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Autore: Alyx    13/01/2013    5 recensioni
Camille non aveva mai pensato che cadere al di là di una sbarra le avrebbe procurato tanti problemi.
Non aveva mai pensato che la pazzia della sua migliore amica l'avrebbe fregata così.
Non aveva mai pensato, semplicemente, di innamorarsi di Louis Tomlinson.
***
Ecco perché aveva tanta fretta di andare all'aeroporto Alexis.
Due parole.
One Direction.
Ed ecco perché non me lo aveva detto: per quanto mi stessero simpatici quei tizi non avrei mai rinunciato alla mia dormita domenicana.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Are you brave enough?
Capitolo 2 
Call me maybe





Appoggiata al motorino aspettavo impaziente Alexis.
Controllai il telefono e notai con piacere che non aveva niente di rotto.
Chiamai mia mamma, dicendole che mi era caduto il cellulare e spiegandole che avevo accompagnato Alexis all'aeroporto per vedere la sua band preferita.
Riattaccai quando la chiamarono in ufficio, come sempre.
Io ormai vivevo negli appartamenti del College con mio fratello da due anni, ma mamma e papà erano rimasti a Edimburgo. E i nostri rapporti non erano dei migliori.
Afferrai la borsa per controllare che ci fosse il portafoglio, e mi scontrai nel pacchetto di sigarette di mio fratello.
Storsi il naso ma ne afferai una.
Non feci in tempo a cercare l'accendino che sentii Alexis urlare.
-Camille! Non ci crederai! Niall mi ha abbracciata!!
Io mi affrettai a rimettere la sigaretta in borsa.
-Tu mi devi la reputazione.- le borbottai, ignorando la sua eccitazione.
Mi guardò accigliata. -Perchè? Che è successo?
Le riassunsi in fretta la pessima figura.
Il cellulare ai piedi del ragazzo a righe, il volo aldilà della balaustra, il bodyguard che mi portava via.
Alexis mi fissò sconvolta.
-Dio. Mio. Louis ha toccato il tuo cellulare?! Ti ha aiutata ad alzarti?!
Io cercai di scusarmi. -Non l'ho fatto apposta! E si chiama Louis? Non me lo ricordavo.
La mia amica si portò le mani in faccia.
-Per tutti gli Harry nudi in giro per casa, avrei venduto mia madre per essere al tuo posto!
Harry... Che?
-Spero di non ever capito bene quel che hai detto, Alex. Sarebbe preoccupante...
Ovviamente non mi ascoltò.
-Metti sottovuoto il cellulare e non lavarti mai più la mano!
-Certo!- ironizzai. -Alex, sveglia! Sono ragazzi, non Dèi scesi in terra.
Mi guardò, assottigliando lo sguardo.
-Questo lo credi tu.
-Non fare la scema. E tieni. Mettiti il casco.
Lei fece finta di svenire.
-La mia migliore amica ha toccato la mano di Louis Tomlinson. Qualcuno mi tenga.
-Alexis...- la richiamai.
-Dio, non è che ti è scappata la mano sul culo? È una cosa fantabolante.
-Alexis! Smettila! E sai che non si dice più fantabolante compiuti i cinque anni, sì?
-Non sei stata molto attenta al suo lato B, vero?
Allora voleva la guerra.
-Se non la smetti non ti porto più da Starbucks...
-Arrivo!
La mia amica si infilò il casco in testa e salì dietro di me. In dieci secondi stavo partendo.
-Devo farti vedere delle foto di Louis da dietro, Mil...- mi disse mentre davo gas e staccavo i piedi dall'asfalto perennemente umido.
Scossi la testa.
Ancora non sapevo che quel cellulare sarebbe stata la mia rovina.

