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Autore: herm85    28/07/2007    2 recensioni
Una fic nata per caso : vede un Hermione cresciuta e un Draco che non capisce molto neanche di se stesso....e se un giorno fossero coinvolti in qualcosa che li costringa e rendersi conto della persona che si ha davanti??? beh tutto resta da scoprire..basta leggere no?
Genere: Romantico, Commedia, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 6

 

 

 

Capitolo 6°

 

 

Aveva la fronte poggiata sul banco con le braccia lasciate penzoloni ai lati della sedia.

I boccoli castani ricadevano morbidi sul legno formando una mezzaluna e lasciando il collo da cigno bianco ed esile completamente scoperto.

L'aula completamente vuota tranne lei trasudava di antico e di magia.

L'alta finestra faceva ricadere proprio su di lei fasci di luce.

Lentamente, per non avere un giramento di testa, tirò su il capo ad occhi chiusi. Era stanca e provata. Si lasciò ricadere sul poggia schiena della sedia, sentendo un leggero brontolio provenire dal suo ventre piatto.

Le sfuggì un risolino: si era completamente dimenticata che in fondo era umana e si doveva nutrire, mica come la sua migliore amica. Da due anni a questa parte, Silente aveva iniziato ad accettare studenti che prima non avrebbero avuto il permesso di entrare in una scuola di Magia in Inghilterra,e tra questi c'era una ragazza Serpeverde. Ma la sua vera identità era nota solo a lei, Hermione, che aveva legato con colei che l'aveva aiutata a risollevarsi in periodi bui, come il tradimento del suo primo fidanzato al quinto anno, un certo Micheal Hernam, la battaglia al ministero della magia alla fine di quello stesso anno, le continue ferite che Ron le infliggeva con il suo comportamento e con la sua storia con Lavanda Brown in sesto. Beh adesso Hermione si era resa conto che quella era stata solo una mal'interpretazione di certi atteggiamenti e frasi e una semplice infatuazione a livello fisico, ma non poteva non ammettere che all'epoca era veramente ridotta in uno stato pietoso.

Con un sorriso ancora più ampio rivolse un pensiero alla sua migliore amica.

Christine

Si alzò allora dalla sedia e iniziò a vagare per l'aula.

All'interno vi erano sette grandi armadi, uno per ogni anno. Si diresse pacatamente verso quello su cui c'era inciso: "Anno primo".

Lo aprì sorridendo: erano passati sette anni, tanta acqua sotto i ponti, tante avventure, tanti pianti, sorrisi, vittorie, sconfitte, amori e amicizie...

Fra le tante cianfrusaglie accatastate c'era un grande scatolone stracolmo di bianchi cuscini. Ne prese in mano uno, ricordando perfettamente la sua lezione di Incantesimi il giorno di Halloween, quando il professor Vitius aveva insegnato alla sua classe il Wingardium Leviosa.

Lampi di immagini affollavano la sua mente: le risate di quelli che non ci riuscivano, la sua correzzione da perfetta saputella a Ron, dalla quale ne sfociò la loro prima litigata e la prima volta in cui lui e Harry le avevano salvato la vita da un Troll di montagna.

Rimise a posto il cuscino e richiuse l'armadio riscoprendosi a canticchiare a bocca chiusa la melodia di una canzone babbana di origine italiana, che l'anno prima le aveva fatto conoscere e amare Blaise.

 

"Cerco su ogni volto un ricordo e sembra che il tempo non sia mai trascorso e un brivido chiude lo stomaco rimango incredulo e so che le emozioni non muoiono mai...

E non so se sorridere io non so cosa può succedere so che voglio vivere fermando il tempo e guardarlo in un fotoricordo... "

Lei scelse di sorridere, perchè la vita scappa via veloce e rea, non ti aspetta, fugge e basta.

Fu riportata alla relatà dal pendolo dell'orologio della scuola che scoccava otto rintocchi, riportando la vita su tutto il castello, segnando l'apertura della sala grande.

