CHAPTER 5: GOOD TIME

We don't even have to try
It's always a good time
Woah-oh-oh-oh Woah-oh-oh-oh
It's always a good time
Woah-oh-oh-oh Woah-oh-oh-oh
We don't even have to try, it's always a good time.

[...]

Doesn't matter where
It's always a good time there

[Good Time- Owl City feat. Carly Rae Jepsen]

Era la mattina del tanto atteso trasloco.

Il sole splendeva alto nel cielo riscaldando i visi dei due fratelli, che si affaccendavano a caricare i loro bagagli sull'auto di Harry, il quale era andato all'albergo a prenderli.

Le valigie dovevano solamente essere caricate, poi sarebbero partiti.

-Ce la fai, Serena?- domandò Harry, fin troppo premuroso, approfittando della momentanea assenza di Liam.

-Oh, grazie mille Harry, ma ce la faccio benissimo da sola- rispose lei sorridendogli.

Lui le sorrise a sua volta e salì in macchina.

Liam raggiunse la sorella e le disse:

-Bene, ho pagato il conto... Possiamo partire ora!-

Concluse la frase facendo un cenno al ricciolino, che capì e gli rivolse un pollice all'insù come risposta.

Serena chiuse il bagagliaio ed andò a sedersi sul sedile posteriore, mentre Liam prese posto accanto ad Harry.

Partirono.

Nella testa della ragazza in quel momento c'erano tante cose...

C'erano la felicità, l'euforia, Niall, la paura che non la ricambiasse...

In amore non era mai stata fortunata.

Per questo aveva sempre dei timori...

Harry la destò dai suoi pensieri chiedendo:

-Vi dispiace se accendo la radio?-

-No, no... fai pure!- Risposero Liam e Serena.

Partì una canzone molto ritmata che la ragazza non conosceva.

Evidentemente, però il Harry e Liam la conoscevano, così iniziarono a cantare.

Boom.

La perfezione.

Uno aveva una voce un po' roca ma allo stesso tempo molto rassicurante; l'altro profonda, calda e accogliente.

Si completavano a vicenda creando così una sola unica e straordinaria voce.

Serena li guardava stupita.

Certo, sapeva che suo fratello fosse bravo a cantare, ma non così tanto.

Per non parlare del riccio, poi! Non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere...

La canzone finì e la ragazza disse:

-Ma avete una minima idea di come avete cantato insieme?!? Non ho mai, e dico mai, sentito una cosa così bella!-

I ragazzi arrossirono e Liam disse:

-Beh, sì... Siamo stati bravini... Grazie Serena! Tu che ne pensi Harry?-

-Io penso che abbia ragione Serena, non siamo stati “bravini”, tu poi! Hai mai provato a partecipare ad un concorso, Liam?-

-Mo, non ho mai provato...-

-E... Ti piacerebbe?-

-Beh... Non ci avevo mai pensato, ma da solo...-

-Non da solo, con me e gli altri ragazzi! Adoriamo cantare! Proviamo quasi tutti i giorni. Potremmo anche quasi definirci una “vera band”... Abbiamo anche un nome!-

-Davvero? Come vi chiamate?-

-Signore e signori, noi siamo gli “One Direction”.- Disse platealmente.

-Come mai questo nome Harry?- Chiese Serena.

-Beh, perché dove vogliamo arrivare, cioè il successo, il diventare cantanti... E' in una direzione!-

-Bella idea, davvero! Originale!-

-Ci credo, l'ho suggerito io!-

Risero tutti e tre.

Harry chiese poi a Liam:

-Seriamente, Liam... Hai una gran bella voce, unisciti a noi. Ne saremmo più che felici!-

Serena lo guardò come per suggerirgli di sì.

Liam ebbe ancora un attimo di esitazione e poi disse:

-Ok, proverò!-

-Fantastico! Non te ne pentirai!- Esultò Harry.

Intanto erano arrivati a casa.

Scaricarono i bagagli aiutati anche dagli altri ragazzi, che vennero loro incontro e salutarono Liam e Serena con un abbraccio.

A Niall stava quasi per uscire il cuore dal petto, quando strinse a se' Serena.

Non si può dire che per la ragazza non fu lo stesso... Barcollò quasi, dopo quell'abbraccio meraviglioso.