***

Un'ora dopo stavo rientrando a casa con Alexis al seguito che inveiva su Twitter dal cellulare con frasi come "@NiallOfficial: l'abbraccio più bello della mia vita'' o "Non farò più la doccia dopo il suo abbraccio" o ancora "Quella stupida della mia migliore amica è caduta ai piedi di Louis e lui l'ha aiutata ad alzarsi".
Appoggiai le chiavi sul tavolo appena dentro casa.
Andai in cucina per bere, ma la trovai occupata da Hiram in boxer che si sbaciucchiava con una biondina.
Feci dietro front e ridendomela sotto i baffi afferrai dalle sue mani il cellulare di Alexis facendole segno di stare zitta.
Mi fissò arrabbiata per averle fregato il cellulare ma curiosa.
Entrai nel suo account di Instagram e sporgendomi fotografai quell'arrapato di mio fratello mezzo nudo e la ragazza.
Poi entrai esultante.
-E questa, va su Instagram caro fratellone!
La coppia si staccò immediatamente 
-Camille fottiti. Non ci provare.- ringhiò sempre gentile mio fratello. Quanto mi stavo divertendo.
Gli sventolai il cellulare sotto il naso.
-Che paura.- lo canzonai.
Me lo strappò violentemente di mano e cancellò la foto.
-No!
Oh, pace. L'avrei sgamato un'altra volta, tanto.
-Hi! Come butta fratello?- questa era Alexis.
Sì, spesso si dà al rap quando lo vede.
La bionda intanto si tormentava le mani imbarazzata.
Aveva la stessa età di Hiram, quindi due anni in più di me, forse l'avevo vista a scuola.
Mi avvicinai a lei, trattenendomi dal saltellare.
-Ciao. Sono la sorella di Hi. Non ti preoccupare. Non l'avrei mai pubblicata quella foto. - Bugiarda.
Lei mi sorrise; i capelli biondi e lisci leggermente spettinati le arrivavano sopra le spalle e gli occhi marroni brillavano a causa del precedente imbarazzo.
Lei si avvicinò a Hiram che stava strapazzando la testa Alexis sotto il suo braccio e lo baciò in bocca.
Alex fece una faccia finta schifata.
-Ehi! Da qui sotto si vede tutto! Non ci tengo a vedere le vostre lingue in azione!- commentò, incastrata sotto il braccio di mio fratello.
-Ti chiamo dopo, Taylor.- le disse Hiram, lasciando Alexis.
Taylor. Che nome carino e dolce. Sprecata per quel troglodita del mio fratellino. Mi stava simpatica. Se non altro l'avrei salutata per strada. Non come quella stronza di Medison. O Ellie. O, come si chiamava quell'altra? Oh, Sonnie. No, forse Kayley.
-Alle 3 inizia il mio turno in radio, ma poi sono libera.- gli disse mentre usciva dalla cucina. 
Lavorava in radio? Figo.
Mio fratello, incurante di essere in boxer, la seguì dietro la porta.
Io scoppiai a ridere con Alex, consapevole che l'avesse analizzata esattamente come avevo fatto io. Ci divertivamo un casino. 
Sentimmo la porta sbattere mentre io mi avviavo a prendere l'acqua.
Avevo le lacrime agli occhi quando Hiram rientrò.
-Sei morta, Camille Jameson.- mi disse. Era inutile che disprezzasse così il mio nome. Fino a prova contraria anche lui faceva di cognome Jameson.
-Mmm, ti piace quella ragazza eh?- chiesi maliziosa adocchiando le sue mutande rigonfie, mentre si affrettava a mettersi i pantaloni.
-Ti odio. Avevi detto che tornavi dopo pranzo.- si lamentò mentre Alexis rideva istericamente dietro di lui.
Alzai le spalle. -Ho fatto prima di quanto pensassi.
-Dove siete state? Ah, Al con te finisco dopo...
La mia amica si nascose dietro i suoi capelli rossi, gli occhi lucidi di lacrime.
-La tua sorella adottiva, mi ha svegliata per andare ad accogliere i One Direction all'aeroporto...
-Dio, Alex. Alle 8.30 del mattino?!- commentò tirandosi su la cerniera dei pantaloni leggermente in difficoltà.
-Arrivavano alle 10...- pigolò lei andando a rifugiarsi nel petto di mio fratello.
Lui rise, abbracciandola.
-La prossima volta dì alla tua amica di non disturbare anche me, eh?
Ah ecco. Già perdonata? 
Lei alzò la testa verso il viso di mio fratello -era più bassa di lui di una ventina di centimetri- e gli sorrise.
-Certo!
E lo baciò.
Sì, in bocca. Tranquillamente.
Lo facevano sempre. Ormai ci ero abituata.
Dicono di essere come fratelli ma io non lo bacerei mai in bocca, Hiram.
Rabbrividii al pensiero.
Mi appoggiai al vano del lavandino, mangiucchiando un'albicocca.
-Non se la prenderà Taylor se vai in giro a baciare in bocca la mia migliore amica?- chiesi.
Hiram si strinse nelle spalle, Alexis ancora abbracciata al suo petto nudo.
-Nah, è una cosa normale...-commentò.
-No, Hi. Due amici non si baciano così!
I due non mi ascoltarono e corsero in salotto per una partita alla PlayStation.
Alzai gli occhi al cielo e prendendo una pentola, misi su l'acqua a scaldare.
Coma al solito toccava a me fare pranzo.
Dopo aver apparecchiato la tavola e buttato la pasta, presi in mano il mio cellulare e scorsi la rubrica per controllare il numero della pizza d'asporto.
Quella sera non avevo intenzione di starmene ai fornelli.
Ero andata così veloce che quasi non me ne accorsi.
Ma c'era un nuovo numero nella lista.
Aggrottai le sopracciglia leggendo il nome salvato.
Alexis mi avrebbe ammazzata.