Sospirando decise che sarebbe stato inutile andare a mangiare, per poi arrivare in ritardo. Le lezioni sarebbero iniziate solo una mezzora dopo, perciò si risedette aprendo il volume di incantesimi rileggendo un paragrafo su una particolare branca dell'incantesimo Oblivion. Questa parte un pò misteriosa dell'incantesimo, che in pochi sapevano usare, prevedeva una perdita di memoria temporanea, così da poter riacquistare il ricordo dopo un periodo di tempo prestabilito e senza farlo capire. Sicuramente molto più affidabile di un pensatoio, si ritrovò a pensare Hermione.

Nella lettura si tormentava un ricciolo con le dita, arrotolandolo e poi lisciandolo, con movimenti scanditi da una vecchia regolarità. Improvvisamente si ritrovò davanti a se una tovagliolo con dentro un cornetto alla marmellata di albicocche, la sua preferita, e un bella tazza ampia e grande ricolma di ottimo caffè fumante.

Alzò gli occhi estasiata e si ritrovò di fronte il suo migliore amico, Blaise, mezzo-italiano, sangue puro come oro zecchio e una carnagione mediterraneo che formava un connubio perfetto con i suoi capelli corvini e i suoi occhi cobalto.

-Oh grazie Blaise. E' giusto quello di cui avevo bisogno- esultò calorosamente Hermione.

-Di niente, piccola- rispose con il suo timbro possente. Le sorrideva, ma dietro quella mostra di denti smaglianti, c'era l'ombra della rabbia e della delusione.

-Ehi tutto bene?- chiese lei leggermente proccupata.

-No no, niente di preoccupante. Ho litigato con Draco: sono soltanto molto deluso. Si è comportato come un ragazzino e diciamo che questa è stata la più grande litigata che abbiamo mai fatto e dire che non so neanche bene quale sia il motivo...è proprio un cretino, ma l'ha fatta grossa...-rispose Blaise passandosi una mano fra i capelli e sedendosi di fianco la Grifoncina.

-Mmm-la ragazza si fece pensierosa- e si può sapere cosa ha scatenato la tua delusione, o forse è meglio che non lo sappia?-

Blaise scosse la testa: -Non è che è meglio che tu non lo sappia Hermione, è che..-sospirò- non lo so..diciamo che è anche molto frustante e imbarazzante-

Hermione lo guardò con degli occhioni da cerbiatta senza parlare. Blaise abbozzò un sossirso, sbuffò con aria abbastanza contrariata e poi si arrese.

-E va bene..insomma stamattina l'ho trovato sulla torre di astronomia e abbiamo iniziato a parlare: era molto scontroso e mi ha anche chiamato per cognome, Herm, non l'aveva mai fatto.- si fermò e poi sbottò- Herm non puoi capire ha iniziato a farneticare che era meglio che andassi a salvare la donzelle innocenti e che tanto avevo chi mi avrebbe consolato. E tu penserai che dopo si sarebbe fermato...invece no, mi ha detto che almeno gli avrei potuto rivelare che io avessi una storia con...- e lì si bloccò diventando leggermente paonazzo.

Herm lo guardava senza capire molto e lo spronò ad andare avanti: -Con?-

-Ehm con te- sussurrò lui, mentre la grifondoro strabuzzava gli occhi e scoppiava a ridere.

-Ahahahahah e quando l'avrebbe inventata questa cosa?Ahahaha ma ha davvero qualche problema...oddio mi fa male la pancia..ahhahah-

-Shhh Herm non fare casino!Ci ha visti che ci davamo un bacio a stampo in biblioteca...e devo dire che è un emerito coglione...ha pensato che stessimo insieme..c'è ti rendi conto???Io e te???Senza offesa, per carità tu sei bellissima, ma , o cavolo, tu lo sai chi mi piace e..e...-adesso Blaise balbettava come non mai e intanto Hermione rideva senza ritegno poi d'un tratto prese a fare l'imitazione di Blaise:

-Ah mia dolce Christine, sei la mia stella, la più lucente di tutto l'universo...Oh mia amata...-

-Basta Herm non sei affatto simpatica! Smettila di ridere e di farmi il verso- berciò Blaise ora infastidito.

