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Autore: hjsmileniall    27/01/2013    1 recensioni
Eccomi ancora qua..in questo cazzo di bagno a tagliarmi..perché?Non ho una stupida vita sociale … forse non è la cura giusta per me … o forse si. Molti mi temono per quello che faccio,hanno paura … ma paura di cosa? Paura di vedere la cruda realtà della vita? Beh, allora eccovi una notizia … non tutti hanno una vita perfetta,come me.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Give me love, like her

Cos lately I've been waking up alone 

The pain splatter tear drops on my shirt 

I told you I'd let them go "



 

Ah...il mio amato Ed Sheeran,lui si che mi fa alzare dal letto senza cazziate. Continuerei a dormire solo per sentire quella melodia così dolce,ma...che ore erano?Oh merda! Sono nella merda.Erano le 8.45 e la scuola sarebbe iniziata alle 8.00!

Mi alzai di scatto e con noncuranza iniziai a pettinarmi i capelli e piano piano mi guardai allo specchio. Wow,quello che vidi non fu di certo un bello spettacolo. Avevo le occhiaie e poi si intravedevano alcuni lividi e taglietti "Beh,nulla che non si possa risolvere con il correttore" pensai. Feci in fretta,indossai una  maglia a righe e dei jeans attillati,con delle vans blu. Decisi di lasciare i capelli sciolti per coprire il collo dai lividi. Già,avevo molti lividi lungo il corpo. Motivazione? 4-5 ragazzi che si divertono a picchiare una ragazza bulimica.Oh,il mio nome é Alexis,ma per gli amici Alex. Ma dato che non ho amici,tutti mi chiamano"Jons",il mio cognome, o anche "mazza di legno". Mazza di legno mi si addice molto, dato che sembro davvero una mazza di legno,essendo "malata". Sono sempre stata attenta a cio' che mangiavo,o meglio,non mangiavo affatto e quelle poche volte che lo facevo,vomitavo. Io e il cesso siamo migliori amici




                                                                                     *****

Uscì di casa sbattendo la porta,sentendo mia madre che diceva qualcosa di insensato,ma sinceramente di quella stronza non me ne fregava niente.  Si é disinteressata a me da quando si é lasciata con mio padre, e ha incominciato il suo percorso nel mondo dell'alcool.Fico.Ho una madre dipendente dall'alcool e un padre che é scappato di casa portandosi via un pezzo di me:mia sorella. Non so perché l'ha fatto,per dispetto o che... ma ha portato via la mia unica ragione di vita abbandonandomi nelle grinfie di quella stronza che non ho mai sopportato.Voilà,questa é la mia vita. Bella merda.

Camminavo circondata dai miei pensieri quando li vidi:quei 5 stronzi che mi avevano rovinato la vita.Incominciai a camminare a passo svelto,sperando che non mi avesseroo notato.Ma appena sentii "Jons" mi si gelo' il cuore. Eccome se mi avevano notato. Feci finta di niente,e con il cuore a mille, mi avviai all'ingresso della scuola,sperando di raggiungere l'aula sana e salva. Ma qualcosa,o meglio qualcuno,mi si piazzò davanti bloccandomi il passaggio. Lo guardai negli occhi,e mi pentii. Erano davvero belli,color oceano. Sul suo viso c'era stampato il sorrisetto più falso che abbia mai visto. Gli altri mi accerchiarono impedendomi di scappare. C'erano tutti.Il riccio,il biondo ossiggenato, il ragazzo dagli occhi color nocciola e quello dalla pelle ambrata.Fissai un attimo il ragazzo dalla pelle ambrata,davvero bellissimo e mi chiesi come cazzo faceva uno così a ridurmi in quello stato? Quando si accorse che lo stavo fissando si girò verso di me e mi fece un sorriso malizioso.

« Bene,bene Jons...sei sorda che non mi senti?Appena ti chiamo tu devi girarti e ascoltarmi...capito?» disse con tono arrogante.

«Oh,ma io ti ho sentito benissimo,solo che non me ne fotte un cazzo di quello che mi devi dire,poiché già so quello che mi devi "dire"»

Il ragazzo mi prese per il polso...cazzo bruciava!Lì avevo i tagli.

«Senti ragazzina,tu mi porti rispetto,ok?Non mi rispondere così oppure già sai cosa ti succederà»rispose.

«L-lasciami o-ora» ok..ero leggermente terrorizzata. Il mio volto fu irrigato da delle lacrime.

« Paura Jons? »intervenne il biondo ossiggenato.

«No,affatto.Ah,e chiudi quella cazzo di bocca biondino»

 . Ora si che ero nella merda.Come cazzo mi é saltato in mente di rispondergli in quel modo?E quel coraggio?

«COSA HAI DETTO?!»batté il riccio.

Improvvisamente un pugno mi attravensò lo stomaco e caddi a terra...il dolore era troppo forte e iniziai ad urlare,ma peggiorai la situazione. Il riccio iniziò a darmi calci,facendomi uscire del sangue dal labbro inferiore. Vedevo tutto sfocato e non riuscivo a capire più nulla. Sentivo solo delle risate,risate così melodiose che mi facevano venir voglia di vomitare. 

