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Autore: Change_Your_Life_    24/01/2013    8 recensioni
Quella mattina, come al solito, la sveglia non smetteva di suonare e fui costretta a spegnerla con un pugno più forte del solito e finii per farmi più male io, che quella stupida sveglia.
Così, non appena mi alzai dal letto, notai la mia figura davanti lo specchio: avevo i capelli arruffati, gli occhi ancora un po’ sporchi di trucco e la guancia destra, che aveva, ancora, la forma della mia mano. Poi mi diressi in bagno e mi feci una doccia, che, per un minuto, mi fece dimenticare tutto quello che, per quel giorno, avrei dovuto sopportare. Poi, il più velocemente possibile, mi vestii e mi diressi in cucina, ma come al solito nessuno mi aveva preparato la colazione, dato che mio padre era appena uscito. Allora lasciai perdere la colazione e uscii di casa, diretta a scuola.
Ma quel giorno sentivo qualcosa di diverso, come se quel giorno la mia vita potesse cambiare, ma io ero stufa dei cambiamenti!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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You have changed my life.



Non appena, la campanella ci segnalò la fine delle lezioni, sia io che Nina, prendemmo i nostri zaini e ci dirigemmo verso l’uscita.
Davanti l’entrata, come al solito, Niall mi stava aspettando e non appena mi vide, si avvicinò a me e mi abbracciò, dopo di che gli presentai Nina.
“Allora Lottie, oggi pomeriggio, vieni da me per studiare chimica?” mi chiese lui, sorridendo, con la sua, inconfondibile, dolcezza.
“Mi dispiace Nialler, ma oggi sono impegnata con Nina! Ma non ti preoccupare ci rifaremo domani, ok?” gli chiesi io, cercando di farlo sorridere di nuovo: infatti ci riuscii.
“Certo piccola Lottie! Allora a domani… Eh Nina, piacere di averti conosciuta!” disse sorridendo beffardo. Odiavo quando mi chiamava “piccola Lottie”, mi faceva sentire come una bambina piccola. Mi dava fastidio, e lui lo sapeva bene.
Infatti prima di andare via, si girò verso di me e mi mimò con le labbra “vendetta”, e io in tutta risposta gli alzai il dito medio.
“Wow vedo che sei molto fine!” mi disse Nina, ancora accanto a me, ridendo.
“Beh.. Sai questo è il nostro modo di dimostrarci affetto!” le dissi sorridendo.
“D’accordo.. Allora andiamo?” mi chiese lei, senza perdere il buon umore.
“Certo! Vieni, ho la macchina posteggiata li!” le risposi io sorridendo, con lei non riuscivo a non sorridere, quel suo sorriso era davvero contagioso!
Così ci incamminammo verso l’auto e una volta partite, ricominciammo a chiacchierare, proprio come nelle ore precedenti!

Appena arrivammo, lei rimase a bocca aperta, non penso si aspettasse che io vivessi in uno di quei quartieri, che molti chiamavano “IN” e che avessi una casa così, ma a me, sinceramente, non importava più di tanto.
“Wow certo che casa tua è davvero enorme!” mi disse lei, con ancora gli occhi fuori dalle orbite per lo stupore.
“Si, diciamo che è molto grande, ma di solito sono sola, quindi sto in camera mia e non faccio tanto caso alla grandezza della casa.” Le dissi io, con una nota di tristezza, mentre lei mi guardava un po’ confusa. “Sto sola per la maggior parte del tempo, perché mio padre lavora, fino alla sera, e mio fratello, essendo maggiorenne già da un po’ di tempo, non vive più con noi. Invece mia madre… Mia madre è m-morta un anno fa, a causa di una brutta malattia! ” dissi, poi, io iniziando a singhiozzare e sentendo le lacrime, ormai, scendere lungo le mie guance. Ad un certo punto, sentii una pressione intorno a me e vidi che Nina mia stava abbracciando. Ricambiai la stretta, ero felice di aver trovato qualcuno così!
“Ehi tranquilla, capisco quanto sia difficile! Sai i miei hanno divorziato quando io e mio fratello eravamo molto piccoli, da allora mi è sempre mancata una figura paterna! Quindi, credimi, quando ti dico che ti capisco meglio di chiunque altro.” Mi disse lei, cercando di consolarmi e mi sorrise, come solo lei sapeva fare!
“Grazie Nina, è da, nemmeno, un giorno che ti conosco e già sento che posso fidarmi di te!” le dissi io, sinceramente.
“Di niente Lottie. Stai tranquilla, da ora in poi ci sarà sempre Nina con te!” mi disse, riprendendo quel suo buon umore, che mi contagiava sempre e, non potei fare a meno di sorridere.
“Bene adesso entriamo!”
Lei annuì e, capendo che non volevo parlare più di questo argomento, entrò con me in casa. L’interno la lasciò, ancora di più, senza parole, ma subito si ricompose e mi seguì in cucina.