-No Herm continua voglio sentirlo anche io dai!-una voce femminile proruppe nell'aula, facendoli sobbalzare nelle sedie. Blaise si girò di scatto alzandosi.

- Oh ciao Christine, come mai già in aula?- le chiese cercando di assumere un aria innocente.

-Beh a dire il vero non è poi così presto: sono ora le 8:20- sorrise scuotendo la testa e andando verso Hermione - Ciao Secchia o ormai devo dire "Miss-Granger-non-saluto-più-le-amiche-perchè-dormo-con-un-purosangue-biondo-di-Serpeverde-Secchia", eh?-la additò con un cipiglio divertito.

La Grifondoro scoppiò a ridere alzandosi a sua volta dalla sedia per abbracciarla: -No no per carità Christ, chiamami come vuoi ma non ricordarmi con chi dormo!Piuttosto, brutta scimmiotta di Serpeverde, perchè non mi sei venuta a trovare, eh?Tu hai più familiarità con quel cavolo di dormitorio- Herm sorrise sciogliendo l'abbraccio e riaccomodandosi sulla sedia facendo sedere ai suoi due fianchi Blaise e Christine.

La classe si stava riempiendo, tutti chiaccheravano per conto loro e finalmente arrivarono anche Harry e Ron, che si diressero subito dalla Grifoncina.

-Ciao Herm, Christy, Zabini, come va?-dissero in coro i due, tanto che dopo pochi secondi tutti e cinque scoppiarono a ridere e presero a parlare insieme della giornata precedente e del difficle tema assegnato loro da Piton sugli effetti e le controindicazioni sull'uso della pozione Riflettente e Abbacinante. Ron fece una battuta sul professore e di nuovo risero come pazzi, quando all'improvviso Blaise cessò di ridere vedendo Draco entrare nell'aula con un aria al quanto tetra.

La serpe bionda passò davanti ai tavoli occupati dai ragazzi senza dire una parola e lo stesso Blaise assunse uno sguardo cupo.

Poi il silenzio cadde nell'aula, era entrato il professor Vitius, che iniziava ad arrampicarsi su dei tomi per poter essere visibile al resto della classe.

Fu una lezione teorica e la maggior parte si annoiò, iniziando così a giocare con il compagno di banco a tris.

Solo la Grifondoro prendeva appunti, ma ogni tanto si poteva vedere come sorridesse senza alcun motivo preciso e sghignazzasse divertita da sola. Da ciò si intuiva perfettamente che nonostante continuasse a prendere appunti, aveva la testa da tutt'altra parte.

Le due ore passarono abbastanza lente, ma alla fine sentirono il beato trillo della campana, nuovo metodo babbano adottato quell'anno, che segnava la fine della lezione.

Hermione iniziò a sistemare la sua roba, mentre Blaise si alzava stiracchiandosi e Christine sbadigliava con la sua innata eleganza.

Harry e Ron salutarono la Grifoncina e le auguravano buon pranzo, visto che avrebbe mangiato al solito tavolo a parte.

Lei si avviò in Sala Grande con Christine.

-Allora, come ti sembra?- iniziò quest'ultima.

-Mh-sbuffò l'altra- come vuoi che sia, un casino!Pensa Blaise ci ha pure litigato!- Christine strabuzzò gli occhi: in due anni che era lì non li aveva mai visti litigare, o almeno sul serio, a volte lo facevano per scherzo solo per movimentare le acque nei dormitori.

-Ma stai dicendo sul serio?-

-Si Christ, solo che non ho capito bene il motivo...Beh dai ci vediamo appena dopo pranzo ok?Vado a mangiare!-le baciò la guancia e poi si diresse verso il suo posto.

°°°°

Silente aveva il suo solito sorriso sornione, nascosto in parte dall'argentea barba.

Hermione si sedette al tavolino e si servì da mangiare.

