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Autore: Ce_    09/02/2013    6 recensioni
Sequel di “Ricomincio da Te’’
Questa è la storia della nuova generazione, la storia di un Hogwarts diversa da come ce la ricordiamo, un mondo magico diverso da quello che conosciamo.
Una storia che non si ripete: la storia di una generazione che vive al di fuori della guerra, ma non della sofferenza....una sofferenza diversa, forse più giuista, forse più ''normale'', ma non per questo meno forte.
Quindi, preparatevi ad andare incontro ai pregiudizi, al peso che un cognome, inevitabilmente, si porta dietro, ai fantasmi del passato che tornano, prepotenti, alla paura di non essere all'altezza, di non essere abbastanza bravi.....all'adolescenza.
Ma non ci sarà solo questo.. troverete anche felicità, speranza, amore, gioia di vivere, rivalsa e una grande forza per andare avanti, nonostante tutto e tutti.
Questa è la storia della nuova generazione, ma anche della vecchia, una storia piena di speranza che difficilmente scompare, perchè tutti noi non finiamo mai di sperare.
Spero di avervi incuriosito,
Ce_
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Louis Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Allora, prima del capitolo, ecco a voi...
Victorie Weasley alias Emma Stone Victorie Weasley alias Emma Stone
Teddy Lupin alias Peen Badgley Teddy Lupin alias Peen Badgley. Dovreste immaginarlo con i capelli blu, però...
Roxanne Weasley alias Antonia Thomas Roxanne Weasley alias Antonia Thomas
Hugo Weasley alias Luke Newberry 
Hugo Weasley alias Luke Newberry.. Lo metto, anche se non lo troverete nel capitolo...
 

Non vuol dire che sia sbagliata

 

