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Autore: kat_gunsnroses_love    18/01/2013    3 recensioni
Mi sono messa la prima maglia che ho trovato,quella faccia di Gesù stampata nella t-shirt bianca mi ricordava qualcosa.
Solo quando guardai quella foto sul comodino capii a chi l’avevo vista tante volte indossare.
Axl Rose??? Non è possibile
Così, presa da qualche strana emozione, mi misi a correre per quell’immensa e bella casa, finche lui, coperto solo da quei boxer neri ai quali avevo tanto sbavato dietro, mi bloccò.
“Buongiorno Catherine! Bella maglia!”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perla questa volta non si fece prendere dall’emozione e, dopo avermi fulminato con lo sguardo, si fece avanti dicendo:
“Axl tu conosci Catherine?”
“Sì che la conosco! Tu chi sei bellezza?”
“Io sono Perla”
“Piacere! E tu Catherine, che fai non mi rispondi?”
Cos’è che ha detto?
“Cosa mi avevi chiesto?”
“Mi fa piacere vedere che ti faccio ancora un effetto così!”
“Ma smettila! Non ho sentito”
Ma come si fa a rimanere concentrati con uno così, bello come il sole, davanti a te?
“Cosa ci fai a casa di Kristen”
“Un colloquio di lavoro. Dalla prossima settimana lavoreremo con lei”
“Quindi ti sei trasferita a Los Angeles?”
“Sì, ho chiarito con i miei ma non ho intenzione di stare prigioniera in quella casa”
“Paul?”
“L’ha presa bene, come immaginavo non gliene fregava niente di me”
“Credimi tesoro, è meglio così! Io vado a prendere i ragazzi, vi va di venire a mangiare qualcosa con noi?”
“Certo che ci va”
“Catherine tu ci sei?”
“Ci sono”
 
“Mi vuoi dare qualche spiegazione, Catherine?”
“Se continui a guardarmi in quel modo, no”
“Potevi anche dirmelo che sei andata a letto con Axl rose”
“Ci siamo solo baciati”
“E la maglia di Gesù?”
“Mmm.. Quella è la sua”
“Aspetti che io ti creda?”
“Sì Perla, è la verità! Non è successo niente tra noi”
 
 
AXL
“Ciao ragazzi! Vi scoccia se vengono anche Perla è Catherine?”
“Le hai già rimorchiate Axl?”
“Non proprio Duff, conoscevo già Catherine”
“Ah, ci sei andato a letto!”
“No, ho scopato con talmente tanta gente che lei me la ricordo proprio perché non me l’ha data. Però adesso mi sembra ora di recuperare”
“Mi sembra giusto, però io e Kristen non veniamo. Vogliamo stare un po’ da soli”
“Va bene. Ma Slash che cazzo ha?”
“Ha detto che vuole pensare”
Perché Slash pensa?
“Ah! Cos’ha fatto questa volta?”
“Ha detto che vuole trovare un modo per far innamorare di lui Perla”
Uno Slash steso sul divano e con la sigaretta in bocca guardava il muro pensieroso
“Slash!!!!!!”
“Dio ma sei scemo? Mi vuoi fare crepare Axl?”
“No, volevo chiederti se volevi venire con me, Catherine e Perla a mangiare qualcosa”
“Perla? Hai detto Perla! Ovvio che vengo”
“Basta che non ti metti a dire che vuoi andare a mangiare l’hamburger con le patatine fritte e il ketchup”
“Perché cosa vuoi mangiare?”
Sempre il solito
“Ho in mente un bel ristorantino elegante, voglio fare bella figura”
 
 “Eccoci ragazze! Andiamo a Santa Monica. Vi va di seguirci con la macchina?”
“Sì! Ma con quella Lamborghini cerca di andare piano, se no ti perdiamo”
“Certo Perla! A dopo”
 
 
CATHERINE
“Che emozione Catherine! Io e te che andiamo a mangiare con Slash e Axl”
“Mamma mia Perla, sono talmente agitata che mi si è chiuso lo stomaco”
“Anche a me. Ma è lo stesso, per loro mi posso anche sacrificare! Quindi mangerò tutto”
“Che sacrificio enorme che siamo costrette a fare”
“Ah ah, una vera e propria penitenza!
La mia mente fantasticava un pranzetto romantico, vedevo Axl come il principe azzurro che cercava in tutti i modi di far star bene la sua principessa, io!
 
