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Autore: HermLOL    13/01/2013    1 recensioni
Terzo anno del trio ad Hogwarts.
Tutto scorre normalmente, tra la storia di Fierobecco, il Gramo, Sirius Black.. con delle piccole questioni irrisolte:
E se Draco ed Hermione nascondessero un segreto al di là delle ipotesi perverse che le vostre menti da FanFictioners possono formulare?
E se Severus Snape non agisse solo mosso dall'odio verso Sirius?
Tanti SE animano questa storia..
..vedremo se arriveranno anche i MA.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Draco/Hermione, Hermione/Severus
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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La lezione proseguì tranquillamente. Hermione evitò di parlare, Draco si posizionò dietro di lei per assicurarsi che non mancasse alla parole data, Ron cercava di trattenersi dal tirare al biondino un calcio negli stinchi ed Harry sperava che quella tortura finisse il prima possibile.
Ma le sue preghiere non furono esaudite: per una distrazione, dovuta al borbottio nervoso di Ron, finì col ritrovarsi a cavalcare Fierobecco nei cieli luminosi attorno al castello.
Hermione e Ron guardavano preoccupati l'ippogrifo che tornava verso terra con il loro amico, mentre Malfoy ribolliva d'invidia.
Perché non era caduto sfracellandosi a terra? O affogando nel lago? Perché quel Grifondoro occhialuto risciva sempre a farsi notare più di lui, nel bene e nel male?
Accecato dalla rabbia, non appena l'animale toccò terra con tutte e quattro le zampe spostò di lato con uno strattone la Granger, separandola da Weasley. Le avrebbe fatto capire contro chi si era messa. Avrebbe fatto vedere a lei e a tutti chi era Draco Malfoy. E magari avrebbe anche fatto capire a tutti che Potter non era niente di speciale, dannazione!
Si avvicinò quasi correndo all'ippogrifo, che non parve approvare.
"Non sei pericoloso, vero? Ammasso inutile di piume puzzole-.."
"MALFOY, NO!" Hagrid tentò di spostare l'animale, ma ormai il danno era fatto: Fierobecco schioccò il becco, irritato, per poi avventarsi su Malfoy e buttarlo a terra.
In un attimo parve scatenarsi il finimondo: quasi tutti si erano sparpagliati per la radura, spaventati; Harry tentava di calmare Fierobecco, insieme ad Hagrid, Draco si lamentava a terra e Ron guardava impietrito Hermione che gli si avvicinava correndo.
"Hagrid!" esclamò turbata, con i capelli più arruffati del solito "bisogna portarlo in infermeria!"
Hagrid, che nel frattempo era riuscito a calmare l'animale, prese in fretta Draco tra le braccia e annuì, spaventato e binco come un cencio: la sua prima lezione si era rivelata un disastro.
Quando Hagrid iniziò a correre verso il castello, Hermione si sorprese ad andargli dietro correndo a perdifiato ed incespicando nel tentativo di stare al passo col semi-gigante.
Ron, Harry e tutti gli altri guardavano la scena basiti. Ron teneva la borsa di Hermione, con tutti i suoi libri, e la guardava come se guardasse una lumaca con le orecchie da conglio. Rosa.
"Ha lasciato i suoi libri a me.." iniziò il rosso, incapace di continuare. Ci pensò Harry, che concluse amaramente: "..per portare Malfoy in infermeria. Già."
"Magari non ha finito di spiegargli Storia della magia.." sibilò Pansy Parkinson, guardando il terzetto che si allontanava con aria schifata. E con un pizzico d'invidia.
"Oh, secondo me vuole solo allietargli il soggiorno in infermeria!" cinguettò Lavanda Brown, per poi venir presa da una risatina isterica con la sua amica Calì Patil.
"Pettegole" borbottò Harry, prendendo per un braccio Ron e trascinandolo verso il castello.
 
Pochi metri più in là, Hermione aveva finalmente raggiunto Hagrid e tentava di parlare, ansante "Hagrid, posso fargli un incantesimo per fermargli il sangue nel frattempo che.." "Non farai incantesimi su di me, Mezzosangue! Fa già abbastanza schifo essere toccato da questo ibrido.." Malfoy fu costretto a stoppare la sua tiritera di cattiverie per dare spazio ad espressioni doloranti e gemiti. Hermione inspirò profondamente e si disse che, se voleva preservare il suo segreto, quello era il momento adatto per agire. "Hagrid, credo che Malfoy ce la faccia a camminare. E' ferito al braccio. Lo accompagno io in infermeria, poi chiamerò il professor Piton." Hagrid la guardò per un attimo incerto, poi lasciò Draco -ignorando le sue proteste- e corse di nuovo verso il resto della classe.
Il Serpeverde lanciò uno sguardo di fuoco alla Grifondoro "Cos'è questo spirito da crocerossina, Granger?" abbandonò per un attimo la smorfia dolorante e si concesse un ghigno soddisfatto all'indirizzo della ragazza, che però ricambiò con una smorfia schifata ed uno strattone al braccio ferito del ragazzo, sibilando "Sta' zitto e cammina".
 
