THE BALLAD OF TEMPERANCE AND DJ
Capitolo ventitreesimo
La fine è un nuovo inizio
Era sabato 12 gennaio e questo voleva dire, oltre che
Temp non doveva andare a scuola, che era il suo compleanno: finalmente
diciottenne! Appena si svegliò, scartò i regali: fiori, bracciali, collane,
orecchini, vestiti... le solite cose insomma! La mattina andò dal parrrucchiere
per farsi scorciare un pochino i capelli ma una volta uscita di lì ci mancò
poco che avesse una crisi di pianto:
«Sembro pelata!» disse una volta entrata in casa ed
essersi esaminata nello specchio del corridoio.
«Ma cosa dici? Per me stai bene!» cercò di consolarla
la madre, appena sbucata dal salotto.
«Ma lo vedi quanto sono corti?» strillò la biondina.
«Te li avrà scorciati al massimo di uno-due
centimetri!» rispose Penny, accorsa dai piani alti e seguita da un silenzioso
Izzy.
«Ma io mi sento pelata uguale, mi sa che mi metterò la
papalina finché non cresceranno di nuovo!»
«Prova a piastrarli dell'altro, magari sembreranno più
lunghi!» propose il padre.
«Ottima idea, in effetti non sono stati piastrati
molto bene!» disse la ragazza correndo verso la camera e piastrandosi
nuovamente i capelli.
«Fai presto che tra poco arrivano tutti!» le ricordò
la madre dal piano di sotto.
Infatti il piano per quel giorno era il seguente: a
pranzo Temperance avrebbe festeggiato insieme ai parenti e a cena sarebbe
andata fuori con Penny e Izzy... una botta di vita, insomma!
Arrivati anche gli altri parenti, dopo aver scartato
altri regali ed essersi riempita il portafoglio con i soldi che aveva ricevuto,
pranzarono tutti insieme. Erano ancora seduti a tavola quando suonò il
campanello.
«Un orario un po' insolito per le visite...» commentò
la madre.
Mandarono Temp ad aprire, tanto sicuramente volevano
lei, e infatti era il fioraio che consegnò un enorme mazzo di fiori. Quando
rientrò, Penny domandò:
«Chi te li ha fatti? Sono stupendi!»
«DJ...»
«Almeno per i fiori ha buon gusto...» commentò la
madre mettendoli in un vaso.
«E nel biglietto che c'era scritto?» domandò la nonna.
«Che mi augura buon compleanno!»
«Come no...» borbottò la sorella.
«Non ti ci mettere anche tu per cortesia!» mormorò la
più piccola.
«E nella scatola cosa c'è?» domandò la madre.
«Un vestito... Ma questo è sobrio, non guardarmi
male!»
I nonni, poco dopo pranzo, ritornarono a casa per
poter fare il pisolino pomeridiano mentre Penny, Izzy e Temp guardavano il film
Another Cinderella Story…
Improvvisamente il chitarrista si alzò, guardò le foto
sul camino e si mise a ridere.
«Che hai da ridere?» chiese Penny avviciandosi.
Izzy indisò le foto incriminate e la ragazza strillò:
«Mamma?! Non hai ancora tolto queste foto?»
«Quali foto?» chiese la donna correndo in salotto.
«Queste!» la più grande delle due sorelle indicò le
foto con Tommy Stinson ancora appese alla parete.
«Ah, mi ero dimenticata di toglierle...» rispose la
madre con nostalgia «Comunque, stai molto bene vestito così!» disse rivolta ad
Izzy che indossava una camicia azzurra e dei pantaloni neri.
La figlia fulminò la donna con lo sguardo e, mentre
Izzy se la rideva sotto i baffi, la coppia ritornò a guardare il film. Finito
il film, e dopo aver preso il caffé con i genitori, Penny, Izzy e Temp decisero
di uscire a fare una passeggiata. Camminarono prima tra i negozi in centro e
poi sulla spiaggia deserta.
«Ragazzi si è fatto tardi! Io vado a prendere la
macchina, voi rimanete qui!» esclamò Penny.
«Ci vado io, tu rimani qui.» disse Izzy aprendo la
mano come per chiedere le chiavi.
«La macchina è mia.» replicò lei, incenerendolo con lo
sguardo «Sarò veloce, non preoccupatevi!» disse andandosene.
Temp e Izzy si guardarono.
«Trovi che siano troppo corti?» chiese lei toccandosi
i capelli.
«No.» rispose Izzy, accendendosi una sigaretta.
«Dite tutti così... eppure io non sono convinta.»
disse sedendosi sul muretto accanto al chitarrista e togliendosi i
tacchi.
Izzy non era abituato ad ascoltare, né tantomeno a
consolare una neo-diciottenne con le sue 'problematiche', così decise di
rimanere in silenzio.
