Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: mikilily    12/01/2013    11 recensioni
Due colleghi che all'apparenza si odiano, una causa delicata e interessante su cui lavorare insieme.
Un uomo che cova in segreto un sentimento. Una donna che ama o è convinta di farlo. Un bacio e un' ampolla sanciscono una nuova unione. Sconvolgendo le vite dei due ragazzi e di chi gli sta intorno. Tutto questo è :Amortentia, la mia piccola Long. In cui lo zucchero è di casa, quindi se siete allergici state alla larga. Un bacio a tutte quelle temerarie che leggeranno e recensiranno la storia.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Narcissa Malfoy, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dopo la prima di notte di nozze e quel bacio, che nessuno dei due aveva scordato, cercarono in ogni modo di evitarsi, ma abitando nella stessa casa, questo fu impossibile.
Come impossibile fu nascondere alle loro anime quanto provassero.
Hermione sospirò accarezzando il ventre, ormai lo faceva spesso, e notò con molto piacere, che a Draco s’illuminava lo sguardo quando lo faceva.
Forse mi vuole bene come blaterano Narcissa e Harry.
No, Malfoy non sa amare è una bugia, l’ennesima.
Combattuta e con quelle idee nella testa, si avviava a passo di marcia nelle sue stanze.
Doveva parlargli. Doveva affrontarlo.
Doveva, dio si vergognava enormemente, ma voleva sapere se intendesse accompagnarla alla visita di rito per i tre mesi.
Già erano passati tre mesi da quella notte in cui l’aveva strappata alla sua vita.
Così, prese un respiro e uscì dalla sua stanza. Era sabato e come ogni sabato l’avrebbe trovato nel suo studio a leggere la Gazzetta del Profeta, il supplemento sul campionato nazionale di Quidditch.
Quando arrivò, non si sorprese ti trovarlo seduto alla scrivania: composto e dritto, con le gambe accavallate, la vestaglia verde smeraldo e i capelli, che scomposti, gli accarezzavano le tempie.
Era bello, troppo bello si disse. Oramai non riusciva più a connettere quando stava in una stanza sola con lui. Si sentì male rendendosi conto che non aveva più pensato a Ron da quando Draco Malfoy era entrato prepotentemente nella sua vita.
Era veramente amore quello che provava per l’amico fraterno o solo affetto?
Fece un passo e si fece forza, avanzando lenta fin davanti alla sua scrivania. Da quanto era intento a leggere nemmeno, si accorse di lei.
- Umm, Umm - tossì.
- Scusa se ti disturbo – disse. Draco, abbassò il giornale e la guardò stranito.
Lo poggiò sul piano e osservò la donna senza riuscire a connettere.
Possibile che ogni giorno che passava, diventava più bella.
Possibile che ogni volta la desiderasse sempre di più.
Possibile che lo odiasse sempre perfino ora che ...
- Mi chiedevo... - cercò di dire Hermione, prima che i suoi occhi si bloccassero leggendo l’articolo che in prima pagina annunciava l’imminente matrimonio di Ron Weasley e Amanda Johns.
Boccheggiò.
Gli occhi s’inumidirono. La consapevolezza che Ron, nonostante tutto, continuasse ad amarla l’aveva accompagnata, rassicurata.
- Da quando lo sai?- urlò.
- Cosa?- chiese Draco stranito.
- Questo – disse prendendo il giornale sbastendolo con forza sul viso del mago.
- L’ho appena letto Granger, non penserai che li abbia fatti accoppiare io- replicò.
- Saresti capace- disse girandoli le spalle.
- Già, io sono un mostro – replicò.
Si bloccò scottata da quella frase.
- Puoi umiliarmi e dirmi tutto quello che vuoi. Ormai sono abituato, ma ti assicuro che non ho fatto nulla per unire Weasley alla Johns.
Hermione aprì la bocca cercando di inalare più aria possibile.
- Sapevo che stavano uscendo insieme, non pensavo che stessero già a questo punto - disse.- Scusami - aggiunse stupendo se stessa, e l’uomo che incredulo ricevette le sue scuse.
- Non importa, scuse accettate - disse – ti serviva qualcosa?- domandò poi, Draco - perché sei venuta qua, come mai non sei da mia madre? Il sabato mattina lo passate sempre insieme - chiese curioso.
- Io, volevo chiederti se volevi venire al San Mungo. Oggi ho una visita con il medimago, sai , i bambini -
Draco sorrise.
- Certo se non ti scoccia, vengo - rispose.
- Bene -
- Bene - rispose Draco.
- Alle 11.oo nell’atrio - disse Hermione uscendo dallo studio, lasciando solo un compiaciuto Draco Malfoy.
*
Il lettino del San Mungo era freddo come se lo ricordava.
Il medimago, un uomo sulla cinquantina con i capelli brizzolati e gli occhi neri, armeggiava con la bacchetta senza dire mezza parola. Draco, notò Hermione, era sulle spine, ma non disse nulla. Aveva poggiato una mano poco distante dalla sua testa e fissava il cranio del medimago.
Che gli stesse leggendo la mente?
Non lo farebbe mai, o forse sì.
- Bene signori Malfoy- fece il medico sollevando lo sguardo verso i due.
- I bambini sono sani e stanno crescendo bene- aggiunse.
- Volete sapere il sesso?- Domandò .
Draco non rispose, guardò Hermione annuire e così fece anche lui.
- Bene - rispose compiaciuto il medico - sono un maschio più grande di due millimetri e una femmina-.
