08/01/2013
2 recensioni* Un bussare alla porta mi distoglie dai miei pensieri.
-Avanti- Dico con voce annoiata.
Dalla porta sbuca la testa di mio fratello.
-E' permesso?- chiede con un sorriso.
-Oh, Joshua… certo, certo entra pure.-
Mio fratello entra poi rimane impalato al centro della stanza con un sorriso imbarazzato e mordendosi le labbra nervoso.
-Dimmi pure Josh, c'è qualcosa che vuoi dirmi? Vuoi qualcosa?-
-Ehm..- comincia mio fratello -Semplicemente non so cosa fare e volevo un po' di compagnia, io… mi annoio e... beh, volevo un po' parlare tutto qui-.
Rido e guardandolo divertita gli dico -Di cosa vuoi parlare?- -Io… non so, è da tanto che non parliamo da fratello e sorella, non pensi anche tu?
-Josh, cosa succede? Sei strano, lo sai che a me puoi dire tutto-.
-Mi mancavi-. Mi dice semplicemente e con un'alzata di spalle.
A quel punto io gli sorrido malandrina poi gli vado incontro baldanzosa, gli metto un braccio attorno alle spalle e gli dico -Forza, andiamo a divertirci-.
Arrivati all'uscio della porta lo lascio e comincio a correre verso la spiaggia -Chi arriva per ultimo al mare dovrà scontare una penitenza- urlo.
-Ehi, non vale!- Mi urla si rimando lui. Comincia a corrermi dietro. Corriamo ridendo e spintonandoci. Lui mi afferra per la maglia e mi fa cadere sulla sabbia, io lo afferro per il piede e cade sopra di me, rotoliamo a terra ingaggiando una piccola lotta. D'un tratto ci fermiamo, ci guardiamo e ridiamo spensierati, felici, come poche volte lo siamo stati. Ci distendiamo sulla sabbia e lui mi fa improvvisamente serio.
-Sai la scuola in cui andiamo quest'anno? Quella in Inghilterra, Hogwarts mi sembra si chiami-.
-Mmmmh si si-.
-Ecco lo sai chi andava in quella scuola?-.
-No, chi?-.
-Mamma e papà-.
-Davvero?-.
-Si, secondo me potremmo saperne di più su mamma, su…-. Si interrompe deglutendo. -Su come è morta e com'era, papà non ci parla mai di lei, non abbiamo nemmeno delle sue foto-.
-E' vero-. Rispondo pensierosa.
-Sai? Quella scuola l'hanno frequentata anche Voldemort e Silente-.
-Lo so, e Silente ne è il preside, testone-.
Lui mi guarda esaltato dicendo -Nooo, davvero? Che cosa figa-.
Rido dandogli una sberla in testa.
-La prossima settimana dobbiamo andare a Diagon Alley, un paesino vicino a Londra per acquistare le cose della scuola. In questa settimana dovremo riprendere in mano il nostro inglese, è da tanto che non lo parliamo-.
-Si, hai ragione-.
Ce ne stiamo in silenzio per un po', con il vento che ci sfiora i capelli, non un silenzio imbarazzato, un silenzio piacevole e ricco di significati.
-Ally, ho paura-. Esclama lui d'un tratto.
-Ah si? E di cosa?-.
-Io… Non lo so-. Si gratta la testa e alla mia risata mi guarda offeso e dice -Davvero sai! Non so, a volte ho così paura, così paura che mi viene da piangere e sento come un peso enorme nello stomaco, sono in ansia e la cosa altamente preoccupante è che non so per cosa-.
Lo guardo teneramente -Ti capisco Josh, anche a me succede, penso che sia normale-.
-Allora che schifo la vita-.
Rido e rispondo -Ci sei arrivato adesso-.
-No, ma in questo periodo mi capita di pensare di più, mi faccio mille seghe mentali, normalemente non mi succede-.
-Tu che pensi? Wow- Gli rispondo ridendo, lui mi da un pugnetto sul braccio e mi chiede dal nulla
-Ally, tu ci credi all'amore cioè sei mai stata innamorata?-
Rido e rispondo -Josh, che tu chieda a me se sono mai stata innamorata è assurdo-. Anche lui ride poi mi guarda intensamente e mi dice -Ma ci credi?-.
-Non lo so, diciamo che ora come ora no, ma penso che bisogna provarlo veramente per crederci-.
-Ah, ok-.
-Josh, cosa succede, non è da te fare queste domande-.
-Boh, niente ti ho già spiegato, era per sapere-.
-Se c'è qualcosa o qualcuna me lo dici, vero?-
-Ovviamente e quando tu ti sarai innamorata per davvero, quando lo saprai me lo dirai, vero?-.
-Beh, se succede si-.
Gli sorrido poi mi alzo e gli dico -Forza, vieni sono già le otto di sera e sto morendo di fame-.
Ci alziamo e ci incamminiamo verso casa.
-Forza, muovetevi siamo tremendamente in ritardo, in teoria dovevamo essere già lì adesso-. Urla mio padre arrabbiato mentre io e mio fratello corriamo mezzi nudi per la casa cercando vestiti e litigando per il bagno.
Sono passate due settimane dalla conversazione abbastanza insolita con mio fratello e siamo già stati a Diagon Alley a fare i nostri acquisti, inoltre ci siamo presi degli animali da compagnia e, mentre mio fratello si è preso un banalissimo gatto io mi sono presa un bellissimo e originalissimo pappagallo che ho chiamato Allias. Subito dopo la gita a Diagon Alley nostro padre ci aveva annunciato che saremmo andati in giornata ad Hogwarts per conoscere velocemente i professori e per fare un giro della scuola. Ed ora eccoci qua, con la sveglia che non ha suonato, all'ultimo minuto a prepararci.
Riesco a conquistarmi il bagno e mi infilo la gonna poi, guardandomi allo specchio quasi non urlo.
Sembro gollum: ho due occhiaie enormi, dei capelli che sembrano quelli di Tarzan e la pelle bianca cadaverica. Velocemente con un colpo di bacchetta mi sistemo i capelli poi sto cominciando a truccarmi che sento la voce alterata di Josh -Se non esci da quel c**** di bagno giuro che sfondo la porta-.
-Un attimo-. Rispondo urlando. Mi trucco in fretta e furia poi mi guardo allo specchio, posso ritenermi soddisfatta del risultato. Esco dal bagno dove c'è mio fratello in mutande, mi lancia un'occhiata assassina poi entra sbattendosi dietro la porta. Raggiugo l'uscio dove c'è mio padre nervosissimo.
Dieci minuti dopo ci raggiunge Josh in giacca e cravatta. Rido vedendolo così elegante e lui alzando le spalle sbotta -Che c'è? Devo fare bella figura il primo giorno-.
Mio padre con tono burbero dice -Se questo bastasse a rimediare il ritardo enorme che abbiamo ben venga. Poi ci sporge il braccio, noi lo prendiamo e ci smaterializziamo.