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Autore: yv_45    06/02/2013    3 recensioni
Quando credevi che nulla sarebbe cambiato, ecco che arriva la svolta. Il fato, il destino, il karma, la fortuna chiamalo come vuoi, ma finalmente tutto gira come volevi. Forse sei felice, forse no. Devi capirlo. Devi capire parecchie cose.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Era una mattina come tutte le altre. Schioccai un bacio sulla guancia di Louis e andai via. Mi avevano assegnato un compito importante. In quei giorni di libertà dall’università sarei dovuta volare a New York ed aspettarli li cercando un piccolo appartamento dove farli rifugiare.
“ Sai cosa cerchiamo. Sappiamo che non ci deluderai!”
Appena atterrai a New York. Non potevo crederci, era meravigliosa. Andai in albergo mi sistemai e cominciai a cercare qualche casetta. La settimana passò veloce e i ragazzi mi avrebbero raggiunto a breve. Una mattina, ero uscita decisamente troppo presto e il mio appuntamento per vedere l’ennesima casa era alla 9.00. Andai in spiaggia e notai una piccola casetta. Pensai ‘ È perfetta!’ In spiaggia c’era una ragazza e mi avvicinai chiedendole informazioni.
 
‘ Ciao, scusa posso farti una domanda?’sorrisi ‘ Buongiorno, dimmi tutto’ disse anche lei sorridendo.
‘ Volevo chiederti se quella villetta, beh, è in vendita.’ La guardai piena di speranza. ‘ So che ti farò rimanere male, ma non lo so.’ Disse grattandosi la testa visibilmente dispiaciuta.
‘ Sai a chi posso chiedere informazioni? Sarebbe perfetta per alcuni miei amici’
Indicò una casa più avanti e disse ‘ Quella signora avrà le risposte che cerchi, io purtroppo non posso esserti utile’ Sorrise e mi allontanai.
Non sapeva rispondermi, mi indicò la casa di una signora. Appena bussai, mi aprì un soggetto stranissimo. Era una di quelle persone che ti aspetti di vedere nei film. Un fumetto. Mi fece entrare ed era pallida. Ripetè il mio nome una decina di volte. Poi di colpo si fermò.
Eleonor, ti conosco fin troppo bene. Chi ti ha inviato da me?’  ‘Una ragazza in spiaggia’ confessai.
Aveva capito chi era e sorrise. ‘Mi dispiace per il mio abbigliamento, ma dimmi vuoi informazioni sulla casa?’Si, i One Direction vorrebbero alloggiare in un posto carino e credo che quella casa sia perfetta!’ sputai fuori velocemente. ‘ Nel pomeriggio potrei farvela vedere. I ragazzi arrivano oggi, giusto?’ Era parecchio informata. Annuì  e mi diede appuntamento nel pomeriggio. Alle 15.00.
‘Vi ho trovato la casa perfetta!’ urlai al telefono appena uscì da casa della signora. ‘Non vedo l’ora di vederla, sono certo sarà come dici. Arriveremo li per le 13.00’ ‘Perfetto. ‘ Chiusi la telefonata e mi incamminai verso l’hotel. Ero così soddisfatta! La ragazza che mi aveva aiutato non c’era più in spiaggia, magari viveva li vicino. Volevo ringraziarla.
Andai all’aeroporto a prendere i ragazzi. Si fermarono un po’ con le fan. Poi stritolai di baci il mio Louis e ci incamminammo al mio albergo per pranzare assieme. Le fan erano convinte che i ragazzi alloggiassero li e mi dispiaceva un po’. Le stavamo prendendo in giro. Ma i ragazzi stavano esplodendo, avevano bisogno di un mesetto tranquillo. L’appuntamento era alle 15.00 arrivammo con un po’ di ritardo. La signora che la mattina mi aveva accolto a casa sua, era li e ci aspettava sorridente. Mi faceva quasi paura. I ragazzi risero appena la videro. Ci fece entrare in casa e ne parlò abbastanza bene poi ci lasciò liberi di girare per le stanze. Io e Louis eravamo in salotto quando si aprì la porta.
 
