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Autore: Hermione92    17/08/2007    9 recensioni
Una nuova Draco/Herm narrata in prima persona da Draco. è ambientata prima del sesto libro, durante l'estate Draco ed Hermione si incontrano e sono costretti a passare una giornata insieme da una bambina. come andrà a finire? Buona lettura a tutti, spero vogliate lasciarmi un commento, baci, Hermione92.
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ISTANTI IN PARADISO


-è una bambina dolcissima...- mormoro, guardando Lucy. Se non avessi pronunciato io queste parole stenterei a credere che una cosa del genere sia possibile. Insomma... questa frase... non dico che l'ho presa dall'incarto dei cioccolatini, ma credo di esserci andato vicino. Cosa mi sta succedendo? Sono caduto veramente così in basso?

-Già...- concorda Hermione, riesco a sentire il suo calore talmente siamo seduti vicini su questa panchina. E, sì, ancora una volta avete capito bene: l'ho chiamata per nome. Ma... cosa c'è di male a farlo? è il suo nome, è una cosa normale. Poi anche se sono un Malfoy, anche se ho una reputazione da difendere con le unghie e con i denti, anche se mi è severamente proibito parlare con persone che hanno un sangue diverso dal mio e per questo meno puro... bè... non c'è niente di male ad essere umano, per una volta nella vita. Sì, forse quello che dice mio padre è vero, forse lui ha ragione... ma sapete una cosa? A me, a Draco, a quello che sono veramente, non importa minimamente quello che pensa mio padre. E credo che non cambierò mai idea. pensateci: se voi foste nella mia stessa situazione vi curereste delle origini di Hermione o del suo sangue? Non credo. E la stessa cosa vale per me. Ho usato questa scusa varie volte per non ricevere un rifiuto ad un mio tentativo di conquistarla. Pensavo che sarebbe stato meglio così, non provarci per niente... almeno... non avrei dovuto affrontare un no come risposta.

Ma cos'ho da perdere? Tra qualche ora sarò un Mangiamorte, la mia identità di Draco, il mio vero io, sparirà per sempre. Allora perchè non vivere le mie ultime ore, dove ho la possibilità di scegliere per me, come voglio? Perchè non provare a lottare per una prima ed un ultima volta per quello che voglio, per quello in cui credo veramente? Perchè non posso provare ad essere solo Draco?

Perchè non possiamo essere solo Draco e solo Hermione?

Solo per oggi, solo per un paio d'ore. E forse posso provare a sentire qualcosa, dentro, a conoscere tutti quei sentimenti che mi sono stati brutalmente negati. Almeno sarei un pò più umano.

Credo... credo che ne valga la pena. Ed è quello che io voglio veramente.

-è impossibile non voler bene ad una bambina così speciale...- sussurra Hermione.

-Sì... una piccola creatura adorabile che vede del buono ovunque... credo che in questo assomiglia a sua cugina...- l'ho detto veramente? Ho appena definito Hermione Granger una piccola creatura adorabile? Io non sono un Grifondoro... dove ho preso tutto questo coraggio?

-Ma tu chi sei?- mi chiede, guardandomi negli occhi, come se cercasse di scrutarmi fino al profondo della mia anima. Ho paura che possa capire quello che sento, che sia in grado di leggere i miei pensieri.

-Chi?- domando -Chi è Draco Lucius Malfoy o...- ricambio lo sguardo, perdendomi per un attimo nei suoi occhi -O chi è il vero Draco?-.

-Co...- inizia, distogliere lo sguardo -Cosa c'è dietro tutto quel ghiaccio?- mi chiede, a voce bassa -Oltre i pregiudizi, oltre il sangue, oltre il tuo cognome. Chi sei veramente?-. Come ha fatto a capirlo? Come sa che io mi nascondo dietro ad una maschera di ghiaccio? Come può leggermi dentro con così tanta facilità? Come può capirmi meglio di quanto faccio io stesso? E, io, perchè mi sento così fragile, così piccolo e... e inutile di fronte ad un suo sguardo? Non sono io che valgo più di lei... le origini non contano, non sono mai contate veramente. E ora... ora credo... credo di non sapere più niente. La mia mente è vuota, il mio cervello anche... cosa mi sta succedendo? Chi sono io? Dovrei mettermi a fare del sarcasmo? Dovrei provare a farle credere che quello che ha chiesto non mi disturba minimamente? Sì, dovrei. Allora perchè non lo faccio? Perchè non voglio farlo e preferisco lasciare le cose come stanno?

