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Autore: El_Roy    24/01/2013    1 recensioni
Tutto iniziò dalla fine e con un gabinetto.
...
Suona strano, ma effettivamente è così che inizia la storia. Dopo "The Sontaran Experiment" e "The Sontaran Stratagem", perchè non concludere la trilogia? Beh, per svariati motivi che ho ignorato.
Buon divertimento!
Genere: Avventura, Comico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Companion - Altro, Doctor - 11
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ok, ok...ci sono un mucchio di Sontaran nelle viscere della Terra che rubano gabinetti." esordì Craig passato lo stupore misto a premonizione di morte che ci aveva bloccato per alcuni secondi.
"Non essere sciocco, Craig." risposi "Probabilmente stanno scavando uscite in superficie...e sfortuna ha voluto che una di esse fosse proprio il tuo gabinetto."
"Ma perchè fare...tutto questo?" chiese Craig gettando un occhio alla moltitudine di Sontaran che marciavano in file composte. File che per qualche bizzarro motivo ricordavano gelatine. Yum.
"Beh Craig, se più di 1000 anni di battaglie contro popoli alieni mi hanno insegnato qualcosa...è che il cattivo prima o poi svela sempre il suo piano in modo plateale." Un rumore in lontananza fece voltare Craig di scatto che mi afferrò la manica della giacca e chiese "Cos'è stato?"
"Fa diesis, a orecchio." risposi. Poi i Sontaran si fecero tutti vicini ad un piccolo palco al centro dell'antro scavato nelle profondità della Terra, dove uno di loro passeggiava eroico davanti ad una fila di soldati tutti armati e celati dall'elmetto da guerra. Fortunatamente l'eco ci fece arrivare quello che di fatto fu il discorso di incitamente alle armi di quel generale patata.
"Miei soldati!" iniziò "Per tanto abbiamo desiderato la conquista della Terra, pianeta in posizione militarmente strategica. Ci siamo insidiati da mesi e mesi nella pancia del nostro obiettivo e oggi, finalmente, saliremo in superficie per reclamare il nostro premio!" Urla di incitamento da parte dell'esercito. 
"Le trivelle sogno pronte! Quando tutte saranno all'aria aperta, la trivella centrale manderà un impulso alle altre e si formerà un rete elettrica che attraverserà qualsiasi cosa fulminando ogni essere vivente sulla sua strada. E la Terra sarà nostra! Vittoria per i Sontaran! Sontar-ha! Sontar-ha!" tutti ripeterono il ritornello, compresi gli esoscheletri alti quasi tre metri pilotati da qualche soldato.
"Problematico." borbottai.
*Ka-klack!*
"Craig? Perchè fai *ka-klack*, Craig?" chiesi voltandomi titubante perchè quasi mai un *ka-klack* è di buon auspicio. Infatti, due Sontaran mi stavano puntanto i loro fucili, mentre Craig era sparito.
"Rilevato intruso." fece uno patatone parlando al suo braccio.
"Lo scannerizzo." rincarò l'altro puntandomi contro il suo bracciale che mi investì con un fascio di luce verde scandagliandomi dalla testa ai piedi. Ora che ci penso fu un po' maleducato.
"Signore, i dati dicono che è il Dottore." disse il primo sempre parlando al suo bracciale che rispose con un robotico "Portatelo nella trivella centrale e incatenatelo. Penserò io a lui." 
Mh. Un trattamento degno di un re. Ad ogni modo l'ultimo ricordo che ho è uno dei due Sontaran che mi colpisce con il calcio del suo fucile, uno stormo di canarini che cinguettavano in cerchio e di essere stato trascinato per chilometri. Parecchi chilometri a giudicare da quanto è indolenzito il mio sedere. 
E torniamo all'inizio della storia, proprio qua. Vi ricordate? Ho appena tentato di offrire una jelly baby al mio esecutore, il quale ovviamente mi risponderà....