Era intenta a piluccare un pò il cibo nel piatto, quando sentì la sedia di fronte a lei spostarsi e accogliere il suo avventore.

Non alzò lo sguardo: ingoiò una forchettata di pasticcio, che stava ancora tutto nel piatto, finì di bere il suo succo di zucca e stava per alzarsi quando il Serpeverde si decise a parlare.

- So che la mia presenza ti disgusta,e ciò è pienamente ricambiato, ma puoi anche finire di mangiare!-

-Non ce ne è bisogno, non ho fame, perciò me ne sto andando, Malferret. Ti libero della mia pressante presenza-

Si alzò con modi affettati dal tavolo e prese la sua borsa. Per uscire dalla sala, passò vicino al tavolo Shlyterin, scoccò uno sguardo eloquente a Christine e se ne andò.

Poco dopo anche la ragazza lasciò il tavolo.

-Blaise, io vado da Herm. Buon appetito-disse lei mentre raccoglieva le sue cose.

- Ehi ma non hai mangiato nulla, vuoi che ti tenga qualcosa?Mi chiedo come fai a vivere mangiando sempre pochissimo!-

-No grazie Zab!Mangerò qualcosa più tardi- rispose e sotto l'occhiata inquisitoria del ragazzo per farlo contento, sgusciando via dalla panca, portò con se anche una bella e grossa mela rossa. Gli fece l'occhiolino e sparì.

°°°°

L'aria di Novembre era fredda e penetrante e già si poteva sentire nell'aria il profumo di una nevicata fuori stagione. Nonostante ciò si potevano scorgere due ragazze belle da mozzare il fiato, le più famose lì ad Hogwarts per motivi differenti, una la strega più brillante l'altra quella che aveva collezionato più cuori infranti che altro, stare lì a godersi il venticello gelido che spazzava via le foglie degli alberi.

Sembravano così diverse, ma un qualcosa di incredibilmente profondo le univa: una forte amicizia.

Regnava il silenzio fra le due, ma non era uno di quelli pesanti, che continuano a scorticarti l'udito, era un silenzio di rispetto nei confronti dell'altra.

Tutto era calmo, solo ogni tanto l'acqua del lago era increspata dal movimento leggero dei tentacoli della Piovra Gigante, quando la Grifondoro ruppe il silenzio.

-Io non so proprio spiegarmi come...-lasciò la frase a mezz' aria forse ancora alla ricerca delle parole giuste per continuare.

-Si?-la incoraggiò l'altra.

-Beh come mai abbiano litigato...cioè voglio dire...mi dispiace molto per Blaise, era molto turbato questa mattina, anche se come sai cerca sempre di non darlo a vedere...-

-Io non mi preoccuperei tanto di ciò che si sono detti e che fa star male Blaise, piuttosto cercherei di capire dove sta l'interesse di uno nell'accendere quella discussione. Voglio dire, dopo quello che mi hai detto, le domande che mi farei sarebbero: perchè Malfoy ha attaccato così Zab?Perchè gli ha detto certe cose?Perchè sospetta certe cose?- rispose la Shlyterin, assumendo un espressione pesierosa.

- Ma infatti è proprio quello che mi sto chiedendo...poi questa notte il biondastro non è neanche tornato a dormire...mi sono addromentata sulla poltrona e quando mi sono risvegliata, sai sempre per il solito...emh...lo sai, no? Beh nella stanza non c'era nessuno, solo io- spiegò la Grifoncina.

-Mmm, non so che dirti Herm. Comunque per quell'altra cosa..devi riuscire a combatterlo, Herm, ci devi provare. Mi sembra peggiorato quest'anno, dormi sempre meno, hai sempre un aspetto tirato,insomma non sembri molto in salute.. Pensi che Harry non se ne sia accorto?E poi che farai se una di queste notti ti sveglierai di nuovo urlando e con te ci sarà Malfoy?Che cosa gli dirai?-

-Christ, tutto questo è da vedere...si hai ragione, perfettamente ragione dannazione e lo so, ci devo provare, ma se succederà e lui si intrometterà, gli dirò chiaro e tondo di farsi i fatti suoi, di farsi una vita privata e piuttosto che impicciarsi di quello che mi accade...-l'altra la interruppe.