 
Finita. 
La scuola era finita. 
Tra meno di un paio d'ore gli studenti sarebbero tornati a casa, ma non tutti... James è tutti i suoi compagni sarebbero restati ancora li ad affrontare quei maledetti M.A.G.O.
Dominique sapeva che una parte di James sarebbe voluta tornare a casa con lei, ma un'altra parte, non troppo piccola, continuava a voler rimandare la data della sua partenza. 
Lasciare Hogwarts non sarebbe stato facile, quello lo avevano capito tutti dal primo momento in cui avevano messo piede in quella scuola, ma non ci avevano mai pensato realmente, solo in quel momento, mentre la data della fine si avvicinava sempre di più per il primogenito dei Potter, si stavano rendendo conto che prima o poi tutti avrebbero dovuto lasciare la scuola. E  non erano pronti.
<< Agitati per domani? >> la voce di Albus le giunse alle orecchie, mentre si rivolgeva al fratello e al ragazzo. 
Stavano tutti nella Stanza delle Necessità: i due fratelli Potter, i due Weasley-Delacour, Lorcan e Scorpius. Avevano finito di preparare i bagagli e si erano presi un'oretta di svago da passare in compagnia di Lorcan e James, che sarebbero dovuti rimanere a scuola.
<< No... L'unica cosa di cui mi preoccupo é Pozioni, ma passerò anche quello, tranquilli. >> James ostentava una sicurezza che, in effetti, possedeva davvero. 
La mattina seguente sarebbero cominciati gli esami: teoria di Trasfigurazione e Incantesimi. 
Potter grande non aveva studiato troppo, ma puntava tutto sulla pratica ed era praticamente sicuro di riuscire a passare con bei voti.
<< E fai bene, Potter >> sentì dire da Scorpius, in riferimento alla sua ammissione di debolezza in Pozioni.. Il gene Potter era troppo ben radicato in lui, non riusciva ad andare bene in quella materia.
<< Sta zitto, Malfoy >> lo riprese scherzosamente lui. 
I rapporti tra loro due erano migliorati molto. Non si offendevano più a vicenda, non avevano un atteggiamento di superiorità l'uno nei confronti dell'altro e, non l'avrebbero mai ammesso, ma si volevano bene.. Stavano davvero diventando amici.
<< Non dire cavolate, tutti sono agitati prima dei M.A.G.O... Guarda Lorcan, per esempio >> intervenne Louis, accanto a lui, accennando al biondo che cercava di ripassare a mente le costellazioni.
<< Io non sono agitato... >> intervenne Lorcan, non riuscendo a convincere neanche se stesso.
<< Oh certo.. Neanche James lo è... >> fece il gemello Weasley ironico.
Ma il migliore amico non è quello che ti sostiene e ti rassicura in ogni situazione, calmandoti quando sei agitato e risollevandoti quando sei depresso? 
Si, quello era un normale migliore amico, ma la colpa era solo di James se come migliore amico aveva scelto Louis Weasley e, beh, da Louis Weasley non ci si può aspettare nulla di diverso da ciò che aveva detto.
<< Tu dovresti incoraggiarmi. >> gli fece notare James, ma il biondo fece spallucce, come a dire "tanto sai che non lo farò".
Allora il moro guardò verso Dominique alla ricerca di un appoggio almeno da parte sua. Appoggio che non arrivò.
<< Lou ha ragione, fa meno lo spavaldo, Potter. >> gli sorrise lei impertinente. La verità era che Dominique sapeva che James non aveva bisogno di nessun tipo di studio e non aveva motivo di essere agitato. Si fidava di lui, ma di certo non poteva dirglielo apertamente, altrimenti il suo egocentrismo avrebbe raggiunto i massimi livelli.
<< Ehi.. Ma... >> James stava per rispondere alla provocazione della sua fidanzata, ma fu interrotto da un agitatissimo Lorcan.
