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Autore: _Havoc_    12/01/2013    2 recensioni
Questa Ballata è in realtà la storia di come una coppia ha trasformato il suo sogno d'amore impossibile in una realtà tangibile.
«What would you say if I told you that I'm to blame?
And what would you do if I had to deny your name?
Where would you go if I told you I loved you and then walked away?»
Prostitute, Guns n' Roses.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Dj Ashba , Izzy Stradlin, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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THE BALLAD OF TEMPERANCE AND DJ
Capitolo ventitreesimo
La fine è un nuovo inizio


Era sabato 12 gennaio e questo voleva dire, oltre che Temp non doveva andare a scuola, che era il suo compleanno: finalmente diciottenne! Appena si svegliò, scartò i regali: fiori, bracciali, collane, orecchini, vestiti... le solite cose insomma! La mattina andò dal parrrucchiere per farsi scorciare un pochino i capelli ma una volta uscita di lì ci mancò poco che avesse una crisi di pianto:

«Sembro pelata!» disse una volta entrata in casa ed essersi esaminata nello specchio del corridoio.

«Ma cosa dici? Per me stai bene!» cercò di consolarla la madre, appena sbucata dal salotto.

«Ma lo vedi quanto sono corti?» strillò la biondina.

«Te li avrà scorciati al massimo di uno-due centimetri!» rispose Penny, accorsa dai piani alti e seguita da un silenzioso Izzy.

«Ma io mi sento pelata uguale, mi sa che mi metterò la papalina finché non cresceranno di nuovo!»

«Prova a piastrarli dell'altro, magari sembreranno più lunghi!» propose il padre.

«Ottima idea, in effetti non sono stati piastrati molto bene!» disse la ragazza correndo verso la camera e piastrandosi nuovamente i capelli.

«Fai presto che tra poco arrivano tutti!» le ricordò la madre dal piano di sotto.

Infatti il piano per quel giorno era il seguente: a pranzo Temperance avrebbe festeggiato insieme ai parenti e a cena sarebbe andata fuori con Penny e Izzy... una botta di vita, insomma!

Arrivati anche gli altri parenti, dopo aver scartato altri regali ed essersi riempita il portafoglio con i soldi che aveva ricevuto, pranzarono tutti insieme. Erano ancora seduti a tavola quando suonò il campanello.

«Un orario un po' insolito per le visite...» commentò la madre.

Mandarono Temp ad aprire, tanto sicuramente volevano lei, e infatti era il fioraio che consegnò un enorme mazzo di fiori. Quando rientrò, Penny domandò:

«Chi te li ha fatti? Sono stupendi!»

«DJ...»

«Almeno per i fiori ha buon gusto...» commentò la madre mettendoli in un vaso.

«E nel biglietto che c'era scritto?» domandò la nonna.

«Che mi augura buon compleanno!»

«Come no...» borbottò la sorella.

«Non ti ci mettere anche tu per cortesia!» mormorò la più piccola.

«E nella scatola cosa c'è?» domandò la madre.

«Un vestito... Ma questo è sobrio, non guardarmi male!»

I nonni, poco dopo pranzo, ritornarono a casa per poter fare il pisolino pomeridiano mentre Penny, Izzy e Temp guardavano il film Another Cinderella Story…

Improvvisamente il chitarrista si alzò, guardò le foto sul camino e si mise a ridere.

«Che hai da ridere?» chiese Penny avviciandosi.

Izzy indisò le foto incriminate e la ragazza strillò:

«Mamma?! Non hai ancora tolto queste foto?»

«Quali foto?» chiese la donna correndo in salotto.

«Queste!» la più grande delle due sorelle indicò le foto con Tommy Stinson ancora appese alla parete.

«Ah, mi ero dimenticata di toglierle...» rispose la madre con nostalgia «Comunque, stai molto bene vestito così!» disse rivolta ad Izzy che indossava una camicia azzurra e dei pantaloni neri.

La figlia fulminò la donna con lo sguardo e, mentre Izzy se la rideva sotto i baffi, la coppia ritornò a guardare il film. Finito il film, e dopo aver preso il caffé con i genitori, Penny, Izzy e Temp decisero di uscire a fare una passeggiata. Camminarono prima tra i negozi in centro e poi sulla spiaggia deserta.

«Ragazzi si è fatto tardi! Io vado a prendere la macchina, voi rimanete qui!» esclamò Penny.

«Ci vado io, tu rimani qui.» disse Izzy aprendo la mano come per chiedere le chiavi.

«La macchina è mia.» replicò lei, incenerendolo con lo sguardo «Sarò veloce, non preoccupatevi!» disse andandosene.

Temp e Izzy si guardarono.

«Trovi che siano troppo corti?» chiese lei toccandosi i capelli.

«No.» rispose Izzy, accendendosi una sigaretta.

«Dite tutti così... eppure io non sono convinta.» disse sedendosi sul muretto accanto al chitarrista  e togliendosi i tacchi.