-Si Herm hai ragione, ma devi evitare questa cosa..e lo sai...-

-Bhe allora farò in modo di stare il meno possibile in quella stanza, di andare a letto tardi e di concentrarmi su altre cose prima di addormentarmi!-

-Ah sei proprio una Grifondoro, cocciuta fino al midollo, sai che queste precauzioni non funzioneranno!-replicò la Serpeverde.

Hermione sbuffò - Senti Christ, non voglio litigare, hai ragione tu,ma adesso basta per favore...-

-Ok Secchia- le sorrise e l'atmosfera pesante che era inconsapevolmente caduta fra le due cessò nel giro di qualche innocente battuta.

°°°°

Dopo cena, Hermione si trovava in biblioteca, piegata su un voluminoso tomo e una lunga pergamena scritta fittamente con la sua grafia minuta e precisa.

Era intenta a vergare le ultime righe e avrebbe terminato il tema per Piton. Alla fine posò la piuma sul tavolo, si stiracchiò e si stropicciò gli occhi.

Era mezzanotte. Sarebbe stato abbastanza tardi?

Sospirò, non lo poteva certo sapere.

Picchiettò varie volte la testa sul tavolo, poi decise di raccogliere tutte le sue cose e di andare a dormire.

La Sala Comune verde-argento era vuota a parte per due o tre primini che stavano ancora studiando.

Entrò nella stanza singola di Malfoy. Lo trovò addormentato sul letto, sempre dal lato destro, supino con una mano sotto il cuscino e l'altra sotto la testa. I capelli biondi sparsi sul cuscino.

Posò la tracolla dei libri vicino la scrivania, prese la sua camicia da notte e andò in bagno.

Con la bacchetta accese alcune candele e iniziò a far scorrere l'acqua della doccia.

Il getto era forte e massaggiava le sue spalle minute, rimase lì sotto per alcuni minuti a godersi l'acqua calda sul suo corpo e a rilassarsi.

Poi uscì, indossò il suo babydool nero con le rose rosse e ancdò a dormire.

Le lenzuola di seta erano fresche e scivolavano leggere sulla sua pelle.

Poco dopo si addormentò e accadde di nuovo.

Si ritrovò come sempre nella Foresta, vagando alla ricerca di qualcosa. Poi di nuovo fu circondata da imponenti alberi e la senzazione di oppressione si fece sempre più forte, piangeva. Non sapeva se piangesse nel sogno o realmente calde lacrime le bagnavano le guance.

Nuovamente capì quello che sarebbe stato della sua vita e allora urlò, forte, sempre più forte, finchè non si ritrovò seduta di scatto sul letto.

Una mano diafana corse verso la sua spalla, affondando le mani nella sua carne.

Draco la fece girare verso di lui, la vide tremare, piangere. Ma ciò che lo scioccò di più fu vedere quegli occhi doro, di solito sempre così calmi e decisi, sgranare e crescere a loro interno un evidente paura e smarrimento.

-Mezzosangue, cosa è successo?Fai sogni premonitori come San Potter?-chiese Draco cercando di celare la sua apprensione.

Non ricevette risposta, la vide respirare profondamente, chiudere gli occhi e espirare.

Non si mosse, lasciò le sue spalle fra le sue mani e per la prima volta lui potè sentire la pelle d'avorio della ragazza morbida come velluto al tatto.

-No..non è successo niente. Scusami per averti svegliato in questo modo...mi dispiace...-la sua voce era flebile e a stento udibile. Non era da lei parlare e scusarsi in questo modo remissivo. Lui non credette per un misero istante a quelle scuse campate per aria.

Le scoccò un occhiata inquisitoria senza lasciarle le spalle, ancora leggermente frementi.

-Mezzosangue ti sembro cretino?Pensi veramente che me la bevo?-ringhiò in risposta.

