Cara me stessa,
stanotte non ho dormito, sono stata sveglia fino alle tre.
Ma quando mi sono addormentata ho fatto un sogno bellissimo: ero adulta, e c'era un bambino che mi chiamava 'mamma', e accanto a me un uomo, mio marito.
Mi sono svegliata con le lacrime agli occhi.
Stanotte ho pianto,era un pianto strozzato, in modo da non farmi sentire da nessuno.
Stamattina a scuola mi hanno chiesto se mi fossi fatta una canna, per via dei miei occhi stanchi.
Stanchi di tutto. Di tutto quello che mi circonda.
Sono stanchi loro, e lo sono anch'io.
Voglio andare via, fuggire da tutto questo schifio.
Mi sento rinchiusa in una bolla, la mia vita è autonoma.
Scuola, casa, studio, crisi. La notte. Sempre.
Ho bisogno di mandare via questo dolore struggente, perché mi voglio sentire libera, libera di poter dire: 'sto bene, finalmente, davvero!'.
Perché mi sento persa, persa da me stessa. E sola.
Stamattina ho detto a mia madre che non ero riuscita a dormire, che mi facevano male le gambe. Lei mi ha risposto: 'stai troppo tempo al computer'.
Mamma, se fosse quella la causa, ti assicuro, che mi ci staccherei, che mi dedicherei ad altro. Che non soffrirei così.
Con lei oggi ci ho scambiato solo alcune battute, ma non è successo niente, e non succederà niente.
L'ho capito, a lei non le interessa la nostra amicizia, o per lo meno non lo fa notare. Per niente.
E io muoio dentro. Ancora.
Baci, Hope.
Ps: If you're lost and alone, or you're sinking like a stone, carry on .