-Scusa io...- abbassa lo sguardo -Non avrei dovuto...- da una parte sono sollevato per non dover rispondere alla sua domanda, ma... perchè dall'altra mi sento terribilmente in colpa?

-Ehi...- le sussurro, con chissà quale forza; ma lei non reagisce, rimane immobile guardandosi le mani -Ehi...- ripeto, senza sapere come continuare, senza sapere cosa dire e come fare per... per farla sorridere di nuovo -No... non...- le metto una mano sotto il mento e sollevo leggermente il suo viso -Non ha importanza...- sussurro, perso nei suoi occhi -A... avevi tutto il diritto di chiedermelo. Non devi scusarti.- Ora... ora cosa dico? Ho esaurito le parole, le frasi. Il mio cervello sembra aver deciso di prendersi una vacanza... ma doveva farlo proprio adesso? Io... avete mai notato che negli occhi di Hermione ci sono diverse pagliuzze dorate che si sovrappongono... sono due occhi semplicemente stupendi. Mi avvicino a lei, per avere il suo viso poco distante dal mio, per sentire il suo respiro pesante che si disperde nell'aria tra i nostri volti e si mescola con il mio. Per vedere la dolcezza del suo volto e perdermi, andare lontano con la mente, immaginare situazioni che non succederanno mai... sentire il mio cuore battere all'impazzata, battere veramente, come non ha mai fatto prima. Questa volta è lei che si avvicina a me e io metto l'altra mano tra i suoi capelli, tra i boccoli castani che le circondano il viso. Da quando... da quando sono diventato così romantico? Da quando non voglio altro se non scoprire che sapore hanno le sue labbra?

Cosa mi sta succedendo?

Socchiude le labbra, respirando sempre più affannosamente. Mi viene spontaneo avvicinarmi ancora, per sfiorare la sua bocca. Perchè sento queste cose solo con lei? Perchè lei è così speciale per il mio cuore? Perchè lei è lei e io sono io? Sarebbe impossibile una storia tra noi due... io sarò un Mangiamorte, lei molto probabilmente un Auror. Allora come mai sono arrivato a desiderare questo con tutto me stesso? Hermione chiude piano gli occhi e io... sono paralizzato. Questo è un invito, vuole essere baciata, vuole essere baciata da me. Allora perchè il mio cervello mi dice di tirarmi indietro, di scappare? Ancora una volta ho paura... di soffrire.

Basta pensare!

Per una volta vorrei tanto seguire il mio cuore, vorrei tanto fare quello che sento, quello che credo giusto. Così mi decido e avanzo ancora, pronto a catturare le sue labbra con le mie... e a non lasciarle andare, possibilmente.

-Che bello!- ditemi che non è vero, ditemi che Lucy non ha appena detto questa frase. -Lo dicevo io che dovevate baciarvi! Siete troppo belli insieme!- no, Lucy ha parlato e io... io devo trattenermi dall'ucciderla! Lascio il mento di Hermione e tolgo la mano dai suoi capelli. E guardo Lucy (alias la_peste_che_ha_appena_rovinato_un_momento_perfetto).

-Lucy...- dice Hermione, con la voce strozzata.

-Herm...- comincia, guardando la cugina -Perchè sei diventata rossa?-.

-Ehm... io... sono diventata rossa perchè... perchè...- sorrido, di fronte all'imbarazzo della riccia.

-Perchè fa caldo?- propongo, cercando di darle una mano e di tirarla fuori da quel casino.

-Esatto!- esclama, agitando una mano -Fa caldo... e quindi...- si interrompe, cercando le parole adatte -Fa caldo.- conclude, mentre Lucy la guarda con gli occhi sgranati.

-Brillante deduzione.- non mi sono trattenuto, vero? Quella frase non l'ho solo pensata e... merda! Devo sempre rovinare tutto! Ok, mi preparo psicologicamente ad una carrellata di insulti o, peggio, ad una fattura. Faranno male entrambi, vero?

-Sai, Malfoy?- mi chiede la riccia. Ok, cosa mi devo aspettare? Una lenta e dolorosa tortura? - La prossima volta puoi rispondere tu...- ok, sono pronto per il patibolo! Un momento... ha detto che la prossima volta posso rispondere io? Non ha intenzione di uccidermi?

-Scusa?- chiedo, sapete... non mi farebbero male un pò di spiegazioni.