 
SLASH
Quella ragazza era come se mi avesse catturato, non potevo far altro che pensare a quegli occhioni da cerbiatto che mi guardavano (e anche a quelle altre due cose meravigliose che aveva ovviamente).
“Ti piace proprio è?”
“Sì, tantissimo”
“Se la vuoi veramente tieni a bada il tuo amichetto, tanto non ci scopa con te se fai il maiale. Non è il tipo, si vede”
“Lo so, non sarà facile. Tu Axl con Catherine ci hai già fatto sesso?”
“No”
“Ecco perché vuoi fare bella figura, sei sempre il solito maiale”
“Ho voglia di divertirmi, e poi non ho nessuna intenzione di lasciare Lizzie”
 
 
CATHERINE
IL ristorante era bellissimo, di quelli eleganti dove i camerieri versano champagne con i guanti bianchi.
Erano passati i vecchi tempi, quando i ragazzi vivevano nello schifo e non avevano da mangiare perché i loro pochi soldi li usavano solo per la musica, la droga e l’alcool.
“Salve signori, io sono George, il proprietario del ristorante. E’ un vero piacere per me avervi qui. Venite, accomodatevi, nessuno vi darà fastidio”
Era un meraviglioso tavolo rotondo con candele, fiori bianchi e una tovaglia di seta bianca.
Devo dire che non è che li rispecchiasse molto quel posto e io, se fossimo andati da in un luogo meno in, sarei stata più felice.
Non ho mai sopportato quei posti dove regna la perfezione.
Naturalmente Slash era seduto vicino a Perla, e io vicino ad Axl.
“Cazzo Axl, bel posto!”
“Slash cerca di non fare l’animale, non facciamoci riconoscere!”
“Oh Axl, non fare il perfettivo, tanto lo sanno Perla e Catherine che siamo dei maiali! Vuoi che ti ricordi cos’hai fatto qualche anno fa proprio qui davanti?”
“No”
“Slash adesso però ce lo devi dire! Io e Perla siamo curiose”
“Mi dispiace amico. Le donne comandano. Allora avevo conosciuto Axl da poco e lo avevo ospitato a casa mia e, dato che dovevo andare a lavorare, l’ho lasciato dormire.
Quando sono tornato mia mamma mi ha detto che lui aveva dormito fino al pomeriggio nel divano della nonna, e lei non sapeva dove sedersi. Così decisi che era meglio sistemare le cose, e mentre eravamo proprio qui davanti con la macchina, gli dissi che questo comportamento non mi era piaciuto. Invece di incazzarmi io si è incazzato lui!
“Quindi cos’è successo?”
“Si è buttato giù dalla macchina mentre stava andando.”
Era decisamente impossibile annoiarsi con loro e il pranzo sembrava essere durato pochissimo.
“Ragazze vi va di andare a fare un giro?”
“Aspetta Slash.. Ascolta Catherine ti va di venire a casa mia? Ho tenuto i tuoi panni, a parte le scarpe perché avevamo un puzzo di vomito tremendo, così te li ridò!”
Poi avvicinandosi al mio orecchio sussurrò:
“Ti giuro che non ho doppi fini”
“Va bene, vengo”
 
 
SLASH
Axl ti odio enormemente, pensi solo a te stesso!
Adesso io cosa faccio, volevo stare un altro po’ con Perla.
“Slash se vuoi andiamo noi a fare un giro! Basta che non ti fai strane idee”
“Grazie Perla”
Grazie? Sono diventato scemo
“Andiamo a fare un giro in spiaggia?”
“Perfetto piccola”
 
 
AXL
“Entra pure in macchina tesoro. Slash vieni un secondo, ti devo chiedere una cosa”
“Dimmi Axl”
“Hai presente quel bell’abito che avevo preso per Lizzie quando eravamo in Giappone?”
“Sì certo, quello che non le va perché si è ingrassata tantissimo”
“Grazie per aver detto che la mia morosa è grassa”
“Non è grassa, però un bel po’ di chili li ha messi su. Comunque dai vai avanti, che voglio stare con la mia Perla”
“Se lo regalo a Catherine? Mi invento che l’ho preso pensando a lei”
“Bell’ idea amico! Buona fortuna”
 
