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Autore: Skys Hero    30/01/2013    1 recensioni
Ogni trentanni nel mondo dei demoni si celebra un evento che permette ai diavoli di interferire direttamente con il mondo degli umani da cui prelevano giovani ragazzi e ragazze tra i 19 e i 25 anni. Un demone abbastanza potente può scegliere uno tra questi ragazzi stipulando un patto con lui ,diventando il suo padrone per addestralo a superare diverse prove e raggiungere la vittoria della gara della “Raccolta” che porterà al demone addestratore fama,gloria e potere.
Questo trentesimo anno toccherà alla giovane Abigail Summer a patire le terribili conseguenze di questi avvenimenti.
Genere: Avventura, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Imboccammo la strada al centro e perseguimmo per alcuni metri senza incontrare alcun demone anche se alcuni volavano sopra di noi osservandoci con aria famelica e per tutto il tempo sentimmo urla e schiamazzi da ogni dove. Arrivati al terzo bivio ci fermando sentendo un sibilo sul lato sinistro da dove sbucarono un ragazzo avvinghiato a un demone blu che lo strangolava e lo graffiava. Spinsi Candece e Bryanna verso sinistra mettendomi tra di loro e il demone che ormai teneva tra le mani un corpo inerme. Feci dei passi indietro prima di voltarmi e in quell'istante mi scontrai contro un altro demone questa volta giallo. Feci un passo indietro portando le braccia in avanti mentre il mio sguardo cercava le due ragazze dietro il mostro. Appena le vidi il mio corpo si mosse da solo e scattò di lato evitando il morso del demone. Corsi verso di loro che mi facevano segni e insieme attraversammo un altro paio di incroci schivando un paio di demoni. Alzando lo sguardo notai che anche quelli in cielo cominciarono a partecipare al “gioco” afferrando i malcapitati e portandoli in alto dove gli facevano quello che volevano. Alcuni si divertivano a rigettarli nel labirinto per poi riafferrarli. Davanti a noi il verde dei cespugli era sempre più coperto da un liquido rosso scarlatto e pezzi di carne oltre che da corpi mutilati. Ogni volta cercai di costringermi a chiudere gli occhi, ma non ci riuscivo perchè quelle immagini tornavano a mostrasi. Continuammo a correre,avevamo tutte e tre il fiatone e il mio cuore pompava sangue con forza mentre i polmoni cercavano di assorbire quanto più ossigeno possibile. Avevo la gola secca e tossii un paio di volte e quando svoltammo a destra notando un vicolo cieco e ci fermammo. Osservai i loro volti scandalizzati e impauriti come il mio. Eravamo tutte sudate e i nostri vestiti erano ridotti molto male.
«Di là» borbottai tossendo un altro paio di volte indicando la strada difronte a noi.
«Abie!» ebbi il tempo di sentire solo l'urlo di Bryanna quando mi sentii stringere da una morsa all'altezza della bocca dello stomaco e sollevata da terra. Abbassai lo sguardo notando che ormai ero a tre metri da terra e continuavo a salire mentre un enorme coda rossa continuava a stringere il mio corpo. Sgranai gli occhi mentre la mia mente si svuotò e l'adrenalina venne pompata dal mio cuore. In preda al panico provai con le mani a spingere quella coda verso il basso o a farle allentare la presa graffiandola. Le mie orecchie erano piene delle urla provenienti dal basso e solo quando il demone mi afferro le braccia spingendole verso l'alto senti la sua voce.
« Smettila! Tanto ti ho detto che ti ho presa!» sibilò ghignante. Mi voltai osservando il sorriso del demone facendomi tornare in mente quello del giovane dai capelli corvini.
«Lasciami!» urlai con voce rauca cominciando a calciare ed agitarmi ancora di più.
« Fa la brava!» disse infilzandomi gli artigli nella carne dei polsi.
« Kyah!» urlai per il dolore mentre gli occhi mi si inumidirono.
« Vediamo dove !» in quell'istante provai una mossa disperata strattonando all'improvviso le braccia verso il basso. Gli artigli del demone lacerarono la mia carne ma mi liberai mentre le lacrime cominciarono a sgorgare. Feci leva sulla sua coda ed afferrandolo per le corna gli diedi una craniata sul muso. Senti la sua coda allentarsi alla vita e scivolai giù. Il mostro mi afferro per una caviglia e mi ritrovai appesa a testa in giù con le lacrime ad osservare il labirinto sotto stante. Non ero tanto in alto,ma era abbastanza per osservarlo dall'alto. Anche con la vista offuscata notai un gruppo di persone affollate in un angolo del labirinto.