-Sì, insomma sono curiosa di sentire le tue risposte brillanti- continuo a non capire quello che sta dicendo e quello che intende dire. Perchè le donne sono così complicate? Non esiste un libretto di istruzioni per l'universo femminile? No... altrimenti saprei esattamente cosa dire invece di rimanere imbambolato con un sorriso da ebete. Ora quello che si trasfigura in pesce temo di essere io. -Eddai! Scherzavo!- scoppia a ridere, senza staccarmi gli occhi di dosso. Come mai ho questa sensazione strana a livello dello stomaco? Ho... ho appena mangiato! -Non ti sei offeso, vero?- domanda, smettendo improvvisamente di ridere.

-No... no... certo che no...- sono parecchio confuso, si nota tanto, vero? Perchè devo fare queste figure proprio con lei? Con Hermione Granger?

Le sto riaccompagnando a casa, a quanto pare il padre di Hermione ha stabilito un orario entro il quale devono rimettere piede in casa ( “...e possibilmente non uscirne più” ha aggiunto lei con un sorriso). Così eccomi qua, a camminare per le strade di Londra babbana, visto che non posso materializzarmi e le due 'fanciullè credono che io non debba prendere un tacszi, o qualcosa del genere, non lo so. Insomma... come pretendere che io sappa termini di strane usanze babbane? Non si pò, semplicemente. C'è di buono che Lucy non è una bambina tanto irritante (sapete cosa voglio dire vero?), anzi è piuttosto adorabile e credo che sia anche parecchio stanca, visto che non parla molto e le poche parole che dice sono sempre sullo stesso argomento: Io ed Hermione, indovinato, vero? Sì, secondo lei dobbiamo baciarci e stare insieme... siamo una bellissima coppia, secondo lei. Forse in questo è un pò invadente, ma non posso mica pretendere tutto, no?

-è... una città...- comincio, per interrompere questo silenzio che sta diventando fin troppo pesante, ma... come diavolo continuo? Devo smettere di parlare prima ancora di sapere come finisce la frase! -Interessante...- sibilo alla fine. Sì, interessante è la parola giusta, cos'altro si può dire sulla Londra babbana?

-Sempre spirito da Purosangue convinto...- Hermione sorride, scuotendo la testa -Impossibile sentire altre parole provenire dalla tua bocca, vero?-.

-Cosa vorresti sentirmi dire?- ok, ditemi che non le ho chiesto quello che le ho appena chiesto. Ok, l'ho chiesto.

-Vediamo...- si porta l'indice sulle labbra, credo stia pensando o... o facendo finta. Ve l'ho detto, no? Non le capisco le donne. -Devi fare un apprezzamento sui Babbani, o Mezzosangue, scegli tu...- ok, ora che faccio? Insomma... io un apprezzamento sui Babbani? Sui Mezzosangue? Io che sono Draco Lucius Malfoy?

Smetto di camminare, forse per riflettere meglio, non so. Sia Lucy che Hermione si fermano, girandosi verso di me con la stessa espressione interrogativa sul viso. Cosa dovrei dire? Insomma io di Babbani non ne conosco, e non credo nemmeno di volerne conoscere, se è per questo. E tutti i Mezzosangue che conosco sono quelli che insulto a scuola. Che dovrei fare? Parlare di Tassorosso inutili (non posso fingere che siano il contrario, capite?)? Io cosa diavolo dovrei dire? Ecco anche in questo caso sarebbe utile un libretto di istruzioni, ma questa volta per sapere le “1000 apprezzamenti su Babbani&Co”, ma non esiste, vero? Se qualcuno di voi dovesse conoscerlo è pregato di farmelo sapere (a maggior ragione se ne ha uno sulla psicologia femminile e l'eventuale interpretazione del loro universo). Bene, sono in alto mare. Non posso certo non dirle niente: dimostrerei di essere insensibile e... ok, ok... so benissimo che lo sono veramente, ma... vorrei sembrare diverso, per lei, per farle un piacere. So che non conosco niente di lei, so solo che è sempre allegra, sempre solare e sempre con lo sguardo sulla pagina di un libro. Lei è lei. Lei è... è figlia di due Babbani. Come ho fatto a non pensarci prima? Come ho fatto a non prendere minimamente in considerazione la cosa?

