Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: larry_stylinson__    27/01/2013    0 recensioni
Questa, in parte, è la storia della mia vita. Dico in parte perchè l'unica cosa che manca, per ora, nella mia vita, sono i OneD c: Molti di coloro che recensirono questa storia in precedenza (su un altro sito in cui la scrissi), la definirono una "messinscena per attirare attenzione", quando, invece, quello che scrivo mi è successo davvero. Non voglio tediarvi più di quanto non lo siate già, sooo...
Vi siete mai sentiti abbandonati, soli, senza più la speranza che qualcuno vi tenda la mano e vi tiri fuori dal baratro in cui siete caduti? Beh, io mi sentivo così. Mi sentivo così prima che un "Ehi, io sono Louis, tu?" sconvolgesse la mia vita.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ebbene zzzzzi. Essendo particolarmente ispirata stamattina, ho deciso di scrivere già il secondo capitolo *esulta* (si, so che lo sto facendo solo io)..cooomunque, non interesserà a nessuno, ma per chi ha Twittah sono @xhellotomlinson, su Ask: Oh, Larry. , e su Facebook Giulia Gorga. Yep, non fate caso al mio cognome merdoso, mdjideuejrioioq. Non vi annoio più, buona lettura! :)
                                                                                                                     ***
Risi silenziosamente, schiacchiandomi una mano sulla bocca per non far scappare il minimo suono dalle mie labbra socchiuse. Strinsi gli occhi, mentre guardavo Louis che prendeva la mira, con il cassino in mano.
"Quindi, otteniamo il carbonato di calcio se uniamo calcio e..." La professoressa Carter continuava a parlare imperterrita, nonostante i tre quarti abbondanti della classe stessero sbavando sul banco, addormentati.
"E uno...due...tre..." Sussurrò Louis, tirando fuori quel mezzo sorrisetto furbo. Lanciò il cassino e centrò la Carter nel mezzo della testa, proprio dove aveva quel principio di calvizie. Si sedette talmente tanto velocemente da far oscillare la sedia, che per poco non si rovesciò. Louis si portò una mano sul petto. "Cristo" mormorò. Intanto la Carter si era girata e, con il cassino stretto tra i salsicciotti che aveva al posto delle dita, ci minacciò:
"SE SCOPRO CHI E' STATO LO FACCIO SOSPENDERE!" Poi si girò verso di me e Louis, che fece finta di cercare qualcosa nello zaino, e io mi finsi intenta a leggere (più che altro guardare) il capitolo di chimica che stava spiegando. "Walker, Tomlinson, in presidenza. ORA!"
Ci avviammo, fingendoci abbattuti e pentiti, verso la porta dell'aula. Louis si girò verso la classe che ci applaudiva e fece un inchino, poi scappò, prima che la Carter gli mollasse il libro sulla testa.
"Ora mi spiega come cazzo ha fatto! Ho la faccia di uno che tira la roba in testa alle professoresse?!" Esclamò quasi scioccato il mio migliore amico, mentre io sghignazzavo e mi tenevo la pancia dolorante per il troppo ridere. Arrivammo davanti la porta della presidenza e Louis la spinse, poi fece entrare prima me, e lui mi seguì.
"Tomlinson, Walker" Ci 'salutò' il preside Miller, ordinando alcuni fogli sulla sua scrivania. "Ormai state più qui che nella vostra classe, dovrei sospendervi"
"Ma lei ci vuole troppo bene per farlo, vero? Vero, preside Miller?" Sorrisi, cercando di sembrare il più dolce e innocente possibile.
"Carina e coccolosa Walker, carina e coccolosa.." Sussurrò Louis, pizzicandomi un braccio. Mi trattenni dal ridere, e per ripicca gli pizzicai una coscia. Forse un po' troppo...lasciamo stare. "Niente pensieri perversi, Jess" pensai.
"Sentite, io non posso che dare ragione alla professoressa Carter, è da tre anni che mi chiede di farvi cambiare corso perchè non ce la fa più. Come devo fare con voi?" Sospirò il preside. Louis si mise a sedere sulla scrivania del preside, mettendo i piedi sulla sedia.
"Possiamo fare un patto: noi non diamo più fastidio alla Carter, e lei promette di difenderci se lei dovesse dire ancora qualcosa contro di noi. Andata?" Il preside guardò la mano di Louis tesa verso di lui per un attimo, pensando. Poi, anche se non riuscivo a crederci, gliela strinse.
"Sto facendo a patti con un sedicenne, dio, come sono ridotto.." Sentimmo il preside sospirare mentre ci chiudevamo la porta del suo ufficio alle spalle. Mi girai verso Louis:
"Come hai fatto?!" Lui si voltò e si indicò le labbra, tese in uno dei sorrisi più belli che gli avessi mai visto fare. "Mi stai dicendo che il preside è innamorato di te?" Lui rise e chiuse gli occhi, prendendomi a braccetto.
"Ebbene si, Jessie, il mio fascino ha potere anche sul preside, oltre che su di te.." Arrossii. Che?! Pft. Gli diedi un buffetto sulla nuca.
"La convinzione fotte la gente, Tomlinson.."
Ci avviammo di nuovo verso l'aula di chimica, prendemmo gli zaini e uscimmo, accompagnati dal suono della campanella. Louis mi mise un braccio intorno alle spalle e mi baciò una tempia.
"E tutta questa tenerezza?" Dovevo ammettere che, però, non mi aveva dato per niente fastidio.
"Io sono sempre tenero, solo che in certi momenti lo dò più a vedere!" Esclamò, sorridendomi. Mi soffermai a guardare i suoi occhi: mi erano sempre piaciuti, e in dieci anni non erano mai cambiati, sempre sorridenti, mi davano forza.
"Terra chiama Jessica, rispondi? Ehi..tutto okay?" Louis sventolava una mano davanti alla mia faccia.
"Uh..? Ah! Si...si, ci sono, andiamo" Uscimmo da scuola, ci avviammo alla fermata dei pullman e lui mi porse una delle sue cuffie. La misi e lui fece partire una canzone dei The Fray. Mi appoggiai alla sua spalla e mi lasciai cullare dalla musica e dalla voce di Louis, che canticchiava guardando fuori dal finestrino credendo di non essere sentito.
"Hai una bella voce, sai Lou?" Lui arrossì e abbassò lo sguardo. Checcarino! Oh, siamo amici. Stop. Niente di più. Ma non potevo negare che Louis fosse davvero un bel ragazzo. Nel senso di amico..
"Nah, no..non è una bella voce, e poi ci devo ancora lavorare"
"Smettila di fare sempre il modesto, hai una bella voce...magari se ti iscrivessi ad X-Factor potresti capirlo meglio anche tu" Abbozzai un sorriso. Non lo volevo davvero. Louis sarebbe diventato famoso e non saremmo stati più amici come prima, e non volevo perderlo. Avevo perso abbastanza persone importanti nel corso della mia stupida vita, e Louis era l'unico che mi faceva sentire come se ci fosse sempre un bagliore di luce alla fine del tunnel buio che attraversavo ogni giorno. Lui era la mia luce.
"Dici davvero?" Disse, gli occhi gli si erano improvvisamente illuminati.
"Dico davvero!" Risposi sorridendo, dandogli un colpo sul braccio. Lui mi abbracciò e sussurrò un "Grazie", con il viso nascosto tra i miei capelli. Mi strinsi a lui e chiusi gli occhi, mentre Look After You continuava a suonare lenta nelle mie orecchie, mischiata alla voce dolce di Louis.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: larry_stylinson__