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Autore: iwashere    09/01/2013    3 recensioni
Mini-long | St.Berry (Jesse St. James / Rachel Berry) | Missing moments | Regalo di Natale per Giulia.
Dal primo capitolo:
"Spero però, che ti ricorderai per sempre di noi e del nostro amore epico.
Perché io lo farò."
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessie St. James, Rachel Berry | Coppie: Jessie/Rachel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A Giulia, perchè c'è sempre speranza.

Kind of hope.


Cara Rachel,
mi sento un po’ patetico a continuare a scriverti, sai? Ma è più forte di me, l’unica persona con cui vorrei parlare ora sei tu.
Rivederti alle Nazionali è stato… illuminante. E’ stato come respirare di nuovo dopo tanto tempo in apnea.
Quando ho scoperto che due membri delle New Directions erano nel mio auditorium, durante le Provinciali, speravo che foste tu e Finn. Insomma siete i leader, perché avrebbero dovuto mandare qualcun altro? E invece c’erano solo Kurt e Mercedes – quando, esattamente, Hummel è diventato un uomo? A stento lo riconoscevo, anche se non l’ho ammesso.
Sono stato un coach molto severo, con i Vocal Adrenaline. Esigevo sempre il meglio, non gli lasciavo un attimo di respiro e li spremevo fino all’ultima goccia di energia. Hanno dato il massimo ad ogni performance e non mi hanno mai deluso – spaventato, forse, solo quando la mia voce principale mi si è rivoltata contro. Nemmeno oggi a Chicago mi hanno deluso, o fatto pentire di aver cominciato ad insegnare: abbiamo perso ma l’abbiamo fatto con dignità perché tutti hanno visto il nostro talento.
O il loro, almeno.
Mi sono chiesto tante volte se fossi stato un insegnante abbastanza bravo, abbastanza qualificato, se fossi semplicemente all’altezza. Ogni volta mi dicevo che forse ero ancora troppo giovane, che l’unica competenza che avevo erano i miei, di campionati nazionali.
Poi però vedevo persone come Wade, andare sul palco con una consapevolezza di sé e una voglia di essere sé stesso così grande, che credevo fosse anche un po’ merito mio.
Volevo vincere – perché lo sai, per me vincere è tutto – ma forse volevo essere un po’ come il professor Schuester: un’ispirazione.
No, hai ragione, la voglia di vincere scavalca tutto il resto. Come sempre.
Non so perché sto scrivendo a te, Rachel, davvero non lo so. Forse perché solo tu puoi capire quanto io mi senta disorientato adesso.
La AADA* ha accettato la mia domanda di iscrizione, i corsi cominceranno a metà Settembre. Dire che sono elettrizzato è un eufemismo, ma è da qualche settimana che sono nel mezzo di un attacco di panico – due settimane e tre giorni, per la precisione, da quando la lettera è arrivata.
Voglio davvero andare a studiare lì, perché è una scuola prestigiosa e io avrei l’opportunità di imparare un sacco di cose nuove e interessanti, ma ho paura di fallire di nuovo, come con l’UCLA.
Non posso permettermi di perdere di nuovo, mi capisci, no?
A questo punto ci si aspetterebbe che io inviassi questa lettera. Che aspettassi una tua risposta. Ma tu stai per sposarti, e sottoporti i miei problemi sarebbe sbagliato, ingiusto ed egoista.
Sembravi felice a Chicago, l’altro giorno. Sembravi finalmente al tuo posto, a casa.
Eppure, ti ricordavi ogni cosa di me, come lo faccio io. Ha alimentato una speranza in me, sai? Ho pensato, per un momento, che tu mi pensassi ancora, ogni tanto. (E ho notato che hai abbracciato Finn appena è apparso come se ti stessi proteggendo da me e dal mio fascino.)
E’ stato per questo che ho parlato con Carmen. Non avrò mai il coraggio di dirtelo, e forse nemmeno l’opportunità, ma le ho detto che ti meritavi quel posto.
E lo pensavo. Lo penso anche ora. Ricorda, Rachel, “credo molto in te”. (Sono certo di avertelo detto, oltre che averlo scritto.)
Non so quanto il mio pensiero abbia influito, ma spero di esserti stato d’aiuto.
Non so se ti amo ancora, però posso dirti con certezza che ad emozionarmi, sei ancora dannatamente brava.
 

Per sempre tuo,
Jesse.

 
P.s. Dovrei rinominare lo scatolone che contiene le mie lettere da “Di Rachel” con “A Rachel”, avrebbe più senso, non trovi?
P.p.s. Mi sembra inutile ribadirti quanto secondo me, sposare Finn ora sia una scelta sbagliata, o per lo meno affrettata.
 

* - * - *


Eccoci qui, nuovo Mercoledì, nuovo aggiornamento! Questa è l'ultima lettera di Jesse - ma non ditegli addio, tornerà presto sui vostri schermi!
Fatemi sapere che ne pensate perchè questa probabilmente è la lettera a cui tengo di più.
Le note, prima di dimenticarmene:
*AADA, American Academy of Dramatics Arts. E’ a New York e esiste davvero. Non ho scelto la NYADA per un motivo, giuro.

Tatiana.

   
 
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