stasera riuscirò finalmente a porre fine ai miei tormenti, stasera andrò dai Potter e li ucciderò, 1 per 1..se sarà necessario-.

Le tre donne si guardarono, una più stupita dell'altra.

-Eccezionale Mio signore finalmente vincerà, non è vero...Narcissa-.

Disse Aghata.

-Certo, è fantastico mio signore-. La voce di Narcissa era roca e bassa, al solo sentire di questa notizia, era diventata più bianca di quanto non lo fosse mai stata prima.

Si udirono dei passi, e in men che non si dica Marcus era lì, in mezzo a loro con uno sguardo curioso e spaventato allo stesso tempo.

Quando Voldemort vide il bambino che era appena entrato nel salone, assunse un espressione di puro godimento, capì immediatamente che il potenziale magico non si era affatto fermato, era cresciuto ancora e ancora...

Quando Marcus smise di camminare, calò in silenzio, un silenzio strano, pieno di tensione.

Tutti lo fissavano, in attesa che succedesse qualcosa.

Ma dato che non stava accadendo niente Aghata parlò: -Marcus, cosa fai li impalato?? fai al tuo Signore gli onori di casa.-

Marcus si riscosse dal brutto sogno che stava vivendo e si inchinò fino a toccare terra

-B-benvenuto in Casa Black m-mio Signore,è un onore poterla conoscere!

Marcus tremava e non osava alzare gli occhi.

-Alzati...Marcus-

Sentire il suo nome pronunciato con quella sua voce agghiacciante, lo fece tremare, ma cercò di raccogliere tutto il coraggio che gli rimaneva e si alzò guardandolo negli occhi.

Era molto peggio di quanto si aspettasse, era alto e molto magro, la faccia senza un briciolo di carne. Il cappuccio nero appuntito che come sempre era tirato su, e infine gli occhi... quegli occhi che avevano gelato il sangue ad un sacco di persone, rossi, come il sangue.

Marcus rimase senza parola-

-Si, lo so, non sono più bello come una volta, sei per caso rimasto senza parole?-

Nella sua voce non c'era la minima traccia di divertimento.

-Ma non ti preoccupare, non ci sarà bisogno di parlare...Bellatrix, legalo-.

Bellatrix prese la bacchetta e con un incantesimo legò suo fratello al tavolo della cucina.

Il bambino cercò di divincolarsi, ma non ci riuscì.

-Non ti preoccupare, Marcus, dovresti essere onorato pochi maghi sono degni di portare il mio Marchio.-

-No- Gridò Marcus-

-Shh, sarò veloce Marcus, ho cose ben più importanti da sbrigare, come uccidere i Potter.

Marcus urlò e urlò ma niente sarebbe servito, e lui lo sapeva.

Aghata era in attesa, molto annoiata, Bellatrix era emozionatissima, non stava più nella pelle.

Narcissa piangeva, probabilmente più di Marcus, cercava di nasconderlo..ma semplicemente non ci riusciva!! amava suo fratello e vederlo soffrire così fu angosciante.

Voldemort si avvicinò a Marcus con la bacchetta pronta

Le urla del bambino si fecero più intense ma ormai lui era vicino e poi..tutto accadde molto in fretta, Voldemort avvicinò la bacchetta al braccio sinistro di Marcus e sussurrò:

-Morsmorde-, ci fu un lampo verde e Marcus sentì il dolore più forte che avesse mai provato... si, sua sorella l'aveva torturato spesso con la Cruciatus, ma niente era paragonabile a quel dolore.

Il ragazzo guardò il suo braccio sinistro, un enorme teschio nero scintillante aveva al posto della lingua un serpente... e. finalmente svenne.

 

 

 

Quando si risvegliò. Marcus era in camera sua sotto le coperte, Narcissa gli aveva portato un bicchiere di succo di Zucca e un piatto di salsicce, guardando quel vassoio il ragazzo sorrise, in fondo qualcuno che gli voleva bene c'era.

Subito dopo però si ricordò del suo braccio sinistro, lo guardò e si accorse che pulsava forte lo guardò per qualche secondo, ma all'improvviso si bloccò e un dolore allucinante lo invase, dentro la sua testa si alternarono immagini confuse

e allora decise di abbandonarsi sul letto e chiuse gli occhi...

Quando li riaprì la scena era cambiata, non era più in camera sua era in una strana camera, piena di giochi e una donna dai capelli rossi lo stava abbracciando, strano... la donna stava piangendo.

Il suo piagnisteo venne interrotto da un tonfo che riuscii ad udire, anche se proveniva dal piano di sotto, anche la donna se ne accorse e così, continuando ad

abbracciarmi, parlò: -Harry tu sei tanto amato,tanto-

Ma che diavolo le prendeva, lui non si chiamava Harry!!

-Sii forte Harry, sii forte!-

Marcus non capiva, era tutto molto confuso, ma per quando provasse a parlare con la donna, non riusciva ad emettere alcun suono.

Un secondo dopo qualcuno buttò giù la porta ed entrò con una bacchetta in mano.

Quando Marcus lo riconobbe gridò forte, disse alla donna di scappare, di mettersi in salvo.. ma lei non l'ascoltava.

Poi Voldemort parlò- Spostati, sciocca-

Ma anche allora la donna non si mosse, dio che coraggio, non aveva mai visto una donna così coraggiosa.

Voldemort rise, levò la bacchetta e gridò – Avada Kedavra!!-

-Noooooooo-

La donna cadde a terra, morta.

Piangeva, piangeva per una donna che neanche conosceva, ma non aveva tempo di pensare lui si avvicinava sempre di più sino a quando levò la mano e urlò lo stesso incantesimo di qualche secondo prima, ma questa volta non accade quello che Marcus si aspettava, la maledizione lo colpì ma non lo uccise, ed in fine, Marcus si risvegliò davvero, era nel suo letto e l'ultima immagine che ricordava era quella di un Voldemort che scompariva.

Pensò e pensò per ore e alla fine capì, capì che quello che aveva vissuto era accaduto veramente, e, solo allora, capì le parole di Voldemort: “ho cose ben più importanti da sbrigare, come uccidere i Potter”.

Ma certo, quelli erano i Potter e Voldemort era li per lui, IL BAMBINO, prima di ucciderla, ha intimato a sua madre di spostarsi, il che vuol dire che l'obbiettivo era lui, HARRY!!

Cercò di calmarsi e analizzò la situazione, c'erano due cose di cui era certo: La prima, era che Voldemort era scomparso, e la seconda, era che lui, Harry, era vivo e stava bene.

Marcus sentì i passai di sua madre che si stavano avvicinando, così si buttò sotto le coperte e fece finta di dormire.

Quando i passi allontanarono, si rialzò e pensando a quello che aveva appena vissuto pensò: “Io ti troverò Harry Potter, e ti proteggerò, dovunque tu sia”

Subito dopo, Marcus, si addormentò sul serio e si svegliò solamente l'indomani.

 

 

Grazie per chi legge,mette nelle seguite e recensisce questa storia.

Questo è un capitolo importante per la storia, è il penultimo prima dell'incontro con i nostri personaggi principali quindi abbiate un po' di pazienza grazie,

ah, per vostra informazione non sono una ragazza, come qualcuno mi aveva scritto nelle recensioni :)

Grazie!

  
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