Arrivati dentro casa, si sedettero sull'enorme divano in salotto, per decidere l'assegnazione delle camere.

Louis e Zayn dormivano in quelle al secondo piano.

Harry e Niall dormivano in quelle al primo piano.

Rimanevano tre stanze: una al primo piano, e due a piano terra.

Dato che sia Liam, sia Serena, volevano dormire in quella al primo piano, si giocarono la stanza a testa o croce.

Serena scelse testa, Liam fu obbligato a scegliere croce.

Alla secca.

Chi vinceva al primo lancio, vinceva tutto.

Tutti quanti si disposero a cerchio in piedi, con Louis al centro, Serena alla sua destra, Liam alla sua sinistra e Harry, Niall e Zayn dietro di loro.

Louis esordì:

-Bene... La damigella ha scelto testa, il cavaliere ha scelto croce... Ma solo uno dei due avrà... La nostra bella camera al primo piaaano!-

Ci fu una risata generale.

Louis era veramente bravo.

-Signore e signori silenzio... Ora procederò al compimento del vostro destino...-

Detto ciò Lou prese una monetina, la mise tra il pollice e l'indice della sua mano e la lanciò in aria.

La monetina riatterrò volteggiando sul palmo della sua mano.

Teatralmente, Louis continuò, portando il palmo dove stava la monetina, a scontrarsi con il dorso dell'altra mano.

Guardò la risposta...

-Benissimo! Ed il vincitore è...-

Guardò Liam...

-Serena! Aha, fregato, Liam!-

Tutti risero e Serena esultò per la vittoria.

Aveva creduto di perdere...

Louis aveva assunto un tale comportamento che l'aveva portata a credere ciò, ma invece era il contrario!

Liam mise il broncio, Serena gli schioccò un bacio sulla guancia e gli disse:

-Eddai, Liam! Non ti arrabbiare...-

Gli sorrise e i muscoli del viso di lui si distesero.

Cominciarono così a portare nelle loro stanze i bagagli, li disfecero e misero tutto in ordine.

Passarono il pomeriggio ridendo scherzando tutti insieme in salotto, conoscendosi meglio.

Cenarono.

Dopo cena, mentre mettevano a posto la roba, lavavano i piatti e rassettavano; Niall uscì sul retro del giardino per prendere un po' d'aria.

Vide una figura femminile che gli dava le spalle, davanti a se'.

-Serena! Che ci fai qui?- Le domandò con un ampio sorriso.

-Niall! A dire la verità non so perché sono qui... Forse per rendermi conto che quello che sta succedendo è tutto vero, per assicurarmene. Tu invece?-

-Essenzialmente per prendere un po' d'aria fresca; ma ora che ci penso forse anche per il tuo stesso motivo, sai? Insomma, guardami... Sono un semplice ragazzo, però vivo in questa città da sogno, in una casa da sogno, con degli amici da sogno, e dei nuovi amici anche essi da sogno...-

-Allora puoi benissimo immaginare come possa essere anche per me, giusto ragazzo “da sogno”?- Disse lei prendendolo in giro per la grande quantità di volte in cui aveva ripetuto quelle due paroline.

Lui rise:

-Certo che sì, ragazza “da sogno”! Ricordati che comunque... Se hai bisogno di qualcosa, qualunque e dico qualunque cosa, io ci sono.-

-Grazie, veramente... Lo stesso vale anche per te, ragazzo “da sogno”!-

-Non lo dimenticherò, ragazza “da sogno”!-

I due risero e rientrarono insieme in casa e finirono di aiutare gli altri.

Avevano usato sempre l'espressione “da sogno” per scherzare tra di loro, quella sera...

Ma in realtà, entrambi, non l'avevano usata solamente per scherzo.

MY SPACE.

SONO. IN. UN. RITARDO. PAZZESCO.

Perdonatemi, davvero...

Tra il blocco dello scrittore ed un periodo orrendo, schifoso e triste per la sottoscritta...

Ma vabbé... Questa è la vita, no?

Si sono trasferiti *-*

La parte in cui Lou fa il “presentatore” mi ricorda troppo Megamind e Spin The Harry :')

Che ne pensate?

RECENSITE, CHE NON VI MANGIO!

Non sono mica come gli ossuti di “Warm Bodies” io u.u

Alla prossima (sicuramente presto, I promise)

Ciao C: