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Autore: harrehs    01/02/2013    42 recensioni
Harry Styles, ragazzo di un piccolo paesino, sedici anni, un sogno nel cassetto, tenta in tutti i modi di farsi notare dalla sorella del suo migliore amico, Allison Morris.
Lei, la ragazza che gli spezzò il cuore.
Quasi tre anni dopo, quando Harry è ormai una superstar internazionale ed è convinto di aver dimenticato il suo amore del liceo, un imprevisto li farà incontrare di nuovo.
Harry si ricorderà di avere con lei un conto in sospeso.
***
Appoggiò i palmi delle mani ai lati della mia testa, e piegò i gomiti in modo da avvicinarsi ancora di più.
La sua bocca sfiorò maliziosamente il lobo del mio orecchio, mentre i ricci ricadevano ormai sulla mia guancia, pungenti ed eccitanti al tempo stesso.
- Sai, mi fa impazzire...- mi soffiò sul collo, per poi poggiarci sopra le labbra.
Ci lasciò un bacio umido, che sembrò durare un'eternità.
Passò poi dall'altro lato.
- ... L'effetto che ora ho su di te.- finì,  ridendo lievemente. Era soddisfatto.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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don't forget
by harrehs


 

Did you forget
That I was even alive
Did you forget
Everything you ever had
Did you forget
Did you forget
About me?
-Demi Lovato





1. don't forget.

 