<< James, James.. E se ci chiedono di fare un Patronus Corporeo? >> tutti lo guardarono perplessi, tranne Albus che era, invece, esasperato.. Probabilmente lo stava assillando con quella domanda da giorni. 
<< Lor, stiamo per fare i M.A.G.O, é ovvio che ci chiedano di fare un Patronus Corporeo. >> disse il moro tranquillo, evitando di commentare ulteriormente la domanda dell'amico.
<< Non lo so fare! JAMES, NON LO SO FARE! >> ok, era ufficiale, Lorcan Scamandro aveva bevuto, Dominique ne era più che convinta.
<< Amore, vorrei ricordati che sei vissuto con la famiglia Potter-Weasley e tutti noi sappiamo fare un Patronus Corporeo più o meno dall'età di dodici anni. Non dire cavolate! >> cercò di calmarlo Albus, ma invano.
<< No no no, non lo so fare! >> 
<< Scamandro, concentrati e facci vedere questo maledetto Patronus. >> intervenne Dominique, esasperata. 
Lorcan provò a seguire il suo consiglio, ma non ci riuscì, era talmente tanto agitato che non riusciva a produrre una semplicissima luce bluastra.
<< Non ce la faccio, non ce la faccio >> cominciò a camminare su e giù per la stanza come una trottola finché James non decise che era ora di porre fine a quella storia.
<< Lorcan, ascoltami bene. Calmati. Pensa a un ricordo felice e faremo questo Patronus insieme, ok? >> il moro gli si mise di fronte con tutta la calma del mondo, che di solito non gli apparteneva, ma usciva sempre nelle situazioni adatte.
Ecco un altro buon motivo per amare James, si disse Dominique. Non perdeva mai la calma, non nei momenti di crisi, sarebbe stato un perfetto Auror, ne era sicura.
<< Uno due tre.. >> quando Potter finì di dire l'ultimo numero, dalle bacchette dei due uscirono una lepre e un cervo che scorrazzarono per alcuni istanti nella stanza, diffondendo una luce bluastra. 
<< Ce l'ho fatta >> Lorcan si sedette sulla poltrona esausto, ma non tanto per il Patronus che, Dominique ne era sicura, non gli aveva preso poi così tanta energia, ma per l'agitazione pre M.A.G.O.
<< Ragazzi, noi dobbiamo andare. >> interventi Louis. Si, era ora di prendere L'Espresso.
Dominique salutò Lorcan, cercando di calmarlo e poi passò a James, che la guardava con un'espressione malandrina.
<< Allora, James. Ricordati di prendere le pozioni che ti ha dato il Medimago, non fare sforzi fisici notevoli, riposati e non fare a botte >> si raccomandò Dominique. 
Era passato un mese e mezzo da quando era stato male, ma James doveva ancora prendere delle pozioni per riprendersi completamente.
<< Non sto più male, Domi. Il Medimago ha detto che posso fare tutto. >> si lamentò il ragazzo.
<< Fa come ti dico, James e non farmi preoccupare. Ho detto a Lorcan di tenerti sott'occhio. >>
<< Va bene, mammina >> si arrese il ragazzo.
<< Bravo.. Allora  io vado. Torna vittorioso, eh! >> gli sorrise a trentadue denti.
<< Ho il mio portafortuna con me.  >> gli rispose lui, toccandosi la catenina con il cavalluccio marino. 
<< Si, ma non é completo. >> detto questo Dominique tolse dalla sua collana il ciondolo a forma di cervo e lo infilò nel laccio che portava al collo il ragazzo, insieme all'altro animale.  << così sei sicuro di andar bene.. Io resisterò  qualche giorno senza... e poi mi rimane sempre la catenina... >> aggiunse poi, sorridendo di nuovo.
<< Grazie! >> James la baciò di slancio e quella era la prima volta in cui stavano per prendere L'Espresso ma non si dovevano dare un vero addio, perché, tolti i 5 giorni di esami che avrebbero tenuto James ad Hogwarts, a casa si sarebbero comportati come una normale coppia. 
Non si dovevano più nascondere, non erano più clandestini ormai. 
Dominique sorrise.
<< Va e fagli vedere chi é James Sirius Potter. >> 
 