-Beh fai come ti pare, credici non crederci, non mi cambia la vita- fece per togliersi le sue mani di dosso, ma non ci riuscì- Ora cortesemente vorresti lasciarmi?-

Draco serrò ancora di più la presa, così che Hermione dovette rinunciare a divincolarsi.

-No, non lo faccio. Ora resterai qui finchè non mi avrai spiegato cosa è succeso-

-Io non ho niente da dirti, ma che ti interessa se ho fatto un incubo. Sei insopportabile- sbottò la Grifondoro.

-Mai quanto te Granger, adesso parla!-ribbattè il biondo.

-No e il discorso si chiude qui. Adesso ho da fare!- e detto questo riuscì a divincolarsi e a scendere dal letto.

Di schiena sentiva gli occhi di lui trafiggerla, penetrarle nella pelle, come se volesse insidiarvisi al suo interno.

Rabbrividì impercettiblmente.

Con velocità calcolata prese i vestiti e andò in bagno.

Chiusa la porta alle spalle vi si appoggiò e scivolò seduta per terra. La testa ripiegata all'indietro e i suoi occhi che fissavano il soffitto.

Rimase lì immobile cercando di non pensare a niente.

Dall'altra parte della porta una ragazzo biondo, meschino e infingardo a cui non sarebbe dovuto interessare nulla delle sorti della mora chiusa nel bagno, si alzò dal letto e arrivato davanti il legno di noce vi appoggiò la fronte.

Chiuse gli occhi risentendo ancora nelle orecchie, nella sua mente un grido, forte, possente, profondo e pieno di paura. Un grido che sapeva di commiserazione e comprensione al tempo stesso. Un grido straziante e lacerante che lo piegò, tediato da mille perchè, da mille risposte non dette, da mille silenzi.

Cadde in ginocchio e poi si girò di spalle sempre appoggiato alla porta.

Spalle contro spalle, schiena contro schiena, cuore contro cuore e due battiti che risuonavano in sincrono.

 

 

°°°°

 

Ok eccomi qui!Chiedo venia per non aver aggiornato la scorsa domenica, ma sapete con l'uscita del 7°che sto leggendo le cose mi sono un pò scivolate di mano!^^' Purtroppo temo che anche la prossiam domenica non potrò aggiornare, perchè parto dal 2 fino al 6 per poco, ma in mezzo c'è domenica!XD

Comunque tornando al capitolo, spero vivamente vi sia piaciuto: non è stato facile scriverlo, come del resto tutti gli altri.

Ed ecco qui che entra un nuovo personaggio: Christine, ha fatto a cazzotti per entrare nella fic, ed entrare sparata nel bel mezzo del cap!

Poi Herm che ha gli incubi e Malfoy che vuole sapere perchè...e Balise?Blaisuccio nostro...povero cuoricino infranto..XD

Ok ora basta fare la sadica e straparlare.

Passo ai saluti:

Piperina:ciao!eh si ti ho lasciata così, ma spero che questo capitolo ti sia piaciuto!Lieta anche che ti abbia fatto piacere il tipo di rapporto tra Herm e Blaise!un bacio Herm85

Dark_angel:ciao!evviva un' altra lettrice!!Sono contentissima che ti piaccia una nuova Herm e poi ti quoto in pieno nel dire che Draco piace sempre!;) Spero che questo cap ti sia piaciuto un bacio Herm85

mars:Ciao!come vedi ho aggiornato e oddeo, me è troppo felice perchè ti piace la fic!eh si Herm e Blaise sono pucciosi..è difficle da stabilire quando sia nato un rapporto del genre fra i due, ma pensoc he sia facile da immaginare se si pensa anche a come spesso è disegnato il moro Serpeverde..a me piace così e poi ho sempre pensato che potessero essere davvero ottimi amici!;)E poi Dracuccio, povero cuciolo geloso!eh si ha esagerato veramente!Comunque so che l'aggiornamento non è arrivato prestissimo, ma ho fatto del mio meglio!Spero che la fic continui a piacerti un bacio Herm85

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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