***

-Voi due, mettete a posto la cucina, vado fuori!- urlai a Hi e Alex.
Non attesi la loro risposta e sbattei la porta dietro di me, rigirandomi ancora il cellulare tra le mani.
Cosa dovevo fare? Cosa voleva che facessi quello là? Lasciava il suo numero a tutte le fan a cui prendeva il cellulare?
Esatto gente, il mio nuovo contatto nella rubrica era Louis.
Passando di fronte a Starbucks presi al volo il solito enorme bicchiere di Strawberry Smoothie e proseguii entrando a Hyde Park. Mi diressi verso Round Pond e mi fermai solo quando fui sulla riva. Mi misi a sedere e aspirai dalla cannuccia un altro sorso di frullato. Poi afferrai il cellulare. Lo guardai per alcuni minuti, poi premetti il pulsante di chiamata.
Suonò libero.
Attesi, sperando fosse tutto uno scherzo di Alexis e che mi avrebbe risposto lei.
Ma non fu così.
Al quinto squillo andato a vuoto una voce maschile rispose.
-Pronto?- domandò.
Io non seppi bene cosa dire. 
Cercai nel mio cervello delle risposte intelligenti ma tutto quelle che venne fuori fu un -Pronto.
-Chi è?- chiese.
Non c'erano dubbi. Era lui.
-Cam..- mi bloccai. Lui non sapeva il mio nome. Stupido. -La ragazza del cellulare.- dissi allora semplicemente.
Lo sentii ridere.
-Ciao ragazza del cellulare.
Che dire?
-Ciao ragazzo del cellulare.
Mi diedi della stupida un secondo più tardi. No, di certo la fantasia non è una delle mie migliori qualità. No
Lui rise ancora.
-Hai intenzione di copiarmi per tutta la telefonata?
Risi. -Non credo. Anche perché non durerà a lungo. A meno che non vorrai pagare tu i debiti che avrò con mio fratello se finisco di già il credito del telefono.
Un'altra risata. Ero così divertente?
-Dimmi Cam, Ryan ti ha trattata troppo male?
Aggrottai le sopracciglia. Cosa diavolo stava dicendo?
-Mi chiamo Camille. Non Cam.- lo corressi, pensando che mi avesse chiamata così per il mio errore all'inizio. -E chi è Ryan?
-Bel nome, Camille.
-Grazie. Chi è Ryan?
-Lo sai che milioni di ragazze al posto tuo si sarebbero messe a strillare per un complimento come quello?
Mi riscossi, vergognandomi.
-Scusa.
Lui rise di nuovo.
-Ryan è il nostro Bodyguard. 
-Ah, lui. No, è stato molto chiaro. 
Lo sentii trattenere l'ennesima risata.
-In che senso?
-Oh be', il suo discorso alla "se ti avvicini a loro un'altra volta te la vedrai col mio mitra nascosto nel taschino della giacca" è stato molto convincente. Credo si meriti un aumento...
-Ne terrò conto...
-No, davvero. È un'ottima guardia.
Dopo la sua risata scese il silenzio.
Sentii un clacson suonare ripetutamente dall'altra parte del cellulare.
-Che ci facevi lì, Camille?
Non mi aspettavo quella domanda.
-Be'... Vi aspettavo.
-Non sapevi nemmeno il mio nome.
-Non è vero!
Huston! Abbia un problema, precipitiamo, precipitiamo! Colpiti e affondati! Tombola! Bingo! Scopa! Tris! Strike!
-Oh sì. - rise. -Non urlavi niente a differenza delle nostre fan.
Sbuffai. 
-Va bene.- mi arresi. -Mi hai scoperta. Ero lì perché accompagnavo una mia amica. Però vi conoscevo. Solo non sono una delle fan più accanite.
-Eri in prima fila...
-Mi ci ha portato Alexis con l'inganno.
-Alexis? 
Mi stupì quella domanda.
-Sì. Alexis. È la mia migliore amica. È rossa, ha gli occhi azzurri ed è una pazza psicopatica, fanatica del tuo gruppo, con istinti suicidi/omicidi appena fate qualcosa. Cantate? OhDio! Parlate? La Madonna! Ridete? Sia lodato il Signore! Vi scaccolate? Insieme rendiamo grazie.
Scoppiò a ridere. Grazie, grazie, modestamente potrei fare la comica. Afferrai il bicchiere e per poco non mi accecai con la cannuccia.
-Cosa fai domani?
Quasi mi strozzai col frullato.
-Perché?!- gracchiai.
-Mi piacerebbe rivederti.
-Perché?
-Mi hai incuriosito.
Qui gatta ci cova. Che poi, i gatti con covano. Forse ho sbagliato qualcosa.
-Sono al College. Fino alla cinque.
-Quale College frequenti?
Risi.
-Perché dovrei dirtelo?
Mi imitò e rise pure lui. Rideva sempre quel ragazzo. Non diventava irritante dopo un po'?
-Curiosità.
-Non ci credo.
Stette un attimo in silenzio.
-Non vuoi rivedermi?- chiese.
Spalancai la bocca.
-Non... Tu... Tu sei famoso. Non hai tempo per fare il ragazzo normale.
Mi parve di vedere la sua bocca perfetta sorridere.
-Questo chi te l'ha detto?
Mi feci seria. Ok, adesso basta. Era stato divertente ma la situazione stava precipitando.
 -Smettila Louis. Non sono scema. Ho vent'anni. So come è fatta la vita.
-È solo un piccolo appuntamento.
Sbuffai.
-Proprio per questo. Per te è solo un piccolo appuntamento. Per me è tempo, illusioni e bugie.
-Perchè dici così?
Sospirai.
-Perchè hai scritto il tuo numero sul mio cellulare?
Non lo feci rispondere.
-Perché ti ho intrigato, ecco perchè. Ti sono sembrata interessante e una facile. Una ragazzina con cui giocare un po'. Mi dispiace deluderti, ma non lo sono. Sto sudando per guadagarmi un posto nella società. Ho i miei amici, i miei impegni, la mia vita. Tu sei irraggiungibile per me. Quindi, per favore, richiamami solo quando e se avrai capito quello che sono. Se no non farlo affatto. Cancellerò il tuo numero tra tre giorni così non ci sarà il pericolo che qualche fan undicenne eccitata ti chiami nel cuore della notte proponendoti un appuntamento a luci rosse. 
-Mi stai dicendo di no perché sei fidanzata?- chiese amareggiato.
Scossi la testa.
-Ciao Louis.
Riattaccai.
Mi sentii un po' cattiva per quello che avevo detto, ma avevo bisogno di concentrarmi sulla scuola.
Non potevo permettermi inutili distrazioni. È un cantante di fama mondiali, rientrava eccome nell'insieme matematico di Inutili Distrazioni.