*** 



Stava bene, aveva trovato finalmente il suo equilibrio.
Per la prima volta nella sua vita, Roxanne era capace di gestire i suoi sentimenti, di amare, di lanciarsi a capofitto in una relazione, senza troppi problemi e ansie ed era certa che niente e nessuno le avrebbe potuto fare del male, perché con lei c'era Johnatan e insieme avrebbero affrontato ogni cosa.
Ma Roxanne Weasley non aveva mai fatto un viaggio di ritorno sull'espresso di Hogwarts così silenzioso... Si trovava in uno scompartimento sola con Margaret che leggeva una rivista.
Johnatan era dovuto andare nello scompartimento dei Prefetti. 
Ma le aveva promesso che non ci avrebbe messo più di un'oretta... Anzi, era strano che non fosse ancora tornato, di solito era sempre super puntuale...
<< Come mai così silenziosa? >> Margy alzò il volto dalla rivista incuriosita da tutto quel silenzio inusuale...
<< Niente, sono solo un po' stanca >> ed era vero. 
Era felice, ma stanca. 
Lei e Margaret avevano dovuto affrontare i G.U.F.O, le ultime erano state settimane molto intense per loro, ma, fortunatamente, almeno avevano finito la scuola insieme a tutti gli altri studenti... Non ce l'avrebbe fatta a restare a scuola a sostenere gli esami oltre tempo massimo, come gli studenti del settimo anno.
<< Sicura? Non é che é successo qualcosa con John? Perché non é qui? >> le chiese, mentre si passava una mano tra i capelli
<< No, é tutto normale, come al solito.. É solamente andato alla riunione dei prefetti... >> disse tranquilla, sicura delle sue parole.
Si fidava di se stessa, ma, soprattutto, si fidava del ragazzo come di poche altre persone al mondo.
<< Ah, ok... >> Margaret tornò a leggere la sua rivista, probabilmente babbana, come se niente fosse, anche se dentro di se non era troppo convinta della parole della mora, aveva uno strano presentimento e sperò con tutta se stessa che fosse falso.
<< Vado a farmi un giro e vedo anche se riesco a riprendermelo >> sorrise Rox all'indirizzo della sua migliore amica.
Uscì dallo scompartimento e si diresse verso il vagone dove si tenevano le riunioni di Prefetti e Caposcuola.
Doveva attraversare praticamente metà treno e durante il percorso incontrò molte facce conosciute e non che le sorrisero con simpatia.
Poteva anche essersi innamorata, ma rimaneva Roxanne Weasley , la regina degli scherzi, la gente la trattava ancora come tale, forse proprio perché lei era ancora così.
Non si era fatta condizionare, né cambiare, era sempre lei, la pazza Grifondoro che ne combina una al giorno con la sua strana amica Serpeverde; in cinque anni di scuola si era guadagnata quella reputazione e non intendeva di certo buttarla al vento solo per il ragazzo.
Arrivata al vagone dei Corvonero, vide Il Prefetto di quest'ultimi, Bradley, venirle incontro per salutarla.
<< Ciao Roxanne.. Come sono andati i G.U.F.O? >> le chiese con naturalezza, come se niente fosse...
<< Tutto bene grazie... Ehm, scusa, ma credo che tu ti sia dimenticato della riunione dei Prefetti che c'era oggi.. >> disse, trattenendo a stento una risata. Il solo fatto che Bradley, lo studente modello degli ultimi anni, si fosse dimenticato una riunione, aveva del comico..
<< No, non l'ho dimenticata.. É finita mezz'ora fa... Perché, Johnatan ancora non é tornato >> mezz'ora prima. 
La riunione era finita mezz'ora prima e il ragazzo ancora non era tornato. C'era qualcosa di decisamente strano.
<< No.. >> rispose atona, mentre il suo cervello iniziava a formulare mille ipotesi.
<< Non so, ho lasciato lui, Susan e Trevor nello scompartimento, quando me ne sono andato... >> per quale dannato motivo il suo ragazzo doveva intrattenersi con i due prefetti di Serpeverde?
Salutò e ringraziò velocemente Bradley e si diresse verso la sua meta ancora una volta, determinata a scoprire cosa stava succede li.
Aprì la porta della scompartimento dove si tenevano le riunioni dei prefetti con naturalezza...
<< Johnatan sei qu... >> le parole le morirono in bocca. 
Chiuse velocemente l'uscio e scappò via da quella scena che le si era presentata davanti. 
Corse.
Corse a perdifiato
Spintonò la gente che le passava vicino
E corse ancora fino a raggiungere la coda del treno e li, in un angolo isolato, si lasciò cadere per terra, mentre calde lacrime le rigavano il volto.
Non voleva crederci, non poteva. 
Era tutto falso, frutto della sua immaginazione, eppure le immagini erano così vivide.
Riusciva a vedere ancora davanti a se Johnatan che mangiava la faccia a quella Susan, entrambi allungati sui sedili dello scompartimento in una posizione ben poco casta. Riusciva a vedere ancora la passione che c'era tra loro, gli occhi stupiti di John quando l'aveva guardata.
Era tutto troppo nitido per essere un incubo.
<< Roxanne >> si sentì chiamare. 
Era Johnatan. 
Si alzò velocemente, non ci sarebbero state scenate. Lo guardò dritto negli occhi e si asciugò le lacrime, non gliel'avrebbe data vinta, non si sarebbe mostrata debole ai suoi occhi.
<< Rox, scusami. É stata lei >> cercò di dire, ma la ragazza non voleva sentire niente del genere. Era stufa delle balle.
<< Non mentire... Da quanto va avanti? >> doveva sapere. 
Doveva sapere, poi avrebbe lasciato tutto com'era, ma doveva sapere.
<< Noi non.. >> provò a dire il ragazzo, ma le sue parole vennero interrotte sul nascere.
<< Ho detto NON MENTIRE! >> urlò Roxanne
<< Un mese. >> disse lui, abbassando lo sguardo. 
Un mese. 
Un mese e non si era accorta di nulla. 
Un mese che il suo ormai ex ragazzo la tradiva e lei non si era accorta di nulla. Un mese in cui era stata maledettamente cieca.
<< Va via! >> sussurrò lei, e quel sussurro sembrò praticamente un urlo, nel silenzio di quel corridoio.
<< No, Rox, lasciami spiegare... >> 
<< HO DETTO VA VIA! >> le lacrime rigavano di nuovo il viso di Roxanne, inesorabili. Il ragazzo prese la saggia decisione di andarsene a testa bassa, così la mora poté abbandonarsi di nuovo contro la parete del treno e sfogare tutta la sua rabbia.
Era finita. 
Il suo sogno era finito li.
Il suo primo amore era finito. 
Tutto era finito.
 