Mi avvicino a lei, non so con quale forza, ma lo sto facendo veramente. Sono poco distante da lei e l'abbraccio. Ok, non so perchè, ma l'ho fatto. Avvicino il viso al suo orecchio e lo sfioro con le labbra. Tremo, e credo che la stessa cosa stia succedendo a lei, ma non me ne curo, non voglio curarmente. Mi sento bene, con lei stretta tra le mie braccia, come se fosse bisognosa di attenzioni, di cure, anche se so benissimo che se la può cavare da sola, forse anche molto meglio di come me la cavo io e di come potrei proteggerla. Vorrei rimanere in questa posizione per sempre, sentire il profumo che emanano i suoi capelli, il calore del suo corpo contro al mio.

Voglio sentire lei, con tutto me stesso.

-Hermione...- le sussurro all'orecchio, chiamandola per nome (sì, l'ho fatto veramente!) -Sei la ragazza più stupenda che io abbia mai visto.-. Questa frase... forse l'ho letta nell'incarto di un cioccolatino, sì è proprio smielata. Perchè l'ho detto? E, badate bene, non ho detto strega o Grifondoro... no, io ho detto ragazza. Sto male, credo di avere la febbre, una polmonite o broncopolmonite acuta deve avermi colpito, sì, deve essere questo. Ho sentito Hermione sussultare dopo quello che ho detto e... non so se prenderla bene o male. Cosa diavolo significa quel gesto? è positivo? è negativo? Ora cosa diavolo devo fare? Come devo comportarmi? Sono pronto a pagare il libretto d'istruzioni sul mondo femminile fior fior di galeoni. Mi serve aiuto. E parlo seriamente.

-Baciatevi.- Grazie! Grazie! Sapevo che voi mi volete bene! Ringrazio anche Lucy, ovviamente, che con la sua dolce voce ha interrotto l'imbarazzo mio e di Hermione. Mi stacco da lei, e devo dire che questo lo faccio a malincuore, parlo sinceramente.

-Ecco... Lucy...- comincio, ed ecco che faccio quello che faccio sempre: comincio una frase senza sapere come andrà a finire.

-Non... non...- guardo Hermione che comincia a balbettare e... sto sorridendo, mi credete? -Non ti intromettere.- dice alla fine, riuscendo a trovare il filo logico dei suoi pensieri (ovviamente il fatto che fosse confusa è unicamente merito mio, obbiettivamente parlando, certo).

-Perchè? è un angelo. Non era il tuo desiderio?- questa bambina mi incuriosisce sempre di pi. Ma di che diavolo sta parlando?

-Cosa?- Hermione impallidisce.

-Lo sai benissimo- Lucy si mette le mani sui fianchi e guarda la cugina con aria di sfida.

-Andiamo. Dobbiamo tornare a casa.- le dice lei. Sono curioso... di che cosa stavano parlando? E come faccio a scoprirlo. La piccola sbuffa e... anche voi state pensando quello che penso io? Bè... non m'importa, posso mettere in atto il mio piano quando voglio. Cominciamo a camminare, io e Lucy seguiamo Hermione.

-Stavi dicendo?- chiedo alla piccola e dolce Lucy che mi spiegherà quel segreto. Diabolico, vero? Lo so, lo so... sono un genio.

-Hermione mi ha confessato che da piccola aveva un desiderio...- sorride diabolicamente, non sapete quanto la adoro in questo momento.

-Sarebbe?- chiedo, sorridendo.

-Lei... ha sempre desiderato il bacio di un angelo, per essere trasportata in paradiso, per un istante.-.

Non so cosa dire. Hermione è... è strana, è diversa da tutte. Lei è lei, questo l'ho capito d tempo. Ma non pensavo fosse così speciale, tanto speciale da desiderare una cosa come... una cosa come questa! Io... non potreò mai offrirle il paradiso, nemmeno per un secondo. Posso solo trascinarla all'inferno, dove sono destinato a finire i miei giorni. E lei non se lo merita, al contrario di me.

-Eccoci, siamo arrivati.- dice Hermione, con un sorriso malinconico sul viso. Ecco... perchè sorride in quel modo? L'offerta per il libretto di istruzioni è ancora valida! Sono aperti gli sportelli per i consigli! -Lucy entra in casa e dì che arrivo subito.- la bambina sbuffa, ma alla fine ascolta la cugina. E rimaniamo soli.

-Eccoci...- mormoro, guardandola.

-Eccoci...- ripete, sorridendo, parecchio titubante. -è stato bello.- dice, dondolandosi sulle gambe -Sei.. diverso da come appari a scuola. La... la tua compagnia è piacevole.-.

