Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: niallers_hugs    03/02/2013    1 recensioni
“Mi piacciono le timide, alla fine non sono mai cosi timide come credevo” disse, sorridendo malizioso. “C’è sempre un’eccezione” risposi, perdendomi nei suoi occhi.
“Forse dovrei assicurarmene” disse, avvicinandosi a me cosi veloce da farmi venire i capogiri. Era troppo vicino, i nostri nasi erano a pochi centimetri di distanza.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Jules
 
Continuammo a camminare senza una meta precisa, parlando di noi, di Londra e degli amici di Niall.
Ad un certo punto, gli squillò il cellulare.
“Oh..” sospirò, vedendo la scritta ‘papà’ sullo schermo.
“Dai rispondi” feci io, sorridendo. Ma lui non sorrideva e esitava a rispondere.
Dopo qualche secondo si decise e rispose.
“Ciao.”
“No.”
“Che ti importa di dove sono?!”
“Non lo so.”
“No, non vengo.”
“Ho detto di no!”
“Ciao.”
 
Sbuffò e mise il cellulare in tasca.
“Tutto okay?” chiesi.
“Tutto come al solito” rispose, guardando in basso.
“Non siete in buoni rapporti?” feci io, sperando di non essere indiscreta.
“No.”
Lo guardai, non sapendo che dire, così lui continuò.
“Da quando mia madre si è trasferita in Irlanda, mio padre si è fatto una vita con un’altra donna e non gli importa niente né di me né di mamma” disse, diventando sempre più arrabbiato.
“Oh… mi dispiace”
“Non voglio che tu mi compatisca. E non è per questo che mi arrabbio. Quello che mi fa incazzare è che lui continua a far finta che gli importi di me, quando ne ha bisogno. Ipocrita. Non voglio neanche vederlo, riesce sempre a rovinarmi la giornata.”
“Forse dovresti provare a riallacciare i rapporti… Forse non è troppo tardi” risposi, cercando di consolarlo. Lui sospirò, poi mi guardò negli occhi.
“Ora devo andare, se vuoi ti accompagno a casa, poi ho un impegno”
Era diventato improvvisamente duro e freddo, ma non volevo costringerlo a stare con me, così lo assecondai, sorridendo.
“Va bene, non preoccuparti, vado da sola”
Mi voltai e feci per andarmene quando lo sentii sussurrare: “Scusami”
Non sapevo a chi era rivolto, ma continuai a camminare. Avremmo chiarito il giorno dopo.
 
Liz
 
Scoppiammo a ridere. Niall era praticamente saltato addosso a Jules, e io e Harry continuavamo a fissarci e a ridere come due cretini, fermi sulla porta.
“Scappiamo!” disse lui a un certo punto, prendendomi per un braccio e trascinandomi fuori dalla porta. Non che mi dispiacesse.
Ci ritrovammo su un’aiuola, in mezzo ai ciclamini.






E adesso..?
“Scusa ma tu abiti qui?” chiese lui, sorridendo con quelle fossette che mi facevano impazzire e indicando la porta di casa.
“Ehm.. si. Anche tu a quanto vedo”
“E’ destino che io e te ci conosciamo” fece lui.
“Forse” sorrisi.
“Posso avere l’onore?” chiese, facend
o un inchino e porgendomi la mano.
“Come?” chiesi io. Voleva ballare?! In un’aiuola, in mezzo alla piazzetta, con tutti i passanti…
Mi prese in braccio e mi fece fare una giravolta.
Diventai rossa come un pomodoro, e scoppiai a ridere, vedendo le facce dei passanti.
“No, non posso crederci! Sono appena arrivata a Londra e già mi devo far riconoscere come la pazza della città…”
“Ah, se ti fai vedere con me, sei spacciata”
“Cosa vorresti dire..?”
“Che… mi conoscono” sorrise.
“Direi che ne vale la pena”
Sentii il cellulare vibrare nella tasca dei jeans, un messaggio. Probabilmente era Jules, ma in quel momento chiunque fosse avrebbe aspettato.
 
