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Autore: Bloodygirl    13/01/2013    1 recensioni
Bingo, Smith sorrise per il colpo basso che gli era stato offerto su un piatto d’argento ed improvvisamente ricordò perché i rapporti con quell’uomo squinternato e un po’ pazzoide erano stati affidati a lui.
“Omofobo, maschilista, violento… ne vogliamo aggiungere altre sig. Rose. La sua posizione mi sembra già abbastanza precaria, senza contare che il disco, a sua detta del secolo, ha incassato meno di un terzo rispetto alle sue previsioni.” Smith con un gesto brusco tolse gli occhiali, scattò in piedi e poggiò le mani sulla scrivania, piegandosi quel tanto che bastava per giungere all’altezza degli occhi del suo interlocutore. È ora di tirare fuori le palle, pensò, concentrandosi nell’espressione più minacciosa che poteva.
“ Signor Rose le ricordo” sibilò suadente “ Che la Geffen a forza di dirlo, la fa veramente andare in pensione anticipatamente.”
Axl scattò in piedi e allargo le narici in un espressione omicida. Smith non indietreggio di un centimetro, non poteva perdere quella battaglia, non ora che aveva scommesso tutto su di lui.
Contro ogni previsione Axl mise una mano sulla porta e con sorriso vittorioso:
“Signor Smith. Accetto. Facciamo questa cosa, ma le assicuro che farò di tutto per rendere quest’esperienza
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Non era successo un granché da quella sera. Anzi non era successo proprio niente. Angela si limitava a vegetare tutto il giorno in quella casa enorme, non vedeva essere umano a parte Axl e Ursula da circa due settimane, aveva ricevuto una telefonata dal suo menager che l’aveva pregata di stringere i denti e tenere duro e, nonostante il finto pianto e il tono moribondo che aveva adottato, Stefano era stato irremovibile. Le aveva consigliato di rabbonirsi il padrone di casa, al più, se non ci fosse riuscita, le aveva consigliato di prendere la sua permanenza a Malibù come una vacanza, di rilassare i nervi e di comporre per quello che poteva. Le aveva raccontato che le altre erano state ben accolte e che per alcune di loro, tipo la loro bassista, un po’ inferiori tecnicamente, ma non per questo meno talentuose, quella permanenza sarebbe stata un toccasana. Ursula si aggirava indaffarata come ogni mattine, nell’atrio di casa quando notò la loro ospite seduta a gambe incrociate sulla sdraio in giardino. Imbracciava la sua fedelissima chitarra, i capelli sparsi al vento il solito abbigliamento pratico (tuta nera) mordicchiava nervosamente la punta della sua biro era tutta protesa in avanti e fissava uno spartito assorta in chissà quali pensieri. Guardò i tramezzini accuratamente depositati sul vassoio per quegli sciabordati che tutti i giorni si chiudevano nei “sotterranei” a scrivere chissà cosa. Sorrise e si avvicinò alla ragazza. “Angie” la ragazza balzò indietro “ Scusa non volevo spaventarti.” Avvicino il vassoio e le lasciò un tramezzino e un po’ di succo. “stamani non hai toccato cibo a colazione e sono tre ore buone che ti scervelli di fronte a questo foglio…” la ragazza le sorrise e in tre balletti addentò il panino. Se c’era una cosa che adorava di quella ragazza è che era un tipino sano e genuino, non si faceva problemi a mangiare, come del resto tutte le sue coetanee e anche se non era il classico stecchino malnutrito era di gran lunga più bella di tutte le donne giovani o meno che William aveva frequentato. La porta di casa si spalancò. Un axl infuriato percorse il vialetto fino al cancello. Si aggrappò letteralmente alle inferriate del cancello ispirando aria un paio di volte. Ursula si alzò “Cara io vado a rassettare la casa…” “Un’altra mezz’oretta e arrivo…” sorrise la ragazza richinandosi sui fogli. Ambedue avevano imparato che quando Axl era incazzato era meglio stargli alla larga. Imbracciò nuovamente la chitarra e riprodusse la melodia fino al punto in cui era giunta. Era buona tutto sommato. Continuò così una, due, tre volte. “Io ci metterei un do….” La ragazza sobbalzò. “Volete farmi morire fra tutti?” rispose fissando i suoi occhi in quelli smeraldini dell’uomo che aveva preso posto di fronte a lei. “Era buono…” rispose lui evadendo la domanda. Angela strabuzzo gli occhi. Ad Axl sfuggì una risatina divertita quando la bionda si guardò dietro le spalle per assicurarsi che il complimento fosse rivolto a lei.. “Da quanto suoni?” chiese nuovamente l’uomo. “Quindici anni il violino due la chitarra.” Stavolta fu lui a strabuzzare gli occhi ma vide bene di nascondere la sua espressione prima ancora che Angie potesse percepirla. “Conservatorio..” rispose la ragazza intercettando i suoi pensieri. “ La chitarra mi ha sempre appassionato soprattutto da quando… da quando ho scoperto i Ramones.” Disse omettendo il resto. “Sei la solista vero?” lei annuì distrattamente. Axl si alzo stirandosi come un gatto. “Ragazzina mi serve una mano per portare giù gli spartiti…” disse avviandosi verso casa. Angela strabuzzò nuovamente gli occhi, raccolse tutta la sua roba e lo seguì come un cagnolino. Avrebbe conosciuto i Guns’n Roses. Axl raccolse due tre fogli abbandonati sul piano in soggiorno e le fece strada verso la sala prove. Non appena varcò quella soglia un brivido le percorse la schiena ripensando a quella notte. Cinque paia di occhi si fissarono istantaneamente su di lei e Dj le corse in contro gioviale aiutandola a posare la chitarra in un angolino. “ragazzi lei è..” cominciò Axl. “Angie.” Continuò Dj afferrandola per un braccio. Axl lo guardò truce mentre la spintonava e un Dizzy con due occhi stile maniaco patentato si presentava poggiandole la mano sulla schiena. Vide Angie spostarsi inconsapevolmente nella sua direzione e afferrandola per la vita in un gesto istintivo e del tutto inaspettato fini le presentazioni senza mai abbandonare la presa sul suo fianco in modo che gli altri capissero che la ragazza era territorio marcato. Angela ringraziò mentalmente l’uomo e cercò di concentrarsi con tutta se stessa per non dare segni della tempesta emotiva che aveva dentro. “quindi” ricapitolò Dizzy “Tu ci hai tenuto nascosta questa bellezza per tutto questo tempo?” chiese dopo aver sentito la striminzita presentazione di Angela. Axl sbuffò rinsaldando la presa sul fianco della ragazza. “Dizzy Angela è qui come rinforzo tecnico a Dj quindi vedi di cambiare l’espressione su quel volto da porco maniaco!” i ragazzi sorrisero sornioni. E angie arrossì in parte per tutte quella attenzioni gratuite, in parte per la vicinanza con Axl. “Beh facci sentire qualcosa.” La incitò stavolta il chitarrista ritmico. Dj le porse prontamente la chitarra. “Troppo facile ragazzina.” Disse Dizzy prima che potesse cominciare anche solo a controllare l’accordatura. “Decidiamo noi cosa sentire…” rincarò il batterista. “Ok.” Sorrise la ragazza sedendosi per terra e cominciando ad accordare.
  
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