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Autore: Clockwise    05/02/2013    2 recensioni
Questa storia mi è venuta in mente ascoltando la bellissima Shiver dei Coldplay, anche se il risultato finale ha poco a che fare con la canzone.
Parla di un ragazzo e di una ragazza, di amore, di freddo, di tanto tempo fa.
Leggete e lasciate qualche recensione, mi piacerebbe sapere come posso migliorare!
E.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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So I look in your direction, but you pay me no attention, do you?
 

Inghilterra, 1827

 
Il vetro della finestra era gelido contro la sua fronte. Come ghiaccio. ‘Hai un cuore di ghiaccio’ le aveva detto Peter, prima di voltarle le spalle e andarsene, due giorni prima. Alyssa le aveva detto che sarebbe partito per la Scozia, ospite della sorella di sua madre. Era un viaggio difficile e lungo, in calesse, in inverno, solo. Se gli fosse successo qualcosa sarebbe stata solo colpa sua, lo sapeva. Chiuse gli occhi, stringendosi le ginocchia al petto nel suo giaciglio sulla panca accanto alla finestra. Pensò a quando tutto era cominciato. All’inizio.
 
Helen e Peter si conoscevano fin da bambini: le loro famiglie erano le uniche nel raggio di parecchie miglia, quando ancora vivevano in campagna, e si frequentavano spesso. Dopo, quand’era arrivato il momento di trasferirsi in città, per cercare una vita migliore, erano rimaste insieme e ora, più di dieci anni dopo, vivevano a pochi isolati l’una dall’altra, continuando a vedersi le domeniche e durante le feste di Natale e Pasqua.
Helen e Peter erano sempre stati amici. Assieme ai loro fratelli e sorelle, avevano passato un’infanzia felice, fra risate e giochi nei campi di fieno. Ma poi erano cresciuti: il fratello e la sorella di Helen si erano sposati e trasferiti dall’altra parte della città, tranne la sua sorellina, Alyssa, di sei anni, mentre i tre fratelli e la sorella maggiore di Peter erano andati in Irlanda, o nel nord dell’Inghilterra, da cugini e parenti, dove il lavoro era migliore. E così, Helen e Peter erano rimasti soli.
Peter, privo dei fratelli che lo canzonavano e avvicinatosi ai quindici anni, aveva cominciato a vedere Helen in una luce diversa. Notava come i capelli scuri avessero riflessi ramati alla luce, e gli occhi azzurri cambiassero sfumatura con la luce del sole: talvolta cerulei, talvolta grigi, talvolta del colore del mare in tempesta; notava le mani affusolate, la grazia con cui si muoveva. L’amica di sempre era diventata una ragazza misteriosa e bellissima, e Peter se ne era innamorato. Era stato un amore segreto, che non aveva confidato a nessuno. Non aveva intenzione di dichiararsi, si contentava della sua compagnia e di poterla amare in silenzio; soffrire in silenzio, perché sapeva che lei lo considerava solo un amico. Più volte aveva cercato di disinteressarsi a lei, e guardare le altre ragazze, consapevole che quell’infatuazione gli avrebbe portato solo dolore. Ma non ci riusciva: ai suoi occhi nessuna eguagliava Helen, Helen era perfetta.
Passò così la sua adolescenza, e arrivò il tempo in cui, ormai ventenne, la famiglia premeva perché si sposasse. Un lavoro l’aveva, non lontano da casa, nell’ufficio di un notaio, ma un bel ragazzo come lui ancora non fidanzato destava spiacevoli mormorii fra la gente. Peter si sarebbe accontentato di continuare ad amarla in silenzio per altri cento anni, ma in fondo al cuore sapeva di non poterlo fare. Così decise che si sarebbe dichiarato; non intendeva certo chiederle di sposarlo, voleva solo dirle che l’amava e togliersi quel fardello dalle spalle, senza pretese. Se Helen gli avesse risposto di no, avrebbe trovato un’altra ragazza di cui innamorarsi, facile. Ma in fondo al cuore nutriva la segreta speranza che anche lei lo avesse amato in silenzio per tutti quegli anni e che lo avrebbe abbracciato piangendo di gioia, quando gliel’avesse detto, nel tramonto infuocato. Era una sera di dicembre, poco prima di Natale, e Helen e Peter camminavano insieme di ritorno dal lavoro. Il sole, sebbene il disco infuocato fosse già stato inghiottito dall’orizzonte, si ostinava a illuminare il cielo, tingendolo di rosse e arancio, l’aria era frizzante, foriera di una nuova nevicata, le strade deserte se non per loro due e gli uccelli che canticchiavano sugli alberi. Parlavano del più e del meno: di lavoro, di famiglia. Il sole morente dipingeva tutto di rosso e i capelli di Helen sembravano scolpiti nel bronzo; gli occhi, luminosi, scintillavano di tutte le possibili sfumature di azzurro. Peter avrebbe tanto voluto baciarla. Ma prima doveva dirglielo.
  
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