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Autore: flors99    08/02/2013    7 recensioni
Ronald Weasley ha preso una grossa cotta per una ragazza del suo anno e chiede a Hermione di aiutarlo a conquistarla.
Aggiungeteci pure una scatenata Ginny Weasley e quell'imbranato del suo migliore amico...
Dal testo:
- Potresti scriverle una poesia! - suggerì Hermione.
[...]
- "All'una ho pensato alla luna,
alle due al bue,
alle tre al re,
alle quattro ho smesso di pensare, perché la rima non sono riuscito a trovare."
- ...
- Ti vedo scossa, Hermione, la mia poesia, per caso, non ti è piaciuta?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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Una professionale Ginny Weasley, dall’alto del suo metro e 65, squadrava suo fratello con aria profondamente critica. Uno sguardo così concentrato che Ron si sentì a disagio di fronte a sua sorella, il che era tutto da dire.
- Mmm…
- Ecco…Ginny, come ti ho spiegato, ho bisogno del tuo aiuto. – borbottò Hermione.
- Mmm… - continuò la a mormorare la giovane Weasley.
- ….Ginny?
- Mmm…
- Miseriaccia, Ginny, smettila di guardarmi come un manichino da esposizione! – scoppiò Ron.
Alle parole del fratello, la rossa si rivolse a Hermione non considerandolo minimamente.
- Tu vorresti insegnargli a ballare? – domandò scettica.
- Sì. – confermò Hermione, anche se i suoi piedi le urlavano l’esatto contrario.
- Impossibile. – dichiarò Ginny, come se fosse stata illuminata da chissà quale profezia. – Non puoi insegnare a Ron a ballare, non puoi trasformarlo dalla scimmia ingobbita che è, in un grazioso cigno svolazzante…
- Hei! – protestò Ron. – Io sono qui.
- Infatti Ron, è un bene che tu sia qui e che tu comprenda la gravità della situazione.
Il Grifondoro s’infervorò, guardando la sorella, arrabbiato, e poi lanciando un’occhiataccia all’amica.
- Perché l’hai portata, Hermione? – l’accusò, guardando la sorella come se fosse un’intrusa. Ron le voleva davvero bene, un bene immenso che traspariva dai suoi occhi ogni volta che la guardava ed anche Ginny provava lo stesso per lui, ma avrebbe preferito che al posto di Ginny ci fosse chiunque altro. Insomma…era imbarazzante essere squadrato in quel modo, soprattutto da sua sorella minore!
- Penso che potrebbe aiutarti meglio di me. – si giustificò Hermione.
- Aiutarmi? Ma se mi tratta come se avessi una qualche malattia, facendo chissà quali ragionamenti nel suo cervello vuoto!
- Hei! – protestò Ginny. – Io sono qui.
Ron ghignò.
- Infatti, Ginny, è un bene che tu sia qui e che tu comprenda la gravità della situazione e di quanto la tua mente sia malata…
- Basta voi due! Smettetela! – li interruppe la riccia. – E tu! Potresti dare una mano! – puntò un dito accusatore contro l’unica persona che davvero non c’entrava niente, ovvero contro un tranquillo e sorridente Harry che stava placidamente seduto sulla poltrona in fondo alla sala Comune, godendosi la scena.
- E io che c’entro? – chiese, giustamente, Harry.
- …Non lo so cosa c’entri, smettila di sorridere! – rispose Hermione, infastidita.
- Insomma, diamoci tutti una calmata. – proruppe Ginny con tono autoritario. – Per quanto io ritenga impossibile, infattibile, incomprensibile, irrealizzabile, incredibile, insostenibile, in…
- Ginny! – esclamarono all’unisono Hermione e Ron.
- …Uhm…dicevo…per quanto io non creda che tu possa imparare a ballare, ti aiuterò, adorato fratellone.
- Oh, grazie, Ginny, quale magnanimità!
- Oh prego, Ron! So di essere speciale, insostituibile, introvabile, capace, adorab…
- Ginny! – esclamarono nuovamente Hermione, Ron, con l’aggiunta di Harry.
- Ok, ok… - borbottò. – Come siete noiosi…
Dopo il mormorio di Ginny, scese il silenzio nella Sala Comune dei Grifondoro. Hermione guardava Ginny, rendendosi conto del fatto che non era stata proprio una buona idea quella di chiamarla; Ginny guardava Ron sorridendogli amabilmente e lanciando di tanto in tanto un’occhiata a Hermione, come per dirle: “Tranquilla, d’ora in poi ci penso io”; Ron guardava semplicemente Harry, chiedendogli silenziosamente aiuto con occhi disperati; Harry fissava tutti e tre, cercando di non scoppiare a ridere, finchè non si schiarì la voce che ebbe il potere di rompere quel silenzio che si era venuto a creare.
- Allora… - cominciò Ginny. - …iniziamo queste lezioni di danza. Spalle dritte! – scattò, tirando quasi un pugno sulla spalla del fratello, che sussultò.
- Ginny, sei impazzita?!
- Dritto Ron, devi stare dritto! Alle ragazze non piace quando un ragazzo sta gobbo, ma quando è eretto!
A quella affermazione, Harry si strozzò con la sua saliva e Ron arrossì. Hermione, semplicemente, si schiaffò una mano sul viso.
- Non…Non…Non in quel se-senso! – esclamò Ginny, cogliendo il doppio senso e arrossendo. – Intendevo la….la…po-posizione!
- Beh, Ginny…devi ammettere che la frase era alquanto equivocabile…
- Niente lezione a me, Hermione, grazie. – rispose infastidita. – E’ Ron che ha bisogno di aiuto ed è senza speranza!
- Hei! E smettila di offendere!
Hermione si massaggiò le tempie, capendo perché Ron aveva chiesto aiuto a lei e non a Ginny. Decisamente di quel passo non sarebbero riusciti a combinare proprio un bel niente se i due fratelli non avessero smesso di litigare.
- Ok, ora basta. Ginny, Ron, smettetela subito!
I due Weasley la fissarono, indicandosi a vicenda, dando l’uno la colpa all’altro.
- Cominciamo la lezione! – esclamò alla fine Hermione, facendo partire la musica del valzer in modo da non sentire ulteriori proteste.
Una dolce melodia si diffuse per tutta la stanza e dopo qualche secondo, Ginny prese Ron per mano, in modo da guidarlo nei passi.
Erano leggermente impacciati, ma tutto sommato non cominciarono male. I primi passi vennero compiuti correttamente e Ron non aveva ancora pestato nulla.
- Bene, così. Un, due…un, du…..AHIA! Porco Merlino, ma che male!