***


 
Era emozionata come se quella fosse la prima volta, eppure già c'era passata un paio di volte in quello studio, su quel lettino e di fronte a quel Medimago.
Quella volta era diverso, però, quella volta non c'era con lei sua madre, ma c'era  lui, l'uomo più importante della sua vita, il padre del figlio che portava in grembo e poteva scorgere la sua stessa emozione negli occhi felici di Ted.
<< Salve, signora Lupin. >> si annunciò il Medimago con naturalezza, poi rivolse uno sguardo al Metamorfomagus e aggiunse << ah, lei deve essere il famoso Ted, giusto? Il padre del bambino? >> Teddy annuì con forza, come a voler sottolineare quell'ultima cosa.
<< Bene, allora benvenuto alla sua prima ecografia... Allora, Victorie, come ci sentiamo oggi? >> disse affabile verso la donna, che rispose con un sorriso.
<< Bene, dottor Grant. Non ci sono stati problemi in queste settimane.. >> disse la bionda tranquillamente ed era vero, quella gravidanza stava procedendo alla grande fino a quel momento, anche se non potevano parlare troppo presto, era incinta solamente da tre mesi, era troppo poco tempo per poter esprimere un giudizio.
<< Forse qualche voglia di troppo >> la riprese Teddy scherzosamente. 
E aveva ragione, il poverino veniva svegliato quasi ogni notte dalla moglie che aveva una strana voglia e lui, quasi ogni notte, si ritrovava a vagare per le strade della Londra magica e babbana alla ricerca di castagne a maggio, gelato alla vaniglia con una temperatura esterna di 0 gradi, e frutti esotici più disparati... La frase con cui la donna riusciva a convincerlo era sempre la stessa "Mica vorrai che il bimbo nasca con la voglia a forma di castagna, o color vaniglia? " e Teddy ci cadeva sempre, non sapeva proprio resistere a quegli occhi.
<< So cosa sta passando, signor Lupin e non posso rassicurarla, purtroppo. Posso solo dirle che il peggio deve ancora arrivare... >> Victorie sorrise all'indirizzo del marito, come per scusarsi, poi puntò tutta la sua attenzione su ciò che stava facendo il Medimago e si accorse che si era già preparato e aveva la bacchetta in mano puntata già sulla sua pancia.
All'improvviso sul muro apparve un immagine abbastanza dettagliata dell'interno dell'utero di Victorie, i ragazzi poterono scorgere quasi perfettamente il feto, poi successe una cosa che Victorie non aveva premeditato, non sapeva sarebbe successo, la volta precedente non era successo.
La stanza si riempì di un suono.
Bum bum.
Le entrò nelle orecchie e sembrava non voler e uscire più.
Bum bum.
Era il suono più bello del mondo.
Bum bum.
Quello era il cuoricino del loro bambino.
Bum bum.
Chiuse gli occhi, per imprimere ancor meglio quel suono nella sua testa.
Bum bum.
Non voleva dimenticarlo.
Bum bum.
Guardò Teddy negli occhi, anche lui li aveva lucidi per l'emozione.
Bum bum.
Quello era il suono più bello del mondo.
Bum bum.
Quello era il suono più bello che Victorie avesse mai sentito.
Bum bum...
<< Perfetto, il feto é sano e cresce forte, dovete stare tranquilli.. Ci rivediamo tra un mesetto.. Ah,  volete sapere il sesso? >> il Medimago li distolse dai loro pensieri e entrambi si girarono dapprima verso l'uomo per poi puntare lo sguardo uno negli occhi dell'altra. 
Riuscirono a capirsi al volo, era sempre stata una loro prerogativa, bastava un solo sguardo e tutto era apposto.
<< Si, grazie >> ripose Ted per entrambe.
<< Bene, così potete cominciare a pensare al nome, no? È un bel maschietto, ragazzi. >> il viso di Victorie si aprì in un enorme sorriso.
 