«Così impari a portarci rispetto,mazza di legno» disse il riccio.

COME.MI.HA.CHIAMATA?!?

Improvvisamente mi alzai,noncurante del dolore che provavo e tirai un pugno in faccia al riccio,così per levargli quel sorrisetto dalla faccia. "Né é valsa la pena" pensavo,ma sapevo che ora dovevo affrontare le conseguenze...

Mi guardavano stupiti come a pensare "questa non é più Jons" . Effettivamente,non ero più io.Il biondo ossigenato mi si avvicinò e mi mise le mani attorno al collo, strozzandomi e impedendomi di respirare.Restai immobile,a guardare quegli occhi così belli che però mi trasmettevano paura. 

«Non ci siamo capiti...Jons tu se non ci rispetti,andrà a finire molto male. Saremo il tuo peggior incubo e non ti libererai facilmente di noi.Vedi? Ora la tua vita é già così...beh difficile,se commetterai un altro errore e non ci obbedirai,diventeremo ancora più cattivi e tu non vuoi vero? »disse.

Io feci segno di no con la testa e a quelle parole rabbrividii al solo pensiero.Mi lasciò  e si allontanarono.Scoppiai in un pianto isterico.Prima però rivolsi uno sguardo al ragazzo dalla pelle ambrata e ci potrei giurare ma vidi i suoi occhi lucidi.

       


                                                                                                         *****
Andai immediatamente in bagno,presi il fondotinta e iniziai a spalmarlo sui lividi. In un mese avevo svaligiato il negozio della kiko per tutto il fondotinta che comperavo. In quel momento non m’importava della lezione,non potevo di certo entrare in classe in quelle condizioni … cosa avrei spiegato ai professori?Che dei ragazzi mi picchiano,così,per divertirsi? Avrebbero di sicuro convocato mia madre e io quella stronza non la volevo proprio coinvolgere … di sicuro avrebbe preferito dell’alcool a me. Ma questo non era il problema a cui pensare. Come cazzo facevo ad uscire da quella situazione di merda? Pensai subito a quegli occhi ambrati … possibile che si era commosso? Forse era stata solo un illusione,ma qualcosa mi diceva che anche lui non ne poteva più. Cazzo dico? Doveva essere per forza un illusione. Mi meraviglio di ciò che penso. Quelli rimarranno sempre 5 stronzi e non potranno mai cambiare. Mi tormenteranno finché non morirò. Effettivamente dovrei anche ringraziarli per ciò che fanno. Mi stanno uccidendo lentamente senza che io me ne renda conto. Bene. Tutto perché non ho chiuso quella cazzo di bocca. Dovevo solo farmi i cazzi miei, ma ho finito per rovinarmi la vita. Il motivo per cui mi picchiavano lo sapevo benissimo,tutto per una cazzata. Un anno fa,io e Zayn eravamo … beh,si scopamici. Solo che lui non voleva che i suoi amichetti sapessero che faceva sesso con me. Perché?Forse si vergognava,boh … però dopo qualche settimana apparve il vero problema:mi stavo innamorando di lui. Avevamo legato in quel periodo. Ci vedevamo tutti i giorni,anche solo per parlare. Ma poi lo vidi tra le braccia di un’altra e ci rimasi malissimo. Pensavo davvero che uno come lui si poteva innamorare di una come me? Ho pensato male … per lui ero solo sesso. Scacciai subito quei pensieri e tornai a spalmare il fondotinta.
Mi guardai un ultima allo specchio ed ero piena di macchie viola e sangue su tutto il corpo. Non erano stati solo quei 5 stronzi a ridurmi così. Mi vennero in mente ricordi che credevo di aver cancellato,i miei che tornavano a casa fatti non era una bella cosa da vedere sopratutto sapere che ogni sera mi aspettavano le botte se non dormivo.Da quando avevo 10 anni,vengo picchiata da persone diverse e questo mi ha portato ad odiare. Forse odio è una parola grossa,ma per una come me che vive una vita così dura è la parola azzeccata. Nessuno mi ha mai dimostrato affetto,eccetto per quel ragazzo dalla pelle ambrata. Oh no,i ricordi stavano riaffiorando … sentivo pizzicarmi il viso. “Sii forte” pensai. Così passavo le mie giornate:era una razione giornaliera quella che ricevevo da parte di quei ragazzi. Versavo lacrime tutti i giorni solo per loro, ma fortunatamente per 4-5 ore riuscivo a dimenticare tutto. Nel pomeriggio andavo ad allenarmi  alla Rocky Mountains Gym, conosciuta come The Rock.Già,sono una ginnasta e il mio più grande sogno è quello di partecipare alle Olimpiadi. Forse è un sogno quasi irraggiungibile. Però è quando salgo su un attrezzo,quando provo una coreografia che mi dimentico di tutto e di tutti. L’unico momento in cui sono me stessa e felice. Quel pomeriggio avrei incontrato il nuovo allenatore … e non sapevo cosa aspettarmi. La The Rock era una delle palestre più presti giate di tutta l’America del Nord e io a stento riesco a pagarmi la retta. Difatti nel pomeriggio lavoro e consegno pizze. Bel lavoro,eh? Già … il lavoro più schifoso del mondo me lo becco io,ma per la ginnastica farei di tutto … anche pulire i cessi per pochi soldi. Tutto.