Come non detto…

- Ron, sta attento! – gridò, Ginny, mentre Harry scoppiava in una fragorosa risata. – Tu cos’hai da ridere? – la giovane Weasley lo fissò come se volesse incenerirlo e il moro si ricompose immediatamente.
- …Uhm…niente…uhm…di niente.
- Meglio. – sibilò la strega, ancora dolorante per il suo povero piede.
Con uno sguardo minaccioso rivolto a Ron, ricominciarono da dove avevano interrotto. Hermione andò a sedersi accanto a Harry, osservando la scena, come se fosse un chissà quale spettacolo cinematografico.
Circa due ore dopo il risultato era il seguente: la musica del valzer era terminata ed era stata fatta ripartire un milione di volte, Ginny aveva i piedi ormai inesistenti e Ron…Ron non aveva imparato proprio un bel nulla.
- Un, due, doppio passo! – saltellò il rosso, quasi divertendosi, atterrando proprio sopra i piedi della sorella.
- E doppia pestataaaa! – gridò la ragazza con le lacrime agli occhi dal dolore.
Hermione cominciò a pensare che quell’impresa era davvero troppo disperata.
- Dai Ron…non ti arrendere, riprova. – lo incoraggiò la riccia, con uno sguardo dolce.
Ginny s’imbufalì.
- A lui lo dici?! SONO I MIEI PIEDI CHE AVREBBERO BISOGNO DI CONFORTO!
- Ehm…giusto…scusa, Ginny. – disse Hermione, nello stesso momento in cui Ron pestò un altro piede alla sorella.
- Ok, ora basta! – esclamò, mentre i suoi piedi chiedevano pietà. – Mi sembra chiaro che in due ore non hai imparato un bel nulla, quindi non ci tengo a farmi pestare ancora i piedi.
- Mi dispiace, Ginny. – borbottò imbarazzato Ron, rendendosi conto della sua goffaggine.
La sorella, leggermente intenerita, corrucciò le labbra, tentando di non riversargli addosso la sua rabbia e cercò di parlare, mantenendo un modulato tono di voce.
- Forse impareresti di più se vedessi come si fa. Hermione, vieni qui.
L’amica scattò in piedi, pronta a fare quello che Ginny le avrebbe detto.
- Che dovrei fare?
- Facciamo vedere a Ron come si balla. – disse, stancamente.
- Eh? Io e te?
- E chi scusa?
- O-ok. – disse Hermione stranita.
Purtroppo quando si ritrovarono una di fronte all’altra ebbe un leggero disorientamento riguardo le posizioni.
- Tu fai la parte dell’uomo.
- Io? Perché?! – chiese Hermione.
- Perché io sono una ragazza!
- Ma anch’io!
- Questo effettivamente è un problema. – disse alla fine Ginny. – Beh, trasfigurati in un uomo allora!
- Trasfigurati tu, Ginny! – replicò Hermione.
- Io non voglio fare l’uomo!
- Neanch’io!
- Ragazze, insomma, possibile che dobbiate litigare su una cosa simile? – proruppe infine Harry, dopo aver lanciato un’occhiata a Ron.
Le due Grifondoro in questione gli lanciarono un’occhiata che non prevedeva nulla di buono, finché Ginny non piegò le labbra in un sorriso inquietante.
- Bene, Harry. Allora vieni tu al posto di Hermione.
- Io?! – si allarmò Harry immediatamente, consapevole delle sue scarse capacità come ballerino. Non era al punto di Ron, ma…poco ci mancava.
- Sì, sei un uomo giusto?
- Ma…che c’entra? Io sono del parere che anche due ragazze possano ballare insieme. – farfugliò.
- Vieni qui, subito! – esclamarono in coro Hermione e Ginny.
- Ok, ok… - borbottò sconsolato.
Ron gli lanciò un’occhiata compassionevole che non lo fece sentire per nulla meglio.
- Ok, Ron, adesso guarda attentamente, chiaro? – disse Ginny, mentre prendeva la mano di Harry e si avvicinava. Il fratello la vide arrossire leggermente, e sorridere con una dolcezza infinita nella direzione del suo migliore amico.
Hermione, intanto, fece partire la melodia.
Nonostante Harry fosse leggermente incapace, e sì, un po’ lo era, riuscì a non pestare i piedi a Ginny per almeno cinque o sei minuti. Nonostante tutto nessuno dei due sembrava farci caso a quelle pestate, entrambi troppo presi ad arrossire come due bambini. 