-Clough, Styles, fate silenzio o sarò costretta a buttarvi fuori!- urlò la professoressa, nel bel mezzo della sua spiegazione.
I due sbuffarono e si scambiarono poi uno sguardo complice.
Non ci trovavano davvero nulla di interessante in quelle lezioni di chimica, nonostante fossero svolte in laboratorio.
O meglio, per Harry qualcosa di interessante c'era; piegata sul suo quaderno, intenta a prendere appunti, Allison cercava di ignorare le risate e i bisbigli dei suoi compagni di banco.
I tavoli di quel laboratorio erano molto larghi, in modo da ospitare due studenti per ogni estremità; quattro ragazzi per ogni banco.
All'inizio dell'ora Harry e il suo miglior amico Nick Clough si erano catapultati al tavolo di Allison Morris e di Maya Webb.
Questo perché Harry Styles aveva una gigantesca cotta per Allison.
Durante quell'ora aveva cercato in tutti i modi di attirare la sua attenzione, ma lei, che metteva la media scolastica al di sopra di tutto, lo ignorava costantemente.
Arrivato all'ultima spiaggia, il ragazzo, pur di farsi notare, emise un suono, simile a un lamento.
Guardò poi Nick, seduto davanti a lui, che capendo le intenzioni dell'amico scoppiò in una silenziosa risata. Anche Maya aveva capito e non riuscì a trattenere un leggero risolino. L'unica a non aver mai dedotto nulla, nonostante fosse considerata l'alunna più brillante dell'edificio, era proprio Allison.
Il lamento di Harry continuava e, finalmente la ragazza, infastidita, gli rivolse uno sguardo fulminante e stufo.
-Smettila.- gli intimò burbera. Lui di risposta sorrise soddisfatto.
-Seriamente, pensi che queste cose ti serviranno nella vita?- le chiese divertito, avvicinando pericolosamente la sua sedia a quella della vicina di banco.
Lei sorrise involontariamente, riflettendo un attimo sulla domanda del ragazzo.
-E tu pensi che saper impugnare un microfono serva a qualcosa nella vita?- gli domandò lei con aria di sfida. Sapeva di aver colpito il suo punto debole: Harry era infatti il cantante della band della scuola. Si facevano chiamare ''White Eskimo''. Il leader era Styles, poi c'era Nick al basso, Will Sweeney alla batteria e infine Haydn Morris, il fratello di Allison, alla chitarra.
-Uh, questa sì che faceva male.- rispose lui, ancora più divertito. Era la prima volta infatti che riusciva ad attirare l'attenzione di quella ragazza.
Non che non si fossero mai parlati; essendo la sorella di Haydn spesso Styles era a casa sua. Il fatto era che Allison non era esattamente il tipo di ragazza che amava le attenzioni maschili. Considerata da tutti di bell'aspetto si dedicava spesso ai libri e a lunghi pomeriggi passati ad ascoltare musica. Harry da lontano la osservava, scrutava, e cercava di capire ogni minimo particolare di quella ragazza, a lui in fondo sconosciuta.
-Posso chiederti una cosa?- le domandò poi timidamente.
Le alzò lo sguardo al cielo, trattenendo un sorriso e mantenendo quell'aria di sufficienza che ormai la contrassegnava.
-Lo stai già facendo.- gli rispose.
Lui mozzò una risata, per non farsi rimproverare dalla professoressa. Si morse il labbro inferiore e le spostò una ciocca di capelli color cioccolato dietro un orecchio, ammirando il suo viso.
Allison rabbrividì a quell'eccessivo contatto.
-Insomma?- domandò lei insistente, aspettando la domanda del ragazzo, che non accennava minimamente a distogliere il suo sguardo.
-Sai di caramella alla menta.- inspirò profondamente, dimenticando completamente la richiesta.
Era talmente sconcertata e sorpresa da quell'affermazione, che senza accorgersene scoppiò a ridere sonoramente, attirando l'attenzione dell'intera classe. Professoressa inclusa.
-Può spiegarmi signorina Morris che cosa ci trova di così divertente nella mia lezione?- chiese acida e infastidita.
Allison, che mai nella sua vita aveva ricevuto un richiamo simile, non seppe cosa rispondere.
Boccheggiò, imbarazzata.
-Quindi, sa dirmi per filo e per segno ciò che stavo spiegando, non è così?- incalzò pungente alla ragazza.
Harry spostava lo sguardo dall'anziana professoressa alla ragazza che veniva richiamata a causa sua, preoccupato. Era certo che dopo quella bravata Allison non gli avrebbe mai più rivolto la parola. Non che prima gliela rivolgesse tanto spesso.
-Io...- continuava a boccheggiare.
La professoressa, probabilmente soddisfatta, fece marcia indietro sino alla grande cattedra e afferrò fra le mani il registro rosso sangue. Lo aprì e ci scrisse qualcosa.
-Non è mai successo Morris, ma ora l'insufficienza solo un miracolo te la toglie.- sentenziò e tornò alla sua lezione.
Allison era paralizzata: mai aveva preso un'insufficienza e ora invece ne aveva una a causa di Styles. Abbassò lo sguardo e sull'orlo di una crisi di pianto silenziosa, tornò a scrivere le pagine bianche del quaderno, ormai macchiate da lacrime sgorganti.
Harry si sentiva morire.
-Mi dispiace.- fu l'unica cosa che riuscì a sussurrarle, con un groppo in gola e la fronte corrugata.
Lei si voltò verso di lui e gli regalò un sorriso forzato, al fine di rassicurarlo.
Al suono della campanella scappò via, non salutando neppure la sua migliore amica. Harry invece rimase seduto al suo posto, a fissare il pavimento, divorato dal senso di colpa.
-Harry, andiamo?- domandò insistente Will; avevano le prove della band quel giorno.
-Vi raggiungo dopo.- rispose riprendendosi. Gli amici se ne andarono, lasciando nel laboratorio solo lui e l'anziana professoressa.
Era il momento di agire.