Izzy non era abituato ad ascoltare, né tantomeno a consolare una neo-diciottenne con le sue 'problematiche', così decise di rimanere in silenzio.

«Non essere triste...» disse Temp battendo delle pacche sulla sua spalla «Nessuno c'è mai riuscito».

«A fare cosa?» chiese l'uomo convinto che la ragazza stesse impazzendo a causa dei suoi capelli.

«A dividere Penny dalla sua auto...»

L'uomo sorrise ma non si capì se era per ciò che aveva detto la ragazza o perché intravide da lontano la macchina di Penny andare a tutto gas per poi inchiodare davanti a loro.

Temp salì e si accomodò sui sedili posteriori, lasciando che fosse Izzy a stare davanti, poi partirono.

Stavano facendo una strada del tutto ignota a Temp e questo aumentò la curiosità, dove era il ristorante très chic di cui parlava Izzy? Era più o meno sicura che ad aspettarli ci fosse anche DJ  altrimenti perché l'aveva fatta vestire elegante? Probabilmente era un ristorante super riservato e irraggiungibile in modo che i fotografi non potessero paparazzarli. La macchina si fermò di colpo e Temp iniziò a guardarsi intorno: era un grande edificio e il parcheggio era pieno zeppo di macchine di ricconi.

«Siamo arrivati!» esclamò Penny scendendo.

«Non potevi prendere la macchina di babbo per venire qui?» chiese la più piccola.

«Perché? La mia macchina non ha nulla in meno delle altre!»

Temp guardò la macchina rossa fuoco parcheggiata accanto alla loro: non era poi così d'accordo.

Entrò nella stanza piena zeppa di gente che ballava e beveva, sulla destra c'era un grande palco mentre sulla sinistra un bar super affollato, dalla folla riconobbe DJ farsi avanti.

«Buon compleanno!» gridò il chitarrista abbracciandola.

«Grazie!».

«Ma come siamo belle, ci siamo anche tagliate i capelli!»

Temp stava per rincominciare con la sua solita lagna ma per fortuna sopraggiunsero Kari, Klint e... Tommy Stinson.

«Perché diavolo l'hai invitato?» chiese Penny a DJ mentre Tommy parlava con la festeggiata.

«Lui è nel gruppo e oggi suoniamo... Non potevo mandarlo via!» si giustificò il chitarrista.

«Izzy Stadlin, il nostro special guest!» disse Axl, sopraggiungendo dal nulla, abbracciando l'amico e portandolo via con sé.

«Bene, tra poco iniziamo! A dopo!» disse DJ, baciando la biondina e sparendo tra la folla.

«Se mi avessero detto che c'era un concerto avrei evitato di mettermi i tacchi!» protestò Temp.

«Se avessi saputo che c'era Tommy, avrei boicottato la festa...»

Penny e Temp andarono nel backstage dove per più di tre ore ballarono e cantarono, poi DJ prese il microfono.

«Prepariamoci alla stronzata dell'anno!» disse Penny all'orecchio della sorella. Tutti gli altri lo guardavano curiosi, e anche un po’ perplessi.

«Buonasera a tutti! Siete stati tutti invitati a questa festa esclusiva per celebrare l’anniversario della nascita di una delle persone più importanti della mia vita… e vorrei che questa persona adesso mi raggiungesse sul palco! Temp?!»

Temperance si guardò intorno come per valutare quante persone la stessero osservando e, con l'aiuto di una clamorosa spinta della sorella raggiunse il chitarrista. Partirono gli applausi che probabilmente avrebbero dovuto incoraggiare la ragazza ma che, in realtà, ebbero l'effetto contrario. Le luci si spensero e Axl iniziò a cantare Happy Birthday: fu immediatamente seguito da tutta la folla e Penny, con una certa non chalance, fece a sua volta ingresso sul palco portando una torta a bordo di un carrellino. Finita la canzone Temp spense le candeline e DJ parlò di nuovo:

«Beh, io avrei un'altra richiesta da farti...» disse guardandola negli occhi e baciandola.

Il panico prese il sopravvento ma cercò di stare calma e chiese curiosa:

«Cosa?»

Il chitarrista si spogliò della sua chitarra e la affidò ad Izzy, che in quel momento era l’uomo più felice del mondo, con Penny e due chitarre. Si inginocchiò e mostrò una piccola scatoletta, poi la aprì, mostrando un bellissimo anello.

«Mi vuoi sposare?»

 

 

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Salve a tutti!

Come già avevo detto questo è l’ultimo capitolo della storia, ma ho una novità: io e Snafu abbiamo deciso all’unanimità (anche perché siamo in due) di scrivere un seguito a questa fan fiction. Spero che ne sarete entusiasti! Lo troverete sempre sul mio account non appena lei avrà letto l’ultimo capitolo e ci saremo messe d’accordo su come continuare.

Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno letto, in particolare LA _Gibson_ che ha anche recensito.

Saluti a tutti,

_Havoc_

 

   
 
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