-Anche la tua, decisamente- rispondo, con tutta la sincerità di cui dispongo.

-Sei strano, sai?- mi chiede, allargando il sorriso.

-Mai quanto te. Vorrei avere il tuo libretto di istruzioni, ma non credo sia possibile, vero?- dico. Ok. Promemoria: la prossima volta contare fino a 10, come minimo.

-Vorrei averlo anch'io, ma non di te.- continuo a non capire quello che vuole dire. Sono un caso senza speranza, vero?

-Cosa...?- l'ho rifatto: non so come continuare la domanda. Come posso formularla?

-Vorrei capire cosa voglio, cosa provo.- sospira, guardandomi negli occhi -Vorrei interpretare quello che provo... quello che provo... per te.- cosa devo dire? Cosa devo fare? Anche lei cerca il libretto delle istruzioni, ma per cosa?

Un secondo.

Lei ha appena detto quello che ho sentito? Lei, Hermione Granger, prova qualcosa per me? E io sono qua fermo, in silenzio e non riesco a dire niente? Devo fare qualcosa! Dire qualcosa! Ma cosa? Ragioniamo. Lei cerca il suo libretto delle istruzioni e... io non so dove diavolo lo pi trovare. Ma deve capire i suoi sentimenti, giusto? Quello che una volta mi ha insegnato mia madre è che per capire quello che provo devo tentare di guardare dentro.

-Sai... io non potrò tenere in mano il tuo libretto delle istruzioni, credo di poterti dire dove trovarlo.- ora è lei che mi guarda senza capire. -Metti la mano destra sulla parte sinistra del tuo petto. Cosa senti?-.

-Il cuore- risponde, tranquilla -Ma...-.

-Niente ma. è lì.- dico, con tranquillita. E, sì, ringrazio i consigli di Narcissa Malfoy, la mia cara madre, che mi ha convinto ad uscire di casa e mi ha dato questi preziosi consigli. Mi vuole bene, ora ne sono sicuro. -Devi solo trovare la chiave per tirarlo fuori-.

-Come se fosse facile.- sbuffa, tuttavia credo di averla colpita con le mie parole, lo spero, almeno.

-Troverai il modo. Sei speciale. Ce la farai, ne sono sicuro.- mi avvicino a lei, con non so quale forza e quale coraggio (ne avrò rubato un pò a qualche Grifondoro) e le accarezzo lentamente una guancia, con l'intenzione di imprimere nella mia memoria ogni particolare del suo viso, che non potrò pi guardare da così vicino. -Non devi abbatterti per una cosa che oggi non esi sicura di poter avere. Devi lottare per quello in cui credi. Hermione promettimi che non mollerai mai, mai.-.

-N... non lo farò...- sussurrà, mentre le sue guance si imporporiscono. -Non lo farò Draco. Esattamente come non ti dimenticherò mai.- ha capito, ha capito che questo è destinato a finire, anzi... non è nemmeno destinato ad iniziare.

Avvicino il mio volto al suo e chiudo gli occhi. Non voglio vedere niente, non voglio pensare a niente. Non voglio sentire la voce di Lucy che ci chiama, nè la paura che risuona nella mia e nella sua anima.

Voglio solo andare in paradiso.

Per l'unico secondo che mi è concesso. E grazie a lei.

Così la bacio.

E mi sento veramente in paradiso.

Le nostre labbra a stretto contatto, che combaciano perfettamente. Io e lei. La mia lingua che chiede l'accesso nella sua bocca e che quando l'ottiene inizia una dolce lotta con la sua. Io e lei.

Noi. In paradiso.

-L'avevo detto io!- ditemi che questa non è la voce di Lucy! Ditemi che Hermione non si sta staccando da me! Ditemi... lasciamo stare. Era Lucy e Hermione ha smesso di baciarmi. La piccola peste (che suppongo sia parente di Pix) ci ha spiati dalla finestra. Per fortuna il padre di Hermione la fa staccare dal vetro e la riconduce in casa. Posso proporre un castigo? Se la chiudesse nella dispensa? Almeno fino a quando questa giornata finisce. Ma ormai l'atomosfera è rovinata.

-Suppongo che dovremmo dirci addio.- dico, abbassando lo sguardo. Perchè mi sento così male? Cos'è questa sensazione di vuoto?