«L'uscita!» sibilai. Il demone ringhio infastidito massaggiandosi il muso e in quel momento pensai bene di afferrare la mia borsa a tracolla lasciando che scivolasse e afferrandola la lanciai con tutte le forze contro il viso del mostro che lasciò la presa per pochi secondi, ma mi permise di rigirarmi e precipitare dando un ultimo sguardo alla strada del labirinto. Caddi per mia fortuna sul cespuglio e rotolai dalla parte giusta dove c'erano Candace e Bryanna capitolando su un paio di cadaveri ammassati. Sentivo dolore alle braccia che ormai erano insanguinate e una fitta lancinante al polso sinistro mi fece intendere che possibilmente me l'ero rotto. Mi rialzai barcollante mentre le due ragazze correvano verso di me. Rialzai lo sguardo vedendo il demone rosso cercarmi con lo sguardo con la mia borsa in mano.
« Di qua...ho ho» comincia a dire riprendendo a correre seguita da Candace e Bryanna.
« Ho visto la strada». Svoltammo un paio di volte e percorremmo una strada lunga senza fermarci. Sbagliai strada solo due volte ma dopo pochi tentativi ritrovammo la strada giusta. Sentivo degli schiamazzi più vividi e infine riuscimmo a trovare la piccola folla che si accalcava per uscire dal labirinto. L'uscita era avvolta da radici che si aprivano e si chiudevano in alternanza quindi avevi un periodo limitato di tempo per uscire. Le due ragazze mi precedettero mentre il mio corpo ebbe un sospiro di sollievo. Notai un giovane caduto a terra vicino a Candace e mi abbassai per aiutarlo a sollevarsi in quel momento lo sentii arrivare e mi voltai spingendo il trio dietro di me allargando le braccia e con le lacrime agli occhi e con il corpo tremante gli feci da scudo. Il demone rosso scatto verso di me colpendomi alla bocca dello stomaco. Senti una fitta dolorosa in quel punto e mi piegai in avanti tossendo sangue. L'essere mi afferro e mi sollevò ancora una volta stringendomi il collo. Con la coda dell'occhio vidi Bryanna e poi Candace superare le radici e mi senti stranamente liberata da un peso mentre in me cresceva la voglia di sopravvivere a mia volta. Voltai lo sguardo sul demone e i nostri occhi si incrociarono. I miei castani fieri ma pieni di lacrime e i suoi gelidi, felini e rossi. Ghignò divertito mentre mi osservava e infieriva sulle mie ferite facendomi gemere.
« Tranquilla, passerà tutto in un attimo» affermò leccandomi con una lingua biforcuta la guancia. In quell'istante sentii un forte dolore alla schiena che mi fece urlare fino a graffiarmi la gola. Sentivo un bruciore immenso e le vesti si erano stracciate a formare una X. I miei muscoli si contrassero e il mio corpo si piegò mentre ormai avevo finito tutte le lacrime. Mi feci forza e per il dolore ripresi a scalciare e a rischiare il tutto e per tutto per liberarmi dalla sua presa.
« Sta ferma, ragazzina! Così allunghi solo la tua agonia» sibilò, ma io non avevo intenzione di desistere, volevo vivere, non avevo intenzione di finire divorata da quel demone. Per mia fortuna un altra coppia di demoni stava volando dalla nostra parte trascinando con loro un ragazzo per le caviglie e si scontrarono con noi facendo lasciare la presa all'essere rosso. Ricaddi a terra di schiena e un nuovo dolore lancinante fece vibrare il mio corpo che si arcuo. Mi rigirai con la forza della volontà e puntai verso l'uscita ormai liberata dalla folla, almeno all'interno del labirinto. Cercai di rialzarmi il più velocemente possibile ma feci leva sul polso leso e scivolai in avanti. La seconda volta riusci ad alzarmi e scattai in avanti mentre con la coda dell'occhio vidi il demone rosso tormentato dagli altri due demoni con il corpo del ragazzo urlante che mi ha salvato la vita. Mentre ormai era a un passo dalla libertà le radici si richiusero.
«Andiamo,andiamo!» pregai disperata mentre mi voltai per controllare se il demone era ancora impegnato. Lo vidi puntare lo sguardo accigliato su di me e con due manovre in volo evito i due demoni e punto velocemente su di me.
