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Autore: Fly to the sky    31/01/2013    1 recensioni
Storia sui Malandrini e sulla Old Generation in generale :) . James riuscirà a conquistare Lily? Sev riuscirà a farsi perdonare ? E i Malandrini, tra mappe e incantesimi, saranno i divertentissimi amici di sempre
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon, Mary MacDonald, Sorelle Black | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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-Iniziamo con Incantesimi oggi... non male- disse Marlene che aveva appena letto l’orario consegnatole dalla McGrannit e stava mangiando un croissant alla crema.
-Quindi la direttrice di Grifondoro è la McGrannit adesso?- chiese Mary
-Già… l’anno scorso il professor McKinnon è andato in pensione quindi è subentrata lei, devo dire che non mi dispiace, è un’ottima insegnante- disse Lily
-Guarda- iniziò Marlene –meno male che mio zio è andato in pensione perché non lo sopportavo più… non per lui,assolutamente ma… mia madre gli imponeva di controllarmi, non sapete che fastidio…-
Lily vide subito che si stava avvicinando una persona indesiderata e fece cadere una forchetta sotto il tavolo per raccoglierla.
-Mary, dobbiamo iniziare gli allenamenti la prossima settimana, alle sette di mattina al campo lunedì mercoledì mentre il venerdì alle sette di sera- disse la familiare voce di James Potter –E questo sabato faremo le selezioni per un battitore e un cacciatore, vorrei che ci fosse tutta la squadra, alle sei e trenta-
-Ok James- rispose Mary –alle sei e mezza di mattina al campo il martedì e il venerdì, le selezioni sono sabato alle sette di mattina, ho capito tutto-
-Emh…-
-Le ricorderò gli orari esatti- disse Marlene
Poco prima di andarsene James disse:- Evans, lo so che sei lì sotto-
Lily uscì da sotto il tavolo, con un’aria da vulcano pronto all’eruzione. James Potter era la persona che più detestava in assoluto.
Si avviarono verso l’aula di incantesimi e trovarono la spiacevole sorpresa di dover dividere quella lezione con i Serpeverde. Il minuscolo professor Vitius diede un caloroso benvenuto a tutti e fece un piccolo discorso sull’importanza di quell’anno. Poi spiegò la lezione.
-Iniziamo con un incantesimo utilissimo e piuttosto semplice, serve per far scomparire qualsiasi segno di magia, qualsiasi cosa che sarebbe…scomoda, sì si potrebbe dire così. E’ usato soprattutto per mantenere la segretezza con i Babbani che sono abbastanza intelligenti da sospettare qualcosa – molti Serpeverde risero ma Vitius si sistemò meglio sulla sua pila di libri e continuò – in realtà è usato anche da alcuni maghi oscuri che devono fare scomparire delle tracce… l’incantesimo cancella il simbolo soltanto parzialmente, un mago potente potrebbe ancora percepirlo- fece levitare alcune pergamene e le pose su ogni banco. –La formula è “Deletrius” e dovete passare la bacchetta sopra il simbolo che desiderate cancellare- su ogni foglio era scritta con dell’inchiostro cangiante,di quelli che si vendono solo nei negozi magici, una lettera. Lily provò subitò e la sua lettera cangiante divenne subito nera come un normale inchiostro babbano. Anche Severus ci riuscì al primo colpo, così come Sirius e James. Remus provò due volte senza successo, alla terza anche lui ci riuscì.
-Mi spieghi cosa faccio di diverso io da te?- disse Marlene a Lily. Il suo risultato era stato quello di fermare l’inchiostro su una tonalità blu/verde. Lily scrollò le spalle. Mary invece aveva fatto scomparire tre buchi di un tarlo dal banco, ma la sua lettera era ancora cangiante. Ad un certo punto la bacchetta di Peter Minus gli volò via dalle mani e andò ad infilzarsi su una pila di fogli e fece esplodere il tutto. Vitius cercò di riportare l’ordine ma oramai la  maggior parte dei Serpeverde ridevano come matti nel vedere il povero professore affaccendato e confuso. Lily e Remus aiutarono il professore a sistemare ed egli diede cinque punti a Grifondoro per l’aiuto.
L’ora dopo avevano Difesa Contro le Arti Oscure, l’insegnante era un mago vecchio e curvo con gli occhi grigio scuro, il professor Rowert. Era un insegnante validissimo e anche piuttosto simpatico, ma iniziava a sentire il peso degli anni e a volte le sue lezioni diventavano noiose. La lezione fu quasi interamente coperta dal discorso di Rowert sui G.U.F.O., di ciò che dovevano presentare della sua materia e dell’importanza di avere voti alti in Difesa, perché era richiesta nella maggior parte degli impieghi. Gli ultimi minuti della lezione furono un piccolo ripasso per chi non ricordava nulla dell’anno precedente, il professore faceva delle domande a cui rispondevano sempre Lily, James e Sirius, questi ultimi due quasi annoiati. Le lezioni di quel giorno furono molto simili a quella di Difesa, non accadde nulla di interessante, tranne forse a Pozioni quando il calderone di Peter Minus esplose. Come di consueto Lily, Marlene, James e Sirius furono invitati ai festini del Lumaclub, anche se speravano di poterseli evitare. Non era per Lumacorno, era per il fatto che dovevano lasciare soli gli altri amici che non avevano parenti famosi o che non eccellevano in Pozioni. Infatti quando, finita l’ora, Lily e Marlene raggiunsero Mary, quest’ultima aveva un’espressione un po’ abbattuta.
Così si concluse il primo giorno ad Hogwarts, tutti i ragazzi provenienti da famiglie Babbane  iniziavano a riabituarsi alla vita di Hogwarts : ai gufi che portavano la posta, alle porte e alle scale che facevano i dispetti e a Pix, che in un solo giorno aveva combinato migliaia di guai, tanto per iniziare bene l’anno, e aveva fatto uscire la McGranitt dai gangheri.
 
