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Autore: Lupo001    10/02/2013    0 recensioni
In occasione del giorno della memoria (anche se molto in ritardo) due piccolissime lettere di un amore distrutto dalla guerra.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Storico
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Aspettami

 

 

 

Ciao.
Ti scrivo di nuovo. Questa volta da una stanza d’ospedale. 
Come sai, non sono riuscita neanche a farla finita: mio padre, non trovando il suo rasoio e notando che da troppo tempo stavo ormai chiusa nel bagno, mi ha trovata e mi ha portata qua.
Mi sono svegliata da poche ore, ma ne ho passata una a fare finta di dormire. Volevo ascoltare cosa stavano dicendo.
Il medico ha detto che mi hanno presa appena in tempo, che con qualche minuto di ritardo non avrebbero più potuto salvarmi.

Salvarmi.

E’ quello che loro pensano di aver fatto, capisci? 
Pensano di avermi salvata da qualcosa che io non volevo. Di avermi tenuta legata ad una vita che per me vale ancora qualcosa … Mia madre si passava le mani fra i capelli scuotendo la testa e chiedendosi per quale motivo io sia arrivata a tanto. 
Ha detto, disperata, al medico che vedermi in quella pozza di sangue è stata la sofferenza più grande della sua vita.
Forse ora può avere un’idea di come io mi senta ogni mattina quando apro gli occhi e tu non sei più con me. Che lo spettacolo che le si è posto davanti agli occhi stamattina è lo stesso che vedo io da anni ormai.
E adesso tutto non può che peggiorare, sai? Il medico ha detto che sono ‘instabile’ e che vogliono tenermi in osservazione affinché io non cerchi di ripetere ‘questo terribile gesto’. Non mi lasceranno più da sola.

Mi sento così impotente amore mio. Non posso più fare niente della mia vita. Neanche morire.

Sono obbligata a vivere questa vita, che non voglio, ogni giorno e sono stanca. Stanca di vivere in un mondo di ricordi e di polvere. In un mondo in bianco e nero. In un mondo senza te.
Sai quando dopo le ore di attività fisica correvamo sotto il castagno e ci addormentavamo una fra le braccia dell’altra sfinite? 
Ogni notte quando, esausta, mi sdraio sul letto spero di non svegliarmi più in questo mondo, ma con te. Sul tuo petto. Fra le tue mani che sempre mi hanno accudita. Nel profumo della tua pelle morbida. In quel cielo dove stai riposando.
Ogni notte spero di raggiungerti per poter sentire di nuovo le tue labbra sulle mie. Per mormorarti quel ‘Ti amo’ che il tempo ci ha strappato. Questo pensiero è l’unica cosa che ancora mi fa sorridere sai?
E proprio per quest’immagine che forte è impressa nella mia mente ci riproverò. Riproverò a raggiungerti. Torneremo insieme, costi quel che costi.
Ho sempre pensato che noi due fossimo più forti di quelli sposi che vedevamo nella piazza … Perché le loro promesse si concludono con quel ‘finché morte non ci separi’ mentre la mia promessa per te va ben oltre la morte. La mia promessa vuole essere l’eternità. E lo sarà, amore, perché io non voglio essere di nessun altro se non tua. 
Aspettami.

  
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