<< Papà, Domi e Lou se la cavano, devi stare tranquillo. >> era passata a Villa Conchiglia dai suoi genitori per raccontargli dell'ecografia e, appena aveva finito con la sua storia, aveva notato che il clima nella sua vecchia casa non era proprio dei migliori.
Sua madre e suo padre avevano appena avuto una lite.. 
Argomento: Dominique e James. 
Il risultato era che Fleur in quel momento sedeva sul divano, ignorandola completamente, mentre Bill si stava facendo mille paranoie perché nessuno era andato a prendere Dominique e Louis alla stazione e non sapevano neanche dove sarebbe andata la ragazza ad abitare, visto che non aveva il permesso di tornare alla loro vecchia casa.
<< Non sono tranquillo proprio per niente, Vic. Tua sorella doveva rientrare minimo quattro ore fa e, invece, potrebbe essere da qualsiasi parte in questo momento e.. >> Bill venne interrotto proprio dalla voce di colei che tanto cercavano.
<< E invece sua sorella é proprio qui, nonostante tutto >> i tre Weasley presenti nella stanza si girarono contemporaneamente e Bill, prima che qualcuno potesse dire qualcosa, corse verso sua figlia l'abbraccio di slancio. C'era sempre stato un rapporto molto forte tra il padre e la ragazza, un rapporto che si rafforzava ogni giorno di più.
Victorie non ne era mai stata gelosa, in fin dei conti, era lo stesso rapporto che lei aveva con Fleur.
<< Tesoro, ero così preoccupato. Dove sei stata? >> sentì farfugliare dal rosso.
<< Sto bene papà, sono stata da Lily... >> rispose lei, ancora stretta nell'abbraccio dell'uomo, poi, appena lo sciolsero aggiunse << ero passata solo a salutarti, torno a dormire da lei.. >> quella era un frecciatina bella e buona rivolta alla madre che ancora non riusciva a dire mezza parola. 
Victorie approfittò di quel momento di silenzio per andare verso sua sorella e stringerla a sua volta in un abbraccio.
<< Ehi, Vic.. Che ci fai tu qui? >> le chiese con dolcezza.
<< Sai, ero venuta ad annunciare che sarà un maschietto >> le rispose lei con un sorriso e fu di nuovo coinvolta da un abbraccio stritolatore di sua sorella.
<< Vi siete lasciati? >> fu la voce di Fleur a interrompere quel momento idilliaco tra le ragazze.
La più piccola la fulminò con lo sguardo.
<< No, e non ho intenzione di farlo. Te l'ho detto, amo James. >> rispose secca e decisa.
Ecco quale era la differenza tra lei e Domi, Domi era una Grifondoro, ce l'aveva nel sangue, nonostante ciò che lei sosteneva da sempre. Era coraggiosa, forte, intelligente.. lei invece era solo vanitosa. Domi era il tipo da abbracci stritolatori e pieni d'affetto, lei, invece, era quella degli abbracci delicati e distanti, quasi freddi. Ma quella volta anche lei sarebbe stata coraggiosa, avrebbe combattuto per ciò che amava.
<< Allora va via da questa casa. >> disse Fleur fredda.
<< MAMMA! >> 
<< FLEUR! >> dissero all'unisono Victorie e Bill.
<< Tranquilli... Me ne vado. >> disse Dominique, interrompendo la conversazione sul nascere.
<< No, Dominique, non questa volta. >> la interruppe Victorie, che poi si rivolse alla madre << hai sempre accettato tutto, non hai mai avuto pregiudizi di nessun tipo e ora fai tutto questo casino per Dominique e James? Beh, loro si amano e credo che te lo abbiano dimostrato abbastanza bene, sono cugini.. E quindi? Le famiglie Purosangue si sposano tra cugini da generazioni e mi sembra che non sia mai successo nulla di irreparabile. Perché stai facendo questa guerra contro Dominique? >> guardò la sorella che la ringraziava con gli occhi.
<< È sbagliato, io non riesco a capire >> provò a dire Fleur, ma il discorso della sua figlia preferita l'aveva davvero toccata. Forse aveva ragione Victorie, forse erano solo le sue stupide paranoie
<< Solo perché tu non riesci a capire una cosa,  non vuol dire che sia sbagliata* >> quella era stata Dominique, decisa come sempre.
<< E se i vostri figli avranno dei problemi a causa vostra? >> ora giocava sul senso di colpa, subdola come non mai.
<< Allora decideremo io è James cosa fare. Amo James, mamma, lo voglio e non rinuncerò a lui, in nessuna forma, non rinuncerò neanche ad avere i suoi figli. >> fece ancora la minore delle due sorelle..
<< Magari la parte del sesso potreste anche saltarla, no? >> Bill, notando che ormai la moglie aveva cambiato idea, passò agli argomenti di suo interesse. Non avrebbe permesso a nessuno di toccare la sua bambina.
<< Ehm.. Papà... Io... Credo.. Credo che sia troppo tardi, ormai... >> fece Dominique e Fleur e la figlia maggiore scoppiarono a ridere alle parole della ragazza, ma soprattutto per l'espressione sconcertata di Bill.
Si guardarono negli occhi e Vic vide nella madre che ormai era tutto passato, che aveva accettato la cosa.
<< Scusa, Domi, per non aver capito prima. Scusa >> disse la donna, andando ad abbracciare la figlia minore. Dominique rispose con un "tranquilla" e ricambiò l'abbraccio. Era tornato tutto normale, alla fine.
<< Ehi, ci vogliamo concentrare sul problema principale? >> riprese a parlare Bill << James ha osato toccarti? Io.... Io.. Io .. Devo parlare con quel ragazzo. >> le donne scoppiarono di nuovo a ridere al comportamento del'uomo. 
Victorie conosceva bene l'espressione sulla faccia del padre, era la stessa di qualche anno prima, quando aveva detto "Devo parlare con Ted" e, in quel momento, si trovò a sperare di non trovarsi mai nei panni di James a fronteggiare un padre geloso.
 
