Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: jawaadsbabe    15/01/2013    0 recensioni
Notai bene la bellezza divina del battitore. Se non ricordavo male si chiamava Louis. La palla biancha e piena di sabbia venne verso di me ma io ero immobilizzata, non mi muovevo. Ero SCONVOLTA dalla bellezza di quel ragazzo. Dopo queste sensazioni ricordo solo un dolore fortissimo alla testa, e poi buio totale.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La testa mi pulsava, faceva malissimo. Mi faceva male tutto, ero sdraiata, cercai di aprire gli occhi. Ero in una stanza sconosciuta, abbastanza grande. Cercai di alzarmi, appoggiando i gomiti sul letto matrimoniale ma la testa iniziò a girare ancora più forte. Un lamento uscì dalle mie labbra e riappoggiai la testa sul comodissimo cuscino. Cos'era successo? Perchè avevo così tanto male alla testa? Mi portai una mano alla fronte, come se mi potesse venire più facile ricordare l'accaduto e chiusi gli occhi. Ricordai solo che un ragazzo bellissimo stava giocando a beach volley....AH ECCO! Ero stata colpita dalla palla in testa...wow, che magnifica figura di ****a che avevo fatto, avrò avuto la faccia da rimbambita e poi...sono caduta a terra come un'imbranata. Mi tirai uno schiaffo in faccia con la mano che prima era posata sulla fronte, come per punirmi. Girai la testa verso destra e notai un secchio pieno d'acqua e uno straccio. Presi quest'ultimo e me lo posai sulla fronte. Era piacevolmente fresco. Inspirai, espirai. La testa girava meno. Provai ad alzarmi. Barcollando uscii dalla stanza e cercai qualcuno. Trovai uno dei "magnifici 5" (lol) di quella mattina, quello biondo. Era di schiena, seduto su un divano concentrato e immerso in una partita di calcio. Mi "sistemai" i capelli e cercai di stare in piedi senza sembrare ubriaca. Mi avviacinai al divanetto e mi sedetti sul bracciolo. Si accorse della mia presenza e quasi si spaventò. MAMMA-MIA..che occhi pazzeschi che aveva. "ciao, stai meglio?" disse con tono annoiato. Riportò lo sguardo verso la televisione al plasma. "ehm, si...dove sono?" non rispose. Era la prima volta in vita che un ragazzo non mi dava importanza quando parlavo con lui. Prese il telefono e digitò dei numeri. Fortunatamente capivo molto bene l'inglese, parlava con un accento a dir poco sensuale al telefono: "ciao, si, si è svegliata! venite?" Detto questo ripose con cura il cellulare in tasca e senza smettere di fissare quello schermo mi disse:" gli altri arrivano tra poco. Intanto se vuoi vai in cucina e serviti di quello che vuoi" W-O-W, che cosa assurda...non me lo offre lui? non viene in cucina con me? bah... ragazzo bello ma strano! Cercai la cucina, dopo poco la trovai. Era in uno stato tremendo: pizze in giro per la stanza, pile di piatti sporchi da lavare nel lavandino da chissà quanto... uno schifo! Con aria schifata cercai negli scaffali un bicchiere e poi versai dell'acqua naturale. Un urlo provenne dal salotto; probabilmente era il biondino che esultava. Finito di bere con calma l'acqua nel bicchiere, lo posai nel lavandino già pieno e mi avviai in salotto. Era una casa molto bella, spaziosa e i soffitti erano altissimi: proprio come piacevano a me. Si, ero una viziata. Ad un certo punto sentii un campanello suonare e rimbombò nella mia testa così forte da farmi sussultare. Il ragazzo si girò, si alzò e venne verso di me aiutandomi a reggermi in piedi: "tutto bene?" disse con aria preoccupata, "se mi sedessi andrebbe meglio!" dissi scocciata. Sbuffò e mi accompagnò al divano. Poi si diresse verso la porta e girò il pomello tre volte. Sbucarono quegli altri angeli meravigliosi che scherzavano tra loro. Erano ancora in costume ma per mia sfortuna tutti e quattro indossavano una t-shirt che copriva il petto muscoloso. C'era anche lui, Louis, era l'unico nome che mi ricordavo. Ricordavo il modo in cui mi ero immobilizzata qualche ora prima, ricordava la sensazione di panico che invase il mio cervello. Mi fissò e si avviò verso di me con un sorriso smagliante: PANICO.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: jawaadsbabe