Camminava velocemente, con la foga di tornare a casa. Piangere non serviva a nulla e si sarebbe messa all'opera pur di recuperare quel votaccio.
Infilò le cuffiette nelle orecchie, per isolarsi nel suo mondo. La sua canzone preferita partì e si lasciò cullare dalle note di quella melodia che tanto amava.
Si chiedeva tuttavia come mai quel ragazzo le desse tante attenzioni.
Tutti a scuola sapevano che Harry Styles era stracotto di Allison Morris. Tutti, eccetto Allison Morris.
Mentre camminava, sentì la cuffietta destra abbandonare il suo orecchio. Si voltò infastidita in quella direzione, per posare lo sguardo su un ammasso di capelli ricci.
Styles.
-Non ti facevo una tipa da queste canzoni.- proferì sorpreso, mostrando due adorabili fossette sulle guance.
Lei lo ignorò, accelerando il passo, che fu tuttavia ben tenuto dal ragazzo.
-Summer of '69?- chiese lui insistente, aspettando una risposta.
-E' la mia canzone preferita.- rispose fredda.
-Davvero?- era scioccato. Immaginava Allison una tipa da canzoni d'amore lente e acustiche, non da questo.
Lei sbuffò infastidita.
-E dai, ho detto che mi dispiace, Minnie.- si scusò nuovamente, disperato.
Al sentire quel nomignolo la ragazza divenne rossa di rabbia. Allargò le narici e serrò la mascella, furiosa. Accelerò il passo.
-No aspetta!- urlò lui da dietro. Lei respirò profondamente e sembrò calmarsi.
Odiava quando la chiamavano Minnie. In realtà, solo Styles la chiamava Minnie.
Qualche anno prima, alla festa di Halloween della scuola, Allison aveva indossato un costume da Minnie. Era parecchio attillato e corto, non si sentiva a suo agio e dopo quel giorno Allison si promise che non avrebbe mai rimesso un abito del genere. Harry tuttavia non se l'era dimenticato, e le aveva affibbiato quel nomignolo che lui trovava tanto carino.
-Giuro, se ti da' fastidio dimentico quel soprannome.- cercò di rimediare, giunto all'ultima spiaggia.
-Mi spieghi cosa vuoi?- chiese stufa alzando le braccia al cielo.
Lui guardò a terra, imbarazzato.
-Te l'ha tolta.- disse poi. La ragazza inclinò la testa curiosa.
-Dico, l'insufficienza.- continuò spiegando.
Le si illuminarono gli occhi, e il tutto fu accompagnato da un meraviglioso sorriso.
Il cambio d'umore della ragazza rallegrò anche il riccio.
-Come?- gli chiese.
-Le ho parlato, e le ho detto che era colpa mia. Certo, lo ha poi messo a me il votaccio ma, uno in più, uno in meno, a me non cambia.- spiegò meglio la situazione. La ragazza, lasciandosi trascinare dall'entusiasmo, stampò un bacio sulla guancia del riccio, cominciando poi a saltellare da una parte all'altra.
Harry era alle stelle. Se avesse saputo prima che prendere un'insufficienza al posto di quella ragazza avrebbe avuto questi risultati, lo avrebbe fatto più spesso.
-Che dovevi chiedermi?- gli chiese poi, riportandolo alla realtà.
-Harry, datti una mossa!- urlarono i suoi amici da lontano. Doveva andare. Si piazzò davanti a lei e le prese le mani, facendola rabbrividire.
-Vieni al concerto stasera?- le chiese speranzoso. Lei annuì velocemente.
-Lo scoprirai lì.- le assicurò, lasciandole un bacio sulla guancia per poi correre via. Allison rimase di stucco: quel ragazzo era strano, ma se provasse qualcosa per lui?

-Sei sicuro?- domandò Nick, dietro le quinte, mentre i quattro si cingevano le spalle a vicenda, creando una sorta di cerchio, prima dell'esibizione. Era forse un abbraccio di gruppo 'pre-partita' ma lo facevano ogni volta.
-Mai stato più convinto.- rispose Harry raggiante.
-Mia sorella. Puah.- disse sprezzante Haydn, a cui davvero non andava giù il pensiero che al suo migliore amico piacesse sua sorella.
I tre scoppiarono a ridere, mentre Will restava silenzioso.
-Che hai?- gli chiese Nick, notando la stranezza dell'amico.
Will fece una smorfia contrariata e poi parlò.
-Non so, non è ridicola questa cosa di portare una ragazza sul palco e dichiararsi davanti a tutti? Fa tanto Grease.- disse.
Harry corrugò la fronte, sorpreso da quella frase.
-Vedremo amico.- gli rispose a tono.
-Non ricordo nulla del genere in Grease.- ci ragionò Nick, guardando confuso Haydn. Di risposta l'amico gli diede un leggero ceffone sui capelli, per poi scoppiare a ridere. Si avvicinò al sipario e guardò la folla.
-E' in prima fila.- disse riferito a sua sorella. Harry respirò affannosamente, sfregando le mani fra di loro.
-Ti sudano le mani.- notò Nick.
Il riccio fece un veloce cenno di no, cercando di controllare l'emozione.
-Le cosa? Io? Ti pare.- cercò di difendersi.
Gli amici risero. Tutti tranne Will.
-Si va in scena.- proferì Harry, dopo un lungo sospiro.
Il sipario si aprì e la folla li acclamò. Il cantante prese in mano il microfono.
-Salve a tutti, come state?- domandò retorico, seguito dalle urla dei compagni.
-Siamo felicissimi che siate venuti- continuò il discorso, cercandola tra la folla.
Eccola, davvero in prima fila. Pantaloncini, canottiera bianca e cardigan blu. Capelli sciolti e un filo di trucco, quasi invisibile. Le sorrise.
-Voglio dedicare questa canzone a una persona speciale, spero che ti piaccia.- disse imbarazzato, non distogliendo lo sguardo da lei.
-Siamo i White Eskimo!- urlò Nick, facendo applaudire la folla. Harry si voltò e diede un cenno al resto della band. Le note della canzone partirono.