*La spada nella roccia
 
NDA
Salve a tutti! 
Scusate, scusate, scusate! Questa settimana è stata terribile, lo studio mi ha distrutta, perciò, sono riuscita a pubblicare solo adesso...
Allora, questo, come avrete notato, è un capitolo di passaggio, ma tranquille, troverete delle sorprese nel prossimo.
Ah, a proposito... Ci sarà il prossimo capitolo e poi un altro che sarà, in qualche modo, come un epilogo e, visto che ad alcune di voi è piaciuta l'idea, ci sarà un seguito di questa storia, dove i ragazzi saranno più grandi.
Passando al capitolo, comunque.. 
Fleur e Dominique hanno sistemato tutto, contente? :)
Poi, Johnatan e Roxanne... Mi dispiace per loro, ma dovevo far lasciare almeno una coppia di quelle che ho creato. Già il fatto che quasi tutti i personaggi trovino il loro compagno di vita a quindici anni è strano e mi da anche un po' fastidio, in un certo senso, ma ho dovuto farlo per la trama, perciò, non potevo permettere che succedesse con tutti quanti, no? Voi che ne dite? 
Cosa ne pensate dei presta volto? Presto arriveranno anche i Potter, tranquille.
Intanto, volevo lasciarvi il link del mio profilo Facebook http://www.facebook.com/ce.efp?fref=ts
E della mia pagina.. http://www.facebook.com/Ceciliaefp?fref=ts

Passate, se vi va!
Grazie infinite a voi che seguite la mia storia e, soprattutto, alle ragazze che recensiscono.
-AleJackson (<3) (e i bambini della nostra ciurma, ovviamente <3)
-Luciii (sempre con amore, Sibi <3)
-MartyViola91 (*.*)
-scarlett90 ( :* )
-danyazzurra (*_*)
-Chiaronzics (<3)
-fall_4 (*.*)
-thebestisheretocome
-Megan204
-GiulyHermy99 (:*)
-Wekesa(*_*)
-RoseBlack98
-Razorbladekisses
 -LolaMalfoy
-_LenadAvena_
Spero che mi farete sapere cosa ne pensate!
Un bacione, 
Ce_
 
   
 
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