...."Non accetto caramelle dalla feccia umana." Beh, il monito non lo ricordavo proprio così, ma penso sia comunque valido. E mentre il Sontaran porta il suo grosso dito sul pulsante di avviamente del laser, io non posso fare altro che....tremare? Strano. No aspetta, è tutta la trivella che trema. Cosa sta succedendo? Wooooh....wooooooh! Il soldato davanti a me cade lungo la parete della stanza. Il che sarebbe alquanto strano, se non vi dicessi che adesso tutto sembra ruotato di circa 90 gradi. E' come se qualcuno avesse distrutto le gambe di un solo lato della ragnotrivella. Ok, a dopo le domande. Corri. Ah, giusto, sono legato ad un tavolo, ecco perchè non me ne sono andato prima. 
"Dot-to-re?" Una voce metallica mi chiama da destra e mi volto. Un esoscheletro (probabilmente con gambe magnetizzate altrimenti non mi capaciterei di come riesce a stare in equilibrio su questo pavimento inclinato) mi si avvicina. Riesco ad intravedere chi c'è dentro, con mio sommo sollievo.
"Dove ti eri cacciato, Craig?" Il vetro del robot si apre e il volto di Craig mi sorride. "Ero tornato indietro per cercare il mio gabinetto e non ti ho più trovato! Cos'è tutto questo macello? Fuori la gente scappa in preda al panico!"
"Ok Craig, non perdiamo tempo. Liberami, avanti." L'esoscheletro si avvicina. Un attimo, se tenta di liberarmi con quelle manone robotiche mi spezzerà perlomeno un braccio. E non può scendere sul pavimento perchè farebbe la fine del Sontaran e di questo tavolo, se non fosse stato inchiodato al pavimento. Dobbiamo trovare una soluzione, sperando che non stia tentando di wooooooooooh! Con un impeto di forza robotica l'esocheletro mi solleva sradicandomi dal pavimento, ancora legato al tavolo. Rapido e funzionale.
"Fuori di qui. Portami fuori!" Craig si volta sui suoi passi e torna verso l'uscita. Con un balzo siamo giù dalla trivella che effettivamente pende di lato proprio a causa della distruzione delle quattro zampe laterali da parte di Craig, provetto pilota di esoscheletri Sontaran. Prima che possa mettermi giù, tre soldati ci si parano davanti.
"Scusa, Dottore." 
"Non osare." rispondo io. E invece osa. Mi lancia addosso ai tre Sontaran come se fossi una mazza e tutti accusiamo il colpo. Ouch. Se non altro adesso può scendere in tutta tranquillità e liberarmi dalle mie catene.
"Di nuovo libero!" sorrido mentre mi massaggio i polsi. Mi ero sempre chiesto perchè la gente lo facesse. Probabilmente perchè è piacevole.
"E adesso?" chiede Craig con l'esoscheletro alle sue spalle, sempre vicino alla trivella.
"E adesso facciamo i fuochi d'artificio. Vedi questo?" dico estraendo il mio cacciavite sonico.
"E' un cacciavite sonico. Sonicizza un sacco di cose interessanti. Tipo questo." lo punto verso l'esoscheletro che con un *bip* attiva la sua modalità di autodistruzione.
"E vedi questa?" faccio indicando la trivella. "E' la trivella centrale. Quella da cui parte l'impulso a tutte le altre. Impulso che renderebbe la Terra il nuovo punto strategico dell'Universo per i Sontaran. In pratica....corri." 
E corriamo. Non abbastanza per non essere sbalzati via dal "boom!" dell'esoscheletro e da quello della trivella in successione. Io e Craig ci ritroviamo a terra, con un sorriso ebete e adrenalinico stampato in faccia.
"Abbiamo vinto!" fà lui.
"Certo che abbiamo vinto."
"E tutti i Sontaran rimasti? Quelli...sai, là sotto?"
"Suvvia, Craig. E' una sconfitta. Gli ci vorrà del tempo per riprendersi, sono Sontaran. E se tanto mi dà tanto ci penseranno un bel po' prima di tentare nuovamente di prendersi la Terra."
"Quindi torneranno?" chiede Craig.
"Certo. Lo fanno sempre...." sospiro io. Poi mi torna in mente una cosa triste, che forse rovina il momento di pace.
"Craig..." inizio.
"Si?" 
"....probabilmente dovrai comprarti un gabinetto nuovo."
   
 
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