 
 
 
 
 
Erano passate due settimane dal loro arrivo ad Hogwarts, nella sala comune del Grifondoro Lily stava facendo una traduzione di Antiche Rune piuttosto difficile, Marlene stava cercando disperatamente di completare gli ultimi sette centimetri del suo tema di Storia della Magia. Il quadro si scostò e dal passaggio apparve la squadra di Quidditch della casa, zuppi di fango e con il volto abbattuto i sette ragazzi avevano provato ad allenarsi, ma il tempo era diventato troppo uggioso, i battitori non vedevano i Bolidi e per James non c’era alcuna speranza di trovare il Boccino. La squadra del Grifondoro era formata dalle eccellenze, James Potter era il Cercatore e il Capitano, in porta giocava Gideon Prewett e il fratello Fabian era un battitore, assieme a lui vi era Jessica Herby, una nuova scoperta di quell’anno. I tre Cacciatori erano Mark Johnsonn, Mary e quell’anno Alice Peterson era entrata a far parte della squadra.
-L’unica mia consolazione è che nemmeno i Serpeverde possono allenarsi- disse James avvicinandosi a Sirius. Quest’ultimo rise ma abbassò la voce e disse all’amico:- Io e Rem abbiamo notato una cosa piuttosto interessante… lui è a controllare in biblioteca-
-Cosa?- chiese James incuriosito,distogliendo gli occhi dalla rossa china su una pergamena.
-Appena siamo nel dormitorio te lo spieghiamo…-
In quel momento Mary si era lasciata cadere nella poltrona vicino al tavolo.
-Lily, quasi dimenticavo, c’è Piton fuori dal ritratto, vorrebbe vederti
-Severus?- chiese Lily incredula
-Quanti altri Piton conosciamo?
Allora Lily si alzò e ignorando lo sguardo di James, oltrepassò il ritratto. Da fuori Severus vide un piccolo scorcio di un stanza rossa e oro.
-Cosa volevi dirmi?
-Lily… sono stato uno stupido l’altra volta avrei…avrei dovuto difenderti…- non la guardava negli occhi, aveva paura del suo sguardo.
-Sev…io…ci sono rimasta male, però… tu non sei coraggioso ammettilo, non ti saresti mai messo contro Malfoy-
Severus si guardò le punte delle scarpe, forse era tentato di rispondere “per te sì” ma si trattenne. Lui era un codardo, lo sapeva. La rossa sorrise e gli cinse le spalle con un braccio.
-Amici come prima?
-Come prima- lui sorrise debolmente ma in modo sincero.
Alla sera, all’interno dei dormitori maschili dei ragazzi del quinto anno, Sirius cercava di spiegare il concetto a James e a Peter mentre il gatto di Remus, Path, gli si arrampicava per le gambe graffiandolo ripetutamente.
-Ecco quest’estate…ahia Path… quest’estate ho trovato questa in soffitta… ahia!- e porse loro una mappa ingiallita, i due la osservarono bene e poi James disse:- E’ una normale mappa di Hogwarts-
-Si ma… Remus puoi prenderti questo stupido gatto? … Vedi se guardi bene mancano… Remus!- Il ragazzo biondo stava ridendo seduto sul letto e non aveva nessuna intenzione di riprendersi il gatto, voleva osservare la scena, ma alla fine, un po’ deluso, prese Path e lo posò sul suo letto a baldacchino dove si mise a fare le fusa. –
-Vi stavo spiegando… - Sirius lanciò un’occhiataccia al gatto – che mancano alcuni dei passaggi segreti che abbiamo scoperto con il tuo mantello James!-
-Sì ma… a casa tua una cosa moderna non la trovi nemmeno sezionandola da parte a parte… chissà da quanto tempo questi sono stati scoperti…
-Per questo- disse Remus – oggi sono andato in biblioteca, ho chiesto un libro recente su Hogwarts  contenente una mappa ed ecco qui- porse loro un libro intitolato “Sviluppi recenti della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts”, lo aprì all’ultima pagina dove era stampata una mappa della scuola.
-Questa è la più recente e come puoi vedere mancano anche qui-
-Ma- iniziò Peter – cosa avete intenzione di fare?-
Sirius sorrise in maniera furba e disse :- Potremmo crearla noi una mappa.
-Geniale!- disse James. Anche il volto di Peter si era aperto in un bel sorriso.
-E poi- disse Remus –quando diventeremo Animagi potremmo controllare il cortile, in cui, sono sicuro, vi saranno passaggi segreti a migliaia-
-Però…- disse Peter con una voce timida –non vorrei fare il guastafeste ma… quante cose dobbiamo fare quest’anno ?
-Pete, lo sai che la pozione Animago è quasi pronta, dopotutto non era complicata, anzi l’ho trovata piuttosto noiosa-
-Si ma…- iniziò Peter –io ci metterò secoli a trasformarmi…-
-Peter non pensarci…ce la farai!-
Peter sorrise debolmente. I ragazzi guardarono la finestra. La luna non era visibile, tante stelle punteggiavano il manto nero del cielo, doveva essere tardi, allora si augurarono la buonanotte e si addormentarono, ognuno con i propri pensieri.
 
 
  
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