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Autore: Mary Evans    13/01/2013    0 recensioni
E se Harry avesse avuto una gemella, metamorfomagus , che lo avesse aiutato nei difficili anni a casa Dursley?
Se entrambi i gemelli avessero preso il talento in pozioni dalla madre e lo spirito malandrino del padre?
Se Regulus Black avesse avuto un figlio prima di morire?
Se questo figlio fosse stato allevato dalla signora Figg, la magonò in Privet Drive?
E se avesse preso tutto il carattere dallo zio, Sirius Black?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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- Questa storia fa parte della serie 'Metis Potter'
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Come ogni mattina, Metis Lily Potter e suo fratello gemello Harry James Potter vennero svegliati dalla soave voce della loro zia, Petunia Dursley, che intimava loro di uscire dallo sgabuzzino in cui vivevano per andare a preparare la colazione.
I due somigliavano molto ai loro genitori, come avevano potuto appurare da una foto che avevano trovato spolverando in soffitta tre anni prima: avevano gli stessi occhi verdi della mamma, Metis aveva anche gli stessi capelli rossi mentre Harry aveva i capelli neri di papà.
L’unica cosa che li differenziava era la cicatrice a forma di saetta che Harry aveva sulla fronte mentre Metis sulla spalla sinistra.
«È  una tortura essere svegliati così.» borbottò Harry, cercando di alzarsi almeno con il busto in quello spazio misero che divideva con sua sorella.
«Hai ragione.» concordò Metis, alzandosi a sua volta ed aprendo la porta dello sgabuzzino «Ma non preoccuparti, non sarà per molto. Ricordi? A momenti ci arriveranno le lettere da Hogwarts e, puoi scommetterci, una volta lì affatturerò chiunque provi a svegliarmi in questo modo.»
Harry rise, scompigliando ancora di più i suoi capelli ribelli ed uscì anch’egli da quel buco che chiamavano stanza.
«A Gideon è già arrivata vero?» chiese, pur sapendo la risposta.
«Già.» disse Metis un po’ abbattuta, prima di entrare in cucina ed iniziare a preparare la colazione mentre il fratello apparecchiava.
«Sbrigatevi a preparare tutto.» disse zia Petunia ai due fratelli «Io, Vernon e Dudley tra poco andremo a fare compere e voi due andrete dalla signora Figg. Non datele fastidi altrimenti rimarrete senza cena per tre giorni.»
I gemelli Potter fecero fatica a contenere la loro esultanza: la zia doveva credere che dalla signora Figg loro si annoiassero a morte altrimenti non li avrebbe più mandati da lei…
Harry mise su un’espressione afflitta e Metis per l’occasione fece diventare di un triste grigio topo i suoi capelli.
Grande errore.
Dudley scappò dalla stanza urlando mentre zia Petunia iniziò ad emettere squittii terrorizzati.
«Come ti sei permessa di fare una tu-sai cosa!? Andatevene fuori da questa casa e non tornateci prima di domani mattina!» strepitò zio Vernon irato cercando di colpire uno dei fratelli che, per fortuna, riuscirono a scansarsi e a darsi alla fuga.
I due corsero fuori dalla casa degli zii ridendo e si fermarono solo quando giunsero al parco con le altalene dove, di solito, si incontravano con il loro amico Gideon Black.
«Tu-Sei-Pazza!» disse Harry, ancora ansimante per la corsa ma, tutto sommato, enormemente divertito dalle facce che avevano fatto i loro parenti. La sua gemella, ancora sorridente, si sedette sull’altalena ed iniziò a spingersi sempre più forte.
«Ehilà ragazzi tutto bene? Quei babbanacci dei Dursley vi hanno cacciato ancora di casa?» disse sorridendo un ragazzino con i capelli biondo scuro e gli occhi grigi, avvicinatosi proprio in quel momento a loro e spaventandoli a morte.
Gideon Sirius Black.
Un nome, una garanzia.
«Allora? È arrivata la lettera?»
Harry sbuffò.
«GideonGideonGideon» disse, scuotendo la testa fintamente sconsolato.« eppure ormai dovresti conoscerla bene. Secondo te questa brontolona avrebbe quella faccia se le fosse arrivata la lettera?»
Gideon rise, con la sua risata simile ad un latrato.
«Hai ragione. Comunque non dovete preoccuparvi, la lettera arriverà a momenti.»
Metis sbuffò sonoramente, andandosi a sedere nuovamente sull’altalena e seguita alle spalle dai due ragazzi. Iniziò a fissarsi le scarpe intensamente coprendosi gli occhi con la frangia
«Stai dicendo la stessa cosa da giorni. E se non arrivasse?» disse in un sussurro.
I due ragazzi si guardarono per una frazione di secondo prima di risponderle.
«Metis Lily Potter non dire sciocchezze» la rimproverò Gideon, inginocchiandosi davanti a lei «Ti stai preoccupando inutilmente.» le disse dolcemente prima di prenderla per un braccio e costringerla ad alzarsi.
«Ed ora, amici miei, niente più discorsi seri!Che ne dite di andare a fare qualche scherzetto alla banda del nostro caro Dudley?» chiese Gideon, sfregandosi le mani con un ghignetto preoccupante in volto ed uno sguardo malandrino.
I due fratelli Potter si guardarono per un secondo prima di scoppiare a ridere e seguire il loro amico in una nuova avventura, dimenticandosi di tutto il resto.

 

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Benvenuti o  bentornati! Considerato che ho ripreso in mano il sequel di questa storia, e notando come alcune cose di questa non mi convincessero, ho deciso per una revisione generale. Precisazione per i nuovi lettori: Harry e Metis non sono estranei al mondo magico perché hanno mantenuto i contatti con Remus, e Gideon è il figlio di Regulus Black, che ha voluto dargli come secondo nome  quello del fratello maggiore perché, nonostante tutto, gli ha sempre voluto bene. È cresciuto con Arabella Figg, visto che i genitori sono entrambi morti, e conosce i gemelli da sempre.
Mi auguro di completare questa revisione al più presto, nel frattempo vi auguro una buona lettura. Con affetto Mary Evans

 

  
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