- Una femmina - ripeté Draco rapito.
- Si signor Malfoy, dovrà abituarsi all’idea di avere una figlia. Per i padri è un trauma, ma c’è tempo prima che esca con i ragazzi- disse il medimago.
Ragazzi! Che cosa sta blaterando questo vecchio?pensò Malfoy.
Hermione sorrise e non seppe perché gli strinse la mano.
Draco l’afferrò come fosse il suo sostegno, e fu così che uscirono dall’ospedale: mano nella mano.
*
Da quel giorno cambiarono molte cose, tutte positive. Presero a parlarsi senza insultarsi o urlare.
Il primo periodo erano imbarazzati, i discorsi vertevano sui i bambini e avevano come luogo neutro la cucina.  Più il tempo passava, più la routine quotidiana gli fece sciogliere, scoprire, conoscere .
Ripresero a lavorare insieme alle cause, scoprendo come in quella lontana notte, che insieme erano inarrestabili.
Un equipe perfetta.
Ogni tanto Hermione si fermava ad ammirarlo ben attenta che lui non si accorgesse di nulla, arrossiva e abbassava il capo se lui intercettava il suo sguardo. Lui, non faceva mistero di apprezzarla sia come donna sia come collega, era palese che ne fosse innamorato solo lei ancora non lo credeva possibile.
Insieme avevano scelto i mobili per la stanza dei bambini  in ciliegio chiaro e il corredino, un trionfo di bianco e pizzi.
A volte, riuscivano a sfiorarsi senza che nessuno dei due scappasse imbarazzato. Ridevano e scherzavano, superarono molti ostacoli, iniziando a conoscere i difetti e i pregi di entrambi.
In pratica, divennero una coppia, anche se non se ne resero conto, fino a quando Eltanin e Scorpius non nacquero.
**
Era una notte stellata d’inizio primavera, Narcissa si era assicurata il miglior Ginemago di Londra.
- Il meglio per la nascita dei miei nipoti- aveva detto. Hermione non osò contradirla e nemmeno Draco, non ne avevano la forza. Si guardarono e sorrisero complici del pensiero che li accomunava.
Sicuri che Narcissa aveva scelto il meglio e infatti, il medimago sapeva sicuramente fare il suo lavoro.
Quando Hermione sentì la prima contrazione, fu fatta distendere su un letto con lenzuola immacolate, due infermiere professioniste avevano il compito di inumidirle il viso e controllare che fosse ben idratata.
Quando le contrazioni aumentarono e con esse la dilatazione, il medimago sentenziò che presto gli eredi sarebbero nati. Draco fu invitato con sorpresa a sedersi dietro alla partoriente.
Le cinse le spalle con le forti braccia, poggiò il capo su quello di Hermione e infine, le prese la mano.
Quando il medimago le intimò di spingere, lei li strinse con forza le dita.
Draco non disse nulla, mai si lamentò.
Chiuse gli occhi quando la sentì urlare, sapendo che era colpa sua. Solo sua se lei soffriva.
Sentiva il suo affanno, la debolezza.
- Un ultimo sforzo- urlò il medimago estraendo il primo bambino e porgendolo a un’infermiera. Questo iniziò a piangere.
- Ti prego un altro sforzo- le sussurrò piano e Hermione spinse portando alla luce anche lei, la loro piccola principessa.
Dopo che i piccoli furono lavati e vestiti, furono adagiati accanto alla loro madre. Draco rimase come imbambolato a guardarli.
Scorpius dormiva mentre Eltamin, curiosa, si guardava intono, Hermione invece batté due volta le ciglia prima di spalancare gli occhi e incatenarli a quelli grigi di Draco.
Perse un battito: Possibile che fosse bello anche dopo aver passato una notte insonne?
- Grazie - disse lui, avvicinandosi al viso della giovane moglie.
Le guardò le labbra turgide e rosse, inalò il suo profumo delizioso e inebriante; Un misto tra la rosa e la sua nuova natura di mamma.
Ti amo se possibile ancora più di prima.
Ti amo così tanto, che il mio cuore non riesce più a sopportarlo , questo pensò Draco.
Hermione trattenne il fiato, rimase immobile, socchiudendo appena gli occhi. Poi, sentì le sue labbra poggiarsi sulla fronte e a stento riuscì a trattenere le lacrime che spingevano a uscire.
 Delusa, cosi si sentiva.
- Sono bellissimi - aggiunse Draco staccandosi da lei.
Distese le labbra imponendosi di sorridere.
Mentì a lui e a se stessa.
Voleva un bacio, voleva sentirsi dire parole dolci dal padre dei suoi figli.
Volve sentirlo dichiarale amore eterno. Ora lo sapeva, si era innamorata.
Stupida.
Draco la guardò ancora, si era promesso di non forzarla , non ora che i bambini erano nati. Aveva paura di perderla. Aveva paura, una tremenda e fottuta paura di svegliarsi dal sogno.
L’avrebbe baciata se avesse dato retta al suo cuore, ma per una volta ragionò.
Così, si era trattenuto.
Era bellissima nonostante avesse appena partorito, era dolcissima con i suoi bambini tra le braccia, era la sua donna, anche se purtroppo lei non lo amava.
La guardò ancora negli occhi sorrise, cercando di capire le emozioni che attraversavano la mente di Hermione, ma come sempre per lui la donna era un enigma, un enigma che amava ogni giorno sempre di più.
   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: mikilily