Uscii dal bagno e suonò la campanella. Era la seconda ora e in classe avevo scienze. Bene la giornata andava  di bene in meglio. Fatemi fare qualunque materia,anche matematica,ma scienze no. Della scienza non ci ho mai capito niente. Gravità,atmosfera,struttura della terra … che importa,tanto prima o poi moriamo tutti e i perché delle cose innaturali nessuno saprà risolverli. Non ho mai creduto negli scienziati, credo solo in quel che vedo o  a ciò che penso. Il professor Allocchins era uno sulla settantina e io mi divertivo sempre a sputtanarlo alle spalle. Non si capiva mai ciò che diceva. Aveva la “r” moscia e non sapeva pronunciare bene la parola “interpretazione”. Anche se la materia mi annoiava e non era molto interessante,con lui mi divertivo sempre. Mi faceva un po’ pena. Sembrava così solo,non era nemmeno sposato , ma era impossibile non prenderlo in giro. Quel giorno spiego l’idrosfera,e io ero particolarmente non interessata alla lezione. Per far passare il tempo, decisi di ascoltare un po’ di musica. Presi l’I-Phone,misi le cuffie e addio mondo,ormai con me c’era solo Ed Sheeran. Non so perché,ma quando lo ascoltavo mi tranquillizzavo e mi concentravo sul testo o sulla melodia. Una magia che si rinnova ogni giorno,ad ogni ora,e in ogni momento. La sua musica non ha confini ,non ha limiti!Sembra fatta da milioni di note eppure sono solo sette, che saltellano di qua e di là,e si insinuano nei miei pensieri. Riesce a sfiorare la mia anima a riaccendere i miei ricordi ad esaltare le mie emozioni. E il mondo forse non potrebbe esistere senza essa,e neanche io. Appena sentii il suono della campanella, scattai in piedi e mi avviai all’armadietto per posare i libri. Avevo educazione fisica e poiché non avevo voglia di saltare nuovamente un’altra lezione,mi sbrigai ad infilare la tuta e andai in palestra. Quel giorno avremo provato qualche battuta . Ero una frana a pallavolo . Era l’unico sport che odiavo,perché non possedevo la coordinazione mano occhio e ogni volta che mi arrivava la palla, o la scansavo o la beccavo in testa. Le figure di merda non potevano non mancare anche in palestra.

Appena finii di massacrarmi i polsi,andai nelle docce femminili a lavarmi,immegermi nei miei pensieri.. uscii dalle docce con un asciugamano avvolto in torno e con i capelli bagnati,diretta nello spogliatoio delle ragazze.
-Piccola dove vai?- disse una voce dietro di me.
Mi voltai e vidi il moro con il riccio in piedi a fissarmi con disgusto.
-In camera forse?-risposi secca ma con lo sguardo impaurito.
-Smettila di parlaci così mi hai capito?- disse il riccio.
-Ehm io direi di no,vi parlo come mi pare- dissi fissandoli dalla testa ai piedi.
Si avvicinarono sempre di più a me e io feci molti passi indietro prima di trovarmi con la schiena ancora bagnata con il muro freddo. 
Non potevo scappare ed ero anche in asciugamano,non potevo fare tanto, mi ritrovai con il riccio appiccato al mio corpo snello... 
-Devo dire piccola che non sei niente male eh- disse con sguardo malizioso.
Adesso erano anche pedofili? Presi le forse mi spostai su un lato lasciando cadere il riccio contro il muro.
-Ma sei scema allora,ahia-disse con la mano sul naso. 
L'avevo fatto sbattere contro il muro,era stata la miglior mossa fino adesso,ma sapevo che mi avrebbero comunque picchiata. 
-Zayn allora?-disse il riccio giusto Harry 
-Via spostati ci penso io-disse con sguardo schifato.
-Senti bello potresti smetterla di guardami in quel modo?Sono una persona- dissi al moro prima che mi tirasse uno schiaffo in pieno viso. 
Avevo le lacrime agli occhi,come sempre del resto,lo fissai e notai che lui aveva cambiato espressione e da arrabbiato e schifato divenne uno sguardo più : che cazzo ho fatto? 
Era la prima volta che mi fissava così,in quel modo quasi dicendomi scusa, ed era strano. 





SPAZIO AUTRICE

Mi chiamo Alessia,ho 14 anni e sto sperimentando  questa storia. Se volete potete darmi qualche consiglio su come continuare o anche seguirmi su twitter https://twitter.com/AleFranciosa un bacio azzeccoso a tuuuuutti muuuuuah
  
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