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Autore: xbirdgirl    24/01/2013    0 recensioni
Tutto quello che Hannah aveva vissuto, e che ancora doveva accadere, era lì nella sua testa, ogni notte, incubi su incubi le affollavano la mente e le svelavano parte del suo destino. Era tutto falso o era la realtà? A questo non sapeva dare una risposta, o forse non ancora...
Genere: Angst, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come abbiamo già detto, Hannah era una ragazza abituata a scappare. A 20 anni viveva da sola in una piccola casa che aveva affittato dopo aver finito il liceo. Frequentava l’Università a giorni alterni. Era quella che tutti - o quasi tutti - definirebbero una ragazza “strana”. Ma forse, chi non lo è?
Ognuno ha la sua dose di stranezza nel DNA, anche se molti la nascondono.
Da piccola era stata una bambina brillante e sveglia, come i suoi occhi azzurri, e i suoi riccioli rossi.
Era bella, a modo suo. 1 metro e mezzo di curiosità e dolcezza. Viveva per i libri. Passava ore ed ore a leggere i libri, cercando di dimenticare tutto quello che la circondasse. Cercava di non pensare al fatto che non avesse mai avuto un ragazzo prima, o che le sue labbra fossero ancora vergini. Certo, non era quella che si definirebbe una sfigata.
Molto spesso aveva attirato l’attenzione di ragazzi, colpiti dalla sua innocenza, che si proponevano come dei cavalieri si propongono per salvare una damigella in pericolo. Ma lei non voleva...c’era sempre qualcosa, in fondo all’anima, che continuava a rimproverarla per il non riuscire mai ad innamorarsi. Spesso ci era andata davvero vicina, era ad un passo dal provare quella tanto agognata emozione, ma proprio all’ultimo passo le scivolava via dalle mani, e dal cuore...si ritrovava di nuovo persa, e da sola, fredda come il ghiaccio.
Forse ciò era anche da attribuire al matrimonio fallito dei suoi genitori. O forse no. Forse aveva letto talmente di quei libri, e aveva incontrato così tanti uomini vicini alla perfezione - solo nella sua mente -, che ormai faticava a pensare che nel mondo reale ce ne fosse qualcuno all’altezza delle sue aspettative.
Detto ciò, immaginatevi quel tipo di ragazza, seduta sul letto, con un libro a portata di mano e gli occhi persi nel cielo. Quella è Hannah.
Certo, c’era molto di più in lei, che di questo.
Poteva sembrare ad un primo sguardo la persona più solare e felice del mondo. Sempre allegra, pronta a dispensare consigli, eternamente col sorriso sulle labbra. Ma se qualcuno si soffermava di più, ad un secondo - o magari al terzo, quarto, quinto...- si poteva scorgere qualcosa di molto più complesso, dentro quegli occhi. Ombre, che oscuravano il suo sguardo e la rendevano assente a qualsiasi cosa le succedesse intorno.
Quelle ombre erano i luoghi buio che Hannah si portava dentro. Ricordi e immagini che non aveva mai vissuto davvero, ma che poteva vedere distintamente ogni notte, quando cadeva nel sonno. Erano sempre lì ad aspettarla, luoghi di cui nessuno avrebbe saputo parlare. Luoghi di pace e terrore dove solo una persona dal cuore puro sarebbe potuta uscire. Lei aveva quella forza. Lei aveva la forza di affrontare la paura stessa e di uscirne intatta. Ma, Dio...forse non così intatta come credeva.
Ad ogni risveglio, dentro di sé, c’era una nuova crepa. Si stava pian piano spezzando al volere di quegli incubi, di quelle creature che ogni notte la inseguivano e la costringevano a scappare via fino a sentir cedere il cuore. Correre incontro al nulla. Non poteva fermarsi o guardare chi aveva alle spalle. Lei doveva correre e mai fermarsi. Se si fermava, era perduta.
E in tutto questo, tutto quello che avrebbe voluto era una persona a cui poter confidare tutto senza sentirsi una pazza, una bambina troppo impressionata da un incubo. Avrebbe voluto dire a qualcuno che era tutto vero: che c’era un mondo che ogni notte l’aspettava e che ogni notte la uccideva. Lei poteva toccarlo. Avrebbe solo voluto qualcuno che la abbracciasse di notte e dicesse: “Va tutto bene, ci sono qua io.” Ma era sola. Sola, con i suoi libri.

“Non potrei essere libera, finché non troverai quegli occhi. Cerca nella tua anima stessa.”
  
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