Luce
Appariva nella luce del pomeriggio, ed era meravigliosa come un bambino appena nato, come un poema.
Una nota.
Grazia l'aspettava tutta la mattina e la rimpiangeva la sera, quando ormai se n'era andata.
La melodia che la seguiva, poi, era un'anfora di sentimenti, dei più belli e malinconici pensieri che l'uomo potesse esprimere.
Da qualche parte attorno a lei, Grazia ne era sicura, c'era un vicino di casa splendido e tormentato chino sul pianoforte, con l'anima sulla punta delle dita, e lei tutti i giorni lo attendeva.
Come tutti i giorni, quasi avesse ricevuto un segnale convenuto, iniziò a cantare.