- Che hai, Ron? – domandò Hermione, vedendogli una strana espressione.
- Nulla, è che…non so…mi fa strano vedere mia sorella che balla con il mio migliore amico…
- Ron, stanno insieme da mesi, ormai! – esclamò Hermione, avendo compreso il motivo. – Non ti è ancora passata? – Per quanto Ron tenesse a Harry, non l’aveva presa molto bene quando aveva saputo della sua relazione con Ginny.
- No…insomma…sì, mi è passata, ma…è pur sempre mia sorella… - farfugliò, mentre gesticolava.
- Non credo che se tu un giorno le dicessi che hai una ragazza, ti farebbe una scena, come quella che le hai fatto tu. – replicò Hermione saggiamente.
- Sì, ma…è diverso! Insomma…non lo so, Hermione, ma perché mi fai queste domande complicate?
- Ma non ti ho chiesto niente!
- Mh. – borbottò in risposta.
- Mi meraviglio allora che tu non sia stato geloso di lei, quando è andata con Neville al Ballo del Ceppo. – rifletté Hermione ad alta voce.
- Beh… - mormorò Ron. - …Neville…è Neville, dai.
- Già. – disse Hermione per nulla convinta di quella spiegazione.
- E poi ero troppo preso dal fatto che tu… - il ragazzo s’interruppe di botto, arrossendo.
- Che io?
- Nulla, nulla.
- Che io? – ripeté Hermione con più enfasi.
- Ho detto “tu”? M-mi sono sbagliato!
- Ron, le mie orecchie funzionano perfettamente.
Guardando gli occhi dell’amica, il ragazzo comprese che non avrebbe mollato la palla tanto facilmente, quindi decise di dire la verità, piuttosto che subire il terzo grado e poi dire la verità lo stesso.
- No, niente…è che…insomma tu…eri con…quel, quel…quel bulgaro…
- Viktor? Cosa c’entra adesso?
- Già, il tuo adorato Vicky… - borbottò Ron, ironico e innervosito.
- Che ti ha fatto Vicktor?
- Nulla, nulla, ma…insomma… - Ron si passò una mano tra i capelli imbarazzato. - …ecco, ero un po’…geloso quando…ti ho vista con lui. – confessò il ragazzo arrossendo come un bambino. – A dir la verità in quel periodo avevo una…cotta per te, non hai idea di come mi sono sentito quando sei andata con lui al Ballo del Ceppo. – ridacchiò nervosamente.
- Ron, allora hai visto? – la voce squillante di Ginny fece sussultare Ron. Il Grifondoro si girò di scatto, rendendosi conto di non aver seguito per niente i movimenti della sorella.
- Io…certo!
- E hai capito qualcosa?
- Come no…tutto quanto…
- Allora vieni, riproviamo. – Ginny sembrava decisamente di buonumore dopo aver ballato con Harry, aveva una luce particolare negli occhi che Ron, ne era sicuro, non aveva mai visto se non in rare occasioni. Sorridendole si avvicinò alla sorella e ripresero da dove la canzone di era interrotta.
Sì, Ron aveva decisamente appreso molto con quelle lezioni: ora non pestava più un piede ad ogni passo, ma uno ogni due. Era decisamente migliorato.
- Ahia!
- Scusa!
- Ahia!
- Mi dispiace!
- Ahia…no, non mi hai pestato!
- E perché hai detto “ahia”?
- Forza dell’abitudine…AHIA! – gridò, la povera ragazza.
- Stavolta non ci casco!
- Dico sul serio, Ron! Merlino che male! – urlò Ginny, massaggiandosi il piede ferito.
- Scusa, Ginny!
La giovane Weasley sembrava aver perso tutto il buonumore ritrovato ed era sul punto di lanciare una serie d’imprecazioni, quando alla fine decise che era meglio darsi il cambio con Hermione e tenere la bocca chiusa.
Si voltò verso l’amica per chiamarla, ma spalancò gli occhi non appena la vide. Per un attimo credette di avere un’allucinazione.
Sì, perché Hermione aveva uno sguardo che non aveva mai avuto prima d’ora: era smarrito, perso, fissava Ron quasi disperatamente. Aveva le guance rosse e le labbra che tremavano, sembrava che avesse appena provato una grande emozione, ma che si fosse imposta di bloccarla sul nascere.