«Non essere triste...» disse Temp battendo delle
pacche sulla sua spalla «Nessuno c'è mai riuscito».
«A fare cosa?» chiese l'uomo convinto che la ragazza
stesse impazzendo a causa dei suoi capelli.
«A dividere Penny dalla sua auto...»
L'uomo sorrise ma non si capì se era per ciò che aveva
detto la ragazza o perché intravide da lontano la macchina di Penny andare a
tutto gas per poi inchiodare davanti a loro.
Temp salì e si accomodò sui sedili posteriori,
lasciando che fosse Izzy a stare davanti, poi partirono.
Stavano facendo una strada del tutto ignota a Temp e
questo aumentò la curiosità, dove era il ristorante très chic di
cui parlava Izzy? Era più o meno sicura che ad aspettarli ci fosse anche
DJ altrimenti perché l'aveva fatta vestire elegante? Probabilmente
era un ristorante super riservato e irraggiungibile in modo che i fotografi non
potessero paparazzarli. La macchina si fermò di colpo e Temp iniziò a guardarsi
intorno: era un grande edificio e il parcheggio era pieno zeppo di macchine di
ricconi.
«Siamo arrivati!» esclamò Penny scendendo.
«Non potevi prendere la macchina di babbo per venire
qui?» chiese la più piccola.
«Perché? La mia macchina non ha nulla in meno delle
altre!»
Temp guardò la macchina rossa fuoco parcheggiata
accanto alla loro: non era poi così d'accordo.
Entrò nella stanza piena zeppa di gente che ballava e
beveva, sulla destra c'era un grande palco mentre sulla sinistra un bar super
affollato, dalla folla riconobbe DJ farsi avanti.
«Buon compleanno!» gridò il chitarrista abbracciandola.
«Grazie!».
«Ma come siamo belle, ci siamo anche tagliate i
capelli!»
Temp stava per rincominciare con la sua solita lagna
ma per fortuna sopraggiunsero Kari, Klint e... Tommy Stinson.
«Perché diavolo l'hai invitato?» chiese Penny a DJ
mentre Tommy parlava con la festeggiata.
«Lui è nel gruppo e oggi suoniamo... Non potevo
mandarlo via!» si giustificò il chitarrista.
«Izzy Stadlin, il nostro special guest!» disse Axl,
sopraggiungendo dal nulla, abbracciando l'amico e portandolo via con sé.
«Bene, tra poco iniziamo! A dopo!» disse DJ, baciando
la biondina e sparendo tra la folla.
«Se mi avessero detto che c'era un concerto avrei
evitato di mettermi i tacchi!» protestò Temp.
«Se avessi saputo che c'era Tommy, avrei boicottato la
festa...»
Penny e Temp andarono nel backstage dove per più di
tre ore ballarono e cantarono, poi DJ prese il microfono.
«Prepariamoci alla stronzata dell'anno!» disse Penny
all'orecchio della sorella. Tutti gli altri lo guardavano curiosi, e anche un
po’ perplessi.
«Buonasera a tutti! Siete stati tutti invitati a
questa festa esclusiva per celebrare l’anniversario della nascita di una delle
persone più importanti della mia vita… e vorrei che questa persona adesso mi
raggiungesse sul palco! Temp?!»
Temperance si guardò intorno come per valutare quante
persone la stessero osservando e, con l'aiuto di una clamorosa spinta della
sorella raggiunse il chitarrista. Partirono gli applausi che probabilmente
avrebbero dovuto incoraggiare la ragazza ma che, in realtà, ebbero l'effetto
contrario. Le luci si spensero e Axl iniziò a cantare Happy Birthday: fu
immediatamente seguito da tutta la folla e Penny, con una certa non chalance,
fece a sua volta ingresso sul palco portando una torta a bordo di un
carrellino. Finita la canzone Temp spense le candeline e DJ parlò di nuovo:
«Beh, io avrei un'altra richiesta da farti...» disse
guardandola negli occhi e baciandola.
Il panico prese il sopravvento ma cercò di stare calma
e chiese curiosa:
«Cosa?»
Il chitarrista si spogliò della sua chitarra e la
affidò ad Izzy, che in quel momento era l’uomo più felice del mondo, con Penny
e due chitarre. Si inginocchiò e mostrò una piccola scatoletta, poi la aprì,
mostrando un bellissimo anello.
«Mi vuoi sposare?»
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Salve a tutti!
Come già avevo detto questo è l’ultimo capitolo della storia, ma ho una
novità: io e Snafu abbiamo deciso all’unanimità (anche perché siamo in due) di
scrivere un seguito a questa fan fiction. Spero che ne sarete entusiasti! Lo
troverete sempre sul mio account non appena lei avrà letto l’ultimo capitolo e
ci saremo messe d’accordo su come continuare.
Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno letto, in particolare LA
_Gibson_ che ha anche recensito.
Saluti a tutti,
_Havoc_