Permesso, Cindy? Si può? Ho portato i biscotti’ sentimmo dire a una minuscola ragazza.
 ‘ Ciao’ dissi io decisa, era la ragazza della mattina, in spiaggia ‘ Ciao ‘ rispose e d’un fiato disse ‘ la signora che vi fa vedere la casa è da queste parti? Ho portato i biscotti che mi aveva chiesto.’ ‘Yv’ urlò lei molto delicatamente. ‘ Grazie mille per i biscotti, poggiali in cucina arrivo subito’
Quando lei si allontanò dissi a Louis che quella era la ragazza della spiaggia. Doveva essere parecchio simpatica e credetemi non mi sbagliavo. Quando arrivammo in cucina Niall aveva praticamente divorato i biscotti e la ragazza si presentò. In realtà, la presentò la signora. Ma seppe tenergli testa.
Si vedeva che era a disagio e non vedeva l’ora di andare via. Così dopo le presentazioni scappò.
L’altra, la signora, non sembrava volerci lasciare in pace infatti cominciò a parlare.
‘ Quella che è appena andata via è una ragazza d’oro. Io non glielo dico e la tratto male per farle formare il carattere. È qui tutta sola, lavora in una radio. È italiana, è qui per realizzare i suoi sogni. La invidio tanto.’
Per non farle capire che nessuno la seguiva le domandai : ‘ Vive qui?’ ‘ Si, nella casa accanto alla vostra. In realtà, lei è la vostra vicina reale. Io vivo un po’ più in là.’ Disse quasi rammaricata.
Si era fatta ora di cena e non voleva alzarsi da quella sedia. TI RENDI CONTO VERO CHE ABBIAMO UNA VITA? SEMBRAVA CHE NON LE IMPORTASSE.
Poi improvvisamente scappò via dicendo : ‘ Per qualunque cosa, questo è il mio numero. Non esitate, sarò contenta di aiutarvi!’
WOW. ERA ANDATA VIA, CON I SUOI PIEDI. PENSAVO DI NON SOPPORTARLA OLTRE. LA SUA PRESENZA ERA FASTIDIOSA.
Mi sono trasferita anche io dai ragazzi. Abbiamo passato le prime settimane in quella casa in modo meraviglioso. Era perfetta.
Louis, se un giorno dovessimo sposarci mi prometti che andremo a vivere al mare?’ ‘ Ogni tuo desiderio è un ordine’ disse ridendo. Lo amavo. Ne ero certa. Era perfetto! La vicina, la ragazza: Yvonne, andava a correre tutte le mattine presto. Niall l’aveva incontrata e ci aveva spiegato che l’unico modo per liberarsi di quella signora era uscire presto al mattino. Allora dissi ai ragazzi di mettere le auto in garage e per un paio di mattine andai a correre con Yvonne. Mentre i ragazzi segregati in casa continuavano a dormire fingendo di non esserci. Tre giorni, si stancò.
‘ Ottima idea’ dissi quella mattina. ‘ Ci sei passata anche tu mi ha riferito Niall, pesante la vicina’ rise assieme a me. ‘ Io e lei non ci siamo mai prese sul serio. Io l’ho sempre odiata e lei l’ha intuito. Suppongo mi odi anche lei.’ ‘ No, in realtà ci ha parlato benissimo di te. Ha detto che lo fa per formarti il carattere’ Fece una faccia come per dire ”si era fumata qualcosa di forte prima di parlare con voi”.
QUELLA RAGAZZA ERA IN GAMBA. ‘ Quindi sei italiana’ le chiesi. Non faceva molte domande, credo non sapesse fin dove potesse spingersi. ‘ Si, sono scappata dalla mia terra’ disse ridendo ‘ Per venire a New York?’ ‘ No, per realizzare qualcosa’ ‘Ci sei riuscita?’ ‘ Ci sto lavorando!’ mi fece l’occhiolino. Parlammo per tutto il tempo della corsa. Non era pesante, anzi era piacevole stare a parlare con lei e correre credo potesse farmi solo bene. Ovviamente non riuscì a continuare tutte le mattine. Facevamo tardi con i ragazzi, volevo rimanere un po’ più di tempo a dormire e stare con Louis. Quindi dopo i primi quattro giorni mollai. Yvonne, no. Era testarda, aveva deciso di fare quel percorso tutte le mattine e anche se lavorava la notte, trovava la forza per alzarsi. LA INVIDIAVO. STAVA LOTTANDO PER QUELLO IN CUI CREDEVA. SI INVIDIA LA GENTE COSI’ NO?
Una mattina ci svegliammo tutti presto. I ragazzi avevano un intervista e li avrei accompagnati.
‘ Tosta quella ragazza’ bisbigliò Liam ‘ Non un giorno che preferisca stare a dormire anziché correre’
‘Non ne avrebbe nemmeno bisogno ’ rispose Niall ‘Lo fa per tonificare ragazzi!’ Disse Zayn facendo strani segni ‘ le ragazze sono fissate con queste cose’ NON ERA VERO. ME LO AVEVA DETTO YVONNE. LO FACEVA PER SBOLLENTARE LA RABBIA,LA NOSTALGIA. NON ERA PER UN FATTO FISICO. Li lasciai convinti delle loro cose. Sono uomini, non avrebbero capito.  La mattina volò e con lei anche altre settimane. La signora Cindy, tornò a farci visita un paio di volte. Insisteva sull’invitare Yvonne a casa nostra. Mi rivelò ‘ Speravo che uno di questi baldi giovani si innamorasse di lei.’ Non ci fu bisogno di chiederle il motivo. ‘ Ha avuto una vita così difficile. Uno di loro l’avrebbe fatta ridere. Io avrei anche in mente chi.’ Rimasi allibita. Credo che per questo motivo Yvonne la odiasse. La rassicurai dicendo che sarei andata ad invitarla personalmente per la cena di questa sera. Quando arrivai a casa di Yvonne non c’era. Probabilmente era a lavoro. O non lo so. Poi mi passò di mente. In effetti, l’avrei vista bene con qualcuno della band. Ma non ci pensai su molto. Non la conoscevo mica.
Però notai che qualcuno del gruppo, si interessava particolarmente a lei. Niall le era diventato amico dopo la faccenda dei biscotti. E lei qualche volta gliene porgeva altri dalla finestra.  Ma no, Niall aveva ben altro per la testa. E quando lui si sofferma su una ragazza lo fa sul serio.
Era la sera prima della partenza e i ragazzi pensarono bene di fare un party. Andai assieme a Louis a casa di Yvonne. La invitammo e accettò. Quella sera arrivò tra gli ultimi. La vedevo sbirciare dalla finestra, stava sicuramente aspettando qualcuno che conosceva. Arrivò e si fermò a parlare qualche minuto con Niall. Poi ci raggiunse dentro e tra un drink e l’altro parlammo con il resto dei vicini. Ero sempre più convinta che fosse una bella persona. A metà della serata la vidi uscire fuori e controllare ossessivamente l’orologio. Le si avvicinò Harry, cosi invece di avvicinarmi la lasciai parlare. Pensavo che Harry fosse interessato. Ma poi pensai che se fosse stato cosi, in un mese, l’avrebbe invitata fuori qualche volta. Non si sarebbe limitato a guardarla e basta. Era Harry, insomma! Quindi scartai questa possibilità. Harry e Niall erano esclusi. Il primo per ovvi motivi. Il secondo perché ce l’aveva fatta e si era dichiarato alla bionda tinta che aveva invitato alla festa. FINALMENTE, NIALL! FINALMENTE!
La serata passò e al mattino trovammo Cindy a piangere in veranda. Non voleva dirci addio! IO INVECE NON VEDEVO L’ORA DI LASCIARLA LI. ERA UN INCUBO. Yvonne si affacciò e Niall si precipitò a spiegarle come era andata la serata dopo di che lo raggiunsi ad abbracciare quella ragazza. Non eravamo amiche, avevo scambiato con lei qualche parola.
 