«ANDIAMO!» urlai dando un colpo alle radici che si aprirono. Mi ci buttai dentro correndo verso il punto dove sarei stata finalmente al sicuro perchè ero ancora inseguita dal demone. Scesi lungo una discesa scivolando e strascicando i piedi il più velocemente possibile. Finì per terra col sedere, chiusi gli occhi e feci un respiro profondo per poi sollevarmi barcollante e voltarmi indietro. Vidi il demone rosso fermo poco prima della discesina a fissarmi con rabbia. Ripresi fiato sollevandomi un pochino e rivolgendogli uno sguardo vittorioso. Sentivo di essere libera, altri demoni erano fermi alla sua stessa altezza ed osservavano noi umani che ci riprendavano. Sentendomi al sicuro abbassai lo sguardo sollevata, ma in quell'istante lo vidi aprire le ali e scattare in avanti giù per la discesa verso di me. Mi arrivo a un centimetro dal viso sbiancato quando chiudendo gli occhi le mie orecchie si riempirono di voci felici e del rumore delle rotaie della metropolitana. Tenni chiusi gli occhi e strinsi la borsa che mi ritrovai tra le mani al petto. Avevo il cuore a mille, ma non sentivo più il dolore alla braccia e alle gambe solo un po' alla schiena. Presi un grande respiro e mi decisi ad aprire molto lentamente gli occhi. Quando li riapri davanti a me ritrovai un viso maschile che mi sovrastava. Chiusi e riaprì gli occhi mettendolo a fuoco. Era il viso candido del ragazzo del portafoglio che mi fissava con i suoi occhi blu e che sovrastandomi teneva un braccio al lato del mio capo contro il pannello del vagono alle mie spalle e mi bloccava la strada dal lato sinistro. Sobbalzai e andando indietro e sbattei la testa.
«Och!» gemei.
«Attenta» disse lui continuandomi a fissare con occhi indagatori. Quella voce mi sembrava sempre più familiare e il viso del giovane sempre più vicino. Guardai dietro di lui e sembrava tutto tornato alla normalità. Mi faceva sembrare tutta quella storia solo un sogno.
« Ehm ecco scusami...» sussurrai cercando di passare per allontanarmi ma lui sbatte l'altra mano davanti al mio viso contro il pannello facendomi sobbalzare e mi strinse contro la parete avvicinando ancora di più il viso.
« Fa la brava» mi sibilò all'orecchio. Un brivido mi percorse la schiena dolorante. Quella voce cristallina, risoluta ma spaventosa era quella del demone rosso. Sgranai lo sguardo e lentamente voltai il capo verso di lui per guardarlo. In quell'istante ghignò come poco prima e i suoi occhi divennero quelli terrificanti del demone rosso. Senti il mio cuore fermarsi mentre mi stringevo ancora di più alla parete. Non era un sogno! O ci c'ero ancora dentro?. Passai una mano sotto le vesti per toccarmi la schiena appena uscii la mano me la ritrovai insanguinata. Deglutii e spostai il mio sguardo sulla gente intorno a noi e schiusi le labbra per chiedere aiuto, ma non riuscivo ad emettere alcun suono.
«E' inutile» affermò il ragazzo afferrandomi il mento e chiudendomi le labbra passando delicatamente il pollice su di esse. Chiusi gli occhi e tremai.
«Che … che cosa vuoi ?» domandai mentre senti le lacrime agli occhi.
«Quello che non mi hanno concesso di completare durante la “scelta”» sussurrò allontanandosi abbastanza da farmi riprendere fiato.
«Scelta?» domandai. Il ragazzo schiocco le dita e il vagone si pietrifico facendo sparire tutta la folla di persone.
« Si, quel gioco a cui ti ho fatto partecipare» disse afferrandomi per un braccio e strattonandomi fino a quando non mi piegai a terra.
« Tu...hai..»balbettai. Non ci stavo capendo nulla, era stato lui?. Gemei più volte.
«Fermati !che vuoi fare?!» esclamai in preda al panico.
« Shh!» afferrò la mia maglia e gli fece un taglio netto all'altezza della schiena. Tremai tentando di rialzarmi, ma il giovane mi fece di nuovo cadere a terra.
« Sta ferma!» disse mettendo un mano gelida sulla mia schiena.
« Mm perfetto il primo segno è venuto bene» borbottò tracciando un X sulla mia schiena provocandomi fitte di dolore.
« Accidenti ne mancano quattro» il ragazzo assorto si rialzò e si mordicchiò l'unghia del pollice.
« Se non fosse stato per quei due maledetti a quest'ora avrei già finito» bofonchiò voltando lo sguardo su di me notando che lo stavo osservando.
« Gh gh» ridacchiò.
« Vuoi vedere il mio capolavoro?» mi domandò abbassandosi alla mia altezza.
« Ah! Ma tanto tu non potresti capire» disse allungando una mano verso il mio viso. Io mi ritirai velocemente evitandolo e lo guardai con odio.
« Ma non ti farebbe male.... vedere» affermò in modo freddo. Fece scattare una mano a coprirmi gli occhi che sentii bruciare. Li aprii e li richiusi finchè non cominciai a vedere me stessa e la mia schiena scoperta con un enorme X sanguinante che brillava come carbone ardente.Il demone tolse la mano e tutto scomparve.
« Bello, vero? Ti rimarrà per sempre» sorrise.
Mi rialzai barcollante stringendo la maglietta gialla per non farla cadere. Mi voltai a guardarlo. Non mi erano chiare tante cose e l'unica cosa che avevo capito è che era stato lui a portarmi in quel luogo e a farmi partecipare a quel gioco. Provai un profondo odio e sapevo che in qualche modo sarei dovuta scappare da lì, nella speranza di non incontrarlo mai più.

  
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