I got my first real six string
Bought it at the five and dime
Played it til my fingers bled
Was the summer of '69

Me and some guys from school
Had a band and we tried real hard
Jimmy quit and Jody got married
I shoulda known we'd never get far
But when I look back now
That summer seemed to last forever
And if I had the choice
Ya - I'd always wanna be there
Those were the best days of my life

Ain't no use in complainin'
When you got a job to do
Spent my evenin's down at the drive-in
And that's when I met you - ya

Standin' on your mama's porch
You told me that you'd wait forever
Oh and when you held my hand
I knew that it was now or never
Those were the best days of my life
Back in the summer of '69

Man we were killin' time
We were young and restless
We needed to unwind
I guess nothin' can last forever - forever, no...

And now the times are changin'
Look at everything that's come and gone
Sometimes when I play that old six string
I think about ya'n wonder what went wrong

Standin' on your mama's porch
You told me it would last forever
Oh the way you held my hand
I knew that it was now or never
Those were the best days of my life

Back in the summer of '69

 

Allison si sentiva morire.
Era lei, quella persona speciale?
Harry smise di cantare, mostrando quelle adorabili fossette che lei tanto amava.
-Vorrei...- cominciò, ma fu interrotto.
Da qualcun'altro.
-...Vorrei invitare sul palco la ragazza che ha fatto sì che oggi ci esibissimo con questa canzone.- completò qualcuno per lui.
Harry boccheggiò, non capendo.
Si voltò.
Will.
Il suo migliore amico Will teneva in mano un microfono e parlava.

Si alzò, lasciando la batteria.
-Non ho mai avuto il coraggio di dirtelo ma... Penso di essere follemente innamorato di Allison Morris.- completò la frase.
Allison Morris.
Quel nome echeggiò nella mente del riccio.
Quel nome, detto dal suo migliore amico.   
Il resto, fu tutto sfocato.
Lei salì sul palco, qualcuno urlò 'bacio'.
I due si guardarono, erano vicini. Lei rivolse lo sguardo prima ad Harry, come se cercasse approvazione.
Lui le fece un veloce e serrato cenno di no, spaventato.
Lei non gli diede retta.

Da quel giorno Allison cominciò a frequentare Will Sweeney.
Il giorno dopo i White Eskimo si divisero.
Harry non rivolse mai più la parola ad Allison Morris.
Quell'estate Harry fece un'audizione.
Harry divenne famoso.
Harry non dimenticò mai Allison Morris.
Ma lei non sapeva.
Non sapeva che presto lui avrebbe fatto un provino per un talent show.
Non sapeva che lui avrebbe venduto milioni di dischi.
Non sapeva che lui sarebbe diventato l'idolo delle ragazze.
Non sapeva che probabilmente lei un giorno si sarebbe pentita di non aver baciato quel riccio ragazzo dagli occhi verdi.


 

***
Hello babies

Sono tornata con una nuova storia
Vi piace?
Ho avuto l'idea mentre ero in laboratorio
a scuola...
Ecco cosa faccio invece di ascoltare!

Vi ringrazio davvero se avete letto,
mi lasciate una piccola recensione,
così per sapere che ne pensate?

Spero che vi piaccia!

Passate anche dalle altre mie storie se vi va,
le potete trovare sulla mia pagina.

Che altro dire?
HAPPY BIRTHDAY HARRY.
I love him.



Mio account Twitter (vi seguo se me lo chiedete)

harrehs.

Mi dileguo
Much love
XXX
harrehs


  
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