Quella sera eravamo ormai a Londra. Ma decisi di sintonizzarmi sulla radio di Yv. Aveva due ore tutte sue. Iniziò a parlare quando terminò una canzone italiana. “Buona sera bella gente! Come procede? Quanti di voi non riescono a dormire? Sono arrivata per deliziarvi con meravigliose canzoni e credetemi  mi son impegnata. I mesi qui passano veloci e tra un po’ sarò costretta a dirvi addio. Godiamoci questi ultimi mesi assieme. C’è qualcuno che vuole parlare con me?” Una chiamata. Una ragazza le chiedeva qualcosa di lei. Le chiamate erano numerose e lei rispondeva a tutti.
“ Mi chiedete sempre di parlare di me. E qualcosa della mia vita ve l’ho anche rivelata, le cose più buffe, insomma conoscete il meglio di me e mi ascoltate ancora. Grazie. Selena mi ha chiesto qualcosa di serio. È stata parecchio chiara. Beh, vi dico che sono una ragazza italiana, ma lo sapevate già, sono qui e tra un po’ tornerò a casa. Non sembro contenta vero? Beh, in parte lo sono, in realtà preferirei rimanere qui. So che la domanda non era questa. Ma purtroppo non mi conosco abbastanza bene per descrivermi. Credo starete ridendo. Buffo no? Non mi conosco. Posso dirvi il nome o il mio indirizzo. Ma, molti avvenimenti mi hanno fatto perdere e non sono abbastanza forte da cercami da sola!”
LO SAPEVO QUELLA RAGAZZA ERA MERAVIGLIOSA.
‘Yv, sono contenta di averti incontrato. Sotto quell’aspetto perfetto si nascondeva una ragazza stupenda. Chissà se ti incontrerò ancora’ pensai.
Ero pronta per dormire. Mi infilai sotto le coperte e abbracciai Louis. Io sapevo chi ero? Si, lo avevo scoperto grazie a LUI. Avevo trovato la forza grazie a LUI.  Amavo quell’uomo. Non avevo dubbi.
 
Ovviamente avete capito che questo  è il punto di vista di Eleonor. Grazie a chi è entrato a leggere la storia.
Presto pubblicherò l’altro punto di vista. Di chi lo volete? Ma avete capito chi potrebbe essere il ragazzo perfetto per Yv?

  
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