 
CATHERINE
“Axl io a casa ho la tua maglia, la tua tuta e le tue scarpe. Se vuoi te li ridò”
“Scherzi? Tienile pure, non c’è nessun problema. Abiti lontano da qui?”
“Direi proprio di no, ho preso una casa sulle spiagge di Malibù!”
“Cazzo ti tratti bene!”
“Sì, ma adesso non ho più un soldo”
Eccoci arrivati in quella bellissima e luminosa villa
“Entra pure, io arrivo subito”
Tornò con un abito da sera di un verde acqua stupendo
“Ti piace?”
“Molto bello, davvero”
“L’ho preso in Giappone, per te. Con i tuoi meravigliosi occhi verdi ho pensato che ti potesse stare benissimo”
“Per me?”
“Sì, non ho mai smesso di pensarti Catherine”
Mi si avvicinò e mi baciò, era ancora più bello di come me lo ricordassi.
Dolce e emozionante, sembrava di vivere una favola meravigliosa.
“Perché non te lo provi?”
“Certo, vado di la però! E’ una sorpresa”
 
 
AXL
E bravo Axl, basta veramente poco per far cascare ai piedi una ragazzina del genere.
Appena esce non la guardo neanche, voglio toglierglielo quell’abito. Subito.
Quando scese le scale,però, qualcosa non è andata come volevo.
Mi sentii un po’ come lei quando mi aveva rivisto prima, a casa di Kristen. Questa volte le parole mancavano a me.
Era meravigliosa.
Il suo viso, il suo corpo e la sua eleganza mi avevano emozionato tanto da farmi sentirmi il cuore in gola.
Però qualcosa non andava, la sua espressione..
“A Lizzie, la donna della mia vita.
La prossima volta testa di cazzo toglilo il biglietto da quel fiocco rosa con cui era chiuso il vestito”
Ma quanto sono stato scemo?
“Catherine aspetta un attimo. E’ vero, era per Lizzie, ma con lei non ci sto più! Voglio te adesso”
“Io non sono proprietà di nessuno. E questo abito del cazzo lo puoi anche tenere, lo sai che di cose così eleganti ne ho a migliaia e sai quanto non mi appartengano, sai quanto non mi rispecchino. Quella Catherine da abiti di seta non c’è più.
Mentre mi vado a cambiare chiamami un taxi per favore”
Non me ne importava niente del fatto che rimanevo in bianco anche questa volta, ma di lei, della sua reazione. Avevo rovinato tutto.
 
CATHERINE
Più incavolata e delusa di così non potevo essere.
Il principe azzurro non esiste, e nemmeno le storie a lieto fine.
“Quindi adesso vuoi dirmi che non ci rivedremo mai più?”
“Non ti voglio più vedere Axl. Addio”
Regalarmi una cosa che doveva essere per un’altra donna? Che schifo.
Mi stesi sul divano a guardare la tv con in mano quello che mi avrebbe dovuto consolare, una bella coppa di gelato al cioccolato.
Andai avanti a ingozzarmi per almeno un paio di ore.
Mangiare però non mi aiutava a star bene, anzi, dopo mi sentivo pure in colpa con il mio corpo.
E adesso chi è che rompe?
Un ragazzo con un mazzo di rose rosse e un pacchetto regalo era davanti la mia porta
“E’ lei la signorina Catherine Hewson?”
“Sì, sono io”
“Tenga, queste cose sono per lei”
Aprii il pacchetto, dentro c’era un abitino. E' di colore blu notte e ha delle piccole borchiettine che gli ricoprono la parte finale delle maniche.
Fine ma con carattere, questo è il mio genere.
Esitai un attimo ad aprire il biglietto, avevo paura che quello che avrei letto mi avrebbe fatto cambiare idea su Axl.
Ciao Catherine, so di essere stato uno stronzo e me ne vergogno. Rispetto la tua scelta di non rivedermi mai più, anche se il solo pensiero mi fa impazzire. Perdonami. Con amore Axl.
Una lacrima mi rigò il volto.
 
 
 
Un mega grazie a chi segue questa storia!
E un ringraziamento speciale a chi commenta, siete carinissime!
Spero di non deludervi, un bacione 

  
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