Ecco, ero un po’ geloso quando ti ho visto con lui.

Le mani di Hermione tremavano, le gambe tremavano, il corpo tremava. Tutto tremava; ma con una forza di volontà immensa riusciva a nasconderlo.

A dir la verità in quel periodo avevo una…cotta per te, non hai idea di come mi sono sentito quando sei andata con lui al Ballo del Ceppo.

Anche il cuore di Hermione tremò violentemente e stavolta non riuscì a impedirsi di lasciar andare un singulto.
- Hermione, stai bene?
- S-sì. – riuscì a malapena a rispondere.

 
 
 
 
Angolo Autrice
 
Precisazione: la frase finale (del cuore di Hermione che trema) mi è venuta in mente dalla bellissima frase di Ivo Tudgiarov: “Il cuore puoi legarlo, farlo tacere, bendarlo, ma quando trema, c’è poco che tenga”.
 
…Uhm…non so…questo capitolo non mi convince tanto…non so, è che…credevo che mi uscisse meglio! Uhm, uhm, uhm… *tossetta alla Umbridge*, ok, lascio a voi il giudizio ù.ù
Ci avviciniamo alla fine! Manca poco al the end! ^.^
Questo capitoletto vi fatto ridere un pochino? Anche solo una risata mi basta! Fatemi sapere!!! :))
Scusatemi per il ritardo, ma mi stanno massacrando a scuola -.-”
Scusatemi anche per la sbrigatività di queste note, ma sono di frettissima, devo finire greco :p (Tanto per rimanere in tema di scuola…XD)
Ringrazio tutti coloro che hanno messo la mia storia tra le seguite/preferite/ricordate e grazie a chi legge in silenzio.
Ma un GRAZIE gigante a quelle 5 ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo: MimyRyuugu, Virus14, Soly Dea, piumetta e chiara_1997. E grazie anche all’adorata ArmoniaDiVento che ha recensito i primi capitoli :))
Grazie di cuore a tutte, davvero.
Un abbraccio stritolatore,
flors99
  
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