(To be continued...)











Angolo dell'Autrice:
Salve Popolo di Fantasmi!
No, sul serio. 
EFP ultimamente è abitato da spiriti/spettri/ombre, vedetela come vi pare. 
Una volta era tutto molto più divertente, figo e sovraffollato. O sbaglio?

Comunque, davvero gente, devo fare qualcosa per la mia fantasia perché ha raggiunti limiti imbarazzanti.

Bando alle ciance, sono sopravvissuta a questa prima settimana di scuola e ho una domanda: quando iniziano le prossime vacanze?
Serio, non la sopporto già più.
L'avevo detto io che Natale mi avrebbe assorbito tutta quella poca voglia di studiare che avevo. E non che ne avessi un granché.

Devo parlare della storia però. 
Allora una cosa importante: il nome Taylor.
Vi giuro che non l'ho fatto apposta. Questa storia esiste dall'estate scorsa e la tipa l'avevo chiamata così proprio in onore della Swift che, nonostante non sia una sua fan, adoro. Proprio perché non avrei mai pensato che potesse impicciarsi coi One Direction. E ringraziate il cielo che è finita fidanzata del fratello e non di Harry perché avevo avuto una mezza idea. Ditemi voi se non sono una veggente... Ahahah. xD
Comunque non è che sarà un personaggio di straordinaria importanza quindi...

Ringrazio le 4 recensioni :3 Writer96, Trich (Pfff, se tu chiami quella una recensione...), TheOnlyWay e The_OwL_Gandalf (cacchio mi hai scoperta subito. Arg.)
Grazie davvero mille gente. :D

Credo che prenderò ad aggiornare di domenica, quindi a domenica prossima. :)

Qui c'è il mio Twitter e Ask. Per sicurezza. Ahahah. 

Ciao ciao! ❤
Alice




   
 
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