Jules
 
Arrivai a casa e mi chiusi dentro.
Appoggiai il vestito sul letto e presi il cellulare. Niente.
Avrei dovuto chiamarla?
No… mi avrebbe uccisa.
Accesi la TV e girai un po’ di canali inglesi, capendoci abbastanza poco, visto che non prestavo attenzione alle parole.
“ …e Harry Styles!” disse il presentatore.
Harry, proprio come il ragazzo che…
“Ragazze, indietro! FATELI PASSARE! No, ehi! Scendi da lì!” urlava un omone gigante vestito di nero. C’era una folla incredibile, non riuscivo a vedere niente.
Qualcuno aveva spintonato la telecamera, ma ora che il cameraman si era spostato, riuscivo quasi a vedere chi c’era al centro…
“Dicci, Zayn, come va con Perrie??” stava urlando un intervistatore, per farsi sentire al di sopra del frastuono.
Zayn! Era il ragazzo del supermercato! E c’era anche Harry, poco dietro a Zayn, che firmava… autografi?!
“Ma che cazzo..?!” sentii dietro di me.
Liz era entrata in casa e non l’avevo neanche sentita.
“Shh! Guarda!!” dissi, cercando Niall con gli occhi, sapendo che doveva esserci anche lui.
Vidi una ragazza con un cartellone che diceva “Niall I LOVE YOU” e rimasi a bocca aperta.
E poi… eccolo. Riconobbi gli occhi, i capelli, la stessa maglietta che aveva quel pomeriggio, quando ero uscita con il ragazzo del supermercato, che a quanto pare era una superstar. Liz era rimasta paralizzata come me.
“Mi conoscono…” sussurrò.
“Che??” chiesi io, distraendomi dalla TV per ascoltarla.
“Harry ha detto che qui ‘lo conoscono’…”
“Vedo”
“Andiamo?”
“Cosa?!”
“Dai, andiamo. Andiamo là. In piazza. So dov’è, ero lì poco fa.” disse, prendendomi il braccio e tirandomi verso la porta.
“Ma sei matta?! E poi neanche ci vedranno!”
“Non ti ha detto niente lui?” mi chiese, cercando di non ferirmi.
“..No. Niente, ha solo detto che aveva un impegno e che doveva andare. Nessun ‘paparazzi’ o ‘fan’ nella sua frase” dissi, iniziando a sentirmi arrabbiata e confusa.
“E’ meglio che sappia subito che ti deve spiegazioni. Andiamo là e facciamoci vedere. Vedrai che dopo dovrà scusarsi per forza, se vuole rivederti”
Mi lasciai trascinare fuori e arrivammo in piazza.
Una marea di gente, telecamere, microfoni, cartelloni…
“DI QUA” mi strillò Liz in un orecchio, facendosi largo tra la folla.
“Scusa, permesso” feci io, cercando di non pestare troppi piedi, non che qualcuno mi ascoltasse.
Arrivammo non so come a un muro di guardie del corpo. Mi affacciai verso la striscia di strada rimasta libera, e vidi Harry. Lui incrociò i miei occhi e si bloccò. Una ragazzina gli diede un colpetto e gli allungò un blocco di fogli. Lui firmò, poi si spostò verso Niall.
Gli disse qualcosa nell’orecchio.
Niall spalancò gli occhi e si voltò verso di noi.
Quando incrociò i miei, lo vidi rattristarsi e abbozzare un sorriso.
“Bugiardo.” gli dissi, muovendo le labbra.
Lui abbassò gli occhi e si girò dall’altra parte.
Sentii qualcuno tirarmi, spintonarmi indietro, finchè non arrivai a un’aiuola, dove finalmente iniziai a piangere.
Liz mi abbracciò, sussurrando “Non è poi così grave…”
“Avrebbe potuto dirmelo. Abbiamo parlato di noi, io gli ho raccontato praticamente tutta la mia vita, beh lui ha solo tralasciato il particolare che se gira per strada senza guardie lo assalgono” risposi, piangendo.
“Dai, non piangere. Vedrai che si spiegherà… Mettiti nei suoi panni, sarebbe sembrato vanitoso…”
“No, sarebbe sembrato sincero. Invece così sembra un bugiardo.”








Saaalve :3
Non fatemi sentire forever alone e commentatee (?)
1 recensione, piccolina piccolina, poi continuo (:
Zaoo belle c:

Se vi piace Titanic e avete dei fazzoletti in casa, potete anche leggere la ff di
Giuls and Saru:

Damn that day ~ I'll never forget it 


Okey, mi ritiro (?)
Byee :33


#Jules

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: niallers_hugs