-Sì- dice, la sua voce sembra bassa, anzi lo è... molto più del solito -Dobbiamo dire addio io a Draco e tu ad Hermione. Non a Granger e Malfoy.-

-Ma...-.

-Lo so: sarebbe meglio il contrario, ma non possiamo cambiare le cose, il destino è destino.- è intelligente, vero? Ha capito tutto, senza inutili spiegazioni, senza parole superflue. è speciale, me ne rendo conto, anche se in ritardo.

-Vorrei poterlo cambiare, sai?- dico, alludendo al destino.

-Tutti vorrebbero, ma non è possibile.-.

Rimaniamo fermi, in silenzio, senza sapere cosa dire e cosa fare. Con la paura di pronunciare quella parola che significa la fine della giornata, la fine di noi, ma sappiamo entrambi che dobbiamo farlo, anche se non ne abbiamo nessuna intenzione.

-Addio, Hermione- mi decido a sussurrarlo e sento che il mio cuore manca di un battito. Io sento il mio cuore, ed è solo grazie a lei.

-Addio, Draco- mi giro, per non guardarla, anche se non posso fingere di non avere scorto le lacrime sulle sue guance, non posso. Perchè mi feriscono. Comincio a camminare.

-Malfoy.- mi chiama, non so perchè, ma mi decido a girarmi -Lucy ha ragione. Sei un angelo, il mio angelo dannato- mi sorride, mentre le lacrime non cessano di scorrere -Mi hai condotta in paradiso, grazie.-.

Sapete una cosa? Non le ho risposto. Mi sono girato e ho ripreso a camminare. Se le avessi detto qualcosa temo che sarei restato lì, con lei. Non so perchè non ho voluto combattere contro il destino, ma ora credo di star facilitando il corso degli eventi. Sto per essere marchiato, sto per diventare un Mangiamorte. E la mia vita cambierà per sempre. Mentre cominciano i preparativi della mia iniziazione non faccio altro che pensare a lei, ma so che sarà l'unica cosa che mi resterà da fare per averla: sognare, solo quello. Ho avuto un bacio, ho avuto il paradiso. E vorrei chiederle scusa, per quelle lacrime. Le sue, quelle che ha versato oggi, e le mie, quelle che non verserò mai.

Non mi dimenticherà mai e io non lo farò con lei.

Mi resta solo questo. Non so se supererò tutto questo, non so come andrà a finire. Non so niente, quando lei avrebbe saputo dirmi tutto.

Ma vado incontro al mio destino, a testa alta. Con una sola cosa in testa: il suo viso.

Sei un angelo, il mio angelo dannato

Guardo mio padre, fiero di me. Mi sento uno schifo, ma ho ancora la forza, il coraggio, di sorridere debolmente.

Mi hai condotta in paradiso, grazie

Mi viene ancora in mente il suo viso, so che non uscirà dai miei pensieri. E sono pronto ad ammetterlo: la amo. L'amavo, la amo e la amerò ancora. E questa volta non ho nessuna carta di un cioccolatino. è vero ed è questo che rende la cosa speciale.Io la amo, ma non potrò mai averla. Immagino il suo corpo stretto al mio, i nostri respiri che si mescolano.

La voglio sulla mia pelle così come è arrivata nella mia anima.

Non succederà mai, questo è il mio destino.

Lei mi ha portata in paradiso, io l'ho fatto con lei.

Grazie di tutto.

Non l'ho ringraziata, ma lei l'ha fatto. L'ultima cosa che posso fare per sentirmi vicino a lei?

Vivere la mia vita e seguire il mio destino.

Prego, Hermione.




Note dell'autrice: Con questo capitolo ho finito questa fic che e' la prima che finisco di tante che ho inizato. Spero vi sia piaciuto e vogliate lasciarmi un commento. In queste parole ho messo il cuore, spero che siano riuscite a raggiungere voi, voi e il vostro cuore. E' stata dura immedesimarmi in Draco, ma spero di aver interpretato bene l'universo maschile (qui sono io che ho bisogno delle istruzioni). Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguita fino a qui, chi ha aggionto la mia fic ai preferiti e tutti quelli che hanno commentato. Grazie di cuore a tutti. E' anche grazie a voi che sono riuscita a finire questa piccola fic. Vi ho fatto vedere una parte di quello che ho dentro, fatene quello che volete, ma ricordatevi di non mollare, in niente e per niente al mondo. Grazie ancora.

Alla prossima, bacioni, Hermione92.

  
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