Il pomeriggio lo passammo a scherzare, parlare di ragazzi, tra cui alcuni, che lei aveva visto durante le lezioni.

Verso sera, ancora mio padre non si era fatto vivo e io, se Nina se ne fosse andata, sarei rimasta da sola, ma ormai ci avevo fatto l’abitudine, certo mio fratello mi invitava sempre a casa sua, ma gli dicevo sempre che preferivo stare sola o gli inventavo che avevo molti compiti e lui, ormai, rassegnato, lo accettava.
“Senti ho appena finito di parlare al telefono con mia madre e le ho detto che sta sera eri sola, così lei ti ha invitata a casa nostra per cena e poi magari resti a dormire! Che ne dici? Vedi che non accetto un “NO” come risposta!” mi disse lei, marcando bene quel no, per farmi capire che non avevo vie di scampo, così accettai e in un batter d’occhi mi ritrovai davanti casa sua.

Nina aprì con le chiavi e non appena misi piedi dentro casa sua, un senso di famiglia, amore, affetto, mi invase e non potei fare altro che sorridere.
“Bene ragazze siete arrivate! Ciao Charlotte, io sono Anne la madre di Nina. È un piacere conoscerti!” mi disse una donna, un po’ più alta di me e Nina, con dei bellissimi occhi verdi e i capelli castani lunghi fin sotto le spalle.
“Il piacere è mio signora Styles e per favore mi chiami Lottie!” le risposi io, cordialmente.
“E tu allora chiamami Anne!” mi disse lei, sempre sorridendo. Ora capivo da chi aveva preso Nina.
Ad un certo punto sentimmo la porta di casa aprirsi e poi chiudersi successivamente. Dall’ingresso arrivò un ragazzo, abbastanza alto, con due occhi verdi meravigliosi, come quelli di Nina ed Anne. Era davvero un bellissimo ragazzo.
“Mamma!” esclamò lui, abbracciando la madre, dopo di che si diresse verso la sorella e le baciò la guancia, poi si girò verso di me e mi guardò, con un’espressione tra il confuso e lo stupito.

“Harry, lei è Charlotte, una mia amica. L’ho conosciuta oggi e siamo diventate subito amiche!” disse Nina, sorridendo felice, sorrisi a mia volta, poi Harry, almeno credo si chiamasse così, si avvicinò a me e si presentò.
“Piacere Harry, il fratello di Nina!” mi disse lui, sorridendo,
“Piacere Charlotte, ma chiamami Lottie!” gli risposi io, sempre sorridendo e fu allora che mi persi nei suoi occhi, erano così profondi, ma ebbi, come, la sensazione di averli già visti, erano così familiari. Stessa cosa per Nina e per sua madre. Mi sembrava di averli già visti, ma non riuscii a ricordarmi dove!





Ehi ciao ragazze belle! :D
7 recensioni! Cioè volgio dire, 7? Non ci credo ancora.. :') Grazie davvero a tutte, grazie di cuore! :D
Grazie anche ai lettori silenziosi e a chi ha aggiuto la storia alle seguite! :D Grazie davvero!
Adesso vi lascio, baci Mary :*




Lottie :) Nina :)
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