Arrivarono battibeccando in infermeria, dove Madama Chips sistemò Draco su un lettino e, dopo aver fermato il sangue con un incantesimo, si ritirò per preparare un intruglio che gli alleviasse il dolore e lo facesse guarire presto. "Fratture multiple" borbottò prima di chiudere la porta dietro di sé.
Hermione fissò per qualche secondo Draco, pensando che se evitava di vederlo allora poteva evitare di farsi ricattare, poi gli voltò le spalle "Vado ad informare il professor Piton. Lui sarà molto più utile di me, qui." Draco si costrinse a pensare in fretta: non poteva lasciarla andare, il suo piano stava sfumando. Era perfetto che la Granger fosse ricattabile, ma se iniziava a ribellarsi il suo piano di vendetta falliva. Osservò i ricci disordinati ondeggiare sulla schiena di Hermione, seguendo il passo veloce della ragazza verso la porta. Ma certo, aveva sbagliato tattica.
"Ferma, Granger. Non voglio il professor Piton." disse piano, sforzandosi di non usare un tono acido "Rimani tu."
Hermione si bloccò ed ogni muscolo che aveva in corpo si irrigidì. C'erano due possibilità: o Malfoy aveva mangiato la foglia, oppure Fierobecco non aveva colpito solo il braccio. Senza voltarsi, la ragazza chiese acidamente, stringendo i pugni "Vuoi che rimanga per continuare ad insultarmi e ricattarmi? Non ti basta che io ti abbia accompagnato in infermeria come una copia più snella della devota Pansy Parkinson?"
"Ti stai paragonando ad una Serpeverde? Deve essere davvero importante per te, quel segreto che hai appeso al collo.." "TACI!" Hermione si voltò furente verso di lui e, suo malgrado, si sedette imbronciata sul bodo del letto, strappandogli un ghigno.
Passarono alcuni minuti in silenzio, che Malfoy si curò di rompere.
"Granger ho un braccio fratturato, non la peste. Avvicinati, no?"
"Preferisco mantenere le distanze, ci tengo alla mia sanità mentale. Sai com'è, tutti quelli che ti stanno vicino dopo un po' iniziano a diventare ritardati.. basta guardare Tiger e Goyle."
"Non amo ripetermi, Granger: attenta a come parli.." stava di nuovo sbagliando tattica, maledizione! Avrebbe sempre vinto lei, sempre.
Non poteva permetterlo: erano tre anni che lei, Grifondoro e per giunta anche Nata Babbana, otteneva più di lui in tutto. Più attenzioni, più successo.. ma soprattutto più affetto. Non l'avrebbe mai ammesso pubblicamente -e aveva anche dei problemi ad ammetterlo a sé stesso- ma la Granger aveva ragione: lei aveva dei veri amici, non lui. Tiger e Goyle gli stavano vicino solo perché avevano bisogno di qualcuno da seguire. E Pansy? Ah, lei sarebbe stato meglio non averla intorno. Non moriva certo dalla voglia di farsi coccolare, ma un po' di attenzioni sincere non gli avrebbero fatto schifo. Persino suo padre lo metteva un gradino più in basso della Granger! Era un totale fallimento. La Granger aveva tutto ciò che lui desiderava ma non poteva avere: una vita normale.
Ma Draco Malfoy, oltre ad essere purosangue, era un serpeverde: e le Serpi ottengono sempre ciò che vogliono.
Perciò si impose di cambiare tattica, per quanto la sola idea lo ripugnasse: avrebbe iniziato a corteggiare la Granger, questo era il suo piano. L'avrebbe fatta affezionare, l'avrebbe allontanata da tutto ciò che le era caro e poi anche da sé stesso. Così anche lei si sarebbe sentita sola come lui.
Sorrise e riprese "..o dovrò tapparti la bocca"
"E come avresti intenzione di farlo, Malfoy?" chiese lei con il suo tipico tono da saputella.
Per tutta risposta, Draco si sollevò puntellandosi sul gomito del braccio sano e la baciò.
Peccato che nessuno dei due si era reso conto della porta dell'infermeria che si era appena aperta, alle loro spalle, lasciando entrare Severus Piton.

   
 
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